Conferenza stampa Cinetel - I dati del mercato 2024

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Articolo a cura di...


~ LUCA FERDINANDI

INTERVENTO SIMONE GIALDINI (Presidente CINETEL)

Buongiorno e benvenuti a questo appuntamento, la conferenza stampa sui dati del mercato cinematografico.
Questa è ormai una consuetudine consolidata per noi, che prosegue da molti anni. Negli ultimi tempi, stiamo cercando spazi sempre più ampi per accogliere tutti voi, e ringrazio di cuore tutti gli intervenuti.

Prima di cominciare, è doveroso rivolgere un ringraziamento speciale al consiglio di amministrazione di Cinetel, qui presente, al presidente dell'Unione Editori e Distributori ANICA, Luigi Lonigro, e al presidente di ANEC, Mario Lorini, in qualità di rappresentanti dei due soci di ANICA e ANEC.

Un ringraziamento va anche ai consiglieri Carlo Bernaschi, Massimo Proietti, Paolo Orlando e Davide Novelli, oltre che all’amministratore delegato. Un plauso particolare va alla squadra di Cinetel guidata da Giorgio Bigoni, che ha svolto un lavoro straordinario: cinque persone che, quotidianamente, ci permettono di avere dati precisi, con un supporto costante alle società, alle industrie e al settore in cui lavoriamo. Un applauso per il grande lavoro che fanno!

Passiamo ora ai dati.
Il 2024 si è chiuso in pareggio, un risultato che non era prevedibile né previsto all'inizio dell'anno, considerando che la "line-up" non era particolarmente forte. Questo è stato ancor più sorprendente dato il confronto con un'estate 2023 molto positiva. Anche nel 2024, l'estate ha superato le aspettative, con il cinema italiano che ha mantenuto livelli significativi.

Durante le festività natalizie, i risultati sono stati particolarmente ottimi, con una crescita del 28% rispetto all'anno precedente, monitorata nel periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio. Il 2025 è iniziato con un ulteriore segno positivo: nei primi otto giorni di gennaio, abbiamo registrato un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, che già era stato molto forte.

Il cinema italiano ha svolto un ruolo centrale, con una quota del 45% durante le feste, grazie a una varietà di generi che hanno attirato il pubblico in sala. Nel complesso, i film italiani hanno raggiunto una quota significativa del 40% anche in questo inizio d'anno. Questo rafforza l’idea di una crescita del mercato italiano che, confrontato con i mercati internazionali, si distingue positivamente.


Alcuni dati rilevanti:


Il 2024 ha visto l'Italia superare la Spagna sia negli incassi che, probabilmente, nelle presenze, un risultato significativo se si considera che fino a poco tempo fa la Spagna era nettamente avanti.

Prima di passare la parola ai presidenti, porto i saluti della senatrice Lucia Borgonzoni, che, per motivi personali, non ha potuto essere presente oggi. La senatrice ci tiene a ricordare l'impegno del Ministero della Cultura al fianco della filiera cinematografica, ribadendo il sostegno per l'attività e la campagna estiva "Cinema Revolution" anche per il 2025. Sono stati già stanziati 10 milioni di euro per il periodo estivo, che rappresenta un momento cruciale per il mercato cinematografico.

Non mi dilungo oltre e invito sul palco il presidente di ANICA, Alessandro Usai.



INTERVENTO ALESSANDRO USAI (Presidente ANICA)

Grazie a tutti. È la prima volta che ricopro questo ruolo introduttivo, e lo faccio con grande piacere, parlando di un report legato a uno strumento a cui sono personalmente molto affezionato.
Come molti di voi, anch'io lavoro in questo settore, e Cinetel è uno strumento che utilizzo regolarmente. Ogni mattina, durante il caffè, inizio la mia giornata guardando i risultati, studiando le medie per copia, analizzando i cambiamenti.

Vorrei cogliere questa prima occasione per dire tre cose:

1. Un ringraziamento speciale alla squadra di Cinetel.
Cinetel è uno strumento importantissimo che, per la sua capillarità, diffusione, copertura di mercato e livello di dettaglio, penso sia un'eccellenza a livello mondiale. Anche mercati apparentemente più grandi o importanti del nostro non dispongono di uno strumento così preciso e affidabile, e questo è un elemento fondamentale.

