I film di Natale da recuperare in occasione delle feste: un viaggio nel tempo

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Articolo a cura di...


~ CLAUDIA LAZZARI

Le feste non sono mai così lunghe come speriamo, ma se vi mettete comodi e percorrete questo meraviglioso viaggio nel Tempo Natalizio vi accorgerete che di tempo ce n'è e può essere sfruttato bene!

Ripercorrete con noi le storie più belle del Natale e vi ritroverete immersi in film d'infanzia, certo, ma anche commedie, film d'amore, thriller, noir, film d'animazione, che hanno fatto la storia del genere, ma anche quella del buon cinema. Ce n'è per tutti.

Stilare una classifica è alquanto improbabile, ma di seguito leggerete le date d'uscita in ordine cronologico. A voi la scelta del vostro tempo migliore.

Buona lettura.


Scrivimi fermo posta (1940) di Ernst Lubitsch

Alfred e Klara sono due commessi di Budapest che lavorano nello stesso negozio di articoli da regalo. Corrispondono per lettera ma non sanno chi c'è dall'altra parte. Soprattutto, per lettera iniziano una meravigliosa relazione epistolare attraverso la quale si innamorano, ma nella realtà...che si odiano è dir poco.

La sera della Vigilia di Natale, Alfred si rivelerà a Klara, e riuscirà nel suo intento finalmente di persona.


La vita è meravigliosa (1946) di Frank Capra

Qualche giorno fa ho scritto un articolo su questo meraviglioso classico, uno e forse il più acclamato dagli appassionati.

George Bailey è un uomo che fin da bambino rinuncia alla propria felicità per quella degli altri. Dopo essere incappato in un guaio finanziario a causa dello spregiudicato Potter, tenta il suicidio il giorno di Natale. Sarà il suo angelo custode Clarence, mostrandogli il disastroso svolgimento della sua vita in sua assenza, a fargli recuperare la volontà di vivere.

Il film ha ricevuto cinque candidature ai premi Oscar.

Il miracolo della 34a strada (1947) di George Seaton

Il Babbo Natale dei grandi magazzini Macy's di New York è perennemente ubriaco. La direttrice, Doris Walker, decide di sostituirlo con Kris Kringle, l'uomo che afferma di essere davvero Babbo Natale. Il film ha ricevuto ben tre premi Oscar e una candidatura.


Lo schiavo dell'oro (1951) di Brian Desmond Hurst

Il film è forse la più amata trasposizione del romanzo Canto di Natale di Charles Dickens. Conosciamo tutti la storia dell'avaro e cinico Ebenezer Scrooge. A causa della sua ossessione per il denaro, uno dei suoi dipendenti vive in condizioni economiche disastrose e, la Vigilia di Natale, ha un figlio la cui salute continua a degenerare. Quando rientra a casa, dopo aver congedato l'uomo ed essersi infischiato della sua condizione, inizierà un viaggio ultraterreno a partire dalla sua infanzia, attraverso il quale Scrooge diventerà un altro uomo.


Bianco Natale (1954) di Michael Curtiz

Due amici ex soldati conoscono due sorelle e si uniscono a loro nella messa in scena di spettacoli natalizi. Un giorno decidono di andare, tutti insieme, a sciare. Nella località prevista, la neve non arriva. Nell'albergo Columbia in cui sono ospiti, i due amici incontrano il loro ex generale. Egli gli confida che, a causa del tempo, la struttura sta fallendo. La compagnia, allora, decide di aiutarlo mettendo in scena i propri spettacoli.

L'appartamento (1960) di Billy Wilder

C.C. Baxter, per tutti "Bud", è un contabile di una grande compagnia di assicurazioni di New York. Per alimentare la propria carriera, affitta il piccolo appartamento in cui vive ai suoi dirigenti per incontri extraconiugali, durante i quali gironzola per la città. Tutto procede normalmente, finché non si innamora di Fran Kubelic, l'amante del capo del personale.

Il film ha ottenuto ben cinque premi Oscar, con altre cinque candidature.


Fanny e Alexander (1982) di Ingmar Bergman

L'agiata famiglia degli Ekdahl trascorre il Natale a casa di nonna Helena. Fanny e Alexander, i nipoti, sono i figli del direttore del teatro locare, Oscar. Quando quest'ultimo viene a mancare a causa di una malattia, sua moglie Emilie sposa il pastore protestante Vergérus. Fanny e Alexander subiscono un brusco cambio di vita, niente più ricchezza, niente più giochi, niente più spensieratezza. Tutto si perde nella rigidità dell'esistenza nella canonica. La situazione è così tragica che nonna Helena organizza il rapimento dei bambini, con l'aiuto del suo amante ebreo.

