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Articolo a cura di...
~ CLAUDIA LAZZARI
Il titolo non è fuorviante: per i suoi settant'anni (28 dicembre 2024), Denzel Washington abbraccia definitivamente la sua fede facendosi battezzare a New York City, nella Kelly Temple Church of God in Christ, pochi giorni fa, ricevendo anche la licenza ministeriale per iniziare il percorso come Ministro in formazione. "Ci è voluto un po' di tempo, ma sono qui. Se [Dio] può fare questo per me, non c’è niente che non possa fare per te. Il cielo è letteralmente il limite”, ha asserito.
Ed è spesso così che, quando parliamo di inarrivabili stelle dei film, viviamo il cinema nel cinema.
Classe 1954, Denzel Washington è attore, regista e produttore cinematografico. Dieci candidature ai premi Oscar, con la vittoria negli indimenticabili ruoli del soldato Silas Trip in Glory - Uomini di gloria e il poliziotto Alonzo Harris in Training Day. Come tutte le interpreti e gli interpreti più amati del grande schermo, però, sono moltissimi i film e i personaggi che hanno contribuito a creare il mito di questo attore enorme. Probabilmente è impossibile trovare un progetto in cui Washington abbia preso uno scivolone.
Laureato alla Fordham University di New York in teatro e giornalismo, Denzel scopre l'amore per la recitazione durante una produzione teatrale scolastica. Terminato il college, si iscrive all'American Conservatory Theater di San Francisco. Come non considerare il primo spettacolo teatrale, antecedente l'approdo al mondo del cinema, nel Coriolano di Shakespeare, regia di Wilford Leach.
Il debutto come attore appartiene al film televisivo Wilma (1977), mentre il cinema lo accoglie con Il pollo si mangia con le mani (1981). Nel 1982 col personaggio del dottor Philip Chandler nella serie televisiva A cuore aperto, è uno dei pochi attori afroamericani ad apparire per l'intera durata di una serie. Successivamente, Denzel prenderà parte a diversi film televisivi e nel 1984, con Storia di un soldato, possiamo dare il via ad una carrellata di storie cinematografiche che non ci hanno mai deluso attraverso le sue interpretazioni.
Nel 2002, Washington debutta alla regia con il film biografico Antwone Fisher. Nel 2007 realizza The Great Debaters - Il potere della parola e nel 2016 col suo terzo lungometraggio, Barriere, ottiene una nomination agli Oscar per il miglior film. Qui è anche protagonista, al fianco di Viola Davis.
Alla luce della sua recente consacrazione di fede, riusciamo a percepire in maniera più sentita alcuni dei ruoli interpretati durante la sua straordinaria carriera. Ruoli che spesso vedono un uomo alle prese con la redenzione, con la lotta interiore contro demoni da esorcizzare, con la morale sempre più difficile da mantenere. Per non parlare dei personaggi alle prese con l'affermazione e la difesa dei diritti civili, gente comune che cerca di sopravvivere, individui fuori dalle righe caratterizzati in modo da restituire un fascino difficilmente replicabile, che anche quando fungono da antieroi o cattivi sembrano avere un piede nella fosse del bene. Restituiscono le sofferenze che li hanno plagiati alla pari dei buoni puri.
Bando alle ciancie, tuffiamoci in alcune delle sue migliori interpretazioni, per festeggiare il settantesimo compleanno di un uomo considerato uno dei maggiori interpreti cinematografici dei nostri tempi.
STORIA DI UN SOLDATO 1984 di Norman Jewison
Basato sull'opera teatrale di Charles Fuller, il film è un racconto drammatico sul razzismo presente anche in campo militare. E' la storia di un capitano afroamericano ingaggiato come capo di un'indagine per l'omicidio di un sergente di colore, avvenuto verso la fine del secondo conflitto mondiale. L'uomo deve lottare contro i pregiudizi e i rancori dei colleghi e della popolazione che vede, per la prima volta, un uomo di colore che ricopre la carica di capitano. Denzel Washington interpreta il sergente Peterson, un ruolo di supporto ma già brillante, che lo consacra definitivamente come interprete.
