Intervista a Daniele Cartocci e Marco Proietti - Primo Posto Act Out Loud

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intervista a cura di...


~ LUCA FERDINANDI

L'INTERVISTA!


Il 24 marzo, a Roma, si è svolto "Act Out Loud", primo evento dal vivo della Community di Recitazione Cinematografica. Più di 30 attori della nostra community si sono sfidati sul palco del locale romano Snodo Mandrione, davanti a 250 persone e ad una giuria di professionisti del settore, oltre che innumerevoli ospiti d'eccezione. Come ogni competizione, ci sono stati dei vincitori, e oggi intervistiamo Daniele Cartocci e Marco Proietti, membri della nostra community. Questi due ragazzi romani si sono classificati PRIMI con la loro esibizione tratta dalla serie "Romanzo Criminale". Buona lettura, e complimenti ai due vincitori!


L'INTERVISTA!


Chi ha avuto in mente di fare un dialogo in una situazione del genere? Uno dei due ha avuto uno stimolo, in questo senso?


DANIELE CARTOCCI


Vai, Marco.



MARCO PROIETTI


Allora, è nato così. Con Daniele ci seguiamo su Instagram. io avevo visto che lui aveva portato una scena del “Freddo”. E io, guarda caso, avevo portato in Accademia, per un esame, la stessa identica scena, ma facendo il Libanese. A Daniele ho detto: “Daniè, porca miseria. Te hai portato questa, Io ho portato questa scena ma facendo l’altro personaggio, ma perché non la portiamo all’evento?” E lui ha detto: “Vai, famolo”. E’ nata così.



Una domanda per entrambi: perché partecipare ad Act Out Loud, ad un evento di questo tipo?



DANIELE


E’ stato molto naturale. Entrando nella community ci siamo conosciuti virtualmente. Non ci conoscevamo di persona, però parlavamo molto in chat privata, non solo nel gruppo. Poi quando abbiamo saputo di questa iniziativa non abbiamo avuto nessun dubbio sul partecipare. E’ stata una cosa naturale. Almeno per me.



MARCO


Io penso che fosse doveroso. Una volta che entri in una community, e vedi l’entusiasmo di chi l’ha costruita, a partire da Alfonso per arrivare a tutto lo staff, il minimo che uno di noi poteva fare era partecipare. Era un modo di dire: “Grazie”. Esserci significava dire: “Grazie”.


Marco Proietti



Perché ognuno di voi due ha avvertito questo legame con Romanzo Criminale, necessità di Accademia e selftape vari a parte? Qual è il motivo? Perché siete romani, perché vi piace la serie…?



DANIELE


Romanzo Criminale è stata una delle prime serie che ho visto. Ero piccolo, avevo 13-14 anni. E’ una serie che porto nel cuore. Mi sono appassionato al cinema con quella serie, che secondo me rimane una delle serie più belle che è stata mai fatta. Avendola portata sempre nel cuore, nel momento in cui ho iniziato a studiare recitazione, dopo un anno, mi sono detto: “Perché no?” Essendo di Roma sono avvantaggiato a fare “Romanzo Criminale”, scritta in romano e ambientata a Roma.



MARCO


Io ho spesso fatto Commedie, era il mio “Habitat”. In Accademia i docenti mi dicevano: “Guarda che se funzioni nella commedia, potrebbe essere che funzioni altrettanto bene nel dramma. Basta che scavi nel tuo passato, nel tuo vissuto”. Perché alla fine è molto più difficile far ridere piuttosto che far piangere. Con Romanzo Criminale, in quanto romani, ho pensato: “Con Daniele di sicuro mi funziona”. Sono salito sul palco anche con Montanari, lo scorso anno, e parlammo di questa cosa. Avevo fatto questa performance, e gli ho raccontato di come avevo vissuto il personaggio del Libanese, e mi ha dato delle dritte. E quello che più di tutto mi ha spinto a farla ad Act Out Loud era il fatto di avere Daniele come Partner.



Vorrei un vostro parere su come vi trovate in community, e cosa ne pensate di RC.



