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~ LA REDAZIONE DI RC
La miniserie Il Mostro, diretta da Stefano Sollima, affronta con un taglio cupo e disturbante una delle pagine più oscure della cronaca italiana: la vicenda del Mostro di Firenze. Attraverso quattro episodi, la serie esplora decenni di delitti, indagini sbagliate, dinamiche familiari malsane e personaggi al limite, in bilico tra colpa, complicità e paura.
In questo articolo trovi un riassunto episodio per episodio, con link di approfondimento a ciascun capitolo, e una sezione dedicata ai grandi misteri irrisolti della vicenda.
Un viaggio nella psiche del male, dove la verità cambia volto ad ogni rivelazione.

Il primo episodio si apre nel 1982, con un duplice omicidio di una coppia appartata in macchina. La dottoressa Silvia Della Monica collega l’accaduto a una serie di delitti simili, risalenti fino agli anni ’60. Tutto sembra ricondurre a una vecchia pistola Beretta calibro 22, mai ritrovata, e a Stefano Mele, ex marito di Barbara Locci, uccisa nel 1968. Il passato si riapre: tra amori proibiti, violenze domestiche e silenzi forzati, la confessione di Stefano non chiarisce, ma confonde ancora di più. Quando finalmente decide di parlare, accusa Francesco Vinci, complice del delitto e responsabile della sua lunga prigionia. Ma il finale lascia aperta una domanda: chi è davvero l’uomo che osserva gli omicidi?
Francesco Vinci è il protagonista del secondo episodio. In fuga, cerca un passaporto e chiede alla moglie di mentire alla polizia. Il suo passato riemerge: la relazione con Barbara Locci, il disprezzo per Stefano, la gelosia e la rabbia represse. Le indagini puntano il dito su di lui, ma ogni prova sembra essere una verità fragile, costruita su ricordi manipolati.
Quando Stefano lo accusa pubblicamente, Francesco reagisce con violenza. Ma mentre lui è in carcere, il Mostro colpisce ancora. Le prove non ci sono, gli indizi sono tanti. È lui l’assassino? O solo un altro nome da sacrificare?
Il terzo episodio getta luce su Giovanni Mele, fratello di Stefano, figura inquietante e ossessiva. Lo vediamo in azione: porta una donna nei luoghi dei delitti e ne ricostruisce ogni gesto, con una precisione disturbante. Ha un passato fatto di controllo, minacce, silenzi e abusi. È lui l’assassino? Gli indizi ci sono, e quando viene arrestato, sembra che la verità sia finalmente emersa. Ma la notte stessa, il Mostro uccide ancora. L’ennesimo errore giudiziario? O qualcuno sta davvero giocando con le indagini?
Con il rilascio di Giovanni, l’attenzione si sposta su Salvatore Vinci, primo amante di Barbara e figura ambigua fin dai primi episodi. Il racconto del suo passato è un viaggio tra abusi, voyeurismo, minacce e manipolazione. Il sospetto cresce, e i legami con i delitti si moltiplicano: è sempre presente, sempre vicino alle vittime. Quando viene interrogata la moglie, l’ultimo alibi crolla. Portato a processo, viene però assolto. Da quel giorno, il Mostro smette di colpire. Coincidenza o verità mai dimostrata? Il finale lancia un nuovo nome: Pietro Pacciani.

Barbara Locci Donna al centro dell’intera vicenda. Desiderata, umiliata, abusata e infine uccisa. Simbolo di libertà sessuale in una società maschilista, è il detonatore di tutte le tensioni.
Stefano Mele Marito di Barbara, remissivo, fragile, manipolabile. Si prende colpe non sue, o forse solo in parte sue. Copre, tace, obbedisce. È la voce del silenzio.
Francesco Vinci Amante di Barbara e sospettato numero uno per anni. Geloso, impulsivo, violento. Ma anche spaventato. Dietro il suo volto si nasconde sempre qualcosa.
Salvatore Vinci Fratello di Francesco. Presenza torbida e predatoria. Guardone, manipolatore, con un passato di violenza sessuale e relazioni disturbanti. Quando sparisce, i delitti cessano.
Giovanni Mele Fratello di Stefano. Fanatico, ossessivo, disturbato. Conosce troppi dettagli, vive in una dimensione fatta di dominio e rievocazione morbosa. Forse ha ucciso. Forse ha solo immaginato.
Natalino Mele Figlio di Barbara. Da bambino assiste all’omicidio della madre. Cresce nella confusione e nella paura, ma la sua memoria è una delle chiavi del mistero.
Silvia Della Monica Sostituto procuratore, è la figura che tiene insieme le indagini. Determinata, lucida, ma spesso ostacolata da omertà e piste deviate. Cerca la verità, ma ne trova solo frammenti.
Rosina Massa Seconda moglie di Salvatore. Lo copre per anni, probabilmente per paura. Il suo alibi traballa, e quando cede, apre un nuovo capitolo dell’indagine.
Pietro Pacciani Appare solo nel finale. Un’ombra che anticipa la stagione successiva del caso.
Il Mostro è una miniserie che rifiuta la semplificazione. Non cerca di trovare un colpevole da sbattere in prima pagina, ma punta il dito contro le strutture che hanno permesso a una figura così oscura di agire indisturbata per anni. Ogni episodio è un tassello che completa un quadro disturbante, ma mai definitivo. Sollima sceglie di non dare risposte, ma di mostrare i limiti della giustizia, i traumi della provincia, e il peso dell’omertà familiare. Un racconto che lascia un senso di inquietudine costante, anche quando lo schermo si spegne.

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