GLORY - UOMINI DI GLORIA 1989 di Edward Zwick
Primo Oscar come migliore attore non protagonista a Washington, in questa storia delle vicende della prima unità di volontari afroamericani che combattono la guerra di secessione americana. Il film trae ispirazione dalle lettere personali del colonnello Robert Gould Shaw, comandante del 54º Reggimento Volontari di Fanteria del Massachusetts dalla sua formazione (1863) fino all'attacco al forte Wagner nella Carolina del Sud, dove perse la vita. Denzel interpreta Silas Tripp, ex schiavo che rischia di ritornare in schiavitù a causa del proclama di emancipazione del presidente Lincoln che dichiarava la cattura di tutti i soldati neri dell'Unione, con conseguente deportazione, e la fucilazione degli ufficiali bianchi al loro comando. Iconico il face-to-face con Morgan Freeman, nel ruolo del sergente maggiore John Rawlins.
MALCOM X 1992 di Spike Lee
E' il secondo film in cui Lee dirige Denzel Washington, la sua terza nomination agli Oscar, uno dei film più belli di quel decennio, secondo Scorsese. Malcom X è basato sull'Autobiografia di Malcom X, scritta dal leader afroamericano in persona con la collaborazione di Alex Haley (il quale, purtroppo, non riuscirà a vederne l'uscita). Alla prima del film, Spike Lee invitò tutto gli afroamericani a marinare la scuola e il lavoro, per assistere a «una parte di storia americana che finora è stata tenuta nascosta». Washington interpreta Malcom X, la sua drammatica ma epica vita interamente offerta alla lotta per i diritti umani e civili degli afroamericani.
PHILADEPLHIA 1993 di Jonathan Demme
Questo film non è solo un film straordinario, ma una coraggiosa e sociale invettiva contro la discriminazione nei confronti degli omosessuali e dei malati di AIDS, in un momento storico in cui la malattia aveva da poco raggiunto il suo apice. Le interpretazioni dei protagonisti, Tom Hanks nel ruolo di Andy e Denzel Washington nel ruolo di Joue, fungono da spinta importante nel capovolgimento della mentalità dell'epoca. Philadelphia è la storia di due avvocati di successo, Andy Beckett e Joe Miller, che si conoscono solo di fama. Andy è omosessuale, vive col suo compagno Miguel; Joe è sposato con Lisa e ha una figlia. Quando Andy si ammala di AIDS, viene licenziato "per giusta causa" da un sistema che già mal tollerava la presenza di un omosessuale sul lavoro. Dopo il rifiuto di ben nove avvocati per la difesa del suo caso, Andy ottiene l'aiuto di Joe, il quale sfida finanche i propri pregiudizi sociali e personali nei confronti dei gay e dell'AIDS per tenere il caso. Philadelphia non racconta solo la vittoria di Andy, ottenuta qualche giorno dopo la sua tragica morte, ma la conversione di Joe e il rapporto di amicizia che nasce tra i due uomini durante la battaglia condivisa.
ALLARME ROSSO 1995 di Tony Scott
Un generale russo supernazionalista si impadronisce di diciotto missili nucleari e minaccia di scagliarli contro l'America e il Giappone. Dopo l'allerta del governo russo, gli americani inviano il sottomarino Alabama in missione, sotto il comando di Hunter (Gene Hackman) e Ramsey (Washington). Il comandante Hunter è un militare fortemente plagiato dalla sua disciplina, subito pronto all'assalto; Ramsey è un tecnico antimilitarista e ragionevole sulle scelte da intraprendere. Ramsey si ammutinerà e prenderà il controllo della situazione, dimostrando di aver completamente ragione ad abbracciare i propri valori e le proprie scelte di vita. Un film ad alta tensione e per niente prevedibile.
IL DIAVOLO IN BLU 1995 di Carl Franklin
Basato sul romanzo di Walter Mosley, il film è un noir ambientato nella Los Angeles del dopoguerra. Easy è un afroamericano disoccupato che, per mantenersi il mutuo, accetta un lavoro da parte di un malavitoso, amico del suo barista. Il compito, apparentemente semplice, consiste nel trovare un donna bianca, Jennifer, fidanzata dell'aspirante sindaco e "simpatizzante" della "parte nera" della città. Nella pratica la questione diventa più complessa del previsto, tra intrecci e omicidi, ma Easy riuscirà a portarla a termine. Il punto di forza di questo film è sicuramente l'interpretazione di Denzel e lo sfondo americano della Los Angeles del 1948 restituito dalla fotografia di Tak Fujimoto, intrisa di razzismo, povertà e malavita.
