Lettera d'amore per \"We live in time: tutto il tempo che abbiamo\"

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Articolo a cura di...


~ NICOLE PAGELLA

Nota per il lettore.

Quella che stai per leggere è una lettera inviata sulla mail di Recitazione Cinematografica, diretta al nostro Founder, da un membro della nostra Community Online. Ringrazio Nicole per avermi permesso la pubblicazione, e vi invito a respirare le parole di condisione e amore, perché è esattamente questo che nutre la nostra casa.

Luca, Direttore del Blog di RC


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Caro Alfonso,


L'altro giorno ho visto che hai postato in Bacheca una delle battute di "
We Live in Time". Questo é un film che da quando è stata annunciata l'uscita in America ho detto subito DEVO VEDERLO. Andrew Garfield e Florence Pugh sono due attori che stimo e ammiro tantissimo e non vedevo l'ora di vederli lavorare insieme in una storia come questa.

Purtroppo poi per varie ragioni non sono riuscita a vederlo al cinema se non due giorni fa.

E wow... non so veramente da dove iniziare.

Partiamo dal fatto che io amo i film romantici, sono i miei "comfort movies", mi fanno stare bene. Ti dico solo che uno dei miei film preferiti è "La La Land", e se lo hai visto già capisci tutto di me haha. Peró non tutti i film romantici mi rimangono impressi, e purtroppo recentemente non ne fanno piú di belli. Molte delle storie romantiche ormai sono superficiali, il copione non ha niente di "speciale" né umano.


Ma We Live in Time è tutto il contrario.


É umano, vulnerabile, vero, passionale, emozionante, romantico, triste... Non potró mai togliermi dalla testa il modo in cui Andrew Garfield è riuscito a trasmettere le sue emozioni senza dire una parola, solo attraverso gli occhi, mentre guardava Florence. Quello é stato veramente un esempio perfetto per dimostrare che molte volte non servono parole per spiegare come ci si sente, e che l'emozione piú grande puó benissimo essere trasmessa attraverso un semplice sguardo.


La prima volta che effettivamente vidi questo in un film fu ne "Il Padrino" con Al Pacino, dove vedevi tutti i pensieri che aveva in testa e come si sentiva attraverso i suoi occhi.


Tornando al film...

Ho amato come é stato scritto perché di storie d'amore con un personaggio malato ce ne sono, ma We Live in Time voleva sì farti vedere la realtá della malattia, ma comunque focalizzare la storia sulla vita al di fuori di essa e ovviamente come la vita cambia.

Ho amato la scena dove il personaggio di Florence torna a casa dopo il training per la gara e si dimentica di andare a prendere la figlia, e la discussione che ha dopo con il personaggio di Andrew mi è rimasta impressa. Da una parte abbiamo Tobias che vuole semplicemente che la moglie si prenda cura di sé, sperando che così possano stare più tempo insieme... ma ciò che lui non capisce è che per Almut prendersi cura di sé significa partecipare a quella gara, fare il training, e così sentirsi un pó piú "normale". "Non voglio che mia figlia mi ricordi solo come sua madre morta" Quanto amo vedere personaggi femminili con un carattere forte, coraggioso, indipendente.


La scena quando Tobias e la figlia tagliano i capelli ad Almut... come è stata scritta, dove comunque i genitori cercavano di buttarla sullo scherzo con la figlia, sia per lei ma anche per loro, per alleggerire la cosa. Come hanno voluto tenere i capelli nella scatola, il semplice bacio dietro sul collo che Tobias dà ad Almut mentre le sta tagliando i capelli, e quando Tobias dice alla figlia "È bellissima vero?". Ho visto un'intervista dove Florence diceva che in questa scena le hanno veramente tagliato i suoi capelli, che lei non ha voluto usare una parrucca perché per interpretare un personaggio del genere e raccontare la sua storia, tagliarsi i capelli era il minimo per dargli rispetto e onore. L'ho trovata bellissima come cosa, ed io da attrice avrei fatto lo stesso. E poi la battuta che hai scritto anche tu in bacheca, nonché il riassunto del film: "Sono colpevole di voler guardare al futuro invece di guardare quello che ho davanti a me, e cioè te".


Chi non può non immedesimarsi in questa frase... quante volte ci è successo, che sia in una relazione o nella vita reale, iniziare a perderci in pensieri futuri senza goderci il presente ed essere grati per quello che abbiamo sul momento, e solo magari quando la relazione è finita o quella persona non c'è più allora ci si pente. Il momento in cui però mi sono emozionata di più è stato quando Almut, Tobias e la figlia stavano al Palaghiaccio, e Almut inizia a pattinare e dice a Tobias e alla figlia "Ora vado" e inizia a pattinare e si separa da loro. Come è stata girata quella scena facendo vedere la separazione tra di loro, e quando poi si salutano a vicenda... per poi passare all'ultima scena dove ci sono solo Tobia e la figlia raccogliendo le uova senza Almut... quella sì che mi ha spezzato. Per poi concludere con la scena dolcissima di Tobias e la figlia che rompono le uova proprio come faceva Almut, e vedere in quel momento gli occhi di Andrew diventare lucidi, guardando su, facendo capire che effettivamente Almut è morta, e che si una parte fondamentale della sua vita se n'è andata, ma allo stesso tempo ha tra le sue braccia sua figlia, che è allo stesso tempo una parte di Almut e la cosa più importante della sua vita ora.

Che film... che attori... che storia... che emozioni.


Volevo condividere con te i miei pensieri su questo film, avendo visto che anche a te era rimasta impressa questa storia. Se sei arrivato fino qui, grazie per aver letto la mia recensione haha.


Che bello il cinema. Che bello raccontare storie. Che bello essere artisti.

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