Quattro candidature ottenute su sei ai Premi Oscar, per questo capolavoro di Bergman.


Una poltrona per due (1983) di John Landis

La sede "Duke and Duke" di Filadelfia appartiene a due fratelli miliardari, Randolph e Mortimer. Un giorno i due scommettono sulla possibilità di sostituire il direttore finanziaro, Louis Winthorpe III, con un falso invalido di guerra, definito "negro", Ray Valentine. A quest'ultimo andranno i benefici di Louis, mentre il direttore perderà tutto. La vicenda è una feroce critica al capitalismo che si sa, anche nel periodo natalizio, esprime i suoi lati peggiori.

Gremlins (1984) di Joe Dante

Rand Peltzer ha trovato un fantastico regalo natalizio per suo figlio Bill: un piccolo e tenero mogwai. Solo tre regole sono necessarie alla sua crescita: non bisogna esporlo alla luce del sole, non bisogna dargli del cibo dopo la mezzanotte e non bisogna dargli mai dell'acqua. Il piccolo Pete infrange inavvertitamente una sola regola e docili cuccioli mogwai diventano terribili gremlins. Una commedia che si trasforma inaspettatamente in un film horror.


Die Hard - Trappola di cristallo (1988) di John McTiernan

La vigilia di Natale, un gruppo di terroristi irrompe in un grattacielo durante una festa di una multinazionale. Gli ostaggi sono trenta, tra cui l’agente John McClane con la sua famiglia, in piena crisi matrimoniale.

Il film ha ottenuto quattro nomination agli Oscar.


Edward mani di forbice (1990) di Tim Burton

Un fiaba drammatica senza tempo, un prodotto squisito che ha come ingredienti elementi che si sposano alla perfezione: tipicità esasperate di famiglie americane dei sobborghi, molti richiami Frankestein e alla Bella e la Bestia, stile visivo degli anni ‘50 e atmosfere sognanti e semplicemente definibili “alla Burton”. Edward è un ragazzo creato da uno scienziato, con due forbici enormi al posto delle mani. Alla morte del suo padre creatore, viene adottato da una famiglia che cerca di integrarlo in società come “parrucchiere”, per le sue straordinarie abilità con le forbici. Si innamora di Kim e questa bellissima storia sulla diversità dal tragico epilogo si è incastonata come pietra miliare nel nostro immaginario.

Il film ha ricevuto una candidatura agli Oscar.

Mamma, ho perso l'aereo (1990) di Chris Columbus

Kevin McCallister è un bimbo di otto anni che viene dimenticato a casa dalla famiglia, frettolosa di partire per Parigi. Rimasto solo, gli toccherà difendere l’abitazione da due ladri che cercano di rapinarla. Il resto è storia.

Il film ha ottenuto due candidature agli Oscar.


Parenti serpenti (1992) di Mario Monicelli

Come ogni anno, la grande famiglia dei coniugi Saverio e Trieste si riunisce per la cena di Natale. Dopo il classico passaggio dal cenone alla tombolata, l’annuncio degli anziani coniugi sconvolge il ritmo della serata, smontando e rivelando tutti gli altarini spesso caratteristici delle famiglie. Rifiutando di essere chiusi in un ospizio, Saverio e Trieste vogliono ritirarsi a casa di uno dei figli, in cambio della pensione. Alle quattro famiglie il compito di scegliere la prescelta.

Il film ottiene due candidature ai David e un Nastro D’Argento.


The Nightmare Before Christmas (1993) di Henry Selick

Un grande classico d’animazione, scritto da Burton. La storia di Jack Sleletron, re delle zucche della città di Halloween, che scorpe il Natale e decide di importarlo nel suo mondo.

Il film ottiene una candidatura ai premi Oscar.

Il Grinch (2000) di Rom Howard

Dobbiamo davvero presentare il paese di Chinonsò, scoperto in un fiocco di neve, abitaro dai Nonsochì e detestato dal perfido Grinch, insieme al Natale?

La dolcezza della piccola Cindy Lou redime l’arido cuore del Grinch, integrandolo dopo tanti anni nelle feste natalizie di Chinonsò.

Il film ottiene una nomination su tre ai premi Oscar.


