Il Mostro – Trama completa e spiegazione finale episodio 4 della serie sul Mostro di Firenze

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~ LA REDAZIONE DI RC

Nel quarto episodio de Il Mostro, la tensione narrativa si sposta su Salvatore Vinci, figura chiave nell’intricata rete familiare e sessuale che circonda il caso del Mostro di Firenze. Tra vecchi abusi, alibi traballanti e legami morbosi, l’episodio si muove sul filo della verità, raccontando i retroscena di un uomo inquietante, forse corresponsabile di più di un delitto. Di seguito, la trama completa, la spiegazione del finale e uno sguardo sui personaggi che popolano questo nuovo capitolo.

Trama completa dell'Episodio 4

Il caso si riapre. Dopo l’arresto di Giovanni Mele, i delitti continuano. Un'altra coppia viene assassinata, e la polizia capisce di aver preso ancora una volta la persona sbagliata. Ma c’è qualcuno che potrebbe sapere di più: Natalino, il figlio di Barbara Locci. Tornato sul luogo del delitto, il ragazzo confessa che il nome di Francesco Vinci gli era stato suggerito dal padre e dagli altri familiari. Ma ora ricorda qualcosa di diverso: tra le canne, quella notte, aveva visto Salvatore Vinci.

Arrestato e interrogato, Salvatore viene collegato al caso da un panno con tracce di sangue e polvere da sparo e da una torcia “da fronte”, utile per agire con le mani libere. Nonostante gli indizi, le prove sono ancora insufficienti. Francesco Vinci viene rilasciato, mentre Salvatore si accorge di essere seguito.

Un lungo flashback ci riporta al 1958 in Sardegna. Un giovane Salvatore torna dal servizio militare e frequenta in segreto un altro uomo. Ma il padre lo spinge al matrimonio, e lui “prende” la donna indicata, Barbarina, sorella del suo uomo, con un atto di violenza sessuale. Nasce un figlio. Ma il matrimonio è segnato da sospetti e tradimenti. Un giorno, Barbarina viene trovata morta, e Salvatore inizia una nuova vita in Toscana. Il Mostro, intanto, comincia a colpire.

Salvatore si stabilisce da Stefano Mele e Barbara Locci. Qui assume un ruolo da predatore silenzioso. Spia le coppie, entra nella camera mentre Barbara e Stefano fanno l’amore, poi compie un atto sessuale forzato e disturbante su Stefano, mentre Barbara li scopre. Minaccia la donna, la intimorisce. Non è uno stupro fisico, ma un abuso psicologico e sessuale evidente.

L’interrogatorio rivela che la pistola dei delitti continua a sfuggire. Salvatore ha un alibi: Rosina, sua seconda moglie. Ma la procura sospetta che menta per paura. Durante una notte, Salvatore, Stefano e Barbara hanno un rapporto a tre. Barbara scopre di essere incinta. Salvatore parte, ma prima minaccia: “Torno quando voglio. Tu sei mia”.

Rosina viene interrogata: ogni volta che lasciava Salvatore, il Mostro colpiva. E quando le viene chiesto se Salvatore fosse con lei la notte dell’omicidio Locci-Lo Bianco, confessa che no, non era con lei.

La polizia ricostruisce i momenti che precedettero l’assassinio: Salvatore e Stefano, quella notte, seguono Barbara all’uscita dal cinema. Salvatore incita Stefano a uccidere. Lui spara, poi fugge. Salvatore si avvicina alla macchina e sta per uccidere Natalino, ma all’ultimo si ferma.

Il suo ultimo alibi riguarda Vargiu, ex servo pastore e vicino del testimone De Felici. Ma Salvatore afferma di non avere più contatti con lui. Se l’alibi cade, non gli resta più nulla.

Nel settembre 1985, un nuovo delitto scuote l’opinione pubblica. Il Mostro colpisce ancora, uccidendo una coppia. Una lettera con un lembo di pelle umana viene spedita alla Dottoressa Silvia Della Monica. Una minaccia diretta.

Salvatore viene portato a processo. Stefano Mele, chiamato a testimoniare, dichiara di non ricordare nulla. Salvatore è scagionato per insufficienza di prove. Sparisce dal paese. Sullo schermo appare una scritta: “Da quel giorno, i delitti del Mostro cessarono”.

Coincidenza? Forse. Ma nel finale, un paesano della provincia di Pisa scrive una lettera alla polizia. Vuole che venga interrogato un uomo inquietante del posto: Pietro Pacciani.

Spiegazione del finale dell’episodio 4

Il finale del quarto episodio non offre risposte, ma apre un nuovo scenario. Con Salvatore Vinci fuori gioco e scomparso, i delitti cessano, ma non c’è una condanna. La giustizia resta sospesa. La minaccia alla dottoressa con un pezzo di pelle umana è un segnale forte: il Mostro si sente sfidato, e risponde con orrore.

L’ultimo passaggio, con la lettera su Pietro Pacciani, introduce quello che sarà il capitolo successivo della vicenda reale: la pista dei “compagni di merende”.

Personaggi e misteri

  • Salvatore Vinci: predatore, manipolatore, sospettato numero uno. Ma sfuggente come un’ombra.

  • Stefano Mele: complice silenzioso, testimone ambiguo.

  • Barbara Locci: al centro di un sistema di dominio, di uomini che la vogliono possedere.

  • Rosina Massa: la moglie che mente per paura, forse anche per sopravvivere.

  • Natalino Mele: unico testimone reale, la sua memoria è frammentata, ma decisiva.

  • Silvia Della Monica: la voce lucida, la figura che continua a cercare la verità.

  • Pietro Pacciani: una nuova ombra sul finale.

Conclusione

L’episodio 4 de Il Mostro è quello più inquietante finora. Salvatore Vinci è un personaggio che inquieta non per quello che dice, ma per ciò che non dice mai. La sua storia è fatta di violenza, manipolazione e potere psicologico. Ma non ci sono prove. E quindi, ancora una volta, la giustizia resta impotente. Sollima costruisce un racconto dove la verità si mescola al sospetto, e la realtà sembra troppo sporca per essere pulita solo con una confessione.

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