Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!
Articolo a cura di...
~ LA REDAZIONE DI RC
Harry vive con i Dursley, parenti che lo trattano con freddezza e che hanno fatto di tutto per cancellare ogni traccia del suo passato. La sua esistenza cambia quando Hagrid lo raggiunge per consegnargli una lettera: Harry è un mago, e ha un posto alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Da qui inizia il suo ingresso in un mondo che gli apparteneva senza che lui lo sapesse. Il viaggio sul treno, l’incontro con Ron Weasley e Hermione Granger, il Cappello Parlante che lo smista nei Grifondoro… sono passaggi che costruiscono un nuovo spazio per Harry, lontano dalla casa dove era sempre stato un ospite sgradito.
La prima parte dell’anno scolastico scorre tra lezioni, primi incantesimi e rivalità con Draco Malfoy. Ma c’è un elemento che si muove sotto la superficie: la Pietra Filosofale, un oggetto custodito a Hogwarts capace di produrre elisir di lunga vita. Harry e i suoi amici iniziano a collegare strani avvenimenti—tra cui un troll che penetra nella scuola e un cane a tre teste nascosto in un corridoio vietato—con un possibile tentativo di furto della Pietra. Più raccolgono indizi, più capiscono che qualcuno sta cercando di riportare in vita Voldemort, l’autore della morte dei genitori di Harry. Questo porta il trio a superare una serie di prove magiche progettate per proteggere l’oggetto.

Nell’ultima parte, Harry affronta da solo l’ultima stanza. Qui trova il Professor Raptor, che rivela di essere al servizio di Voldemort. Voldemort, ancora in una forma debole, vive fisicamente sul retro della testa del professore. Il loro obiettivo è appropriarsi della Pietra, che compare nelle tasche di Harry grazie allo Specchio delle Brame. Lo scontro è più psicologico che fisico: Harry cerca di resistere alla pressione mentale di Voldemort e, toccando Raptor, scopre che il professore brucia al contatto. Questo gli permette di bloccarlo e impedirgli di prendere la Pietra, anche se lo sforzo lo porta a perdere i sensi.
Harry si risveglia nell’infermeria di Hogwarts, accudito da Silente, che gli spiega cosa è accaduto: Voldemort è fuggito, la Pietra è stata distrutta per evitare nuovi tentativi di furto, e il sacrificio l’amore di sua madre e suo padre continua a proteggerlo. L’anno si chiude con la cerimonia delle Case. Grifondoro vince grazie ai punti guadagnati proprio da Harry, Ron, Hermione e Neville per il coraggio dimostrato nella notte della Pietra. Il film si chiude con Harry che torna temporaneamente dai Dursley, sapendo però di avere un luogo in cui sentirsi parte di qualcosa.

Hagrid: Robbie Coltrane
Harry: Daniel Radcliffe
Hagrid: Ti senti bene, Harry? Stai zitto, zitto…
Harry: Ha ucciso i miei genitori, vero? Chi mi ha fatto questa. Tu lo sai Hagrid, so che lo sai.
Hagrid: Primo, e ricordalo Harry, perché è molto importante. Non tutti i maghi sono buoni. Alcuni diventano cattivi. Anni fa c’è stato un mago che è diventato cattivissimo. il suo nome era… V… Il suo nome era V…
Harry: Magari prova a scriverlo.
Hagrid: No, non so come si scrive. E va bene. (Sussurra) Voldemort.
Harry: Voldemort?
Hagrid: Shhh! Erano tempi bui, Harry, molto bui. Voldemort cominciò a raccogliere seguaci. Li condusse sulla via del male. Chi cercava di fermarlo trovava la morte. I tuoi genitori combatterono contro di lui. Nessuno sopravviveva se lui decideva di ucciderlo. Nessuno… neanche uno… Tranne te.
Harry: Me? Voldemort voleva uccidere… me?
Hagrid: Si. Non è un taglio qualsiasi quello che hai sulla fronte, Harry. Un segno come quello ti rimane solo quando sei toccato da una maledizione. Una maledizione potente.
Harry: Cosa è successo a… tu-sai-chi?
Hagrid: Beh… C’è chi dice che è morto. Baggianate, così penso io. No, per me è ancora in circolazione. Troppo stanco per andare avanti. Ma una cosa è assolutamente certa. Qualcosa di te lo ha fatto sbarellare quella notte. Per questo sei famoso. Per questo tutti conoscono il tuo nome. Tu sei il “bambino sopravvissuto”
Questa scena arriva in un momento in cui Harry è ancora sospeso tra due mondi: quello dei Dursley, dove è stato trattato come un peso, e quello della magia, che gli è appena stato aperto davanti. Il dialogo tra Hagrid e Harry non è solo un passaggio informativo: è il primo contatto diretto di Harry con la verità sulla sua identità. Questo rende la scena un piccolo rito di passaggio. Il dialogo ha un obiettivo preciso: riscrivere la storia di Harry. Fino a quel momento, Harry ha vissuto dentro una bugia ripetuta per anni, fatta di silenzi e mezze frasi. Hagrid colma quel vuoto, ma lo fa con una titubanza che dice molto sul peso del passato. La difficoltà nel pronunciare il nome di Voldemort è un gesto che racconta un’intera generazione cresciuta nella paura. E il modo in cui Hagrid si interrompe, balbetta, abbassa la voce, mostra il trauma che quel nome porta con sé.
Harry sta comprendendo che la cicatrice sulla sua fronte è un frammento di memoria inciso sul corpo. Non è un simbolo mitico, ma un residuo concreto di violenza. La domanda “Ha ucciso i miei genitori, vero?” è l’ingresso nel suo passato. Harry è un ragazzino che cerca un appoggio adulto. Hagrid è una presenza imponente, ma la sua voce si muove su un registro quasi paterno. La scelta registica di farlo abbassare fisicamente verso Harry crea una composizione visiva che riduce la distanza emotiva. È come se si mettesse tra Harry e ciò che sta per sentire, cercando di attutire il colpo.
Il momento in cui Hagrid prova a evitare il nome di Voldemort è uno dei passaggi chiave. Per Harry “Voldemort” è una parola sconosciuta, ma per Hagrid è un ricordo che non vuole nominare. La scena mette in evidenza un contrasto interessante: Harry che cerca risposte e Hagrid che teme di darle. In mezzo c’è un passato che non appartiene davvero a nessuno dei due, ma che condiziona entrambi.
La frase finale, “Tu sei il bambino sopravvissuto”, è il momento in cui la narrazione costruisce un’etichetta che accompagnerà Harry per tutto il percorso della saga. E’ un marchio. Hagrid lo dice con una tonalità che non ha toni celebrativi. Sembra più una constatazione carica di inquietudine. Il mondo magico ha costruito un mito, ma quello è solo un ragazzino che ha appena scoperto la verità più dura della sua vita.

Le Migliori Classifiche
di Recitazione Cinematografica

Entra nella nostra Community Famiglia!
Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno
Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.
Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.