Nel mio ruolo attuale, che copre l’intera filiera, ci tengo a sottolineare quanto sia cruciale la diffusione di informazioni sul mercato e sulle performance dei prodotti. Non solo rappresenta un elemento di trasparenza e democrazia, ma è anche uno strumento indispensabile per sostenere il mercato stesso.

Conoscere le performance del proprio film, quelle degli altri, e le reazioni a seconda delle regioni, dei periodi dell'anno o della concorrenza è essenziale. È una fonte di apprendimento per produttori, distributori ed esercenti, e rappresenta uno strumento di crescita che aiuta a guidare le scelte future. Spero che Cinetel possa essere d’esempio anche per l’intero settore audiovisivo, poiché è un modello di trasparenza e crescita.

2. Alcuni dati sul cinema italiano.
Un dato che mi ha colpito particolarmente è che, nel 2024, il cinema italiano ha registrato un Box Office di quasi 122 milioni di euro. Questo risultato è in linea con la media del periodo 2017-2019, ovvero gli anni pre-Covid. Questo significa che la produzione italiana ha superato il periodo di crisi ed è tornata ai livelli precedenti.

Questo dato è ancora più significativo se consideriamo che è stato ottenuto grazie a una grande varietà di film, senza includere completamente le performance del periodo natalizio, dove il cinema italiano ha raggiunto una quota del 45%. È un risultato impressionante.

Ci tengo a sottolinearlo anche perché, negli ultimi anni, la narrazione attorno al prodotto italiano si è spesso concentrata su casi negativi, trascurando i dati complessivi. È fondamentale invece guardare a queste cifre per avere una visione più obiettiva.

3. La crescita del pubblico giovane.
Un altro elemento che mi ha colpito riguarda la quota di mercato del pubblico giovane nel 2024. Secondo la ricerca CineExpert, che analizza non solo i dati del Box Office ma anche le demografiche degli spettatori, abbiamo registrato una crescita del 31% nella fascia 3-14 anni e del 13% nella fascia 14-24 anni.

Questo dato è significativo perché contraddice la narrazione comune secondo cui i giovani non vanno più al cinema, distratti da altri mezzi di comunicazione. Al contrario, dimostra che il cinema in sala non è affatto un intrattenimento "old fashion". Semmai, è sulle altre fasce di pubblico che bisognerebbe riflettere.

Questi sono i miei primi spunti. Vi ringrazio per l’attenzione e ora cedo la parola a Mario.


INTERVENTO MARIO LORINI (Presidente ANEC)


Buongiorno, buongiorno a tutti anche da parte mia.
Mi fa piacere vedere che questo appuntamento sia diventato così centrale e che siate presenti così numerosi. Colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta – come è già stato fatto, ma è doveroso ribadirlo – la nostra società e il grande lavoro che porta avanti. Cinetel non solo rappresenta un’evoluzione nella raccolta e analisi dei dati, dimostrandosi uno strumento strategico, ma è anche un esempio di piena collaborazione all'interno della filiera.

Saluto con gioia Alessandro Usai, alla sua prima uscita ufficiale quest'anno. Siamo convinti, sulla base dei risultati che stiamo commentando oggi, che la strada intrapresa sia quella giusta. Tornare a lavorare con un operatore esperto e conosciuto sarà certamente una spinta ulteriore.

Un risultato non scontato.
Gli italiani sono tornati al cinema. Sebbene durante l’anno ci fosse l’impressione che il 2024 potesse recuperare, c’era sempre un’incertezza su come sarebbe stato il percorso per tornare ai numeri pre-pandemici. Questo risultato, invece, è davvero importante, soprattutto perché tutte le tipologie di pubblico stanno tornando.

Abbiamo visto uno splendido Natale e un inizio d’anno promettente. Tutti questi segnali, per una comunità di operatori che conoscono bene il settore, non possono che spingerci a continuare il lavoro intrapreso. Ognuno di noi mantiene le proprie attività e i propri interessi specifici, ma credo si possa affermare che stiamo facendo quel "passo di lato" necessario per aiutarci reciprocamente a crescere.

