Death by Lightning – Trama completa e spiegazione del finale dell’episodio 4 \"Il destino della Repubblica\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

Con Il destino della Repubblica, quarto e ultimo episodio di Death by Lightning, la miniserie Netflix si chiude con il drammatico epilogo della storia del presidente James A. Garfield. Dopo mesi di scontri politici e tensioni interne al Partito Repubblicano, il racconto si avvicina al suo inevitabile punto di rottura: l’attentato di Charles J. Guiteau. È un episodio intenso e doloroso, che unisce tragedia personale e riflessione storica, mostrandoci come la nascita della modernità politica americana sia passata attraverso il caos, la follia e il sacrificio.

Trama completa dell'Episodio 4 - Il destino della Repubblica

Il quarto episodio si apre con la vendetta mediatica di Roscoe Conkling. Dopo essere stato messo da parte dal presidente Garfield, l’uomo scatena una campagna diffamatoria feroce, minacciando chiunque osi appoggiare il governo. Nel frattempo, la sua amante Kate – moglie del governatore – prova a dissuaderlo, chiedendogli di fermarsi e promuovere la pace, ma Conkling è accecato dal rancore. Quando lei confessa di aver lasciato il marito, l’uomo reagisce con rabbia, temendo di perdere credibilità. Garfield, intanto, continua a portare avanti le sue riforme. In chiesa, durante una funzione, un uomo armato lo osserva alle spalle: è Charles Guiteau. Ma il colpo non parte. Charles fugge, ancora indeciso, mentre la follia prende sempre più spazio dentro di lui.

A Washington, Chester Arthur si presenta al presidente per consegnare le sue dimissioni, consapevole che Garfield conosce la sua complicità con Conkling. Ma Garfield lo sorprende: rifiuta le dimissioni e gli offre un’altra possibilità, invitandolo a ripensare ai propri ideali. È un gesto che segnerà profondamente Chester. La tensione cresce. Garfield scopre che Conkling ha corrotto i senatori di Albany per tornare al potere, mentre la salute di Lucretia “Crete” peggiora. Il presidente decide di restare a Washington, separandosi momentaneamente dalla moglie. Nel frattempo, Conkling ordina a Chester di “eliminare” Platt, suo vecchio alleato diventato fonte di scandali imbarazzanti. Chester è disgustato, ma finisce per obbedire: l’amicizia, in politica, non esiste più.

Mentre il partito esplode in tensioni interne, Charles si confessa a un prete. Crede davvero che l’omicidio del presidente sia voluto da Dio, un atto di purificazione della Repubblica. Conkling, intanto, affronta il momento della sua disfatta. Durante una votazione, vengono a galla i suoi scandali: la moglie Julia e l’amante Kate lo osservano in silenzio dall’aula, simbolo della sua caduta. Conkling e Platt perdono il seggio. Garfield, finalmente libero dai suoi avversari, scrive alla moglie una lettera di speranza: “L’America ha ancora una possibilità.”

Ma quella speranza dura poco. Mentre si reca alla stazione per raggiungere Crete, Garfield viene raggiunto da due colpi di pistola. Il primo lo ferisce di striscio, il secondo lo colpisce alla schiena. A sparare è Charles Guiteau, con il volto sconvolto ma soddisfatto. L’uomo viene subito arrestato, e nel tragitto verso la prigione sorride, ripetendo: “Quella pistola ha cambiato il corso della storia.” Alla stazione, un chirurgo afroamericano, Charles Purvis, presta i primi soccorsi, ma viene presto sostituito da medici nominati dal Partito, che rifiutano i suoi metodi moderni sull’antisepsi. Garfield sopravvive, ma peggiora giorno dopo giorno.

Chester si confronta con Conkling, che vede nella tragedia una “buona opportunità politica”. È l’ultimo strappo tra i due. Chester si allontana definitivamente, disgustato e pronto a cambiare. Crete arriva al capezzale del marito. Blaine promette vendetta, ma Crete gli chiede giustizia, non rabbia. È lei a dare forza a Chester, spingendolo a non fuggire, ma a trasformare il dolore in un’occasione per cambiare davvero il paese.

In prigione, Charles si comporta come se nulla fosse. Parla con la sorella Franny, che tenta invano di riportarlo alla realtà. Lui si crede un eroe. Intanto, le condizioni di Garfield peggiorano: i medici non riescono a trovare la pallottola e lo sottopongono a interventi sempre più invasivi, senza rispettare le pratiche igieniche. Dopo settimane di sofferenza, viene trasferito, dove muore tra le braccia di Crete. Prima di morire, le chiede: “Credi che il mio nome lascerà un segno nella storia?”

Durante l’autopsia si scopre che a ucciderlo non è stata la pallottola, ma la setticemia causata dai medici. Conkling, seduto su una panchina con Blaine, reagisce con cinismo: “Quel bastardo mi ha tolto i porti e poi se n’è andato.” Blaine risponde piano: “Speriamo che un giorno ce ne capiti un altro come lui.”

La notte prima dell’esecuzione, Crete va a trovare Charles in cella. Gli dice che ha ucciso un uomo che l’America dimenticherà, ma che lui – Charles – sarà dimenticato ancora di più. Nessuno pubblicherà il suo libro, nessuno lo ricorderà. È la sua condanna più grande. Il giorno dopo, Charles Guiteau viene impiccato.

Nei cartelli finali, la serie chiude con l’eco dei destini dei protagonisti: Chester Arthur approverà riforme storiche, poi morirà dopo un solo mandato; Blaine verrà sconfitto alle presidenziali; Conkling morirà nel 1888, solo e dimenticato. Il cervello di Charles verrà conservato in un magazzino, dimenticato come lui. Lucretia Garfield sopravvivrà al marito per 37 anni.

Spiegazione del finale dell’episodio 4

Il finale di Death by Lightning è la rappresentazione del prezzo del progresso. Garfield muore da idealista, vittima di un sistema che non voleva cambiare e di un uomo che lo idolatrava al punto da distruggerlo. Il paradosso è che, proprio attraverso la sua morte, nasceranno le riforme che sognava. Chester Arthur, trasformato dal rimorso, diventa il presidente che realizza le sue idee di giustizia amministrativa.

Guiteau, invece, ottiene esattamente l’opposto di ciò che desiderava: voleva essere ricordato come strumento divino, ma viene cancellato dalla memoria collettiva. La scena con Crete in prigione suggella il significato dell’intera serie: il vero potere non è lasciare un segno, ma lasciare qualcosa di giusto.

Conclusione

Con Il destino della Repubblica, Death by Lightning chiude una delle storie più affascinanti e tragiche della politica americana. È il ritratto di un uomo che voleva cambiare il mondo e di un altro che, non trovando il proprio posto, lo distrusse. Ma la morte di Garfield non è solo fine: è seme. Da quella tragedia nascerà una nuova idea di Stato, meno corrotta e più consapevole. La serie si congeda lasciando una domanda sospesa: quante vite servono perché un ideale sopravviva?

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