Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!
Articolo a cura di...
~ CLAUDIA LAZZARI
Per la regia di Joe Wright, M. Il figlio del secolo ha già marciato parecchio, se vogliamo restare in tema. La miniserie, tratta dal romanzo di Antonio Scurati, narra la vicenda di Mussolini, dall'ascesa dei fasci nel 1919, all'omicidio di Matteotti.
Impavida, brillante, coraggiosa tragedia intrisa di ritmo e stile, la serie percorre la brutale affermazione dei fascisti, in un racconto fatto di alti e bassi e di sottolineature ideologiche che si rivelano perfettamente adatte ai tempi nostrani.
Mussolini, splendidamente interpretato da Luca Marinelli, rompe la quarta parete e si rivolge direttamente al pubblico, come se fosse un fantasma che sopravvive nelle decadi: fa discorsi "politici" al popolo di inizio Novecento e fa discorsi "politici" al popolo del ben inoltrato 2000. Quanto sia cambiato il filosofico dir nulla delle classi dirigenti del potere, può tranquillamente giudicarlo lo spettatore. Il focus, al di là dei fatti narrati, è fissato sulle personalità fasciste che potrebbero - in quel momento storico - prendere addirittura il potere a Mussolini stesso: spietati uomini nutriti dal patriarcato, dalla virilità, dalla povertà e dalla fine imminente della guerra sanguinosa per eccellenza, quella che ha cambiato le sorti evolutive della popolazione mondiale.
Non le mandano certo a dire Stefano Bises e Davide Serino, creatori della sceneggiatura sublime: Make Italy Great Again!, schiaffone diretto a Trump, Guardatevi Attorno, siamo ancora tra Voi.
Gli argomenti di Mussolini sono scritti per descrivere certamente il modo in cui il fascismo si è imposto e sulla base di quali considerazioni, ma non smettono mai di evidenziare i punti le cui predizioni e gli strascichi sono facilmente ravvisabili nella storia di oggi. La base degli eventi: predominanza maschia e omertà dell'"opposizione", che tra paura, convenienza, ignoranza e stanchezza (ricordando che ogni dittatura nasce dalle macerie di uno sfacelo), stendono proprio il tappeto per la marcia dei fascisti.
Che dire del tocco unico e travolgente di Joe Wright, in grado di realizzare un pomposo e grottesco equilibrio di essenze nella personalità di Mussolini? Nulla stona e tutto è ricco, dalle immagini e dai loro colori, ai simbolismi, al ritmo che alterna filmati d'epoca a montaggi attuali, rifatti con gli attori della serie, alla trattazione delle personalità femminili della storia che dimostrano la sempre coerente essenza del femminino.
Su quest'ultimo punto, questo trittico di donne porta sullo schermo la perfetta caratterizzazione dell'universo femminile: Margherita Sarfatti, interpretata da Barbara Chichiarelli, la musa di Mussolini, l'amante forte e spregiudicata, donna di ghiaccio, che pensa di riuscire a salvare il proprio uomo dalla follia spregiudicata dell'essere uomo, ma che con forza riesce a ribellarsi e ad abbandonarlo; Donna Rachele, Benedetta Cimatti, moglie sottomessa, giustificatrice (quasi) fino alla fine, guardiana della casa che pur se intrisa dal concetto di supremazia maschile riesce ad allontanarsi dal marito, quantomeno fisicamente, offrendo un quadro dignitoso delle donne che sembrano non vedere perché deboli, ma che in realtà vedono benissimo e capiscono perfettamente, vittima di un sistema radicato dall'anno 0 e non per questo complici; Velia Matteotti, Elena Lietti, la moglie di Matteotti che diventa presenza eterea, fantasma visto unicamente da Mussolini, nonostante sia in vita, incarnazione della dignità femminile, della sopravvivenza a fatti inevitabili di certi meccanismi, della potenza vera della donna che dice: anche senza picchiarti a sangue, spararti, accoltellarti, impiccarti, bruciarti vivo come fanno i tuoi fascisti, io ti faccio male.
Un cast di eccellenze: da Gaetano Bruno, interprete di Giacomo Matteotti, passando per Francesco Russo (Cesarino), Lorenzo Zurzolo (Italo Balbo), approdando a Paolo Pierobon (Gabriele D'Annunzio), Vincenzo Nemolato (Vittorio Emanuele III), Fulvio Falzanaro (Giovanni Giolitti), Maurizio Lombardi (De Bono) e tutti gli altri, ci regalano una delle serie di cui avevamo più bisogno.
L'attesa del prosieguo è sempre ansiogena quando si incappa in un cinema che parla, e non a vuoto.
Le Migliori Classifiche
di Recitazione Cinematografica
Entra nella nostra Community Famiglia!
Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno
Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.
Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.