Dialogo - \"Un Momento di follia\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

Un momento di follia

"Un momento di follia" (titolo originale: Un moment d'égarement, 2015) è un film francese diretto da Jean-François Richet, remake di un classico del 1977 diretto da Claude Berri. La sceneggiatura del film è firmata da Lisa Azuelos insieme a Richet, e il film vede tra i protagonisti Vincent Cassel e François Cluzet. La trama ruota attorno a due padri, amici di lunga data, che decidono di passare le vacanze estive in Corsica con le rispettive figlie adolescenti. Fin qui tutto nella norma, almeno in apparenza. Ma la situazione prende una piega molto delicata quando Louna, la figlia sedicenne di uno dei due uomini, seduce Laurent (interpretato da Vincent Cassel), ovvero il padre della sua migliore amica.

Il film si muove sul filo di un equilibrio instabile, giocando con il desiderio, il senso di colpa e il confine tra l'adolescenza e l'età adulta. Non è una commedia, anche se in certi momenti flirta con il tono leggero, ma non è neanche un dramma morale nel senso classico. Richet lavora con un materiale scivoloso, già oggetto di controversie nel film originale, ma qui prova a rimetterlo in scena in un’epoca in cui la percezione di queste dinamiche è molto più sensibile. Il cuore della trama è tutto lì: cosa succede quando il desiderio rompe il patto implicito tra adulti, e quando un momento – o più di uno – cambia radicalmente la natura dei rapporti? E soprattutto: è una storia d’amore? O è una fuga dalla responsabilità? Il film non fornisce risposte nette, ma neanche sembra voler giustificare o condannare.

Il dialogo

Laurent: Vincent Cassel

Louna: Lola Le Lann

Laurent: “È un problema serio non è proprio il caso di scherzare, Louna. Tuo padre si è messo in testa di uccidere l'uomo che ti ha toccata. E quell’uomo?”

Louna: “Sei tu...”

Laurent: “Ah...”

Louna: “Ma se non fossi minorenne e non fossi la figlia di papa... Pensi che mi potresti amare?”

Laurent: “Non è questo il punto, Luna.”

Louna: “lo ho bisogno di sapere. E a causa mia che non vuoi che stiamo insieme? O a causa degli altri?”

Laurent: “Diciamo che non è a causa tua!”

Louna: “Ma allora è uno spreco insensato!”

Laurent: “Non è uno spreco”

Louna: “Si!”

Laurent: “Dovevo evitare questo casino! Louna, facciamo finta che non sia successo niente. D'accordo?”

Louna: “Tra qualche mese sarò maggiorenne. Ti aspetto!”

Laurent: “Sarai, comunque, la figlia di tuo padre. La figlia del mio migliore amico!”

Louna: “E assurdo rinunciare alla felicita. E uno spreco”

Laurent: “Sara assurdo mai cosi”

Louna: “Ma la vita serve a fare cose che ricorderemo in punto di morte”

Analisi dialogo

Questo dialogo tra Laurent e Louna è il cuore di Un momento di follia. In pochi scambi, contiene tutta la tensione morale, emotiva e sociale che il film vuole mettere a fuoco, e lo fa in modo esplicito, quasi brutale nella sua semplicità.

Laurent, interpretato da Vincent Cassel, è in bilico su un filo teso tra attrazione e senso di colpa. La sua prima battuta — “È un problema serio, non è il caso di scherzare” — ha il tono di chi cerca di ristabilire un ordine razionale in una situazione che ha già abbondantemente travolto le regole. L’espressione “E quell’uomo?” è un momento chiave: non è un’accusa, è una domanda disperata. In quel “Ah...” che segue alla rivelazione di Louna c’è lo smarrimento. Un respiro. Non è solo vergogna: è la presa di coscienza che la linea è stata superata, davvero.

Louna non è ingenua, e il film ce lo fa capire con chiarezza. Quando chiede: “Pensi che mi potresti amare?” non sta cercando una coccola o una bugia rassicurante. Sta testando i confini. Per lei l’amore è una scelta, un atto di libertà, non un vincolo sociale. Anzi: più il legame è proibito, più sembra autentico. Quando dice: “È uno spreco insensato”, verbalizza una logica profondamente adolescenziale: se provi qualcosa, perché non viverlo?

Louna mette a fuoco una tensione potente tra il desiderio personale e la struttura sociale in cui è inserita. La sua battuta finale – “La vita serve a fare cose che ricorderemo in punto di morte” – è un manifesto. Non è detto che sia un pensiero maturo, ma è un pensiero radicalmente vero per chi ha sedici anni e vuole che ogni scelta sia assoluta.

Laurent cerca di tirarsi fuori — “Facciamo finta che non sia successo niente” — ma è evidente che non ci crede neanche lui. La frase “Sarai comunque la figlia di tuo padre” non è solo un ostacolo esterno, è l’impossibilità interiore di tradire un’amicizia che per lui è una colonna portante. Laurent non giustifica, non manipola, ma nemmeno affronta la situazione fino in fondo. Vuole che tutto si azzeri. E questa è la sua codardia.

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