HE GOT THE GAME 1998 di Spike Lee
Qui Washington interpreta Jack, padre della futura e nascente stella del basket Jesus, un ragazzo che non ha neanche finito il liceo. Jack è in carcere per l'omicidio di sua moglie e viene convocato, a pochi giorni dal diploma di suo figlio, dal direttore del carcere, per una proposta: se convince Jesus ad iscriversi alla Big State University, istituto caro al Governatore dello Stato, quest'ultimo - interessato ad avere il ragazzo come giocatore dell'NBA, ridurrebbe gli anni di detenzione. La storia è reale, molti sono i camei di stelle della NBA come Michael Jordan che davvero commentavano le prestazioni del protagonista con "He got the game"; ma il focus di Spike Lee è sicuramente quello del giudizio morale, della pressione politica esercitata su qualsivoglia possibilità di lucro nella società, del riscatto sociale che spesso si trascina un prezzo da pagare sconveniente. Il tutto filtrato anche attraverso gli occhi del iper-responsabilizzato Jesus, il cui nome ci dice già qualcosa sul suo ruolo sacrificale nelle lotte di potere, che con Denzel nel ruolo dell'ambiguo padre restituisce anche una grande fetta di conflitto familiare e generazionale.
IL COLLEZIONISTA DI OSSA 1999 di Phillipe Noyce
Tratto dal romanzo di Jeffery Deaver, il film racconta di Lincoln (Washington) un agente di polizia che ha perso l'uso degli arti in seguito ad un incidente. Sul punto di farla finita, ritrova la speranza scrivendo romanzi gialli che raggiungono un successo mondiale. Successivamente, sarà ricontattato per risolvere degli omicidi importanti: cadaveri uccisi e martirizzati da un serial killer.
HURRICANE - IL GRIDO DELL'INNOCENZA 1999 di Norman Jewison
Altra candidatura agli Oscar come migliore attore per Denzel. Il film è la storia del pugile Rubin Carter, ingiustamente condannato a tre ergastoli per omicidio nel 1964. Tutta la sua esistenza vive la discriminazione razziale: fuggito da un riformatorio in gioventù, dove viene chiuso per un reato non commesso, si arruola nell'esercito e viene nuovamente arrestato per la fuga degli otto anni precedenti. Dopo aver scontato la pena, diventa un pugile professionista e nell'incontro contro il campione dei pesi medi viene nuovamente penalizzato per ragioni razziali. Condannato infine ai tre ergastoli per l'ennesima ingiustizia, scrive la propria autobiografia che finirà nelle mani di un ragazzo che si rivedrà molto nella sua storia. I due iniziano un rapporto epistolare e il ragazzo gli metterà a disposizione alcuni suoi amici per il processo che lo porterà alla liberazione.
TRAINING DAY 2001 di Antoine Fuqua
Il film racconta l'addestramento di una giornata che Alonzo Harris (Washington) fa a Jake Hoyt (Ethan Hawke), giovane poliziotto idealista appena assegnato alla narcotici. La dicotomia è un classico: poliziotto scontroso e sfiduciato (Alonzo) che si ritrova a lavorare con un poliziotto "vergine" carico di buoni valori e speranzose intenzioni (Jake). Jake ha un solo giorno per dimostrare di meritare il suo posto, ma non immagina di dover vivere un vero e proprio incubo per dimostrare il proprio valore. Alonzo, sfiorando sempre il limite tra legale e illegale, organizza un vero e proprio gioco di sopravvivenza da propinare al giovane cadetto, una crudele e cinica avventura montata da un personaggio cinico e pessimista, la cui scorza è stata forgiata dai peggiori dolori. Denzel interpreta il cattivo, sapientemente in grado di offrire allo spettatore il lato disperato del personaggio, che lo rabbonisce involontariamente ma con intenzione. E proprio qui casca l'Oscar al migliore attore protagonista.
JOHN Q 2002 di Nick Cassavetes
Denzel interpreta John, un operaio di una fabbrica in crisi che, nonostante le difficoltà economiche causate dai problemi a lavoro, vive serenamente con la propria famiglia. Un giorno, durante una partita di baseball di suo figlio Michael, tutto cambia. Il ragazzo ha un malore e gli viene diagnosticata un'insufficienza cardiaca, curabile solo con un trapianto inizialmente sconsigliato perché considerato pericoloso. Quando la soluzione viene accettata, sorge un altro problema: l'assicurazione sanitaria che non copre le spese. Nonostante John riesca, dopo aver venduto tutti i suoi averi, ad ottenere la somma, Michael viene comunque dimesso. Così l'operaio, in preda alla disperazione, si procura una pistola e sequestra tutti i presenti in pronto soccorso. Visti i tempi infiniti per la trattativa con la polizia per ottenere l'organo, John decide di spararsi per offrire il proprio cuore a Micahel .L'uomo rivela che, a parte un unico proiettile che avrebbe usato per suicidarsi in caso di fallimento, la pistola è sempre stata scarica. Il suicidio, però, viene fortunatamente sventato grazie all'arrivo di un cuore nuovo che salverà Michael. John sarà arrestato.
