Dialogo - Jesse Plemons e Lizzy Caplan in \"Zero Day\"

Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!


Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

Zero Day

La miniserie Zero Day, in arrivo su Netflix, si muove tra thriller politico e dramma investigativo, con una trama che tocca tematiche attualissime come la guerra informatica, la disinformazione e i giochi di potere dietro le quinte del governo americano.


Dopo un devastante attacco informatico che ha causato migliaia di vittime e gettato il Paese nel caos, l’ex presidente George Mullen (Robert De Niro) viene incaricato di guidare la Commissione Zero Day, un organismo speciale istituito per individuare i responsabili e scongiurare nuove minacce. Ma più Mullen scava a fondo, più si rende conto che dietro l’attacco si nascondono forze oscure, con interessi che vanno ben oltre il semplice sabotaggio.

Il suo ruolo di leader della Commissione non è privo di ostacoli: la verità sembra sfuggente in un mondo dove la manipolazione delle informazioni è all’ordine del giorno, e alcuni dei personaggi più influenti della politica, della finanza e della tecnologia sembrano avere tutto l’interesse a mantenere la situazione nell’ombra. Mullen si ritrova così a dover affrontare non solo un pericolo esterno, ma anche i fantasmi del suo passato e le conseguenze delle scelte fatte durante la sua presidenza.

La miniserie, con un cast d’eccezione, promette di esplorare il sottile confine tra realtà e cospirazione, ponendo domande inquietanti su quanto sia possibile conoscere davvero la verità in un mondo dominato dalla propaganda e dai giochi di potere.

Il dialogo

Roger Carlson: Jesse Plemons

Alexandra Mullen: Lizzy Caplan



Alexandra apre la porta a Roger.


Alexandra Mullen: Avevi detto un’ora.


Roger prende da bere.


Alexandra Mullen: Non rispondi al telefono. Mi ascolti? Oh, Dio che succede?
Roger Carlson: Adoro quel lago.
Alexandra Mullen: Quale lago?
Roger Carlson: Dall’amico di tuo padre. A Taho, quel primo agosto dopo che tutti capirono che stavamo insieme.
Alexandra Mullen: Si…?
Roger Carlson: Uscimmo in barca. Mentii. Dissi che sapevo guidarla. Nick mi fece ubriacare. Saltammo in acqua e ci congelammo.
Alexandra Mullen: Si e… e poi vi misi nella sauna.
Roger Carlson: E’ stato bello.
Alexandra Mullen: D’accordo…
Roger Carlson: E poi tuo padre mi chiese di lavorare per lui. E disse… che era una sua idea, ma… ma io sapevo che era tua.
Alexandra Mullen: Non capisco, stai scrivendo le tue memorie, che cosa vuoi dire, Roger? Che sta succedendo?
Roger Carlson: Vieni a sederti?
Alexandra Mullen: Dai, dimmi che cosa succede!
Roger Carlson: Ti prego. Ti prego, siediti. Ora ti dico tutto. Verranno fuori delle cose che riguardano me, sulla stampa, domani. O… già stasera, forse. E voglio che tu sappia che è tutto vero Ok?
Alexandra Mullen: Ok…
Roger Carlson: Due mesi fa… quando ti ho vista all’udienza, dopo che era uscita quella cosa sul tuo ex, sul post… Non era un caso.
Alexandra Mullen: Che cosa, non lo era’ Le… le email in ultima pagina o l’incontro con me? Gli hai hackerato il telefono…? Cosa?
Roger Carlson: Era un modo per tornare al passato. Per tornarci insieme.
Alexandra Mullen: Io non avrei nemmeno dovuto esserci all’udienza. Hai hackerato anche il mio telefono, vero? Roger, hai hackerato il mio telefono, cazzo??
Roger Carlson: C’è dell’altro… c’è dell’altro.

Analisi dialogo

Questo dialogo tra Alexandra Mullen (Lizzy Caplan) e Roger Carlson (Jesse Plemons) è un confronto intenso che rivela segreti e tradimenti. La scena si sviluppa con un ritmo crescente di tensione, passando da un tono inizialmente nostalgico a una vera e propria rivelazione scioccante. Roger si presenta a casa di Alexandra con un atteggiamento che inizialmente sembra rilassato, quasi sentimentale, ma presto si capisce che nasconde qualcosa. Il suo tono cambia progressivamente fino a un’ammissione esplosiva: è coinvolto in uno scandalo che sta per emergere pubblicamente e ha manipolato informazioni per riconquistare Alexandra. Il dialogo si apre con Alexandra che accoglie Roger con freddezza: "Avevi detto un’ora.". Roger è in ritardo e che probabilmente non è la prima volta che delude le aspettative di Alexandra. Lei è impaziente e infastidita dal suo comportamento.


