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~ LA REDAZIONE DI RC
Il primo episodio di Sandokan (2025) apre la nuova serie con un mix di avventura, politica coloniale e nascita dell’eroe. È un capitolo pilot ricco di personaggi, intrighi e linee narrative che si intrecciano fra la giungla del Borneo e l’isola di Labuan. In questo articolo trovi la trama completa, raccontata in modo chiaro e scorrevole, e la spiegazione del finale, fondamentale per capire la direzione della serie.

Giungla del Borneo - 1837
Nella giungla del Borneo un villaggio Dayak viene assalito dagli schiavisti. L’immagine è brutale: case divorate dal fuoco, famiglie costrette a separarsi, un padre che saluta moglie e figlio prima di gettarsi in una battaglia disperata. È il trauma che anticipa il tema centrale della serie: la lotta contro l’oppressione coloniale.
1941
Due americani esplorano la giungla. Una ragazza cattura un ragno, ma il silenzio è rotto da una tigre che compare tra gli alberi. La ragazza non si spaventa, mentre il soldato la mette in fuga. La narrazione si sposta su un veliero dove degli uomini tengono un prigioniero e soccorrono due naufraghi… che non sono naufraghi: è una trappola. Dal fondale sale infatti una truppa di pirati capitanati da Yanez de Gomera, elegante e ironico, che affronta marinai e soldati britannici. Con lui, un misterioso uomo mascherato: il vero capo dei pirati. Lo scontro si conclude con la liberazione del prigioniero, Lamai, appartenente alla popolazione Dayak. Nella stiva, invece dell’oro, i pirati trovano solo pietre. Lamai rivela che si tratta di pietre maledette che il Sultano costringe i Dayak a estrarre come schiavi. Il veliero era diretto a Labuan, sede del consolato britannico. Il pirata mascherato ha già un piano.
Marianna, la ragazza vista nella giungla, arriva al consolato per incontrare Sir Williams. È poco incline alla vita formale: entra senza scarpe, serve un tè “speciale” contenente un ragno e manda nel panico il povero diplomatico. Sua madre è morta, suo padre, lord Guillonk, vorrebbe rispedirla a Londra per farla “tornare al suo destino”, ma lei detesta quell’idea. L’arrivo della nave attaccata dai pirati interrompe la discussione. Sul veliero pirata, la ciurma celebra un rito funebre per gli uomini caduti. Lamai canta una preghiera, e il capitano, Sandokan lo ringrazia. Lamai gli racconta la leggenda della tigre che arriva quando il popolo Dayak ne ha più bisogno. Che sia Sandokan la tigre? Quest’ultimo si traveste da mercante per infiltrarsi a Labuan. Lamai decide di seguirlo: vuole parlare con il Sultano del Burnei e porre fine alla schiavitù. Un veliero britannico attacca il praho dei pirati. Sandokan e Lamai, su una scialuppa, vengono colpiti da un cannone. I due scompaiono sott’acqua. Il capitano ha una visione: un guerriero avvolto dalle fiamme. È il primo segnale mistico della sua trasformazione.
Marianna vuole aiutare in infermeria, ma il padre la ferma: Labuan è sotto minaccia, e la obbliga a tornare a Londra di lì a due giorni. Marianna, medita il suicidio su una scogliera. Si trova su una scogliera, ma desiste quando vede sulla spiaggia un corpo semicosciente: proprio lui, Sandokan, travestito da mercante. Lo porta in salvo.
Nell’infermeria, l’uomo si presenta come Ismail. Marianna lo sostiene, mentre il soldato Foster, in infermeria per le ferite inferte proprio dalla ciurma di Sandokan, ha dubbi sul suo racconto. Ismail origlia una conversazione tra Guillonk (console britannico) e il Sultano del Brunei: l’antimonio, che i Dayak estraggono in schiavitù, è destinato alla Regina Vittoria ed è fondamentale per l’industria occidentale.
Marianna e Ismail esplorano l’isola a cavallo.
Il legame nasce spontaneo, mentre Ismail scopre Lamai sulla riva, ferito ma vivo. Marianna riconosce il simbolo della sua tribù: anche la sua serva, Sani, viene da lì. Il Capitano James Brooke, amministratore coloniale, crede di aver ucciso il capo dei pirati durante il precedente assalto al veliero che ha visto la cattura dei pirati. Quando incontra Marianna la chiama “la perla di Labuan”. Marianna vuole visitare le prigioni e capire chi siano davvero quei pirati. Ismail entra e si trova di fronte ai suoi uomini: recitano tutti una parte. Yanez finge di aggredirlo, mentre Sandokan passa di nascosto una lama. Marianna chiede pietà per i più giovani. Lamai, in punto di morte, riconosce Sani: è stata rapita anni prima. Le racconta che suo fratello Afan è ancora schiavo nelle miniere. Svela anche la verità: Ismail è un pirata. È lui il guerriero “tigre”.
Durante una cena, Brooke organizza una caccia alla tigre che infesta l’arcipelago. Propone una sfida a Marianna: chi ucciderà l’animale tra lui e Ismail ballerà con Marianna. Lei rifiuta, poi rilancia: se vince lei, lui dovrà chiedere la grazia per il pirata più giovane. Ismail partecipa alla caccia, e la tigre attacca Marianna. Il fucile di Ismail si inceppa, così l’uomo corre e ingaggia un duello corpo a corpo con il felino. Brooke uccide la tigre all’ultimo istante con un colpo secco. Vince il ballo. Ma Ismail – il pirata, la tigre – ha appena rivelato il suo modo di combattere. Il suo mito sta prendendo forma. E il suo nemico, Brooke, lo guarda dubbioso.
Il finale dell’episodio mette in scena tre snodi fondamentali:
Il corpo a corpo con la tigre è più di uno scontro fisico: riprende la visione del guerriero in fiamme, collega il capitano alla leggenda Dayak, trasforma Ismail nel predestinato. Non è ancora chiamato “Sandokan” nel senso leggendario del suo nome, ma la serie sta costruendo la sua iconografia: il gesto eroico, l’istinto felino, il rapporto con gli oppressi. Marianna non è la “dama” da salvare. È una figura che rifiuta Londra, odia le imposizioni sociali e sente un legame crescente con Ismail. La caccia alla tigre è il primo evento che incrina la sua fiducia verso Brooke, che preferisce la gloria alla vita altrui. Brooke uccide la tigre, vince il ballo, ma nota che Ismail non è un semplice mercante. La tensione cresce: Brooke sospetta di lui, i pirati lo venerano, Marianna inizia a fidarsi.
Tutto il finale prepara la domanda che guiderà i prossimi episodi: Chi è davvero l’uomo che Marianna ha salvato? E quanto a lungo potrà nascondersi?

Il primo episodio di Sandokan (2025) costruisce le fondamenta dell’intera serie: un eroe leggendario, una giovane donna fuori dagli schemi, un antagonista perfettamente posizionato e un conflitto coloniale che attraversa ogni scelta narrativa. Il ritmo alterna avventura, politica, mistero e sentimento, preparando il terreno alla trasformazione dell’uomo mascherato nella Tigre della Malesia.

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