Death by Lightning – Trama completa e spiegazione del finale dell’episodio 3 \"Casus Belli\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

Nel terzo episodio di Death by Lightning, la serie Netflix che racconta la storia reale del presidente James A. Garfield e del suo assassino Charles J. Guiteau, la tensione politica e personale raggiunge il punto di rottura. Casus Belli mostra il momento in cui idealismo e potere entrano in collisione: Garfield, deciso a riformare il sistema, si trova di fronte all’opposizione dei suoi stessi alleati; Charles, invece, comincia la sua discesa definitiva nell’ossessione e nel delirio. Di seguito la trama completa e la spiegazione del finale.

Trama completa dell'Episodio 3 - Casus Belli

L’episodio si apre con un flashback dedicato a Charles Guiteau, cacciato da una comunità di “amore libero” dove aveva vissuto per un periodo. Anche lì, dove tutti erano liberi di vivere come volevano, Charles era stato respinto. È un frammento che racconta tutto di lui: un uomo incapace di trovare posto nel mondo. Il racconto torna poi al 4 marzo 1881, giorno dell’insediamento del presidente James A. Garfield. Nella serata di gala che celebra l’evento, il nuovo presidente incontra il senatore Blanche K. Bruce, figura di spicco afroamericana, che si dice colpito dalla sua campagna e dal suo impegno verso la comunità nera. Nel frattempo, Blaine e Roscoe Conkling si scontrano apertamente: Conkling rivendica il merito della vittoria elettorale, ricordando a Blaine quanto il suo potere a New York abbia contribuito al successo.

Tra i corridoi del ricevimento, Lucretia “Crete” Garfield incrocia per la prima volta Charles Guiteau. L’uomo le raccoglie un fazzoletto caduto, e la donna nota che le sue mani sono sporche di sangue. È un incontro inquietante. Poco dopo, Charles cerca di avvicinare Chester Arthur, che gli aveva promesso un incarico, ma lo trova ubriaco. Viene infine scoperto dalla polizia e accompagnato fuori dalla festa: non aveva alcun invito ufficiale. Il giorno successivo, Garfield e Blaine discutono sulla composizione del governo. Blaine propone di includere Conkling per mantenere il controllo politico su New York, ma Garfield rifiuta: vuole formare un’amministrazione libera da ricatti. Nomina Blaine Segretario di Stato e introduce una novità: cinque incontri giornalieri con cittadini comuni. Tra loro, in fila, anche Charles, che attende pazientemente il suo momento. Quando Blaine esprime timore per la sicurezza del presidente, Garfield risponde con una frase destinata a segnare la serie: “Non si può prevenire un assassinio più di quanto si possa evitare un fulmine.”

Mentre Garfield cerca di dare al suo mandato un volto più umano, i giochi di potere non si fermano. Conkling e Chester scoprono che un certo Levi è destinato a un incarico importante, e viene convinto a desistere su pressione loro. Garfield e Blaine capiscono che dietro la mossa c’è ancora Conkling. Il presidente decide di affrontarlo, accusandolo di manipolare le istituzioni. Conkling, invece, ribadisce che tutto è politica, e che chi non si piega al sistema finisce stritolato da esso. Charles, intanto, continua a presentarsi ogni giorno in fila, con in mano documenti e lettere che nessuno legge. Quando finalmente viene ricevuto, riversa tutto il suo fervore su Garfield, dichiarandogli la propria ammirazione. Gli consegna una lettera in cui chiede un incarico diplomatico. L’incontro si interrompe bruscamente: Crete, la moglie di Garfield, ha la febbre alta. Il presidente lascia Charles in sala e corre da lei.

Nelle ore successive, Crete incoraggia il marito a non lasciarsi consumare dalla politica. Lo invita a restare se stesso, a mostrare “di cosa sono capaci”. Garfield interpreta le parole come una spinta a rompere con il vecchio sistema: decide di togliere a Conkling il controllo della dogana di New York, una delle fonti di potere più importanti. La reazione è immediata. Conkling e Chester lo prendono come un affronto personale, un “casus belli”. È dichiarata guerra politica. Charles, sempre più instabile, torna alla Casa Bianca per incontrare il presidente, ma gli incontri pubblici sono stati sospesi. Si inventa allora una storia: dice a Blaine di avere un documento firmato dal presidente che lo nomina console in Francia. Blaine, esausto, lo smaschera e lo insulta apertamente, accusandolo di essere un impostore e un parassita. Umiliato e furioso, Charles scrive una lunga lettera a Garfield, nella quale lo accusa di tradimento verso i suoi sostenitori e verso Dio stesso. Conclude dicendo che adesso sa esattamente cosa deve fare. La lettera finisce in un cassetto, ignorata. Nella scena finale, Charles entra in un’armeria e acquista una pistola.

Spiegazione del finale dell’episodio 3

Il finale di Casus Belli segna il punto di svolta della serie. La guerra politica tra Garfield e Conkling diventa aperta, ma il vero pericolo è silenzioso e invisibile: Charles Guiteau. Il suo sentimento di esclusione e fallimento si trasforma in vendetta. La lettera che scrive al presidente è il primo passo verso la tragedia.

La frase di Garfield sul “fulmine” assume un nuovo significato: l’assassinio che non si può prevedere è ormai in marcia. Garfield ignora il potenziale pericolo rappresentato da Guiteau, interpretando la sua devozione come semplice eccentricità. Ma l’umiliazione pubblica e il rifiuto definitivo lo spingono oltre il limite. L’acquisto dell’arma chiude l’episodio come un presagio inevitabile: la follia privata si sta per fondere con la storia.

Conclusione

Casus Belli è l’episodio in cui Death by Lightning cambia passo. L’ideale di Garfield si scontra con il cinismo del potere, mentre la follia di Guiteau si trasforma in una minaccia concreta. Tutto è pronto per l’inevitabile scontro: un presidente che vuole cambiare il sistema e un uomo che crede di avere una missione divina. Il fulmine, evocato all’inizio, ora è sospeso nel cielo, pronto a colpire.

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