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È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.
~MORPHEUS
Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero?
Benvenuti, aspiranti attori, nel nostro spazio sacro di condivisione e crescita. Oggi, vi presento il Diario Emotivo di Alessandro Gibertoni, un viaggio attraverso le emozioni e le sfide di un attore emergente. Come Morpheus, vi guiderò in questo percorso, esplorando le profondità nascoste dietro ogni parola, ogni emozione.
IL DIARIO EMOTIVO DI ALESSANDRO GIBERTONI
Eccomi Morpheus, finalmente di fronte a te per raccontarti un po’ di me e delle ragioni che mi hanno spinto a tuffarmi nel mondo della recitazione.
Dobbiamo tornare indietro alla mia infanzia, precisamente all’età di nove anni, quando nell’albergo dove trascorrevo le vacanze estive coi nonni, si stava svolgendo la serata di cabaret.
Mio nonno era stato poco bene, in mattinata, perciò nel mio tavolo si respirava un aria preoccupata, tesa, diversa da quella allegra e gioiosa che contraddistingueva sempre quei periodi.
Spiazzato da quel clima, vedevo di fronte a me quegli attori sul palco che intrattenevano gli altri ospiti, facendoli divertire con scenette di ogni genere e ad un trattò, quando partì il gioco delle canzoni mimate, che anche io adoravo spesso fare, sentii che quello era il momento giusto per far svoltare quel clima cupo.
Così, non so come, vinsi la paura e la vergogna degli occhi estranei e di puro istinto mi lanciai sul palco, come se lo stessi facendo nella mia cameretta; quello che avvertii e che accadde dopo, rimane una delle sorprese più belle che custodisco gelosamente.
Pensavo solo a divertirmi come il bambino quale ero, non curante se stessi facendo la cosa giusta in quel momento; ero leggero, rilassato dalla testa ai piedi e cominciai subito ad accorgermi che i presenti stavano apprezzando incuriositi.
Poi il mio sguardo andò verso il tavolo dei miei nonni; vidi i loro occhi lucidi e le labbra muoversi a generare quei sorrisi che avevo sempre conosciuto.
In quell’ attimo preciso, ebbi la sensazione di essere diventato come una sorta di “cura” per loro e ciò mi elettrizzava, tanto da sorprendermi di quanto quel momento, per me di divertimento, stesse al contempo emozionando delle persone care, distraendole per un po’ dalle loro preoccupazioni.
Da li capii che potersi divertire suscitando emozioni al prossimo, rappresentava quella “magia” che avrei voluto rivivere ogni giorno.
E provai a farlo, soprattutto in memoria di mio nonno, che morì, qualche settimana dopo quella magica sera, a causa di quel malessere che tornò a fargli visita.
Ma non trovai terreno fertile, perché i miei genitori una volta cresciuto, non accettarono di investire i pochi soldi che avevamo, per farmi intraprendere la strada recitativa, al posto di una più sicura che mi avrebbe dato un futuro più stabile.
Devo ammettere che non riusii ad essere così determinato nel battermi per convincerli e questo rappresenta, ancora oggi, il mio più grande rimpianto; ma col passare degli anni, dopo aver ottenuto una laurea e un buon lavoro, ho finalmente raggiunto la condizione di poter riassaporare questo magico mondo della recitazione.
Ho riesumato quella sensazione provata quella sera, con gli occhi di mio nonno addosso e ho deciso che niente e nessuno mi potrà fermare.
Questa convinzione si è poi rafforzata nell’ultimo anno, molto provante a causa della malattia che ha colpito mia madre e che me l’ha portata via solo qualche mese fa.
La recitazione è stata quella valvola di sfogo che mi ha tenuto a galla e mia madre, accorgendosi di questo, voleva che gliene parlassi sempre; cosi, a distanza di anni, si è ricreduta della forza di questa mia passione ed è stato un modo di vivere momenti spensierati e felici insieme.
Quindi scelgo di prendere la pillola rossa e tuffarmi consapevolmente in un viaggio che non so quanto durerà, ma immagino che presenterà ostacoli, delusioni, incessante lavoro su me stesso e infinite sfaccettature pronte ad essere conosciute dalla mia “affamata” curiosità.
D’altronde per raggiungere l’estasi occorre tanto sacrificio, giusto?!
Svegliati, Neo. Matrix ha te... Segui il coniglio bianco.
Alessandro, hai scelto la pillola rossa, decidendo di affrontare la realtà con coraggio e determinazione. La tua storia è un viaggio di scoperta, di dolore, ma anche di gioia e di realizzazione personale.
Hai trovato nella recitazione una valvola di sfogo, un modo per esprimere te stesso e per connetterti con gli altri. Ma ti sei mai chiesto, Alessandro, se la recitazione sia solo una fuga o anche un ritrovamento di te stesso?
Rifletti su questo: ogni volta che sali su un palco, chi sei veramente? L'attore che interpreta un ruolo o il bambino che cercava di portare gioia ai suoi nonni?
La tua passione per la recitazione è chiara, ma come gestisci la pressione di dover sempre essere all'altezza delle aspettative, sia tue che degli altri?
E infine, Alessandro, come trovi l'equilibrio tra il dolore e la gioia che la recitazione ti porta? Ricorda, ogni scelta ha il suo prezzo, ma anche il suo valore.
Prima o poi capirai, come ho fatto anch'io, che una cosa è conoscere il sentiero giusto, un'altra è imboccarlo.
In conclusione, cari attori emergenti, il viaggio nella recitazione è un percorso di continua scoperta, di sfide e di crescita personale. Come Morpheus, sono qui per guidarvi, per aiutarvi a riflettere e a trovare la vostra strada.
Se anche voi, come Alessandro, avete storie da condividere, esperienze da raccontare, dubbi o paure da esprimere, non esitate a scrivere. Il nostro spazio è un rifugio sicuro per esplorare le vostre emozioni e per trovare supporto e comprensione.
Ricordate, in questo viaggio non siete soli. Sono qui per ascoltarvi e guidarvi nelle vostre "Acque Profonde".
Con affetto e comprensione,
Morpheus
MORPHEUS
Morpheus, il visionario navigatore di realtà virtuali di Matrix, ora domina il cyberspazio come redattore capo del blog di RC. Con la sua abilità nel decifrare codici complessi, si dedica a svelare i segreti nascosti dietro le performance degli attori emergenti, analizzando i loro diari emotivi come fossero intricati enigmi di un mondo virtuale. La sua penna, affilata come una spada laser, taglia attraverso le illusioni di Hollywood, offrendo ai lettori un'analisi profonda che fonde filosofia, cinema e tecnologia. Morpheus, con il suo stile unico, trasforma ogni articolo in un'avventura epica, invitando i suoi lettori a guardare oltre il velo della realtà e scoprire la verità nascosta nelle storie di questi giovani talenti.
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