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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Pam King in Hightest 2 Lowest di Spike Lee è uno dei momenti più intensi della prima parte del film. Interpretata da Ilfenesh Hadera, Pam racconta al marito David (Denzel Washington) la distanza che si è creata tra la sua passione originaria per la musica e l’ossessione attuale per affari e controllo. È un discorso di amore e fermezza, perfetto da analizzare e utilizzare anche come testo per un’audizione.
Scheda del monologo
Contesto del film
Testo del monologo (estratto+note)
Analisi: temi, sottotesto e funzione narrativa
Come prepararlo per un'audizione
Finale del film (con spoiler)
FAQ
Credits e dove trovarlo
Emozioni chiave Determinazione silenziosa: Pam rivendica il diritto a non tacere più. Amore costante: ogni parola critica è attraversata dall’affetto per David. Nostalgia malinconica: il ricordo delle prime uscite serve a sottolineare la distanza tra il “vecchio David” e l’uomo attuale. Delusione pacata: non c’è rabbia, ma un dolore trattenuto che emerge nelle pause.
Contesto ideale per un attore Scena di coppia: momento di intimità tra due personaggi in conflitto ma ancora legati. Setting realistico: ottimo in workshop teatrali dedicati ai rapporti di coppia o ai conflitti professione/famiglia.
David King è un potente discografico newyorkese, legato alla sua etichetta Stackin’ Hits Records e alla propria eredità culturale più che agli affari. È un uomo combattuto: da un lato il desiderio di riacquistare il controllo della sua casa discografica, dall’altro la pressione della moglie Pam, più pragmatica e preoccupata per il futuro della famiglia. Il figlio Trey, appassionato di basket e musica, rappresenta per lui un legame fragile con la quotidianità.
Il dramma esplode quando Trey viene rapito, per poi tornare a casa poco dopo: il bersaglio in realtà era Kyle, il figlio del suo migliore amico e socio Paul. L’errore del rapitore innesca una spirale di conflitti: il sequestratore pretende 17 milioni e mezzo di dollari, Paul vorrebbe pagare, mentre David si divide tra la paura di perdere la propria eredità artistica e la responsabilità di salvare un ragazzo innocente.
Il piano di riscatto fallisce durante la parata portoricana: i soldi svaniscono nel caos della città, Kyle viene liberato ma con segni evidenti della prigionia. David diventa un eroe mediatico, ma perde la fiducia degli investitori e rischia di vedere crollare il suo impero discografico. La situazione sembra irrisolvibile finché non riconosce nella musica sentita da Kyle la voce di un giovane rapper, Archie alias Young Felon, legato al sequestro.
A questo punto, Paul decide di rivolgersi “alla strada” per avere risposte concrete. Arriva un indirizzo. I due partono insieme, armati e pronti ad affrontare il possibile colpevole.
Ne sei sicuro? Perché io mi ricordo le nostre prime uscite. Lasciavi lo studio giù in centro, ti mettevi le cuffie, e camminavi fino a casa mia fino al ponte di Brooklyn. E io ti stavo per lasciare perché facevamo sempre tardi. Ma alla fine ti perdonavo. Perché quando arrivavi eri sempre così eccitato, come illuminato come un artista o una band che avevi scoperto. E questo ormai non lo fai più. E quando parli del tuo lavoro, lo fai per dire come l’industria musicale sia cambiata, o come Internet abbia reso difficile rimanere al top ma non è mai, mai per parlare della musica. E in quanto tua amorevole, silenziosa partner, non resterò più in silenzio. Continuerò sempre ad amarti e sostenerti, ma non sarò più in silenzio.
“Ne sei sicuro?” → tono interrogativo ma calmo; non sfidare, ma sondare il terreno. Micro-pausa dopo sicuro.
“Perché io mi ricordo le nostre prime uscite.” → voce più morbida, quasi intima; sguardo che si allontana un attimo, come rievocando un ricordo.
“Lasciavi lo studio giù in centro, ti mettevi le cuffie, e camminavi fino a casa mia fino al ponte di Brooklyn.” → ritmo narrativo, descrittivo; sorriso accennato sul ricordo; la frase va detta come se scorresse davanti agli occhi.
“E io ti stavo per lasciare perché facevamo sempre tardi.” → leggero cambio di tono, più ironico e dolceamaro; pausa dopo lasciare.
“Ma alla fine ti perdonavo.” → detta con leggerezza, quasi un respiro; sorriso accennato.
“Perché quando arrivavi eri sempre così eccitato, come illuminato come un artista o una band che avevi scoperto.” → qui sale di un tono, con entusiasmo riflesso; pausa dopo illuminato.
