My Happy Marriage: dal bullismo alla forza di riscrivere il proprio destino

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Una rubrica a cura di...


~ ANNA GRAZIA BIANCAMANO

Kiyoka Kudou: Do a tutti il benvenuto all’unità speciale anti-singolarità. Mi aspetto che affiniate le vostre abilità sovrannaturali e le vostre tecniche con un duro addestramento.


Yoshito Godo: “Abilità sovrannaturale”, un potere latente che è parte stessa dell’anima: telecinsi, pirocinesi e chiaroveggenza. E ci sono altre abilità sovrannaturali che trascendono il sapere umano. Sono materializzazioni del potere dell’anima. Le anomalie vivono in questo paese sin dai tempi antichi, anche chiamate “demoni” o “fantasmi” sono note per danneggiare gli uomini. Le nostre abilità sovrannaturali sono il solo e unico potere che può effettivamente fronteggiare queste minacce.

"Il mio matrimonio felice", scritto da Akumi Akitogi, debutta nel dicembre 2018 come manga e, già nel mese successivo, viene adattato a light novel. L'opera conquista rapidamente un vasto pubblico di fans, portando nel 2023 alla realizzazione di un film live-action e di una prima stagione anime composta da 12 episodi. Nel 2024, viene rilasciato un OVA per fare da ponte narrativo con la seconda stagione, attualmente in corso su Netflix.


Guardando solo una copertina o una locandina è chiaro che si tratti di una storia romantica ambientata in un’epoca storica tra fine ‘800 e inizi ‘900, in un’atmosfera collocabile tra la restaurazione Meiji e il Periodo Taisho.


Nelle illustrazioni c’è un soffermarsi insistentemente sul legame tra i due personaggi principali: Miyo Saimori e Kiyoka Kudou.


La drammaticità può essere appena intuita ma è difficile trovare tracce della sottotrama soprannaturale.

I due protagonisti: chi sono?

Miyo, primogenita di una nobile e ricca famiglia, vive un'esistenza segnata dall'indifferenza del padre e dai continui abusi della matrigna e della sorellastra, che la sottopongono a punizioni fisiche e torture psicologiche. Questa situazione la conduce a sentirsi inutile e a manifestare dello sviluppo traumatologico. Il suo unico conforto è contemplare ciò che resta di un albero di ciliegio, l'ultima traccia tangibile della madre defunta.


Kiyoka, invece, è il capo della famiglia Kudou e ricopre il prestigioso ruolo di Comandante dell’Unità Speciale Antisingolarità, un’élite militare dell’esercito imperiale. Dotato di una bellezza elegante e raffinata, è un uomo di grande forza e poche parole, profondamente radicato nella disciplina e nella rigida educazione richiesta dalla sua posizione. Questi tratti, però, lo hanno reso oggetto di fraintendimenti, portandolo ad essere considerato "rude". Tale reputazione è stata ulteriormente consolidata dal fatto che nessuna delle fidanzate selezionate dalla famiglia sia riuscita a rimanere a lungo nella sua dimora.


Nonostante ciò, i capifamiglia dei Kudou e dei Saimori decidono di combinare il fidanzamento tra Miyo e Kiyoka. In un contesto storico e culturale dominato dal patriarcato giapponese, i figli non hanno altra scelta che accettare le decisioni prese dai genitori.

Cenerentola o Yamato Nadeshiko?

La realtà in cui si ambienta la storia segue dunque le regole della società giapponese dell’epoca. Il ruolo della donna era infatti relegato ad essere quello di “brava moglie e saggia madre”.


Alle donne venivano inculcati principi morali come la "sopportazione" e la "sincerità". Potevano sviluppare una certa libertà e potere come guide del focolare domestico. In questo periodo nasce il modello della “Yamato Nadeshiko”: “Yamato” è il nome antico del Giappone, mentre “Nadeshiko” si riferisce al garofanino frangiato (Dianthus superbus), simbolo della bellezza della donna giapponese.


Miyo ha così i naturali capelli lunghi, lisci e scuri tipici dei giapponesi, pelle bianca e per carattere è virtuosa, umile, sottomessa alla famiglia. È in netto contrasto con il look della sorella Kaya che appare molto moderno. Il modello della Yamato Nadeshiko ha influenzato così profondamente la mentalità giapponese da renderne difficile il superamento ancora oggi. Una critica a questa standardizzazione delle possibilità di espressione e sviluppo personale femminile si trova nel manga “Haikarasan Ga Tōru” (conosciuto in Italia come “Mademoiselle Anne”).


La situazione iniziale in cui incontriamo Miyo può ricordare, a noi occidentali, quella di Cenerentola. Ma perché i fan si sono appassionati a quella che potrebbe sembrare una delle tante storie d’amore classiche e stereotipate? Perché la differenza risiede sempre nel modo di saperle raccontarle.

Vita lenta e arti psioniche

Kiyoka: Sono io! Posso parlarti? Volevo solo dirti una cosa. Quello che ti preoccupa adesso con il passare del tempo non avrà più troppa importanza. Pertanto, cerca di non pensarci troppo. Se c’è qualcosa di cui desideri parlare con me, sono pronto ad ascoltarti.

Alle figure tradizionali dell’uomo e della donna, incarnate da Kiyoka e Miyo e caratterizzate da una sana e naturale inclinazione al senso del dovere sociale, My Happy Marriage affianca un elemento distintivo: la presenza, nella maggior parte dei personaggi, di abilità soprannaturali. Questi poteri, che ciascuno è chiamato ad affinare con dedizione, possono essere limitati dal volere dell’Imperatore in caso di scandali o comportamenti inappropriati.


L’apparente tranquillità quotidiana di quest’epoca dal ritmo lento è però attraversata da intrighi personali, macchinazioni politiche e una minaccia oscura pronta a distruggere tutto: il “Grottesco”. Queste sinistre creature, simili a spettri o demoni, attaccano improvvisamente i passanti lontano dalle aree abitate, spesso nelle profondità delle foreste, e il compito di contrastarle è affidato all’Unità Speciale Antisingolarità.


Miyo potrebbe inizialmente sembrare solo l’interesse amoroso dell’eroe, ma la sua esistenza cela un passato complesso, in cui diverse persone tentano di esercitare un controllo. Esiste, infatti, un costante tentativo da parte di altri di decidere il destino dei due futuri sposi.


Ed è proprio qui che risiede il fascino di My Happy Marriage: la rottura di questo schema grazie alla dimensione intima che si crea nella convivenza tra Miyo e Kiyoka. In questo spazio personale, Kiyoka trova finalmente l’opportunità di esprimere tenerezza e cura, lontano dalle rigidità del suo ruolo sociale.


Questo articolo ha cercato di evitare i veri spoilers e la seconda stagione arrivata al terzo episodio nasconde ancora troppe cose…

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