Alice in Borderland Stagione 3 Episodio 6: Trama, spiegazione finale e il mistero della carta Joker

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~ LA REDAZIONE DI RC

Il sesto episodio della terza stagione di Alice in Borderland chiude la serie con un crescendo emotivo e simbolico. In un mondo ormai instabile, tra visioni del futuro, sacrifici estremi e la comparsa definitiva della carta del Joker, Arisu e Usagi affrontano il confine tra vita e morte. Questo è l’ultimo atto di un lungo viaggio, dove ogni scelta ha un peso e ogni sopravvissuto porta con sé una cicatrice. In questo articolo analizziamo la trama completa, la spiegazione del finale e i temi più profondi che emergono da questo epilogo.

Trama completa dell'Episodio 3x6

Il sacrificio, il bracciale del bambino e il dado finale

Il gioco “Scegli il tuo futuro” prosegue nel suo ultimo turno. Ryuji si ritrova nella stessa stanza di Arisu e della ragazza in lutto. Usagi è invece con il corpo senza vita di Tetsu e, per proseguire, è costretta a sottrarre punti anche al bambino che porta in grembo.

Arisu intuisce che può sfruttare il bracciale del bambino per sbloccare una diagonale e salvare un partecipante bloccato. Ma questo richiede che il bracciale torni indietro: se non ce la faranno, il bambino morirà.

Con un lavoro di squadra straordinario, e l’aiuto anche di Ryuji, che blocca le porte con la sua sedia a rotelle, riescono a recuperare il bracciale e a salvare la ragazza. Poco prima, però, Usagi ha una nuova visione: Arisu morirà colpito da un laser.

Il gruppo si riunisce. Davanti a loro, finalmente, la porta dell’uscita. Arisu tira i dadi. Il numero è 7: solo sette possono uscire, uno resterà indietro. Arisu sceglie volontariamente di restare, salvando tutti gli altri. Usagi crolla in lacrime, ma il tempo stringe. Arisu chiede aiuto a Ryuji per portarli fuori in tempo.

Nella stanza buia, Arisu ha una visione: Usagi piange, circondata dai sopravvissuti, mentre Ryuji tira fuori una pistola. Ma è solo una proiezione. Ryuji, stavolta, non riesce a premere il grilletto. Poi, una voce annuncia: Arisu ha vinto il gioco. Ha regalato un futuro agli altri… e a se stesso.

La carta del Joker e le scelte finali

La stanza vibra, compare una gigantesca carta del Joker, e la città inizia a disintegrarsi. Chi è fuori è in pericolo. Gli edifici crollano e tutti si ritrovano in bilico su un fiume in piena. Arisu cerca disperatamente di salvare gli altri, ma non riesce a sfondare la stanza. A quel punto appare il Cittadino, che rivela a Arisu il vero scopo del gioco: trasformarlo in un Cittadino. 

Nel mondo reale, Ann osserva Arisu in arresto cardiaco. Il Cittadino arriva per togliere la vita al ragazzo incosciente, ma Ann, incredibilmente, lo vede e lo allontana salvando la vita del ragazzo.

Nel Borderland, Arisu rinasce dalle acque, solo per trovarsi nuovamente davanti al Cittadino, che gli punta contro una pistola: “Vuoi diventare un cittadino?”

Arisu rifiuta. Ma prima che il colpo parta, un laser lo elimina. Una nuova figura appare, in abito diverso. Gli propone un ultimo gioco: scegliere tra due carte. Arisu pesca il Joker. Ma erano entrambe carte Joker. L’uomo afferma che è una coincidenza. Arisu può decidere: morire o tornare nel suo mondo. L’uomo non è altro che un Caronte tra i due mondi, una forza ancora diversa. Usagi sceglie di salvare la moglie.

Il tempo riparte. Usagi è trascinata dalla corrente, Ryuji è legato a lei, deciso a portarla con sé nell’altro mondo. Ma all’ultimo momento si redime, lasciando la presa. Arisu riesce a salvarla. Nel mondo reale, Arisu si risveglia in ospedale. Anche Usagi ce l’ha fatta. Ryuji, invece, no.

Passano i mesi. Arisu e Usagi discutono del nome della loro bambina. Lui lavora come consulente per persone che hanno vissuto esperienze di pre-morte, aiutandole a elaborare ciò che hanno vissuto. Shibuya è piena di vita. Tra la folla, riconosciamo i sopravvissuti delle stagioni precedenti, finalmente in pace.

Ma qualcosa si muove: attività sismiche anomale, forse il segnale di un nuovo pericolo. L’ultima scena ci porta in America. In un bar, una cameriera serve dei clienti. Sul suo tesserino c’è scritto un nome: Alice.

Spiegazione del finale dell’episodio 3x6

Il finale di Alice in Borderland 3 è allo stesso tempo conclusivo e apertissimo. Il gioco del Joker, l’ultimo, è un test di consapevolezza. Non si tratta di vincere o perdere, ma di scegliere. Arisu sceglie la vita, con tutto il suo carico di sofferenza, gioia e ambiguità. In quel momento, non è più un giocatore, ma un essere umano completo. Non cerca più risposte assolute, ma abbraccia l’incertezza del mondo reale.

Il Joker non è né un villain né un salvatore. È la rappresentazione della casualità dell’esistenza. Il fatto che entrambe le carte siano Joker lo dimostra: non c’è una scelta giusta, solo la scelta che fai tu. Il ritorno di Arisu nel mondo reale, come consulente per esperienze di pre-morte, chiude perfettamente il cerchio: è sopravvissuto per aiutare altri a sopravvivere a sé stessi.

Personaggi e misteri introdotti in 3x6

  • Arisu - Chiude il suo viaggio da eroe. Ha affrontato la morte, ha salvato vite, e ha rifiutato il potere. Il suo rifiuto del ruolo di cittadino lo rende l’antitesi del Cittadino: non comanda, ma guida. Con l’empatia.

  • Usagi - La sua gravidanza rappresenta il futuro. È il simbolo della rinascita, ma anche della vulnerabilità. È al centro dell’ultimo salvataggio, e finalmente riesce a congedarsi da suo padre, trovando pace.

  • Ryuji - L’uomo diviso tra desiderio di conoscenza e senso di colpa. Alla fine, compie l’atto più umano possibile: si sacrifica. Non per scoprire l’aldilà, ma per permettere a qualcun altro di vivere.

  • Il Cittadino, il Joker, l’uomo in nero - Il Cittadino è la manipolazione, il controllo, il destino imposto. Il Joker è la possibilità, il libero arbitrio, il caos creativo. La loro contrapposizione chiude il ciclo narrativo della serie. L’uomo il nero, è l’arrivo di altre forze, ancora superiori a quelle viste finora.

Conclusione

Il sesto episodio della terza stagione di Alice in Borderland è un epilogo poetico e potente. Non spiega tutto, e non vuole farlo. Mostra che la salvezza non è data dalle risposte, ma dalle scelte che facciamo quando tutto sembra perduto.

Il ciclo si chiude, ma l’ultima scena suggerisce una nuova apertura. E ci lascia con la stessa domanda che ha attraversato tutta la serie: sei pronto a scegliere il tuo futuro?

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