Roger, invece di rispondere subito, cambia argomento con una domanda apparentemente fuori contesto: "Adoro quel lago" Alexandra è spiazzata, e la conversazione si sposta su un ricordo condiviso: una vacanza a Lake Tahoe. Roger racconta un aneddoto in modo nostalgico, cercando di riportare Alexandra a un momento più spensierato della loro relazione. "Dissi che sapevo guidarla. Nick mi fece ubriacare. Saltammo in acqua e ci congelammo." "E poi vi misi nella sauna."

Questa parte del dialogo ha una funzione importante: mostra che tra loro c’è stato un legame profondo, ma anche che Roger sta usando la nostalgia come una strategia per distogliere l’attenzione da ciò che sta per confessare. Quando Alexandra risponde "D’accordo…" si percepisce che sta perdendo la pazienza. Non è interessata ai ricordi: vuole sapere che succede a Roger.


Roger finalmente introduce un elemento più significativo: "E poi tuo padre mi chiese di lavorare per lui. E disse… che era una sua idea, ma… ma io sapevo che era tua." Qui viene fuori un dettaglio chiave: Roger deve la sua carriera a un’idea di Alexandra. Questo suggerisce che, anche se lui ha avuto successo nel mondo della politica o della finanza, tutto è iniziato grazie a lei. Alexandra, però, non sembra colpita: è chiaro che non le interessa un discorso sul passato.

"Non capisco, stai scrivendo le tue memorie? Che cosa vuoi dire, Roger? Che sta succedendo?" La sua battuta è sarcastica e diretta. Non si lascia ingannare dalla retorica sentimentale di Roger e vuole risposte.

Roger finalmente si avvicina alla verità: "Verranno fuori delle cose che riguardano me, sulla stampa, domani. O… già stasera, forse. E voglio che tu sappia che è tutto vero. Ok?" Questa frase cambia completamente il tono della conversazione. Roger non sta più cercando di addolcire la situazione: sta ammettendo di essere coinvolto in uno scandalo imminente. Il fatto che dica "voglio che tu sappia che è tutto vero" suggerisce che non ci saranno giustificazioni o tentativi di negare le accuse.


Alexandra risponde con una sola parola: "Ok…"
Il suo tono è più cauto, perché capisce che sta per arrivare una rivelazione importante.

Roger continua: "Due mesi fa… quando ti ho vista all’udienza, dopo che era uscita quella cosa sul tuo ex, sul post… Non era un caso." Qui scopriamo che Roger ha orchestrato un evento che ha avuto un impatto diretto su Alexandra. Lei, scioccata, cerca di capire: "Che cosa, non lo era? Le… le email in ultima pagina o l’incontro con me? Gli hai hackerato il telefono…? Cosa?" La sua reazione è un misto di rabbia e incredulità. Sa che Roger è capace di azioni discutibili, ma non immaginava che avesse interferito così direttamente nella sua vita.

Poi arriva la conferma: "Era un modo per tornare al passato. Per tornarci insieme." Roger ammette che il suo obiettivo era riconquistare Alexandra, ma il metodo che ha usato è profondamente manipolatorio. Ha sfruttato un evento pubblico e ha hackerato delle informazioni per creare una situazione favorevole a lui.


A questo punto, Alexandra esplode:

"Io non avrei nemmeno dovuto esserci all’udienza. Hai hackerato anche il mio telefono, vero? Roger, hai hackerato il mio telefono, cazzo??"

Qui la tensione raggiunge il massimo. Non solo Roger ha manipolato gli eventi per avvicinarsi a lei, ma è arrivato al punto di violare la sua privacy. La frase "Hai hackerato il mio telefono, cazzo??" è un momento forte, in cui Alexandra capisce di essere stata tradita nel modo più invasivo possibile.

Roger cerca di interromperla:

"C’è dell’altro… c’è dell’altro."

Questa frase lascia intendere che la verità è ancora più grande di quanto Alexandra possa immaginare. Il dialogo si chiude con un cliffhanger, aumentando la suspense e preparando il terreno per un’ulteriore rivelazione.

Entra nella nostra Community Famiglia!

Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno

Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.


Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.

© Alfonso Bergamo - 2025

P.IVA: 06150770656

info@recitazionecinematografica.com