Il sostegno del Ministero e il parco sale italiano.
Un ringraziamento particolare va a Lucia Borgonzoni, che ha guidato con forza le azioni di sostegno al settore. Anche se oggi è assente, sappiamo quanto sia vicina a noi.

Per quanto riguarda il nostro parco sale, abbiamo mantenuto un buon livello: circa 1.500 strutture e 3.500 schermi, con una perdita minima. Questo ci ha permesso di restare in linea con altri paesi, come la Francia, pur con le differenze legate al numero di abitanti e di schermi. Tuttavia, continuiamo a lavorare per migliorare e crescere.

Stimoli per il futuro.
Guardando al 2025, dobbiamo cercare di individuare la "molla" che ci permetterà di mettere insieme gli elementi di eccellenza che hanno guidato la ripresa. Mi riferisco all’ammodernamento delle sale, al nuovo modo di fare esercizio e alla figura dell’operatore culturale, che oggi è chiamato a creare un rapporto più stretto con il territorio e il pubblico.

È fondamentale mantenere viva l’immissione di fondi a disposizione dell’industria e lavorare per rilanciare il settore. Non si tratta solo di aumentare il numero di schermi, ma anche di espandersi verso nuovi territori e spazi. Le monosale, che costituiscono ancora la maggioranza delle strutture in Italia, continuano a performare bene grazie alla flessibilità della programmazione. Tuttavia, dobbiamo concentrarci su come farle evolvere ulteriormente.

Vi ringrazio e, come tutti voi, sono curioso di approfondire i dati e le analisi che stiamo per esaminare.



ANALISI SIMONE GIALDINI


Prima di cominciare, vorrei sottolineare un elemento molto importante: il 2025 segna il trentennale di Cinetel.
Quest’anno dà il via a 12 mesi di iniziative, eventi e appuntamenti che ci accompagneranno fino a Sorrento 2025, dove celebreremo i 30 anni di attività di Cinetel. In occasione di questo importante anniversario, la società lancerà nuovi servizi, nuove attività e prodotti innovativi per continuare a essere performante e, soprattutto, sempre più "just in time" rispetto alle esigenze della filiera.

Questa giornata segna quindi l’inizio di un anno fondamentale per Cinetel, una società che – come ricordato da Alessandro Usai e Mario Lorini – rappresenta un'eccellenza mondiale e un unicum nel panorama internazionale per questo tipo di attività.

Un ultimo ringraziamento va a Francesco Grandinetti per l’ospitalità. Se oggi siamo qui, è anche grazie a lui e a tutto il team di The Space. Grazie ancora!

Nota al lettore: Purtroppo le slides che stai per leggere sono state scattate da me, non mi è stato possibile reperire le slides ufficiali, ed ho utilizzato queste foto di backup, per non lasciare carenza di informazioni. Qualora reperissi le slides originali le sostituirò. Mi scuso per il disagio, Luca.

Cominciamo con le analisi.


Il 2024 è stato un anno, come abbiamo detto, sostanzialmente in pareggio rispetto al 2023 in termini di incassi. Lo scostamento è dello 0,4%, un dato davvero marginale. In termini di presenze, invece, abbiamo registrato circa un milione di spettatori in meno, fermandoci appena sotto la soglia dei 70 milioni: 69 milioni e 77 mila.


Cosa ha influito su questo calo?


Fondamentalmente, il mese di maggio è stato particolarmente difficile, con una scarsità di prodotto che ha avuto un impatto significativo. Tuttavia, questa situazione è stata successivamente recuperata dal trimestre giugno-luglio-agosto, grazie a un mese di giugno altamente performante.

Il trimestre estivo, infatti, ha registrato una crescita rispetto allo scorso anno. Va sottolineato che il trimestre estivo del 2023 era stato il migliore della storia del cinema in Italia. Nel 2024, pur di poco, è riuscito a superarlo.

Se confrontiamo l'estate 2024 con la media pre-pandemica del periodo 2007-2019, notiamo percentuali di crescita molto alte. Anche il mese di agosto continua a mantenere buone performance, in particolare grazie a una prima quindicina che, negli ultimi due anni, si sta popolando e rafforzando sempre di più.


