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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Jordan Li in Gen V stagione 2 episodio 1 racconta la drammatica morte di Andre Anderson e segna uno dei momenti più intensi della serie. In questo discorso, Jordan accusa implicitamente Marie Moreau di averli abbandonati, mentre rivive con dolore gli ultimi istanti dell’amico. L’analisi del monologo mette in luce i temi di lutto, colpa e amicizia spezzata, oltre a fornire consigli pratici su come interpretarlo in audizione, gestendo pause, voce e sottotesto.
Scheda del monologo
Contesto del film
Testo del monologo (estratto+note)
Analisi: temi, sottotesto e funzione narrativa
Come prepararlo per un'audizione
Finale del film (con spoiler)
FAQ
Credits e dove trovarlo
Emozioni chiave: Tenerezza nostalgica (il ricordo di Andre come amico e compagno di vita). Ironia affettuosa (l’aneddoto comico del Guinness dei primati). Dolore trattenuto (la mancanza che emerge solo alla fine).
Contesto ideale per un attore:
Scene di ricordo o lutto: monologo utile per lavorare sull’umorismo come difesa emotiva. Allenamento sull’autenticità del racconto: ideale per esercizi di improvvisazione o memoria sensoriale legata a una perdita reale.
Trama di Gen V stagione 2 finora
La seconda stagione di Gen V, spin-off di The Boys, riprende subito dopo gli eventi del finale della prima. Alla Godolkin University, l’arrivo del nuovo rettore Cipher segna un cambiamento radicale: niente più segreti nascosti, ma una propaganda esplicita in cui i Supes vengono spinti a considerarsi superiori agli umani. La scuola diventa un laboratorio politico e militare, dove gli studenti vengono addestrati a diventare soldati.
Episodio 1 – New Year, New U
Jordan Li ed Emma Meyer, presentati come eroi, scoprono che la morte di Andre Anderson è stata occultata. Marie Moreau, ancora alla ricerca della sorella, si scontra con Dogknott e viene salvata da Starlight, che le rivela l’esistenza del Progetto Odessa, legato alla nascita stessa della Godolkin. Il gruppo si ricompone con tensioni irrisolte e lascia Cate gravemente ferita.
Episodio 2 – Justice Never Forgets
Marie prova a reintegrarsi con l’aiuto di Cipher, che le rivela dettagli sul destino di Andre e sul coma di Cate. Intanto la Godolkin introduce corsi di propaganda e addestramento brutale, mentre Emma e Polarity iniziano a indagare sul Progetto Odessa. La rivelazione è sconvolgente: Marie è al centro del progetto. Cate si risveglia circondata da cadaveri, con Cipher accanto a lei.
Episodio 3 – H is for Human
Marie cerca risposte da Pam, una zia acquisita, scoprendo che è stata concepita in clinica e fatta nascere proprio da Cipher. Alla Godolkin, Cate e Emma si affrontano in uno scontro di accuse e rancori. Emma scopre che la sua amica Harper è in realtà un’attivista Supe con il potere di assorbire abilità. L’episodio si chiude con Jordan Li che rompe la propaganda sul palco, confessando pubblicamente la verità sulla morte di Andre e su Cate.
Era davvero ostinato quel bastardo. C’è stata una volta, al primo anno, in cui Andre ha deciso di entrare nel Guinnes dei primati come fumatore d’erba. Sai qual è il record? Il record è di 115.000 canne. Del primo paziente di cannabis legale del paese. Andre è rimasto fatto per mesi, poi ha rallentato. Pensavo avesse perso interesse ma… l’anno scorso ho trovato il suo diario in camera sua. Quel coglione stava ancora tenendo il conto. Cercava di battere il record! Cazzo se mi manca.
“Era davvero ostinato quel bastardo. Tono scherzoso, ma con affetto; sorriso accennato. Pausa breve dopo “bastardo”. Sottotesto: dietro la battuta, l’ammirazione e la mancanza.
“C’è stata una volta, al primo anno, in cui Andre ha deciso di entrare nel Guinnes dei primati come fumatore d’erba.” Ritmo vivace, tono colloquiale; racconta come se stesse condividendo un aneddoto tra amici. Leggera inflessione ironica su “Guinness dei primati”.
“Sai qual è il record? Il record è di 115.000 canne.” Pausa breve tra le due frasi; voce che si fa più divertita, come se non credesse neanche lui a ciò che sta dicendo. “115.000” va detto con enfasi e incredulità.
“Del primo paziente di cannabis legale del paese.” Tono più basso e rapido; informativo, quasi a chiudere la parentesi. Evitare eccessi, è un passaggio di respiro.
“Andre è rimasto fatto per mesi, poi ha rallentato.” Intonazione ancora ironica, ma più morbida; piccolo sorriso che sfuma. Sottotesto: il divertimento lascia spazio alla tenerezza.