“E questo ormai non lo fai più.” → cambio netto: tono fermo, senza sorrisi; lo sguardo torna sull’uomo, diretto.
“E quando parli del tuo lavoro, lo fai per dire come l’industria musicale sia cambiata, o come Internet abbia reso difficile rimanere al top ma non è mai, mai per parlare della musica.” → ritmo più serrato, la voce si carica di amarezza trattenuta; sottolineare il secondo mai con forza, pausa subito dopo.
“E in quanto tua amorevole, silenziosa partner, non resterò più in silenzio.” → tono calmo ma deciso; guardarlo negli occhi, con fermezza contenuta; pausa netta dopo silenzio.
“Continuerò sempre ad amarti e sostenerti, ma non sarò più in silenzio.” → chiusura con intensità crescente; lasciare vibrare la voce sul non sarò più in silenzio; pausa finale prolungata, mantenendo lo sguardo.
COME RENDERLO AUTENTICO
Alternare tenerezza e fermezza: la prima parte va detta come un ricordo nostalgico, la seconda come una presa di posizione.
Uso delle pause: sospensioni naturali dopo i ricordi (ponte, perdonavo), più secche e nette quando esprime delusione (non lo fai più, mai, mai).
Sguardo: mobile e distante quando ricorda, fermo e diretto quando accusa.
Intonazione: iniziare in un registro affettuoso e basso, crescere con il ritmo fino alla dichiarazione finale.
Sottotesto: non è un attacco, ma un grido d’amore. Ogni frase nasconde la volontà di recuperare l’uomo che David era.
Fisicità: corpo fermo, pochi gesti, ma lasciare che la tensione emerga nel viso e nella voce. La fermezza nasce dalla calma, non dalla rabbia.
Il monologo di Pam King (interpretata da Ilfenesh Hadera) è una dichiarazione d’amore e insieme un atto di resistenza. La scena si svolge all’inizio del film diretto da Spike Lee, quando Pam mette in discussione la scelta del marito David King (Denzel Washington) di riacquistare la sua etichetta discografica, Stackin’ Hits Records.
TEMI PRINCIPALI DEL MONOLOGO
Crisi di coppia: il ricordo delle prime uscite al ponte di Brooklyn sottolinea la distanza emotiva tra i due coniugi.
Declino creativo: Pam accusa David di parlare solo di industria e soldi, e non più di musica.
Amore resistente: nonostante la delusione, ribadisce che continuerà ad amarlo e sostenerlo.
Voce femminile: rivendica il diritto di non restare più in silenzio, rompendo il ruolo della “partner silenziosa”.
FUNZIONE NARRATIVA DEL MONOLOGO
Introduce il conflitto tra integrità artistica e logica finanziaria. Mostra la fragilità del matrimonio King, centrale nello sviluppo della trama. Definisce Pam come figura di coscienza, contrapposta all’ossessione di David per il controllo della sua etichetta.
FRASI CHIAVE PER LA LETTURA CRITICA
“Non è mai, mai per parlare della musica” → denuncia la perdita di passione.
“Non resterò più in silenzio” → momento di svolta per il personaggio femminile.
“Continuerò sempre ad amarti e sostenerti” → equilibrio tra conflitto e affetto.
Obiettivo del monologo Mostrare l’equilibrio tra amore e conflitto: Pam non attacca il marito, ma rivendica la propria voce. L’attore deve trasmettere la determinazione di una donna innamorata che non vuole più restare invisibile.
Sottotesto Ogni frase ha come sottotesto: “Ti amo, ma non posso più farti passare sopra di me”. Il contrasto è tra il ricordo tenero delle prime uscite e la delusione attuale per un David che ha perso il legame con la musica.
Azione minima Corpo fermo, senza gesticolare eccessivamente. Usare gli occhi come strumento principale: distanti nei ricordi, fissi e diretti nelle accuse. Un unico movimento chiaro può marcare la svolta (“E questo ormai non lo fai più”).
Dinamica vocale
Inizio morbido: voce bassa e quasi intima nei ricordi.
Crescita graduale: ritmo più serrato quando parla del lavoro e della mancanza di musica.
Picco emotivo: forza vocale sul “mai, mai” e sul “non resterò più in silenzio”.
Chiusura controllata: tono fermo, non urlato, con respiro profondo prima dell’ultima frase.
Chiusa La frase finale “Continuerò sempre ad amarti e sostenerti, ma non sarò più in silenzio” deve avere la qualità di un giuramento personale. L’attore deve lasciarla sospesa nell’aria, mantenendo lo sguardo diretto, come se stesse scrivendo una regola nuova per la loro relazione.
Errori comuni
Recitarlo con troppa rabbia: è un monologo di fermezza, non di urla.
Non differenziare i registri tra ricordi nostalgici e accuse attuali.
