\"Fly me to the moon\", peccato per il botteghino

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Recensione a cura di...


~ LUCA FERDINANDI

L'altra sera non avevo alcuna intenzione di guardare questo film. Ero circondato dal catalogo di Apple TV, che propone una serie di titoli molto interessanti, e più volte mi sono ripetuto che questo film non lo avrei mai visto. Non lo avrei mai visto. Questo perché parliamo di uno dei flop più clamorosi della storia recente, nonostante le aspettative fossero altissime. Con queste premesse, sembrava una profonda delusione annunciata, eppure il tema mi incuriosiva molto. Non avrei mai potuto immaginare di commettere un errore così grosso: il film mi ha sorpreso, incuriosito e affascinato, regalandomi due ore e un quarto rilassanti e piacevoli.


Sto parlando di Fly Me to the Moon - l'altra faccia della luna, che vede protagonisti Channing Tatum e Scarlett Johansson Siamo negli anni del lancio dell’Apollo 11. La storia inizia con l'incubo della missione Apollo 1, tragicamente distrutta, e si intreccia con il modo in cui questo evento è stato sfruttato, da un lato dai media e dall'altro dall'opinione pubblica, in piena corsa contro i russi per la conquista dello spazio.


Ambientato nel 1968, il film segue Kelly Jones (Scarlett Johansson), una brillante esperta di marketing di New York, incaricata di risollevare l'immagine pubblica della NASA, il cui programma spaziale rischia di perdere finanziamenti a causa del calo di interesse del pubblico. Trasferitasi al Kennedy Space Center in Florida, Kelly si scontra inizialmente con Cole Davis (Channing Tatum), il direttore del programma di lancio, noto per il suo rigore e la sua dedizione. Nonostante le divergenze iniziali, i due sviluppano una reciproca stima e un'attrazione sentimentale.


Con l'avvicinarsi della missione Apollo 11, Kelly propone di trasmettere in diretta televisiva l'allunaggio, idea che Cole ritiene impraticabile. Su ordine segreto del governo (la faccia del braccio destro del Presidente è di uno strepitoso Woody Harrelson), Kelly viene incaricata di preparare una finta trasmissione dell'allunaggio da mandare in onda nel caso in cui la missione reale fallisca, mettendola di fronte a un dilemma morale che rischia di compromettere sia la sua carriera che la sua relazione con Cole.


Il film segue due filoni principali: il primo riguarda il lancio dell'Apollo 11, il secondo esplora l'incredibile campagna di marketing costruita attorno al progetto, che servì a galvanizzare il pubblico americano. Una campagna che culminò con la celeberrima ripresa dell'allunaggio, giocando abilmente sul confine tra realtà e invenzione.


Ciò che mi ha colpito particolarmente è la semplicità con cui questa storia viene raccontata: nonostante il tema complesso, le informazioni sono esposte in modo interessante, la narrazione è fluida, senza fronzoli né eccessive pretese. Una storia leggera, ma ben strutturata.

Channing Tatum interpreta un personaggio che appare come un sempliciotto, ma che in realtà ha un grande cuore e un profondo senso del dovere. È il comandante responsabile della preparazione al lancio dell'Apollo 11, nonché la figura che si sente maggiormente colpevole per il fallimento dell’Apollo 1. Scarlett Johansson, invece, è una truffatrice brillante, dotata di un'abilità straordinaria nel convincere e manipolare attraverso la sua dialettica. A lei viene affidato il compito gravoso di promuovere il progetto della NASA e portarlo al successo. L’alchimia tra i due protagonisti è notevole, e il loro legame dona autenticità e leggerezza alla storia. Woody Harrelson, il braccio destro del presidente è sorprendente: brillante, geniale, pazzo e pericoloso.


Il film gioca anche con l'idea, spesso dibattuta, dell'allestimento di un set cinematografico per simulare l’allunaggio. Senza fare spoiler, penso che anche questo finto (?) allunaggio vi farà sorridere. Guardando Fly Me to the Moon, vi troverete immersi in una storia coinvolgente e ben ambientata. Non aspettatevi una trama esplosiva, ma godetevi una narrazione che sa intrattenere con intelligenza. Consiglio vivamente di vederlo in lingua originale, per apprezzare i numerosi accenti che Scarlett Johansson sfoggia e per godere di un ottimo Dolby Surround.


Mi dispiace sapere che questo film ha avuto un impatto così negativo al botteghino, perché non lo meritava. Probabilmente ha sofferto per una distribuzione limitata su Apple TV e per una campagna di marketing che non è riuscita a catturare l'essenza del film. Una storia che avrebbe potuto funzionare meglio con una strategia diversa. Paradossale a dirsi, per un film che parla di marketing, ma tant’è. E forse il lancio in piena estate non ha aiutato.


In ogni caso, Fly Me to the Moon è un film che vi farà divertire e riflettere. Vi lascio con la domanda che il film pone: gli alieni esistono? Woody Harrelson risponde: sì, esistono, e camminano tra di noi.


Aiuto.


Buona visione!

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