“Pensavo avesse perso interesse ma… l’anno scorso ho trovato il suo diario in camera sua.” Cambio di ritmo: pausa significativa su “ma…”. La voce cala di tono. Lo sguardo si allontana, come se stesse rivedendo la scena nella mente.
“Quel coglione stava ancora tenendo il conto.” Voce più affettuosa che arrabbiata; “coglione” detto con sorriso malinconico. Micro-pausa dopo “conto”.
“Cercava di battere il record!” Crescendo breve, tono quasi allegro ma incrinato; deve suonare come una risata che copre il dolore.
“Cazzo se mi manca.” Calo netto della voce, ritmo lento; pausa lunga dopo la frase. Lo sguardo si abbassa o resta fisso nel vuoto. È la verità che emerge dopo tutto il gioco.
Il monologo di Jordan Li parla soprattutto di amicizia, umorismo amaro e lutto. Jordan ricorda Andre Anderson con un aneddoto leggero (il Guinness delle “115.000 canne”) che si trasforma in una confessione di mancanza. La battuta finale “Cazzo se mi manca” ribalta il tono e svela il dolore. Amicizia e memoria: il ricordo costruisce l’immagine umana di Andre. Umorismo come difesa: la comicità copre un vuoto affettivo. Lutto e nostalgia: la chiusa porta il monologo in zona emotiva. Ostinazione e identità: Andre come testardo, vivo anche nei difetti.
Obiettivo del monologo
Mostrare verità emotiva e controllo del tono. L’attore deve raccontare un aneddoto buffo e far emergere, senza artifici, il dolore nascosto dietro il sorriso. Il vero obiettivo è far percepire quanto Jordan amasse e rimpiangesse Andre, non solo far ridere.
Sottotesto
L’umorismo è una maschera. Jordan racconta ridendo, ma dentro c’è il senso di perdita e colpa. Ogni battuta serve a evitare di piangere. Il subtext è: “Rido perché se smetto di ridere, crollo.”
Azione minima
Corpo rilassato, gesti naturali da conversazione.
Evitare pose drammatiche: le emozioni devono sembrare spontanee.
Piccola variazione fisica nel passaggio da ironia a malinconia (un respiro profondo, uno sguardo che si abbassa).
Dinamica vocale
Inizio leggero: tono colloquiale, ritmo vivace, sorriso udibile nella voce.
Cambio di registro: pausa su “ma…”; il ritmo rallenta, la voce si abbassa.
Finale: voce incrinata, quasi spezzata, con un calo naturale di volume.
Usare le pause per dare respiro emotivo, non per creare effetto teatrale.
Chiusa
“Cazzo se mi manca.” deve suonare come un pensiero che sfugge, non come una battuta. Dopo averla detta, lascia uno spazio di silenzio, come se Jordan si rendesse conto solo in quel momento della verità che ha pronunciato.
Errori comuni
Essere troppo comici: il racconto non è cabaret, è dolore travestito da aneddoto.
Forzare la malinconia: il pubblico deve scoprirla gradualmente, non sentirla annunciata.
Ignorare il sottotesto: la risata ha senso solo se nasce dal bisogno di non piangere.
Chiudere senza pausa: il momento più potente è il silenzio dopo l’ultima frase.
Che temi tratta il monologo? I temi principali sono: Amicizia e legame profondo con Andre Anderson. Umorismo come difesa emotiva. Lutto e nostalgia. Ricordo e memoria personale come forma di sopravvivenza.
Qual è l’obiettivo del monologo? Ricordare Andre Anderson attraverso un aneddoto ironico che si trasforma in confessione emotiva. Mostrare come il dolore può convivere con la leggerezza.
Qual è il sottotesto principale? Jordan ride per non crollare. Il suo racconto è un modo per tenere Andre “vivo”, nascondendo il dolore dietro la comicità.
Quali sono le difficoltà interpretative? Alternare umorismo e vulnerabilità senza stonature. Evitare l’effetto “battuta comica”. Usare pause e ritmo per rendere autentico il cambio di tono.
Come termina il monologo? Con la frase “Cazzo se mi manca”, detta in tono basso, come un pensiero che scappa di bocca. È il momento di verità e vulnerabilità del personaggio.
Showrunner: Craig Rosenberg, Evan Goldberg e Eric Kripke
Sceneggiatura: -
Produttori: -
Cast principale: Maddie Phillips (Cate Dunlap) Lizze Broadway (Emma Meyer/ Little Cricket) London Thor (Jordan Li forma maschile), Jaz Sinclair (Marie Moreau) Patrick Schwarzenegger (Luke Riordan/ Golden Boy) Derek Luh (Jordan Li)
Montaggio: -
Colonna sonora / Musica: Christopher Lennertz e Matt Bowen
Direttore della Fotografia: -
Dove vederlo: Amazon Prime Video
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