Il peso dei quadrimestri.


Un dato che abbiamo già commentato in passato riguarda il peso dei quadrimestri nel confronto con gli anni precedenti. Si evidenzia una maggiore debolezza del periodo maggio-agosto, rispetto a quello gennaio-aprile, che continua a rappresentare una parte più consistente del mercato.

Visto che, come abbiamo detto in apertura di conferenza, il gap con l’estero si sta riducendo, quest’anno possiamo dire che si è praticamente azzerato in termini numerici. Ma quanti titoli sono usciti nel 2024?

La crescita complessiva è stata significativa.


Abbiamo suddiviso i dati, come lo scorso anno, in quattro macro categorie:

Documentari


Film distribuiti in meno di 50 cinema


Film distribuiti in più di 50 cinema


Eventi cinematografici


Nel complesso, c’è stata una crescita di circa il 20% rispetto al 2023, con un incremento proporzionale in ogni singola categoria.

Documentari: hanno registrato una crescita maggiore in termini percentuali rispetto alle altre categorie.

Film distribuiti in meno di 50 cinema: hanno mostrato una crescita moderata, contribuendo comunque al dato complessivo positivo.

Film distribuiti in più di 50 cinema: anche in questa fascia, si nota un incremento stabile.

Eventi cinematografici: continua la tendenza a portare in sala contenuti speciali o edizioni limitate, un segmento che cresce con costanza.


Il 2024 ha visto un incremento nel numero complessivo di titoli e una maggiore diversificazione nell’offerta, soprattutto con eventi e documentari che attirano pubblico in sala grazie alla loro unicità e specificità.

Maggiori servizi e un comfort sempre migliore, sia a livello tecnologico che di ambiente, hanno portato a un leggero aumento del prezzo medio del biglietto.


Anche se l’incremento è contenuto e distribuito mediamente nell’arco della settimana, questo si riflette comunque sul mercato.

Ricordiamo che il 2010 fu un anno particolare, segnato dall'uscita di Avatar e dallo sviluppo del 3D, con titoli come Alice in Wonderland che contribuirono significativamente a quel momento di crescita. L’impatto del 3D allora era determinante. Dal 2015, invece, abbiamo assistito a una graduale ripresa, fino a raggiungere livelli superiori a quelli pre-pandemici.

L’aumento del prezzo medio rispetto al periodo pre-pandemico è di circa il 10%, un dato che va contestualizzato considerando che stiamo parlando di un confronto con 5-6 anni fa.

I mercati europei. Come accennato in apertura, l’Italia ha superato la Spagna in termini di incassi. Questo rappresenta un risultato importante per il nostro mercato, che continua a consolidare la sua posizione all’interno del panorama europeo.


Il confronto con il mercato iberico e altri mercati europei.

In termini di presenze, l’Italia torna finalmente a superare la Spagna. Considerando i dati Cinetel, il nostro mercato ha registrato 69,7 milioni di presenze. Tuttavia, ampliando il calcolo includendo il fuori Cinetel, che pesa circa il 4,8% del mercato nazionale, arriviamo a un totale di circa 73 milioni di presenze. Questo risultato posiziona l’Italia davanti alla Spagna, con un calo di mercato molto più contenuto rispetto a quello del paese iberico.

Gli altri mercati europei:


Germania: ha registrato un calo significativo, superiore al 7% rispetto al 2023.

Gran Bretagna: i dati, rilevati principalmente in termini di incassi, mostrano un calo apparentemente simile a quello dell’Italia.

Francia: è l’unico mercato che cresce. Il 2024 francese è stato trainato da due grandi titoli nazionali, ciascuno dei quali ha totalizzato tra i 9 e i 10 milioni di presenze. Questo ha avuto un impatto rilevante, spingendo il mercato oltre Alpe.


La quota di mercato dei film francesi è altrettanto impressionante: rappresenta circa il 40% del totale, su un numero complessivo di oltre 180 milioni di presenze.

Il 2024 e le performance dei film.
Nel 2024, un film in particolare ha registrato oltre 1.400.000 presenze, e continua a lavorare bene anche in questi giorni. Inoltre, stiamo osservando i dati di altri titoli che, durante le festività, hanno superato il milione di presenze ciascuno, confermando una tenuta significativa sul lungo periodo.

