Mary Poppins e casi di censura curiosi

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~ LA REDAZIONE DI RC

La Censura Cinematografica e il Rating di Età


La censura cinematografica, un tempo vista come un bastione della morale pubblica, oggi suscita dibattiti accesi riguardo alla sua pertinenza e al suo impatto sulla libertà di espressione artistica. In un'epoca in cui il rispetto per la diversità e la sensibilità culturale hanno assunto un'importanza senza precedenti, il ruolo della censura e dei sistemi di rating di età nel cinema è diventato un argomento di discussione cruciale. La censura nel cinema ha origini che risalgono all'alba dell'industria cinematografica stessa. Inizialmente concepita per proteggere il pubblico da contenuti ritenuti immorali o inappropriati, la censura ha attraversato diverse fasi, evolvendosi da un sistema di divieti assoluti a un più sofisticato sistema di classificazione per fasce d'età, che mira a guidare piuttosto che a proibire. Il British Board of Film Classification (BBFC) gioca un ruolo fondamentale nel Regno Unito, decidendo quale pubblico possa accedere a determinati contenuti cinematografici. Il suo sistema di rating, che va dal certificato "U" (Universal) a "18", è un modello di riferimento per la valutazione della pertinenza dei contenuti in base all'età.

Il Caso di "Mary Poppins"


Recentemente, "Mary Poppins", un classico intramontabile, ha visto il suo rating passare da U a PG quasi sessant'anni dopo la sua uscita. Il motivo? L'uso di linguaggio discriminatorio, una decisione che ha sollevato interrogativi e dibattiti sul bilanciamento tra la conservazione del patrimonio cinematografico e la necessità di adattarsi ai cambiamenti sociali e culturali. Le reazioni a questa riclassificazione sono state miste, riflettendo la complessità del dibattito sulla censura. Da un lato, c'è chi vede in questi cambiamenti un passo necessario verso una maggiore sensibilità culturale; dall'altro, chi teme che tali misure possano limitare la libertà artistica e la capacità dei film di fungere da specchio dei tempi in cui sono stati creati. Non è la prima volta che la Disney, e il BBFC, si trovano a navigare le acque turbolente della censura e della riclassificazione. Film come "La collina dei conigli" e "Star Trek: The Motion Picture" hanno subito sorti simili, riflettendo l'evoluzione degli standard sociali e la crescente attenzione verso contenuti che potrebbero essere percepiti come offensivi o inappropriati.

CASI DI CENSURA RITENUTI OPPORTUNI


La censura nei media destinati ai bambini è un argomento delicato, che richiede un equilibrio tra la protezione dei giovani spettatori e il mantenimento della libertà di espressione artistica. Ecco una panoramica di casi in cui la censura è stata considerata necessaria, seguiti da esempi in cui è stata vista come eccessiva o contestata.



Casi di Censura Necessaria


1 . Tom e Jerry - Nelle vecchie puntate, erano presenti numerose scene di fumo, consumo di alcol e razzismo. La decisione di modificare o rimuovere queste scene nelle trasmissioni moderne è stata vista come un passo importante per adeguare il contenuto agli standard odierni di sensibilità e salute pubblica.


2 - Dumbo - La rimozione della scena degli "uccelli parlanti" nella versione live-action di "Dumbo" della Disney è stata un'azione volta a eliminare gli stereotipi razziali presenti nell'originale del 1941, considerati offensivi e datati.


3 - Pépe Le Pew - Il personaggio dei Looney Tunes, Pépe Le Pew (ovvero la puzzola perennemente innamorata), è stato criticato per il modo in cui rappresentava il corteggiamento, interpretato da alcuni come una banalizzazione dell'insistenza amorosa non consensuale. La sua esclusione da nuovi progetti è stata considerata necessaria per riflettere valori contemporanei riguardanti il consenso e il rispetto reciproco.


4 - La Sirenetta - Nella riedizione in DVD, sono state modificate alcune scene per rimuovere contenuti considerati inappropriati per il pubblico infantile, come la breve apparizione di un personaggio maschile con un'erezione accidentale.


5 - Aladdin - La famosa linea della canzone di apertura "dove ti tagliano l'orecchio se non ti piace il tuo volto" è stata modificata nelle versioni successive del film per evitare stereotipi culturali dannosi e offensivi.

Casi di Censura Contestata o Considerata Eccessiva


1 - Pingu - Un episodio in particolare di "Pingu" è stato ritirato dalla circolazione perché mostrava il piccolo pinguino che aveva paura di un'iniezione, provocando reazioni negative nei bambini riguardo alla paura degli aghi. Questa decisione è stata vista da alcuni come un'opportunità mancata di discutere paure comuni in un contesto rassicurante.


2 - Biancaneve e i sette nani - La recente critica riguardo al bacio del principe a Biancaneve, mentre lei è inconscia, ha sollevato dibattiti sulla rilevanza delle vecchie fiabe in un contesto moderno. Alcuni hanno visto queste critiche come un eccesso di censura, interpretando il gesto nel suo contesto originale di atto salvifico piuttosto che problematico.


3 -Looney Tunes - La decisione di rimuovere armi da fuoco dalle nuove produzioni dei Looney Tunes ha diviso l'opinione pubblica. Sebbene intesa a promuovere un messaggio anti-violenza, alcuni fan ritengono che alteri inutilmente la natura slapstick e surreale dei cartoni originali.


4 - Tappeto in Aladdin - La modifica di una scena in cui il tappeto gioca a scacchi con se stesso, eliminando una mossa illegale, è stata considerata eccessiva da alcuni appassionati di scacchi e fan del film, evidenziando come la censura possa a volte concentrarsi su dettagli minimi piuttosto che su questioni di sostanza.


5 - I Simpson - La rimozione di un episodio intero con Michael Jackson dalla circolazione, a seguito di nuove accuse contro il cantante, è stata controversa. Mentre alcuni vedevano la mossa come un gesto di rispetto verso le potenziali vittime, altri la consideravano una forma di "cancellazione culturale" che negava l'importanza storica e il valore intrinseco dell'episodio.

IL DIFFICILE EQUILIBRIO DELLA CENSURA


Questi esempi sollevano questioni importanti sull'approccio della Disney e di altre case di produzione alla censura e alla modifica dei contenuti. In un mondo in rapido cambiamento, come possono le industrie culturali bilanciare il rispetto per la sensibilità del pubblico con la necessità di preservare l'integrità artistica delle opere? Impatto della Censura sulla Recitazione e Produzione Cinematografica L'impatto della censura e dei sistemi di rating si estende ben oltre le decisioni di produzione, influenzando la creatività e l'espressione artistica. La sfida per registi e sceneggiatori è quella di navigare queste restrizioni, trovando modi innovativi per raccontare storie che rispettino i limiti imposti senza compromettere la loro visione.


Anche per attori e maestranze, le implicazioni della censura sono significative. Queste decisioni possono influenzare non solo la scelta dei progetti ma anche il modo in cui vengono realizzati, con un impatto diretto sulle opportunità di lavoro e sulla natura stessa della produzione cinematografica. Il dibattito sulla censura cinematografica è tanto complesso quanto necessario. Nel bilanciare la protezione del pubblico con la libertà di espressione artistica, è fondamentale ricordare l'importanza del contesto, della sensibilità e del continuo dialogo tra i creatori di contenuti e il loro pubblico. Invitiamo i lettori a riflettere su questi temi e a partecipare al dibattito sulla censura cinematografica. È solo attraverso la discussione aperta e il confronto che possiamo sperare di trovare un equilibrio che rispetti sia la necessità di protezione che la libertà artistica.


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