ANTWONE FISHER 2002 di Denzel Washington
Nel suo esordio alla regia, l'attore interpreta il dottor Jerome Davenport che scava nei traumi passati del protagonista, Fisher. Il film è la biografia di Antwone Fisher, un marinaio di colore che ha seri problemi di autocontrollo emotivo, a causa dei quali i suoi commilitoni gli affiancano lo psichiatra. Il rapporto tra Fisher e Davenport servirà a lenire i traumi di Antwone, ma aiuterà anche Davenport stesso, da tempo in crisi con la moglie con la quale non riesce ad avere figli.
MAN ON FIRE - IL FUOCO DELLA VENDETTA 2004 di Tony Scott
Un revenge movie in cui Washington interpreta John Creasy, un ex agente della CIA depresso e alcolizzato che ritrova uno scopo di vita quando un caro amico gli trova un posto di lavoro come guardia del corpo di una bambina di nove anni. La piccola, figlia di una ricca famiglia, scioglierà completamente la freddezza del dolore di John e, quando sarà rapita da un gruppo di terroristi, scatenerà la rabbia incontrollabile dell'ex agente. Esemplare l'interpretazione di Washington, la potenza della sofferenza che rappresenta mediante il solo utilizzo dello sguardo.
INSIDE MAN 2006 di Spike Lee
Il sodalizio con Lee continua in una storia, che come sempre nello stile inconfondibile del regista, denuncia intrighi istituzionali e squallide apparenze a colpi di colpi di scena. Wahington è Frazier, l'investigatore che deve negoziare con una banda di criminali che tiene in ostaggio una cinquantina di persone alla Manhattan Trust. Tutto procede secondo la religione di Chandler, finché si scopre che i rapinatori non cercano il classico denaro, ma documenti compromettenti. I rapinatori, insomma, sono i primi ostaggi e di poteri ben più forti. Un noir che diventa uno dei thriller più importanti degli ultimi decenni, sullo sfondo dell'America post 11 settembre che denuncia con intelligenza e unicità.
AMERICAN GANGSTER 2007 di Ridley Scott
Harlem 1968, Frank Lucas (Denzel Washington) è un gangstar nero che subentra al vecchio padrino. La formazione di un gruppo di malavitosi che vogliono "comportarsi al meglio" rispetto agli oppositori poliziotti, finti e ipocriti, che contribuiscono a portare avanti la storia di un'America nata dalla violenza, dallo sterminio e dallo schiavismo. Frank Lucas è un nero del Sud che costruisce una versione personale del sogno americano, che sostituisce il "padre" al comando con una mentalità nuova e che rappresenta l'ascesa di una generazione contro un'altra. L'interpretazione di Washington abbraccia sempre un ambiguo involucro che cela i sentimenti più nefasti. In questo caso, Lucas cerca di mantenere più che può la facciata di uomo religioso dedito alla famiglia, così che quando la rabbia esplode sembra percepire la lava dell'emotività.
THE GREAT DEBATERS - IL POTERE DELLA PAROLA 2007 di Denzel Washington
Nel suo secondo lungometraggio, l'attore interpreta Melvin B. Tolson e la sua vera storia, un poeta e professore degli anni '30 che fonda e guida il primo team di discussione della scuola che lottò contro i pregiudizi razziali. La scuola, naturalmente, era un piccolo istituto del Texas frequentato solo da studenti afroamericani.
CODICE GENESI - THE BOOK OF ELI 2010 di Albert e Hallen Hughes
E' un film postapocalittico ambientato trent'anni dopo l'ultima guerra nucleare. Eli (Washington) attraversa un'America ormai priva di civiltà e ha un potere straordinario che si trova, suo malgrado, a dover utilizzare per sopravvivere. Carnegie (Gary Oldoman) vuole impadronirsene per sottomettere definitivamente quella terra perduta.
UNSTOPPABLE - FUORI CONTROLLO 2010 di Tony Scott
Ultimo film di un altro regista che spesso ha fatto ricorso a Washington per dar voce e immagine alle proprie storie. Un altro fortunato sodalizio. Il racconto si ispira alla storia dell'incidente ferroviario del CSX 8888 avvenuto in Ohio nel 2001: un treno merci con rifiuti tossici avanzò fuori controllo per oltre cento kilometri, finché un ferroviere (Frank Barnes, interpretato da Washington) salta sul treno in corsa e tira il freno.