Questi risultati dimostrano come i film di qualità riescano a mantenere il pubblico in sala e continuino a performare bene nel tempo, contribuendo positivamente al mercato.

Il cinema di qualità e le performance del mercato.


Il cinema di qualità si conferma in cima alle preferenze del pubblico. Questo trend, iniziato con un avvio significativo a gennaio, è proseguito anche nei mesi di febbraio e marzo, e ha trovato un forte riscontro durante le festività di novembre e dicembre, periodi in cui il cinema di qualità ha registrato performance molto positive, soprattutto nelle città.


Multiplex e incassi.


I multiplex, invece, hanno registrato una lieve perdita in termini di incassi, pari all’1,8%, bilanciata da un calo delle presenze intorno al 3% nello scorcio finale dell’anno.


Strutture e schermi.


Attualmente, in Italia risultano attive oltre 1.160 strutture e 3.400 schermi, numeri che non si discostano molto da quelli registrati in passato. Questo dimostra una buona tenuta del parco sale nazionale, nonostante le sfide affrontate negli ultimi anni.

Quote di mercato.


Gli Stati Uniti continuano a dominare il mercato italiano, rappresentando oltre il 52% delle presenze. Questo dato conferma il ruolo centrale del cinema statunitense nel nostro panorama cinematografico.


Mercati e risultati del 2024: il caso del Giappone.


Nel 2024, il Giappone ha avuto un ruolo significativo nei risultati di mercato. Ricordiamo che il mese di gennaio è stato caratterizzato dall'uscita di titoli come Il ragazzo e l'airone e altri film appartenenti a quella specifica cinematografia, che hanno avuto un impatto notevole sul mercato. Questi titoli hanno trainato l’interesse, con ripercussioni positive su tutto il mercato nazionale.


Contributi di altri mercati


La Francia si conferma con una quota di mercato del 2,4%, mantenendo una presenza stabile.

Gli altri mercati internazionali, complessivamente, contribuiscono con una quota intorno al 4%.


La novità principale rispetto al passato è rappresentata proprio dal Giappone, che riesce a inserirsi nel panorama internazionale con un peso crescente e un’influenza significativa sul pubblico italiano.

INTERVENTO ALESSANDRO USAI

Grazie a tutti! Siete veramente numerosi, credo che questo sia il numero più alto di partecipanti a una conferenza Cinetel.
Vi ringrazio per essere qui. Cominciamo con un piccolo focus sul cinema italiano, per poi passare all’analisi di CineExpert riguardo la "demografia del pubblico" di quest’anno, come già sottolineato dal presidente Usai.


L'impatto del prezzo e il confronto con i dati pre-pandemici.
L'aumento del prezzo medio del biglietto ha influito, contribuendo a un leggero calo in termini di presenze nelle sale. Tuttavia, il mercato cinematografico complessivo si mantiene sostanzialmente in pareggio rispetto al 2023, confermando quanto già evidenziato.

Un dato importante da considerare è che, nel periodo pre-pandemico, la media delle presenze per la produzione nazionale era di 122 milioni. Questo significa che i prodotti italiani hanno recuperato meglio il gap rispetto alla produzione internazionale, in particolare quella americana, che quest’anno ha registrato una percentuale inferiore al solito, a causa dell’impatto degli scioperi che hanno condizionato molti mesi centrali del 2024.


Il cinema americano e il box office italiano.


Tradizionalmente, il cinema americano rappresenta circa i due terzi del box office nazionale. Quest’anno, però, la sua quota si è ridotta al 54%, un dato inferiore rispetto agli standard abituali, come evidenziato poco fa. Questo lascia spazio a una maggiore visibilità per le produzioni italiane e altre cinematografie.

Varietà e performance del cinema italiano nel 2024.


La produzione cinematografica italiana nel 2024 si è dimostrata molto varia, con una quota di mercato che si attesta al 25%, la migliore quota europea dopo la Francia. Quest'ultima rappresenta un punto di riferimento e una meta da raggiungere, ma il dato italiano supera comunque quello di Spagna e Germania, mercati più vicini al nostro.