Otto donne e un mistero (2002) di François Ozon

Questo film è tratto dalla piéce teatrale Huit femmes di Robert Thomas. Siamo in Francia, anni ‘50. Una ricca famiglia si accinge a festeggiare il Natale quando la domestica Louise scopre il cadavere del padre di famiglia, Marcel. Isolate nella grande villa di campagna, le otto donne del nucleo iniziano ad indagare reciprocamente le une sulle altre, facendo venir fuori molti segreti nascosti.


Love actually - L'amore davvero (2003) di Richard Curtis

Il film è un intreccio di relazioni amorose che si svolgono in una suggestiva Londra natalizia. Le storie restituiscono la complessità e la verietà situazionale dei rapporti. Dieci storie da non svelare ma da vivere attraverso lo schermo.

Elf - un elfo di nome Buddy (2003) di Jon Favreau

Il film è un’esilarante commedia natalizia che narra di Buddy, un bambino abbandonato all’orfanotrofio che si nasconde nel sacco di Babbo Natale, diventandone “elfo adottivo”. Da adulto, Buddy scende dal Polo Nord alla ricerca dei suoi genitori.


Polar Express (2004) di Robert Zemeckis

Questo film d’animazione è stato il primo ad essere realizzato in CGI, con la tecnica della performance capture, ovvero con personaggi digitali creati sulla esecuzione in carne ed ossa degli attori.

Il protagonista è un uomo di cui non viene svelato il nome, il quale narra, con un flashback, la straordinaria avventura vissuta da ragazzino: la scoperta del Polar Express e il viaggio verso il Polo Nord, con tutti i bambini a cui è permesso conoscere Babbo Natale.

Polar Express ottiene tre nomination agli Oscar.


Joyeux Noel - Una verità dimenticata dalla storia (2005) di Christian Carion

Il regista si ispira ad un fatto realmente accaduto durante la Prima Guerra Mondiale. Due cantanti lirici si recano sul fronte tedesco il giorno della Vigilia di Natale, per allietare i soldati con la loro arte. Dopo la prima strofa di Stille Nacht, un soldato scozzese si accoda con la cornamusa. Dalla trincea, i soldati si rispondono a suon di musica, coinvolgendo anche il fronte tedesco, finché tutti gli eserciti diventano tutt’uno, abbattendo i confini e le nazionalità. Questa storia incarna, come pochi sono riusciti a fare, il vero spirito del Natale, la vera essenza dell’esistere.

Il film ottiene una nomination agli Oscar.

In Bruges - La coscienza dell'assassino (2008) di Martin McDonagh

Due sicari di professione sono costretti dal loro capo a ritirarsi e nascondersi in una piccola città belga, dopo aver provocato la morte accidentale di un bambino durante l’ultima missione. Il film rappresenta un esempio lampante di morte in vita, di convivenza con un rimorso soffocante.

Il film ha ottenuto una nomination agli Oscar.


Racconto di Natale (2008) di Arnaud Desplechin

Abel e Junon hanno due figli, Elizabeth e Joseph. Quando a Joseph viene diagnosticata una malattia rara, nessuno dei familiari risulta compatibile per un trapianto di midollo. Così, Abel e Junon mettono al mondo un altro figlio, sperando di riuscire a salvare Joseph. Ma anche Henri non risulta compatibile e Joseph muore all’età di sette anni. Più tardi, nasce anche Ivan. La vicenda genera molte sottotrame nei legami familiari, inquinati dai traumi e dai distacchi che un evento del genere può causare. L’apice degli avvenimenti si raggiunge quando Junon si ammala della stessa malattia di Joseph e Henri dovrà scegliere se donare o meno il midollo ad una madre che non tollera; soprattutto, un midollo che potrebbe salvarla ma anche ucciderla.


A Christmas Carol (2009) di Robert Zemeckis

Il film d’animazione è un’altra trasposizione del Canto di Natale di Dickens, anche questo realizzato in CGI.

Siamo alla Vigilia del Natale 1843, è l’avaro usuraio Ebenezer Scrooge rifiuta l’invito alla cena natalizia di suo nipote e licenzia il suo fedele dipendente Bob, il quale aveva chiesto un giorno di ferie per Natale. Quella notte, a Scrooge appaiono diversi fantasmi che gli mostrano il presente, il passato e il futuro, nella spregiudicatezza delle conseguenze legate al suo egoismo. Scrooge, come da tradizione letteraria, cambierà completamente, divenendo un uomo altruista, generoso e amato da tutti.

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