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Rubrica a cura di...
Quando si cerca il paradiso è necessario tornare con la memoria alla propria infanzia.
Hayao Miyazaki
Se le curiosità delle colonne sonore degli anime volete scovare
Alla fine dell'articolo dovrete di certo andare.
CIT. FEDERICA
"Diventerò il Re dei Pirati"
"Un giorno diventerò Hokage"
"Ha un'aura potentissima"
Chi è cresciuto a pane e anime non può non ricollegare queste citazioni a tre grandi celebri capolavori dell' animazione giapponese: DRAGONBALL, ONE PIECE, NARUTO.
Quello che più ci appassiona di queste storie, diverse ma con un lato comune, è l'inseguimento di un sogno da parte del protagonista.
Nel caso di ONE PIECE il Capitano Luffy sogna di diventare il prossimo Re dei Pirati; un viaggio che lo porterà dal Mar Orientale alla Rotta Maggiore, fino al Nuovo Mondo.
(MANGAKA: EIICHIRO ODA - Manga dal 1997-in corso)
Per quanto riguarda NARUTO, il sogno del protagonista è quello di diventare Hokage (capo) del suo Villaggio natale, quello della Foglia, quindi il ninja più forte del paese.
(Mangaka: MASASHI KISHIMOTO - Manga: 1999-2014)
Infine il protagonista di DRAGONBALL, l'amatissimo Son Goku ha semplicemente l'ambizione di migliorarsi sempre ed essere il Sayan più forte dell'universo.
(Mangaka: AKIRA TORIYAMA - Manga: 1986-1996)
Ma cos'è che ci carica davvero quando guardiamo gli episodi di questi storici anime e le avventure dei protagonisti che inseguono i loro sogni? Be' a parte la storia e i colpi di scena inaspettati, sicuramente catturano la nostra attenzione le COLONNE SONORE che accompagnano le scene.
Innanzitutto vediamo chi sono i talenti musicali che hanno composto le OST dei tre anime colossal:
● per ONE PIECE KOHEI TANAKA e SHIRO HAGAMUCHI;
● per NARUTO YASUHARU TAKANASHI;
● per DRAGONBALL SHUNSUKE KIKUCHI.
Per quanto riguarda invece le SIGLE D'APERTURA E CHIUSURA sono stati chiamati cantanti e gruppi musicali giapponesi.
In Italia le SIGLE d'apertura e chiusura sono state cantate e interpretate da GIORGIO VANNI e CRISTINA D'AVENA.
Seguendo l'ordine, andiamo ad analizzare le musiche dei tre ANIME SHONEN per eccellenza.
Per ONE PIECE partiamo subito con The Strongest, musica parecchio pomposa e dalle note che avvicinano il brano allo stile della colonna sonora che meglio si addice al mondo piratesco, come quella della serie di Pirati dei Caraibi. Simili melodie si possono ascoltare anche in The very, very strongest & Overtaken. Inoltre, uno dei brani che più hanno caratterizzato la serie in veste di cartone animato è la sigla che per prima è sbarcata sui nostri schermi, All’arrembaggio! Si tratta di un vero e proprio classico della cultura d'animazione sbarcata in Italia. Accanto a questa non possiamo esimerci dal citare una seconda versione di sigla, nota anche come Sigla 2 o Tutti all’arrembaggio!, dove il testo riprende buona parte del senso della prima versione.
Per quanto riguarda le sigle giapponesi, lo stesso TANAKA in un'intervista dice: <<All’inizio non avevo incontrato il maestro Oda. Avevo ricevuto la richiesta dalla Toei Animation. Mi era stato chiesto di scrivere “We Are”. Dopo aver scritto “We Are”, ho scritto altre quattordici canzoni per la colonna sonora. Prima di fare le musiche leggevo ONE PIECE. Io sono un musicista, ogni volta che leggo qualche manga, anche se non si tratta dei miei lavori, mi chiedo sempre quali suoni potrebbero essere adatti. Lo faccio ogni volta che leggo qualsiasi opera.>>
Per NARUTO TAKANASHI, intervistato da ANN, ha svelato che la sua composizione musicale preferita all'interno dell'anime è nel momento dell'addio tra Itachi e Sasuke; altre a cui è particolarmente legato sono: il momento in cui Kushina e Minato sigillano la volpe a nove code dentro Naruto appena nato, la scena in cui Naruto incontra i suoi genitori alla fine dell'anime per l'ultima volta e, infine, la morte di Obito. Il compositore ha pianto in particolar modo nella scena dell'incontro di Naruto coi defunti genitori mentre la sua musica veniva riprodotta.
