The Witcher 4: spiegazione del finale e anticipazioni sulla stagione 5

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~ LA REDAZIONE DI RC

Con l’ottavo episodio, Il battesimo del fuoco, The Witcher 4 si chiude con un finale sospeso. Geralt, Yennefer e Ciri sono ora ufficialmente divisi dalla geografia e sempre di più dal destino stesso. La quarta stagione ha messo al centro il tema dell’identità, del destino e della lotta tra luce e oscurità. Ma cosa significa davvero questo finale? E cosa possiamo aspettarci dalla quinta stagione?

Indice

Spiegazione del finale della quarta stagione

L’ottavo episodio ci porta verso il punto di rottura. Mentre l’Hansa di Geralt riesce ad attraversare il fiume e combattere per la Regina Meve, Ciri è ormai da sola, spezzata dalla perdita dei Ratti e in mano al terrificante Leo Bonhart. Geralt, dopo aver aiutato l’esercito del Nord, viene nominato cavaliere di Rivia, un titolo carico di ironia considerando la sua eterna emarginazione. Ma la vera svolta arriva quando Ciri si risveglia, incatenata, costretta a osservare la decapitazione dei suoi amici da parte di Bonhart. Il trauma è devastante. In una scena viscerale, Ciri grida il nome di Geralt, come ultima ancora, ma nessuno può sentirla.

Intanto, Yennefer si prepara a cercare Vilgefortz, mentre a Nilfgaard, Emhyr avvia la “caccia al Lupo Bianco” dopo aver evocato una misteriosa creatura capace di rintracciare Geralt grazie al suo odore. Lo scontro tra questi due padri (Emhyr e Geralt) è ormai inevitabile.

Ognuno dei tre protagonisti è solo, eppure guidato da un legame più forte del sangue — l’amore e il destino.

Dopo stagioni in cui ha cercato di evitare ogni forma di etichetta, Geralt viene “incastrato” dal destino: cavaliere, eroe, padre. La sua nomina a cavaliere di Rivia è simbolica: finalmente è riconosciuto come figura pubblica, ma allo stesso tempo è intrappolato nel gioco politico. Il Witcher è sempre più umano, ma più isolato che mai.

Ciri ha attraversato l’oscurità, ha perso la sua identità (Falka), ha creduto di trovare una famiglia nei Ratti, ed è stata tradita da chi la circondava. La furia cieca con cui combatte Bonhart rivela quanto sia vicina al “lato oscuro” della sua eredità. Ma la sua ultima azione, urlare il nome di Geralt, mostra che non tutto è perduto. La speranza c’è, fragile.

La maga Yennefer, che per lungo tempo ha cercato potere e libertà personale, ora è spinta solo da un desiderio: salvare Ciri e porre fine alla minaccia di Vilgefortz. Il suo viaggio verso Stygga, luogo chiave dei romanzi, è il preludio a uno scontro finale.

Cosa aspettarci nella quinta stagione

Sebbene Netflix non abbia ancora annunciato ufficialmente la quinta stagione, ecco le trame che probabilmente verranno sviluppate qualora la serie continui.

1. La prigionia di Ciri e la maschera di Falka

Il destino di Ciri sarà al centro della nuova stagione. La ragazza è nelle mani di Leo Bonhart, uno dei personaggi più letali dell’universo di Sapkowski. Nei romanzi, Bonhart la costringe a combattere nell’arena per sopravvivere. Se la serie seguirà questa direzione, vedremo una Ciri costretta a diventare ciò che ha sempre temuto: un’arma. Ma l’esperienza la trasformerà anche. È possibile che finalmente accetti il proprio potere, e che la figura mitologica di Falka inizi ad avere un peso concreto.

2. Lo scontro tra Geralt ed Emhyr

Lo scontro ideologico tra Geralt e Emhyr, due padri, due visioni del mondo, è inevitabile. Emhyr è ossessionato dalla profezia, dalla conquista, dal controllo. Geralt, al contrario, crede nella scelta, nel libero arbitrio. Questo conflitto, già accennato, esploderà nella stagione 5. Non è da escludere che vedremo Geralt penetrare a Nilfgaard, e che l’esercito della regina Meve possa tornare in gioco, schierandosi contro l’imperatore.

3. Vilgefortz, l’esperimento finale

Vilgefortz è ancora vivo, ferito ma non sconfitto. Ora è un mago braccato, ma disperato. Probabilmente si rifugerà a Stygga, dove prepara l’ultima fase del suo piano. Cosa voglia fare con Ciri è ancora poco chiaro, ma la connessione tra loro (vista nel montaggio mentale durante la tortura) fa pensare a un rituale o a una fusione tra i due poteri. Yennefer sarà l’unica in grado di fermarlo, ma il prezzo da pagare potrebbe essere altissimo.

4. La Loggia delle Maghe

A Montecalvo, Yennefer ha piantato un seme importante: la nascita della Loggia delle Maghe. Questo consiglio al femminile potrebbe rappresentare un nuovo equilibrio nel Continente, ed essere fondamentale per contrastare il caos. Potremmo vedere Triss, Filippa e altre streghe unirsi per la prima volta in modo concreto.

Conclusione

La quarta stagione di The Witcher ha portato i suoi personaggi al limite. Ha spezzato legami, messo alla prova le loro convinzioni e preparato il campo per una guerra personale, politica e magica. Il “battesimo del fuoco” del titolo non è solo per Geralt, ma per tutti: ogni personaggio ha attraversato dolore, perdita e trasformazione.

Se la stagione 5 saprà raccogliere questi fili narrativi, potremmo trovarci davanti ad una stagione intensa. E con un finale come quello dell’episodio 8… la voglia di sapere come andrà a finire c’è.

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