Analisi - \"L'ora più buia\"

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Analisi a cura di...


~ ANGELICA ATTANASI

Ed eccomi con una nuova recensione, come per la volta precedente, mi occupo di un film che ricostruisce un fatto legato alla seconda guerra mondiale.


Trama de “L’ora più buia


Siamo in Inghilterra 1940, all’alba dell’invasione del Belgio e della Francia, tutto ancora da scrivere e da vivere. Churchill viene eletto Primo Ministro in un’Inghilterra che sente il fiato sul collo di Hitler, sono le prime battute in cui Churchill si trova a dover decidere le sorti del suo popolo nonostante l’avversione da parte di molti membri del governo.


Ne viene fuori una delle pagine più coraggiose della storia, poiché la ferma decisione del primo ministro a non cedere alle lusinghe di una mediazione diplomatica, getterà le basi della strenua resistenza contro il nazismo e la costituzione di una alleanza che porterà alla caduta di Hitler.


Con l’Europa occidentale sull'orlo del collasso sotto l'avanzata dell’esercito nazista e migliaia di soldati britannici intrappolati a Dunkerque, Churchill si trova di fronte a una scelta difficile: negoziare un trattato di pace con Hitler, come suggerito da alcuni membri del governo, oppure opporsi con tutte le forze disponibili, rischiando il destino della nazione. Mentre affronta le resistenze politiche, il dubbio del re Giorgio VI e il peso di una decisione storica, Churchill deve trovare il modo di unire il Paese. Tra momenti di isolamento e ispirazione, riesce infine a conquistare il sostegno del Parlamento e del popolo, pronunciando discorsi destinati a entrare nella storia, tra cui quello che esorta a combattere "sulle spiagge, nei campi, nelle strade". La sua determinazione segnerà il corso della Seconda guerra mondiale.

Analisi tecnica


La Regia di Joe Wright (Orgoglio e Pregiudizio, M - il figlio del secolo)

affronta la storia rendendola fruibile senza discostarsi troppo dai fatti reali, a parte la scena della metro mai avvenuta nella realtà, dipinge l’uomo a 360 gradi, con il carattere ed i suoi dubbi senza spingere all’empatizzazione forzata, ma lasciando allo spettatore la possibilità di analisi dei fatti per come sono avvenuti


Da sottolineare l’eccellente lavoro di due italiani:

Valerio Bonelli - montaggio;


Dario Marianelli - colonna sonora.


Il montaggio è serrato e quasi claustrofobico, con dialoghi lunghi e veloci di non facile realizzazione se non per la bravura di Oldman e la sapiente arte di Bonelli, ambienti ristretti e penombra, quasi sempre utilizzata, costruiscono un ritmo incalzante rispecchiando il concetto di ora più buia della nostra civiltà.


Considerazioni personali


Ho trovato questo film emozionante, la mia personale ricerca ed analisi delle reazioni umane ai momenti di vera sfida, è stata appagata, perché nulla ci definisce dí più come esseri umani del momento in cui scegliamo di combattere e per cosa combattere.

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