TAKANASHI ha anche dichiarato qualche segreto professionale nella creazione di una buona traccia musicale in termini di emozioni svelando che innanzitutto egli legge la storia originale (in questo caso il manga) profondamente per poi affezionarsi ad ogni personaggio.
Subito dopo, il compositore si domanda su quale tipo di musica potrebbe sposare la causa di un personaggio, per poi convertire il tutto in qualcosa che si esprime in musica. Un'altra importante considerazione per il professionista è comunicare costantemente con il regista e il responsabile del suono al fine di unificare i punti di vista. Relativamente ai lungometraggi, Takanashi guarda innanzitutto ogni scena - poichè si tratta in questo caso di creare una colonna sonora - invece, per la serie anime si dedica ad un'attenta lettura dell'opera originale per poi creare note musicali per ogni scena.
In Italia la musica più celebre dell'anime è sicuramente la sigla Io credo in me cantata da Giorgio Vanni sia per NARUTO che per NARUTO SHIPPUDEN.
Per DRAGONBALL, grazie alle continue contaminazioni di musiche monodiche di stampo orientale e di orchestrazioni sinfoniche di chiara derivazione occidentale, il compositore KIKUCHI è stato immediatamente in grado di infondere nelle immagini del primo Dragon Ball e del successivo Dragon Ball Z quell'alto grado di commistioni culturali su cui lo stesso Toriyama ha fondato le estetiche del suo manga. La combinazione di elementi estremo-orientali – primi su tutti i codici iconografici di “Viaggio in Occidente” di Wú Chéng'ēn da cui sono stati mutuati molti personaggi (come lo stesso Son Goku) e le dinamiche action dei film di Bruce Lee – con gli orizzonti della science-fiction nordamericana, ha portato il compositore ad unire stili e registri melodici di natura diversa, sia per la composizione dei temi dei singoli personaggi, sia per i componimenti musicali delle scene. E se le atmosfere idilliache delle cornici episodiche del Dragon Ball degli albori o le estasi ipercinetiche delle sequenze action sono entrate nella memoria di ognuno di noi, molto lo dobbiamo alla precisione e alla fedeltà con cui Kikuchi ha restituito sullo schermo i linguaggi “eterogenei” dell'autore.
Per quanto riguarda Dragon Ball GT, il discorso è simile e al tempo stesso diverso. Naturalmente con l'approdo ad un prodotto “originale” e quindi collaterale rispetto ai percorsi narrativi delle precedenti serie o degli stessi film canonici di Dragon Ball, era necessario perseguire un cambio di rotta anche dal punto di vista sonoro. Alla composizione delle musiche non figura più Shunsuke Kikuchi, ma AKIHITO TOKUNAGA, il quale opta per un corso espressivo relativamente differente, che richiamasse le solite atmosfere dell'opera, senza per questo affossarsi sotto il manto della nostalgia.
Ecco che Tokunaga introduce per la prima volta in Dragon Ball degli elementi elettronici, finalizzati da un lato a porre la musica in continuità con le traiettorie musicali di fine anni Novanta, e dall'altro a preservare, con strumentazioni differenti, la natura espressiva che ha sempre caratterizzato l'universo animato dei SAYAN. E seppur la serie in questione sia stata spesso oggetto di controversie da parte degli appassionati di Toriyama, il tema d'apertura intitolato DAN DAN Kokoro Hikareteku ha esercitato un'influenza davvero radicale sulle opening degli anime shōnen che sarebbero da quel momento seguiti.
In Italia sono celebri le tre sigle cantate da Giorgio Vanni, di cui la seconda è diventata quasi un inno alla gioventù: Dragon Ball, What's my destiny, Dragon Ball?, Dragon Ball GT.
Ed eccoci giunti alla fine di questo VIAGGIO ANIMATO all'interno delle colonne sonore giapponesi. Sicuramente molte sono state le OST e le sigle che più hanno segnato la nostra infanzia, adolescenza e gioventù, sia italiane che giapponesi: il mondo animato incontra il mondo musicale per creare il perfetto connubio di Storia musicalmente animata.
Grazie EIICHIRO ODA, MASASHI KISHIMOTO, AKIRA TORIYAMA per aver realizzato il vostro sogno che è diventato anche il nostro: accompagnarci nella grande Avventura della VITA...
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