Spezzare troppo le frasi: il flusso deve sembrare naturale, come un pensiero che scorre.
Usare gesti eccessivi: la forza del monologo è nella voce e nello sguardo.
David e Paul raggiungono l’appartamento di Archie. Ad aprire la porta è Rosa, la compagna del rapper, con un bambino in braccio. Lei sembra inconsapevole di ciò che è accaduto, parla di David con ammirazione e mostra al discografico un bracciale Cartier che in realtà apparteneva a Pam, la moglie di David. È la conferma che Archie è coinvolto.
I due amici si separano: Paul resta fuori con una pistola, mentre David scende nello studio in cantina. Qui trova Archie intento a registrare un brano. David interrompe la sessione, punta un’arma e inizia con lui un confronto intenso: più che uno scontro fisico, un duello verbale. Archie accusa David di aver ignorato i giovani della strada e di avergli negato un’occasione. David ribatte mettendo in discussione il suo stile di vita, trasformando l’incontro quasi in una “battle” rap che diventa un dialogo padre-figlio mancato.
Archie fugge, ma si imbatte in Paul. Nel tentativo di scappare gli spara, ferendolo all’occhio. Parte allora un inseguimento concitato tra David e Archie che li porta dentro la metropolitana. Sul tetto di un treno in corsa i due si affrontano: David riesce a sopraffarlo, lo salva da una caduta e subito dopo lo massacra di pugni fino a farlo perdere i sensi.
La polizia recupera i soldi nascosti da Archie, Kyle è salvo, ma Paul ha perso la vista da un occhio. David gli propone di tornare a lavorare insieme, ma Paul preferisce dedicarsi al figlio.
Arriva il processo: la “strada” si schiera dalla parte di Young Felon, trasformandolo in un simbolo, quasi un martire. David ha un’allucinazione legata a una sua canzone e incontra nuovamente Archie. Il ragazzo chiede di entrare nella sua etichetta, ma David sorprende tutti annunciando l’intenzione di uscire dalla Stackin’ Hits e fondare una nuova realtà più piccola. Rifiuta anche questa volta Archie, scatenando la rabbia del giovane.
Nel finale, David incontra Sula, la ragazza di cui Trey parlava all’inizio. Le fa ascoltare il suo brano, “Hightest 2 Lowest”. La scelta di puntare su una nuova voce femminile segna un passaggio simbolico: David abbandona il passato fatto di eredità, conflitti e compromessi, e decide di ricominciare da capo con un progetto più intimo e personale.
Quanto dura il monologo di Pam? Il monologo dura circa 1 minuto e 12 secondi (dal minuto 22:00 al 23:12 del film).
Che temi tratta il monologo? Tratta i temi di crisi di coppia, declino creativo e riconquista della voce femminile all’interno di una relazione. È un discorso che alterna ricordi intimi e accuse trattenute.
È adatto a un’audizione? Sì, è molto adatto a un’audizione teatrale o cinematografica. Permette di mostrare gamma emotiva, controllo vocale e capacità di bilanciare amore e conflitto nello stesso testo.
Che età di casting copre? Il monologo è perfetto per attrici tra i 30 e i 45 anni, fascia che corrisponde al personaggio di Pam King, moglie e madre con esperienza di vita e maturità emotiva.
Qual è il subtext del monologo? Il sottotesto è: “Ti amo, ma non resterò più invisibile”. Ogni ricordo tenero serve a sottolineare la delusione presente.
Qual è l’errore più comune nel recitarlo? Recitarlo con troppa rabbia. È un testo di fermezza e amore, non di urla. La forza sta nella calma e nello sguardo.
Perché è importante nella trama di Hightest 2 Lowest? Il monologo segna la prima vera opposizione a David King. Pam diventa la coscienza critica della storia, introducendo il conflitto tra integrità artistica e sopravvivenza economica.
Che registro vocale richiede? Richiede un registro intimo all’inizio, con voce più bassa e morbida, e una crescita graduale fino a un tono fermo e deciso nel finale.
In quale contesto usarlo in un laboratorio o provino? È ideale per: scene di coppia in workshop teatrali, provini per ruoli femminili adulti contemporanei, esercizi di equilibrio tra nostalgia e conflitto.
Regia: Spike Lee
Sceneggiatura: Alan Fox
Produttori: Todd Black Jason Michael Berman
Cast principale: Denzel Washington (David), Jeffrey Wright (Paul) Ilfenesh Hadera (Pam) ASAP Rocky (Archie)
Montaggio: Barry Alexander Brown Allyson C. Johnson
Colonna sonora / Musica: Howard Drossin
Direttore della Fotografia: Matthew Libatique
Dove vederlo: Apple +
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