FLIGHT 2012 di Robert Zemeckis
Ennesima candidatura a Denzel come miglior attore protagonista, in questo film in cui interpreta Whip Whitaker, un pilota di linea alcolista che salva quasi tutti i passeggeri durante un guasto aereo condotto da egli stesso. Un normale e ordinario volo tra Orlando e Atlanta diventa un incubo a causa di un guasto e Whip, nonostante la sbronza della notte precedente, riesce ad effettuare un complesso atterraggio di emergenza salvando una novantina di persone e perdendone sei. Diventa immediatamente un eroe per l'opinione pubblica ma le indagini, però, non riveleranno solo il guasto meccanico. Tradiscono il segreto del pilota: il vizio dell'alcol.
THE EQUALIZER - IL VENDICATORE (2014) di Antoine Fuqua
Robert McCall è il nostro Denzel che cerca di riportare l'ordine in un caso di violazione di giustizia. Ex agente della CIA, lavora come impiegato in un supermercato e vive come un recluso in solitudine, in una casa spoglia. Conosce Alina, una prostituta russa adolescente prigioniera e maltrattata da Slavi. L'uomo risveglia l'istinto giustizialista di Robert che risale, tramite Slavi, alla scala gerarchica del crimine russo. Basato sulla serie televisiva degli anni '80, i film di The Equalizer seguono le vicende di un uomo apparentemente tranquillo che placa, in realtà, una sostanza assai pericolosa. Una solita ambiguità emotiva che molti registi affidano a Washington e al suo talento.
BARRIERE 2016 di Denzel Washington
Il film è la storia di un padre di famiglia che combatte le discriminazioni razziali per difendere i propri cari. Washington interpreta il protagonista, Troy Maxson, che negli anni '50 conduce una doppia vita tradendo sua moglie. E' un uomo conservatore che non approva i sogni dei figli, a cui tarpa le ali per proteggerli dal razzismo. Vittima dei propri demoni e delle ingiustizie sociali, innalza un muro che ad un certo punto infrange confessando il proprio tradimento. Adattamento della pièce di Auguste Wilson, il film è un omaggio al blues che sposa perfettamente le contraddizioni del nostro tempo. Emblematica la scena finale in cui Troy resta solo nel cortile, nel silenzio del fallimento che fortemente ci vibra dentro, tra i brandelli dei legami spezzati con la sua famiglia.
END OF JUSTICE - NESSUNO è INNOCENTE 2017 di Dan Gilroy
Una delle ultime candidature agli Oscar per Denzel, la storia di Roman Israel, un avvocato che si occupa di clienti appartenenti a famiglie bisognose, spesso impossibilitati ad essere difesi in tribunale. Ha un carattere che gli impedisce di trattenersi dinanzi alle ingiustizie e per questo viene sempre tenuto nel retroscena da studio dal suo collega Jackson. Quando quest'ultimo finisce in ospedale, tocca Roman prendere in mano la situazione e finisce in una causa altamente problematica che lo spinge a tentare un'azione illegale. Questo è uno di quei film che sottolinea a pieno le capacità trasformistiche di Denzel Washington, quando assume una forte caratterizzazione del personaggio.
MACBETH 2021 di Joel Coen
Adattamento della celebre opera shakespeariana di Joel Coen, che impone la sua originalità già dalla scelta dei protagonisti: Macbeth e sua moglie, sessant'enni, che cercano di recuperare una scalata sociale negatagli in gioventù. Una storia sul tempo e sulle occasioni perdute in cui l'ambizione conduce al baratro della follia. Una strega si srotola in movimenti snaturati è l'incipit della storia. Una profezia non realizzata, un trono promesso al coraggioso Macbeth che non sarà offerto al momento propizio. Un'interpretazione magistrale di Denzel Washington.
IL GLADIATORE II 2024 di Riddley Scott
Che dire del recente e già molto discusso sequel de Il Gladiatore? Per prima cosa, nulla sulla trama per evitare spoiler e concedere ancora più tempo. Posso tranquillamente dire che nel ruolo dell'ex schiavo Macrino cattura completamente tutta l'attenzione su di sé. E in versione villain è ancora più sorprendente. Astuto, doppio giochista, imprevedibile, uno shapeshifter perfetto e affascinante. Una caratterizzazione che va solo ammirata e applaudita. L'ambigua e scintillante natura di Lucas e Alonzo sono lì a fiancheggiare l'aura di Macrino, in uno dei ruoli che sicuramente è già rientrato tra i più iconici di sempre.
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