Kevin Costner e Horizon a Cannes 2024

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~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione


Il Festival di Cannes 2024 segna un momento storico per il cinema e per Kevin Costner, con il grande ritorno dell'iconico artista attraverso "Horizon – an American Saga", un'epica saga western che promette di ridefinire il genere. Vent'anni dopo la sua ultima apparizione a Cannes, Costner torna con una produzione ambiziosa, una narrazione che si estende su quindici anni di storia americana, offrendo una nuova visione della frontiera e dei suoi molteplici volti. Finanziato dalla Warner Bros con un budget di 100 milioni di dollari, "Horizon" si annuncia come un'opera di vasta portata, che verrà distribuita in due parti per permettere al pubblico di immergersi completamente nella visione di Costner. In questo articolo analizzeremo le prospettive di questo successo, ma prima sono doverose due parole su questo grandissimo artista e il suo rapporto speciale con il cinema Western.



DUE PAROLE SU KEVIN COSTNER


Kevin Costner è un attore, regista e produttore cinematografico americano, la cui carriera si estende per oltre quattro decenni, caratterizzata da ruoli iconici e successi sia critici che commerciali. Nato il 18 gennaio 1955 a Lynwood, California, Costner ha iniziato la sua carriera nel mondo del cinema negli anni '80, emergendo rapidamente come una delle figure più riconoscibili e rispettate di Hollywood.


Come attore, Costner ha dimostrato una notevole versatilità, spaziando da ruoli in film sportivi a drammatici, senza trascurare il genere western, per cui ha sviluppato una particolare passione. Tra i suoi film più noti come attore ci sono "Balla coi Lupi" (1990), "The Bodyguard" (1992), "JFK" (1991), "Gli intoccabili" (1987), e "Field of Dreams" (1989).


Come regista, Costner ha ottenuto un riconoscimento straordinario già con il suo primo film, "Balla coi Lupi", che ha vinto sette premi Oscar, inclusi Miglior Film e Miglior Regista. Il suo talento dietro la camera si è ulteriormente manifestato in progetti come "Open Range" (2003), evidenziando la sua capacità di narrare storie complesse e visivamente ricche.


Come produttore, Costner ha lavorato sia su film che su serie televisive, dimostrando un acuto senso degli affari e una profonda comprensione del mezzo cinematografico e televisivo. Tra i suoi progetti di produzione spicca la serie "Yellowstone" (2018-presente), un dramma contemporaneo western che ha guadagnato una larga fanbase e critica positiva per la sua rappresentazione della vita nel Montana moderno.


Oltre al suo lavoro nel cinema e nella televisione, Costner è anche un appassionato musicista, suonando nella band country-rock Kevin Costner & Modern West.



L'ULTIMO FILM DI KOSTNER A CANNES


Kevin Costner segna il suo trionfale ritorno al Festival di Cannes 2024 con "Horizon – an American Saga", un epico western che promette di rievocare e rinnovare il genere per il quale l'attore e regista è tanto celebre. Dopo vent'anni dalla sua ultima visita a Cannes, Costner presenta una produzione da 100 milioni di dollari finanziata dalla Warner Bros, che verrà distribuita negli Stati Uniti in due parti: la prima a metà giugno e la seconda a metà agosto.


"Horizon – an American Saga" è un'opera ambiziosa scritta da Costner insieme a John Baird. Il film esplora quindici anni di storia americana, estendendosi dal periodo antecedente la Guerra Civile fino ai suoi tumultuosi esiti. Attraverso la lente di vari gruppi - coloni, nativi americani, soldati dell'Unione e qualche pistolero senza scrupoli - la trama si dipana intorno al personaggio di un cowboy baffuto interpretato da Costner stesso, che emerge come eroe intenzionato a ripristinare equità e giustizia.


Il trailer rilasciato mostra chiari riferimenti all'epica del western, includendo scene di violenza e momenti che richiamano il mito dell'espansione verso Ovest, nonché un omaggio visivo a "Sentieri Selvaggi" di John Ford, con una suggestiva inquadratura che inquadra la Monument Valley. Questa nuova saga sembra intrecciare la grandezza narrativa tipica dei racconti di frontiera con un tocco di mitologia, continuando la tradizione di Costner di esplorare temi profondamente americani attraverso il cinema.


Riflettendo sulla carriera di Costner, "Horizon – an American Saga" appare come un naturale successore dei suoi precedenti successi. Costner ha dimostrato una capacità unica di catturare l'essenza dell'America, sia nelle sue glorie che nelle sue contraddizioni.


Dopo gli esperimenti audaci ma commercialmente meno fortunati di "Il postino" e "Waterworld", e il successo dei suoi western più classici come "Wyatt Earp" e "Open Range", oltre alla serie televisiva di successo "Yellowstone", "Horizon – an American Saga" segna l'ultima tappa nel viaggio di Costner attraverso il paesaggio culturale americano, promettendo di essere un'opera di significativa portata e profondità.



"BALLA COI LUPI", UN PEZZO DI STORIA DEL CINEMA


"Balla coi Lupi" (1990) è un film epico che esplora la profonda trasformazione e l'avventura umana attraverso il personaggio di Kevin Costner, il Tenente John J. Dunbar. Ambientato durante la Guerra Civile Americana, il film segue la storia di Dunbar, un ufficiale dell'esercito dell'Unione che, dopo un atto di eroismo sul campo di battaglia, sceglie di essere assegnato a un remoto avamposto militare nel territorio del Dakota.


Una volta arrivato, Dunbar si trova inizialmente isolato, unico abitante di un posto di frontiera deserto. Man mano che passa il tempo, inizia ad avvicinarsi alla natura e alla vita selvaggia che lo circonda, sviluppando un particolare legame con un lupo che chiama "Due Calzini" per le macchie bianche sulle zampe anteriori. Questa connessione con il mondo naturale segna l'inizio della sua trasformazione personale.


La svolta avviene quando Dunbar entra in contatto con una tribù di Sioux Lakota. Dopo un'iniziale diffidenza, sia da parte sua che dei nativi americani, si sviluppa un profondo legame di amicizia e rispetto reciproco. Dunbar impara la loro lingua, i loro costumi, e si innamora di "Donna Con il Pugno Chiuso", una donna bianca che era stata adottata dalla tribù dopo essere stata orfana.


Attraverso questi legami, Dunbar diventa testimone e partecipe della vita dei Lakota, prendendo coscienza della minaccia che la sua gente (gli americani bianchi) rappresenta per la cultura e l'esistenza dei nativi americani. Si ritrova così in conflitto con le sue origini e con l'esercito americano, venendo gradualmente assimilato nella tribù e guadagnandosi il soprannome di "Balla coi Lupi" per la sua danza con il lupo Due Calzini.


Il film, racconta la storia di un uomo che attraversa un profondo cambiamento interiore e la ricca e tragica narrazione del modo in cui le culture possono incontrarsi, scontrarsi e fondersi. "Balla coi Lupi" esplora temi come l'identità, l'amicizia, il rispetto per la natura e la critica alla distruzione e alla colonizzazione portate avanti dai coloni bianchi. Con la sua narrativa coinvolgente e visivamente spettacolare, il film si è guadagnato un posto di rilievo nella storia del cinema, evidenziando anche le capacità di Costner.


Conclusione


Con "Horizon – an American Saga", Costner riafferma il suo amore per il cinema e per il genere western. Con "Horizon", Costner invita ancora una volta il pubblico a un viaggio attraverso il cuore battente dell'America, un viaggio che promette di essere tanto ricco di azione quanto di significato, suggellando il suo ruolo come uno dei veri maestri del nostro tempo.


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