Per quanto riguarda il Regno Unito, i risultati sono molto influenzati dalle co-produzioni con grandi case madri internazionali, che alterano in parte i trend locali. Il trend generale di aumento del numero di produzioni è valido sia per i film internazionali che per quelli italiani.


Crescita nei documentari e nelle distribuzioni.


La produzione italiana continua a crescere in tutte le categorie. I documentari, in particolare, hanno incrementato la loro presenza, con 186 titoli che rappresentano circa il 40% della produzione italiana. Tuttavia, a parte alcune eccezioni, il loro impatto sul mercato rimane abbastanza limitato.

Gli eventi cinematografici si mantengono stabili in termini di quota, con un numero gestibile che non appesantisce il mercato. È interessante notare come il numero di lungometraggi italiani distribuiti in oltre 50 cinema sia cresciuto: il 2024 ha registrato il numero più alto di film italiani in questa categoria da quando si monitora questa metrica.


Nel 2024, la distribuzione di film con meno di 50 cinema nelle prime quattro settimane si è ridotta, mentre è aumentato il numero di film distribuiti in più di 55 cinema. Questo dato indica una maggiore diffusione capillare delle produzioni italiane. Negli anni precedenti, il numero di film italiani distribuiti in più di 55 sale era costante, oscillando tra 69 e 71 titoli dal 2016 in poi. Il 2024 ha superato questa media, evidenziando un segnale positivo per la salute della produzione italiana.

Focus sulla varietà della Top 10.


La Top 10 dei film italiani più visti della stagione dimostra una grande varietà:


Due film hanno attirato un pubblico estremamente giovane.

Quattro titoli sono opere di autori riconosciuti.

Quattro film sono commedie, un genere che continua ad avere un forte appeal sul pubblico italiano.


Il film italiano più visto della stagione, Diamanti ha superato Un mondo a parte, Parthenope. Anche se questi ultimi si trovano al terzo posto, l’eterogeneità della Top 10 dimostra come la produzione italiana sia stata in grado di intercettare pubblici diversi.

Analisi demografica del pubblico.


Grazie ai dati forniti da CineExpert, possiamo analizzare la composizione del pubblico cinematografico del 2024:


Pubblico giovane: La fascia under 25 rappresenta il 43% delle presenze totali, un dato significativo. Non si tratta solo di spettatori attratti da grandi blockbuster americani, ma anche da produzioni italiane e film autoriali.

Pubblico adulto: La fascia over 60 continua a soffrire, con numeri lontani dai livelli pre-pandemici. Questo rappresenta una sfida per l'intero settore, ma anche un'importante opportunità per riportare al cinema una fascia di pubblico strategica.


In Francia, i film drammatici e autoriali tendono a intercettare un pubblico adulto. In Italia, invece, si è registrato uno spostamento verso i giovani anche per titoli autoriali, come Il ragazzo e l’airone o Partenope. Questo fenomeno è incoraggiante per i produttori e i distributori italiani.

Analisi visiva dei dati demografici.


I dati demografici evidenziano una correlazione interessante tra l’età media del pubblico e i generi cinematografici:


L’età media centrale si attesta sui 25 anni.

A sinistra del grafico (pubblico più giovane) si trovano titoli come Oceania, Inside Out e Cattivissimo Me, ma anche alcune produzioni italiane che raramente occupano questa fascia.

A destra del grafico (pubblico più adulto), si collocano film con una maggiore attrattiva per spettatori senior.

Il 2024 ha dimostrato come il cinema italiano stia crescendo, riuscendo ad attrarre pubblici diversi. Tuttavia, il mancato ritorno completo della fascia over 60 rappresenta una sfida da affrontare. Riportare questa fascia al cinema potrebbe generare ulteriori opportunità di crescita, sia per la produzione nazionale che per le sale.

Questa capacità di attrarre un pubblico giovane anche con titoli autoriali rappresenta un segnale positivo, che produttori, distributori ed esercenti dovranno valorizzare ulteriormente nei prossimi anni.

Q & A FINALE

Domanda 1:

È possibile avere un outlook per il 2025 e qualche indicazione sulle aspettative?


