I Migliori Libri per un Attore Emergente: Guida Essenziale - Parte Tre

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Non giudicare un libro dalla copertina.


~BELLE

VOGLIO AVVENTURE IN LUOGHI SCONOSCIUTI!

Benvenuti nella "Biblioteca di Belle", un luogo incantato dove la magia del cinema e l'arte della recitazione si fondono con la meraviglia della lettura. Immaginate di varcare la soglia di una biblioteca incantata, dove ogni libro aperto è una porta verso nuove avventure, sogni e scoperte. Oggi, cari attori e attrici emergenti, vi accompagnerò in questo viaggio attraverso le pagine che hanno ispirato e formato i grandi nomi del palcoscenico e del grande schermo. Questi libri, scelti con cura, sono molto più di semplici testi: sono alleati fedeli nella vostra crescita artistica, amici che vi guideranno e ispireranno nella vostra carriera.


I MIGLIORI LIBRI PER UN ATTORE ESORDIENTE: GUIDA ESSENZIALE - PARTE UNO


1) Konstantin Stanislavskij:


La mia vita nell’arte


"La mia vita nell’arte" del grande attore e regista russo Konstantin Stanislavskij è il più appassionante libro sul teatro del Novecento. L’esperienza di Stanislavskij coincide infatti con la grande stagione del Teatro dell’Arte di Mosca, uno dei maggiori centri mondiali del rinnovamento teatrale del secolo scorso, dove nacque la critica al modo enfatico e convenzionale del recitare. La celebre autobiografia di Stanislavskij offre un appassionante racconto diviso in quattro parti: infanzia artistica, adolescenza artistica, giovinezza artistica e maturità artistica. Quattro fasi segnate da una costante ricerca sul lavoro dell’attore e sui linguaggi teatrali, ma anche collocate in contesti storici cruciali: la Russia zarista, la rivolta del 1905, i luoghi dell’esilio e la Rivoluzione del 1917.


2)Stella Adler:


L’arte della recitazione


"L'arte delta recitazione" raccoglie le trascrizioni delle lezioni di Stella Adler e ci permette di conoscere i capisaldi del suo approcciò alla recitazione. Ma, al tempo stesso, è un libro che cattura il fascino dell'attrice e ricrea l'atmosfera delle sue lezioni. Perché, al di là dei segreti del mestiere, ciò che forse più le premeva era inculcare negli attori, la sua concezione del teatro come mezzo in grado di scoprire e far conoscere la verità. «Il teatro è una radiografia spirituale e sociale del suo tempo», diceva.



3)Ivana Chubbuck:


Il potere dell’attore


"Il potere dell'attore" presenta la tecnica di insegnamento di Ivana Chubbuck, insegnante di recitazione statunitense fondatrice della scuola per attori più prestigiosa di Los Angeles, da cui sono usciti attori fra i più famosi di Hollywood, come Charlize Theron, Brad Pitt e Halle Berry. Questo libro guida l'attore verso straordinari risultati ottenuti con una tecnica che parte dalla grande didattica del passato (Konstantin Stanislavskij, Sanford Meisner e Uta Hagen) per portarla a un livellò più completo. La forza principale della tecnica Chubbuck risiede nel capire qual è l'obiettivo che il personaggio vuole/deve ottenere. È proprio la necessità di raggiungere l'obiettivo ciò che guida e informa le azioni del personaggio. Il libro è diviso in due sezioni. Nella prima, l'autrice presenta i dodici strumenti per entrare nel personaggio e farlo vivere, il tutto anche grazie a racconti del "dietro le quinte" - di come molte celebrità sotto la sua guida hanno perfezionato la loro tecnica e raggiunto poi clamorosi risultati. La seconda sezione è costituita da un compendio di esercizi pratici per imparare a gestire gli stati d'animo più diversi: dal sentirsi ubriachi o su di giri al provare paura, dal simulare una malattia mentale al pensare come un serial killer e così via.


4) Kristin Linklater:


La voce naturale


Come funziona la voce? Perché a volte la voce non funziona? Questo libro propone una dettagliata serie di esercizi che combinano immagini, immaginazione e informazioni tecniche. Chi vorrà apprenderli, se vi si applicherà, arriverà a una comprensione della psicofisiologia della sua voce che darà luogo a un fondamentale ricondizionamento delle sue abituali modalità comunicative. È concepito per essere usato da attori professionisti, studenti di recitazione, insegnanti di recitazione, insegnanti di voce e di dizione, cantanti, insegnanti di canto e da tutti coloro che, per un qualche motivo, sono interessati al funzionamento organico della propria voce. Il presupposto fondamentale è che ognuno possiede una voce in grado di esprimere l’infinita varietà di emozioni, e di sfumature di pensiero di cui fa esperienza. A questo segue un altro presupposto: che le tensioni accumulate, le difese e le inibizioni spesso riducono l’efficienza della voce naturale al punto da distorcere la comunicazione. In questi esercizi, dunque, l’enfasi è posta sulla rimozione di quei blocchi che inibiscono lo strumento umano piuttosto che sullo sviluppo di un virtuosistico strumento tecnico (pur senza escludere questo aspetto).