DANIELE


Secondo me è un’iniziativa geniale. Adesso che esiste potresti quasi pensare che non è niente di che… E’ un gruppo dove la gente entra… questo potresti pensare, da fuori. Ma la realtà dei fatti è che una cosa del genere non è mai stata fatta, almeno in questo ambito. Magari esistono altre community, ma per quanto riguarda la Recitazione Cinemaotgrafica e tutto ciò che concerne il cinema io non ne conosco altre. Essendo una cosa nuova è già di per se geniale. Io mi sto trovando bene. Ci sono varie sezioni, è strutturata molto bene come cosa: se uno ha bisogno dei Casting va nella sezione Casting, se uno vuole vedere qualche presentazione va nella sezione presentazioni; chat generale; la stessa Cazzeggio Creativo, dove io e Marco ci siamo conosciuti e utilizziamo spesso, affrontiamo tematiche banali e semplici ma è lì che si crea una sorma di condivisione e si conosce l’altra persona.



MARCO


Condivido quello che ha detto Daniele. Aggiungo che oltre ad essere geniale dico che è stato un quacosa di avveneristico. Molti avrebbero sognato di farla, ma nessuno ha avuto il coraggio o la follia di metterla in pratica. E’ ovvio che per mettere un impianto del genere in piedi è necessario che ci fosse uno staff qualificato. In questa community spesso si parla degli utenti, ma credo sia doveroso dare il giusto premio a chi lavora nell’ombra: tu, Matteo, i Redattori… perché sembra tutto quasi una cosa dovuta. E invece non è così. Io mi sono iscritto a tutte le sezioni, per quanto riguarda gli utenti io cerco sempre di dare un benvenuto a tutti quelli che entrano. Perché qui ho conosciuto persone che spero di portare come amiche per tutta la vita, come Daniele, cerco di dare una sorta di mano “morale” a quelle persone che temono di non farcela. E forse perchè io ci sono passato, alla loro età, tento di spronarli. Io avevo smesso a vent’anni e ho ripreso a quaranta. E’ giusto che le persone siano coinvolte emotivamente e moralmente.



DANIELE


C’è un discorso anche di utilità, banalmente. Io non ho mai studiato sceneggiatura, ma mi piacerebbe studiare. Io vorrei scrivere, sto provando a scrivere dei Dialoghi, ma non ho le competenze e lo studio. Sono andato nella sezione apposita e ho chiesto se ci fosse qualcuno bravo o competente sia in sceneggiature che in programmi di scrittura. Dopo 5 minuti avevo tutto, e trovo che ci sia un’utilità non indifferente.


Daniele Cartocci



Cosa ne avete pensato di questo primo evento targato Recitazione Cinematografica, Act Out Loud?



MARCO


Penso che meglio di così non poteva andare. Adesso non so le persone quante fossero (250 mdr), ma se non avessimo avuto il cane lupo che tiene tutto in piedi, sarebbe successo un casino. Io casini non ne ho visti. Ho visto un’organizzazione incredibile, sia la Tavola Rotonda, la struttura delle scene, la posizione della Giuria, i Panoramici… Personalmente dalla platea, con Daniele abbiamo visto tutte le performance. Io ho visto grande qualità, organizzativa e delle persone. Non ho visto nessun tipo di lacuna, c’era anche da mangiare e bere. A volte leggermente del rumore di fondo, ma è normale, perché la gente comunque entrava e usciva, doveva ordinare ecc… Ma non sono cose che hanno intaccato l’evento.



DANIELE


Sottoscrivo. E aggiungo che era il primo evento. Per essere il primo evento è normale evento ci fossero delle cose da migliorare. Per me il voto è 10, poi chiaramente so che sembra che lo dico perché abbiamo vinto, ma la penso così. Anzi, bisogna ringraziare tuti quelli che con Alfonso hanno contribuito a rendere questo evento possibile.



Cosa avete pensato quando avete vinto e se ve lo aspettavate.



MARCO


Qui c’è un aneddoto!!!



DANIELE


Allora, parto io ahaha… Perché ero quello ci credeva meno, perché sono caratterialmente così. Faccio le cose perché mi piace, ho passione, quindi anche vincere, non vincere, non ci penso troppo. Ma la verità è che sono negativo di mio, quindi non credo mai di poter vincere. Poi c’erano 40 artisti in gara, quindi figurati se potevo essere io a vincere. Un piccolo sentore ce l’avevo perché mi sentivo soddisfatto dopo la performance che abbiamo fatto. Il fatto di essere soddisfatto mi dava una cosa in più. Marco invece tutto il contrario mio, sempre positivo. Infatti c’è l’aneddoto che racconta lui.



