Monologo - Nicole Kidman in \"The Perfect Couple: ora mi sento meglio\"

The Perfect Couple è una miniserie di Netflix del 2024, basata sul romanzo di successo di Elin Hilderbrand. La trama si svolge in un contesto lussuoso, durante un matrimonio a Nantucket che prende una piega drammatica quando viene ritrovato un corpo poche ore prima della cerimonia. Da quel momento, tutti i partecipanti al matrimonio diventano sospetti. La serie mescola elementi di crimine, dramma e commedia nera, con il mistero che si dipana attraverso le indagini sugli eccessi e i segreti della ricca élite protagonista.

Il cast è di altissimo livello, con Nicole Kidman nel ruolo di Greer Winbury, una famosa scrittrice e madre dello sposo, affiancata da Liev Schreiber, Eve Hewson, Dakota Fanning e Billy Howle. Sotto la direzione di Susanne Bier, lo show è caratterizzato da una critica satirica alla ricchezza e al privilegio, accompagnata da dialoghi taglienti e situazioni grottesche durante gli interrogatori di polizia.

Greer rappresenta il prototipo della matriarca impeccabile, amante del lusso e del controllo, ma il suo sfogo disintegra questa immagine, portando alla luce un passato doloroso e segreti sepolti da anni. La frase "No, non tornerà tutto come era prima" segna l'inizio del rifiuto di Greer di vivere una vita basata sulle apparenze. Ammette di non voler tornare alla vita di prima, e afferma con forza che quella vita era una bugia. Questa frase pone le basi per l'ammissione della sua vera identità e del suo passato.

Greer svela una verità scioccante: non ha incontrato il marito in un evento culturale elitario, ma mentre lavorava come escort, aiutata dal fratello a trovare clienti. Qui, il monologo smonta la costruzione di un'immagine familiare rispettabile e sofisticata. Questa rivelazione distrugge l'illusione di una vita perfetta, esponendo le crepe più profonde nella sua esistenza.

Quando si rivolge al marito con "Pagava. Sì, hai pagato tre volte", ribalta i ruoli di potere: se prima il marito pagava per avere il controllo, ora è Greer a sentirsi come colei che "paga" emotivamente e psicologicamente per mantenere intatta la famiglia.

Il monologo raggiunge il suo culmine con l'esplosione emotiva: "Non voglio più preoccuparmi di tutto per tutti, non ne posso più!". Greer finalmente si ribella al ruolo di moglie e madre sempre perfetta, stanca di dover rimettere a posto i problemi degli altri. Questa è una dichiarazione di indipendenza, non solo da suo marito, ma anche da tutte le aspettative sociali e familiari che la soffocano. L'ultima parte del monologo segna un cambio di tono. Dopo lo sfogo, Greer si sente "meglio", come se avesse finalmente liberato il peso di anni di menzogne e segreti. La sua promessa di "scrivere un libro" e di rispondere a tutte le domande rappresenta un nuovo inizio, una sorta di catarsi che la porta ad accettare la sua vera natura e il suo passato.