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5)Augusto Boal:


Giochi per attori e non attori


«Tutti possono fare teatro, anche gli attori» amava ripetere Boal. Perche? il teatro non è una forma d'arte e una pratica riservata a pochi, ma un linguaggio a disposizione di ogni essere umano. In un evento di Teatro dell'Oppresso lo spettatore è dunque chiamato a partecipare alla messa in scena insieme agli attori, per provare insieme, sul palco, le trasformazioni che si vogliono attuare nella società. Giochi per attori e non attori, testo voluminoso che presentiamo al pubblico italiano in due distinti volumi, racchiude l'esperienza di Boal con il Teatro dell'Oppresso sviluppata durante cinquant'anni di attività, tanto dal punto di vista teorico-metodologico quanto da quello pratico. Questo primo volume, curato da Alessandro Tolomelli, mette a disposizione del lettore quello che Boal chiamava l'"Arsenale del Teatro dell'Oppresso", ossia l'insieme di giochi, esercizi e tecniche volti a risvegliare i sensi e a "demeccanizzare" il corpo di attori e non attori. La sua forte valenza pedagogica, sociale e politica lo rende utile non solo per gli attori, ma anche per formatori, insegnanti, animatori di comunità e attivisti, come strumento di riflessione e discussione agita con i partecipanti. Tradotto in più di venti lingue, l'edizione brasiliana da cui questa traduzione è tratta è la più completa tra quelle attualmente in circolazione in tutto il mondo.


6) Michael Chekov:


La tecnica dell’attore


"L'attore comincia ad esplorare il copione e, nel farlo, deve esplorare se stesso. Tutte le battute, tutte le situazioni che si trovano nell'opera sono silenziose per l'attore finché non trova se stesso dietro di loro, non come un lettore con un buon gusto artistico, ma come un attore la cui responsabilità è di tradurre il linguaggio dell'autore in quello dell'attore. La parola scritta deve diventare parola parlata". (Michail Cechov). Questo testo è stato scritto da quello che Stanislavskij considerava il suo più brillante allievo. Il libro in effetti raccoglie e sviluppa il Metodo di Stanislavskij sulla memoria emotiva per spingerlo verso la definizione del gesto psicologico.


7) Carl Jung:


Gli archetipi e l’inconscio collettivo


Gli scritti raccolti in questo volume sono dedicati al concetto di archetipo e di inconscio collettivo, che si possono considerare il nucleo centrale della concezione junghiana della realtà psichica, e sono fra gli aspetti più noti anche al pubblico generale dell'intera opera di Jung.


8) Wilhelm Reich:


La funzione dell’orgasmo


Il nome di Wilhelm Reich è indissolubilmente legato ai temi della rivoluzione e della liberazione sessuale. Pilastro fondamentale del suo pensiero è la teoria dell'orgasmo: la sanità psichica dell'individuo dipende dall'equilibrio sessuale, dal pieno dispiegamento della potenza orgasmica. Secondo Reich lottare per la liberazione sessuale è anche la premessa indispensabile per una lotta politica consapevole. Da qui le implicazioni future del pensiero reichiano non solo in campo psicologico, ma anche sociale, implicazioni che hanno fatto dello psicoanalista austriaco una figura fondamentale del XX secolo e di questo libro un classico per la cultura e il costume del nostro tempo. Prefazione di Romano Màdera.


9) David Mamet:


I tre usi del coltello


Questo libro, a metà strada fra l’autoritratto di un mostro sacro di Hollywood e il manuale per aspiranti cineasti, ha riunito per la prima volta in italiano i saggi del premio Pulitzer David Mamet. Sceneggiatore, regista, attore, produttore, drammaturgo, romanziere e perfino poeta, Mamet è una delle figure più complesse e affascinanti del cinema dei nostri tempi. Ha messo la firma a film che hanno fatto la storia del cinema, tra cui Il verdetto, Il postino suona sempre due volte, Gli intoccabili e Hannibal.Il libro si divide in tre sezioni: la prima, «I tre usi del coltello», si occupa della natura del lavoro dello sceneggiatore e degli obiettivi del raccontare storie; «Dirigere un film», la seconda parte, è l’appassionante trascrizione di una serie di lezioni di regia che Mamet ha tenuto alla prestigiosa Columbia University; la terza e ultima, «Vero e falso», è dedicata al ruolo dell’attore e si rivolge non solo a chi recita ma anche a chi deve dirigere gli attori sulla scena. Sorprendente, lucida, irritante, magistrale, rivoluzionaria, divertente: ecco come si rivela la voce di Mamet in questo libro composito e unico, imprescindibile per chiunque voglia scoprire cosa fa di un film un capolavoro.


SI, SONO STATA IO CHE HO LIBERATO IL PRIGIONIERO


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Con amore e ispirazione,

Belle.

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