MARCO


Ovviamente quando ho detto a Daniele partecipato il sottotesto era: “Diamo il massimo”, ma non come suggerimento. Non penso di aver bisogno di dirglielo perché Daniele è un talento. Era soltanto per dire a entrambi: “Diamo il massimo per vincere”. Quando faccio una gara, di qualunque tipo, io penso questo. Che il detto: “L’importante non è vincere, ma partecipare”, lo ha inventato uno che perdeva sempre. E quindi ha inventato questa storia. Ho detto a Daniele: “Se dobbiamo perdere, chi deve vincere deve dare il 101%, e sono il primo a dargli la mano”. Io ho visto dei talenti grandissimi, e non mi aspettavo di vincere, però poi quando c’è stata la votazione finale, e siamo partiti dal terzo posto, Daniele mi guarda e mi fa: “Ciao Core”. E io, ridacchiando gli faccio: “A Daniè, scusa, ma che te interessava arivà terzo? No, noi dovemo arivà primi. Quindi è normale che terzo non ci stai”. E lui: “Sevabbèciaoecco…” Poi dicono il secondo, e lui si gira e fa: “Se vabbè, annamo va, amo perso.” E io gli faccio: “Scusa, ma che voi arivà secondo. Noi dovemo ariva primi, è normale che secondo te non ce stai". Ma io lo facevo per sdrammatizzare. Quando poi al primo posto ho sentito Daniele Cartocci e Marco Proietti, Daniele si gira e mi fa: “Ma te sei sceeeeeemo“. E’ stata una sorpresa anche per me, ovvio. Diciamo che io e Daniele ci compensiamo anche in scena, è come se fossimo una batteria, uno polo positivo e uno polo negativo. Tu pensa che io e Daniele non l’avevamo mai provata quella scena. Abbiamo fatto una call ripetendo le partite e cazzeggiando. Stavamo solo lì in ascolto, ognuno vivendosela a modo suo, ma insieme. Quando siamo scesi dal palco eravamo soddisfatti, però, molto soddisfatti.



DANIELE


Vorrei solo aggiungere una cosa, tornando indietro, sulla tavola rotonda. Effettivamente nel cuore della serata là per là nel mezzo delle esibizioni forse ho avuto l’impressione che potesse durare leggermente di meno. Ma in realtà ripensandoci è stata utilissima. A posteriori mi sono reso conto che li avrei potuti ascoltare 4-5 ore senza battere ciglio. E’ stata veramente utile. C’erano vari professionisti del settore, Paola Mammini, la sceneggiatrice di perfetti sconosciuti, dei casting director, produttori. Ed è stato bello sentire diversi punti di vista sullo stesso argomento. Per me è stata veramente utile.




Ultima domanda: cosa vedete davanti a voi, tra sogni e obiettivi?



MARCO


Io penso step by step. Avendo vinto con Daniele questo evento, e avendo avuto la possibilità di girare in futuro questo corto, io garantisco prometto a lui, ad Alfonso, a tutti quelli che parteciperanno che darò il massimo. Io di questo mestiere voglio fare un mestiere sempre più continuativo per me. Non riesco a immaginarmi in un settore diverso dallo spettacolo. Se dovessi non farcela voglio che la colpa sia solo mia. Non amo gli alibi, non amo le scuse. Io penso che se uno si impegna, senza darsi “un tempo”, arriva all’obiettivo. Bisogna essere desiderosi e costanti, soprattutto quando abbiamo delle porte in faccia chiuse. Io lo scrivo sempre anche in community, bisogna insistere.



DANIELE


Io un sogno già si sta per realizzare. Il 9 maggio esce Accattaroma, di Daniele Costantini, e sono tra i protagonisti. Già un sogno si sta realizzando. Però continuo ad andare avanti, sto attento a tutto, il sogno è il prossimo film. Da quando sono piccolo sono malato di cinema e vivo sognando.



MARCO


La cosa bella è che quando chiudi un evento chiudi davvero una porta. Dobbiamo fare cose insieme, altri eventi, altre situazioni… Anche grazie alla community.


Grazie a voi ragazzi, ad maiora!



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