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~ LA REDAZIONE DI RC
Il settimo episodio di Cashero è il più destabilizzante finora. La trama completa dell’episodio 7 porta a compimento il piano avviato nei capitoli precedenti, ma lo fa togliendo improvvisamente a Sang-ung ciò che lo ha sempre definito: il suo potere. Il finale, carico di simbolismo, ribalta le regole della serie e mette il protagonista davanti a una verità più scomoda del denaro: il valore delle sue scelte.

Il piano entra finalmente nel vivo. Grazie a un escamotage ben orchestrato, Sang-ung e i suoi riescono a far scontrare tra loro i soldati accorsi alla banca e gli uomini di Jo Anna, creando il caos necessario per avanzare. Ma qualcosa va storto subito: l’Avvocato, rimasto al piano di sotto, non risponde più. Sang-ung e Pan-mi irrompono letteralmente dal soffitto e scoprono la verità.
L’Avvocato sta soccombendo ai colpi di Hermes. Dietro il caveau, come una rivelazione tardiva, compaiono Jo Nathan e i suoi uomini. La situazione è disperata: Sang-ung è quasi senza soldi, Pan-mi ha poche calorie, l’Avvocato è senza alcol. Jo Nathan, però, non è lì per combattere. Mostra con orgoglio la droga che sta per immettere sul mercato: una sostanza capace di rendere redditizi i poteri, di moltiplicarne il valore. Non eroi, ma consumatori. Sembra davvero la fine. Ma Sang-ung usa l’unica risorsa rimasta: delle caramelle. Le dà a Pan-mi per ricaricarle le calorie. È un gesto minuscolo, ma decisivo. Pan-mi riesce così ad attivare i suoi poteri psichici e a sottrarre tutte le armi ai soldati presenti. Nel caos generale, Sang-ung tenta di raggiungere Jo Nathan, ma viene fermato all’ultimo istante: l’Avvocato, con l’ultima goccia di alcol rimasta in corpo, lo scaraventa fuori dalla struttura per salvarlo.
Quella caduta non è una sconfitta. Oltre la parete c’è un’enorme rivelazione: un deposito immenso di denaro. Un salvadanaio segreto della banca. L’Avvocato lo sapeva. In pochi istanti Sang-ung emerge coperto di soldi, finalmente invincibile. Sgomina i soldati con facilità, mentre Pan-mi e l’Avvocato riescono a mettersi in salvo. Restano solo Hermes e Jo Nathan. Sang-ung elimina Hermes e sta per colpire Jo Nathan, quando improvvisamente una forza lo ferma, e perde conoscenza. Si ritrova ammanettato su una volante della polizia. Il poliziotto gli parla con cinismo: questa è una guerra personale, inutile. Le persone moriranno comunque. Ci sono forze molto più grandi all’opera. Ed è qui che accade l’impensabile. Sang-ung ha ancora soldi, ma non riesce a usare i suoi poteri. È come se fossero spariti.
Nel frattempo, alla banca arriva l’usuraia. Ferma Jo Anna, che non la riconosce, e comincia a demolire un muro di mattoni. Dietro c’è una cassaforte nascosta. Il mistero si chiarisce poco dopo: il padre di Sang-ung gli spiega cosa sta succedendo. Ha usato soldi che non erano suoi. È stato avido.
E questa è una sorta di punizione. I poteri potrebbero tornare… o forse no. Ma il padre ribadisce un concetto fondamentale: i soldi non sono mai stati il punto. Il vero superpotere è sempre stato Sang-ung. Nella cassaforte della banca viene scoperta la verità definitiva: documenti che dimostrano che tutto il denaro dell’Avanguardia appartiene all’usuraia, che ora intende riprenderselo. Il sistema crolla dall’interno. Sang-ung torna a casa, ma trova un nuovo incubo. Min-suk è stata rapita da Jo Nathan, che minaccia di ucciderla. Sang-ung deve correre a salvarla. Eppure, quando la vediamo prigioniera, Min-suk è sorprendentemente calma. Dice di sapere che il suo ragazzo la salverà. Come ha sempre fatto.
Il poliziotto riflette su ciò che è accaduto. Nel caveau aveva trovato Sang-ung incosciente. Lo aveva portato via. Poi lo aveva liberato. E aveva sentito parlare della droga e di Jo Nathan. I confini tra giusto e sbagliato si fanno sempre più sfumati. A casa di Sang-ung arriva Hermes, sopravvissuta. Vuole verificare se ha davvero perso i poteri. Sang-ung viene brutalmente colpito e sta per soccombere, ma arrivano Pan-mi e l’Avvocato a salvarlo e a mettere fuori combattimento Hermes. La controffensiva contro l’Avanguardia è pronta. Il giorno dopo Sang-ung sale sulla cima di un edificio. Ripensa alle parole del padre, al valore delle sue azioni, al significato del sacrificio. Decide di compiere un atto di fede. Senza certezze, senza poteri, si lancia nel vuoto verso il palazzo sorvegliato. È l’unico modo che conosce per provare a riavere ciò che ha perso. E soprattutto, per salvare la donna che ama.
Il finale del settimo episodio è una frattura netta nella serie. Per la prima volta Sang-ung scopre che il denaro non basta. Anche con una quantità enorme di soldi, il potere può spegnersi. Non perché manchi il capitale, ma perché manca la legittimità morale.

Il settimo episodio di Cashero è il cuore morale della serie. Smonta definitivamente l’equazione soldi = forza e mette Sang-ung davanti a se stesso, senza alibi. Quando si lancia nel vuoto, non lo fa da supereroe, ma da uomo. E proprio lì, nel momento in cui rinuncia a controllare tutto, la serie suggerisce che il suo potere potrebbe finalmente tornare… per le ragioni giuste.

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