Risposta:


Il compito di Cinetel è quello di riportare quanto accade, non di prevedere il futuro. Questa imparzialità è fondamentale per mantenere la nostra terzietà. Non facciamo previsioni né sui titoli né sulle tipologie di prodotto. Tuttavia, come ha sottolineato Mario Lorini, le aspettative per il 2025 sono alte, considerando i segnali positivi del 2024, che ha chiuso in pareggio rispetto al 2023. Le previsioni di mercato restano però prerogativa degli operatori del settore.


Domanda 2:


Ci sarà più spazio per i cortometraggi nel 2025, visto che quest’anno sono stati poco considerati?


Risposta:


Dal mese di marzo 2025 partirà un’iniziativa importante che coinvolgerà le sale cinematografiche, in collaborazione con l'Associazione dei Distributori di Cortometraggi. L'obiettivo è creare un circuito di almeno 100 sale che programmino cortometraggi in maniera strutturata, almeno una volta al mese, con biglietto a pagamento. Questo approccio mira a valorizzare il lavoro di chi produce e realizza cortometraggi.

In parallelo, Rai continuerà a distribuire cortometraggi sui suoi canali tematici. Inoltre, i dati Cinetel rileveranno in modo più specifico e strutturato le presenze in sala per i cortometraggi. Questo segnerà un passo importante per educare il pubblico a riconoscere il cortometraggio come un prodotto filmico con un proprio valore.

Attualmente, i cortometraggi e i contenuti alternativi rappresentano circa il 4% del mercato nazionale, con 61 uscite nel 2024. Tuttavia, la loro proporzione rispetto al resto del mercato è ancora limitata. Con queste nuove iniziative, ci aspettiamo di vedere numeri più rilevanti nei prossimi anni.


Domanda 3:


Quante sale hanno effettuato interventi di ammodernamento negli ultimi anni?


Risposta:


Negli ultimi tre anni, circa il 10-12% delle sale italiane ha effettuato interventi di ammodernamento ogni anno, secondo i dati del Ministero della Cultura. Questi interventi includono:

Miglioramenti tecnologici, come nuovi proiettori e sistemi di digitalizzazione.

Interventi sul comfort, come nuove poltrone e ambienti rinnovati.

Grazie ai fondi del PNRR per l’efficientamento energetico, oltre 240 strutture (pari a circa 245 sale) hanno beneficiato di questi interventi. Alcuni esempi includono ristrutturazioni importanti, come quella del Cinema Barberini a Roma. La tendenza generale è verso una modernizzazione costante, che sta già mostrando risultati pari o superiori ai livelli pre-pandemici in molte sale.


Domanda 4:


È possibile capire gli andamenti degli utili del mercato cinematografico italiano?


Risposta:


Cinetel si occupa esclusivamente di misurare i dati di mercato, come presenze e incassi, e non ha accesso ai bilanci delle società di produzione, distribuzione o esercizio. L'analisi degli utili delle aziende che compongono il mercato esula dal nostro mandato.


Domanda 5:


Si sta pensando di introdurre un calcolo sulla media per spettacolo e sulla percentuale di occupazione?


Risposta:


Sì, ci stiamo muovendo in questa direzione. La media non è più calcolata per schermo da almeno tre anni, ma per cinema. A partire da maggio 2025, introdurremo la media per spettacolo, che sarà la base per sviluppare indicatori sulla capacità di occupazione delle sale. Questo dato sarà disponibile prima dell’estate e costituirà un servizio aggiuntivo per il trentennale di Cinetel.


Domanda 6:


Gli incassi del cinema italiano sono stati pari a quelli pre-pandemici. E per quanto riguarda le presenze?


Risposta:


Le presenze del 2024 sono leggermente inferiori a quelle pre-pandemiche, con una differenza di circa 1,5 milioni di spettatori rispetto alla media del triennio pre-Covid. Tuttavia, gli incassi beneficiano dell’aumento del prezzo medio del biglietto, compensando questa lieve flessione. Complessivamente, il mercato è in un range di variabilità normale da un anno all’altro.


Se non ci sono altre domande, ringraziamo tutti per la partecipazione e l’attenzione.

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