Monologhi e momenti intensi di \"Squid Game\" - episodi finali

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Non giudicare un libro dalla copertina.


~BELLE

VOGLIO AVVENTURE IN LUOGHI SCONOSCIUTI!


Cari lettori e appassionati di recitazione,


in occasione del finale di stagione di "Squid Game: la sfida", continuiamo la raccolta dei monologhi e momenti più intensi di "Squid Game". Questa serie, che ha catturato l'attenzione del mondo intero, offre una panoramica unica sull'arte del cinema e della recitazione. Sia che siate attori emergenti che spettatori appassionati, ci sono innumerevoli lezioni da imparare osservando queste performance. Vi invito quindi a immergervi con me in questi momenti di pura espressione artistica. Giocatori e persoaggi.


Link qui per la parte uno di questa avventura.


MOMENTI ICONICI DEGLI EPISODI FINALI DI "SQUID GAME"


EPISODIO SEI - GGAMBU


MINUTAGGIO: 34:05 - 35:18


PERSONAGGIO: GIOCATRICE 067


Questo primo monologo inaugura un momento intenso. I partecipanti continuano ad essere decimati, e si trovano di fronte ad una sfida terribile: eliminare il proprio compagno di gioco. Una sfida che nessuno potrebbe affrontare con leggerezza. Di fronte a questa immagine desolante una giocatrice si lascia andare al triste passato che la accompagna.



IL MONOLOGO


Il primo morto che ho visto è stata mia madre. un giorno sono tornata da scuola e l'ho trovata sul pavimento, senza vita. E vicino a lei c'era il mio cosiddetto padre con un coltello in mano. Il secondo morto che ho visto, è stato mio padre. E quella vicino a lui, con un coltello, ero io. Mio padre era un pastore. Ogni volta che picchiava mia madre e mi faceva cose impensabili, non faceva altro che pregare, perché i nostri peccati fossero perdonati. Però non ha pregato quando ha ucciso mia madre. Sapeva che non poteva essere perdonato.



EPISODIO 7 - V.I.P.S.


MINUTAGGIO: 1:34- 2:46


PERSONAGGIO: GIOCATRICE 212


212, affronta uno dei suoi traditori con una miscela di sarcasmo e amarezza. Questo monologo ci mostra come le regole del gioco, spesso crudeli e impietose, possono paradossalmente salvare una vita, capovolgendo le aspettative e riscrivendo il destino del personaggio. Inizialmente, il tono sembra giocoso, quasi beffardo, ma ben presto si trasforma in una denuncia amara della realtà del gioco e della società stessa.


MONOLOGO


Toxu, tesoro, ti stavo aspettando. Che c'è? E' come se tua madre fosse tornata dal regno dei Morti? Per quelli con la maschera sono "l'anello debole". Quando eravamo piccoli chiamavamo così chi rimaneva senza compagno! Dai! Lo sapete tutti, lo so. "L'anello debole"! E poi... sono stati così gentili da riaccompagnarmi qui, ahah... beh... per loro, non abbandonare il bambino più debole... era una regola bellissima. Per evitare che il bambino più debole venisse emarginato. Ah! Porca puttana! Non è una grandissima ficata?!



EPISODIO 7 - V.I.P.S.


MINUTAGGIO: 7:37 - 9:15


PERSONAGGI: GIOCATORE 069, GIOCATORE 218


In questo intenso scambio di battute, assistiamo a una delle scene più emblematiche di "Squid Game", che mette in luce la trasformazione radicale dei personaggi sotto l'immensa pressione del gioco. Il dialogo tra i giocatori rivela come la disperazione e la lotta per la sopravvivenza possano spingere le persone a confrontarsi con le loro paure più profonde e i loro lati più oscuri. La disperazione di un giocatore di fronte alla morte di sua moglie (avvenuta per mano sua), che implora gli altri di abbandonare il gioco, si scontra con la dura realtà espressa dal Giocatore 218. Quest'ultimo, con parole taglienti, sfida il senso di moralità e umanità degli altri partecipanti, sottolineando il prezzo emotivo e morale pagato per rimanere nel gioco.



IL DIALOGO


GIOCATORE 069: Perché non la finiamo qui? Io non voglio, non posso andare avanti. Possiamo fermarci se la maggioranza è d'accordo. bastano nove persone e possiamo andar via. Nessuno di voi vuole lasciare questo posto? Se volete andarvene, alzatevi, vi prego! Come fate a definirvi umani! Davvero volete continuare con questa follia soltanto per denario? Avete ucciso tutti la persona più cara che avevate in questo posto infernale soltanto per denaro.


GIOCATORE 218: e se te ne vai? Pensi che una volta uscito tua moglie tornerà in vita? Che sarai perdonato per averla lasciata morire? Se ti fa tanto male perché sei tornato qui vivo, dovevi morire tu al posto suo! Quelli non rappresentano solo tua moglie. sono il prezzo di ogni morte avvenuta in questo posto. Vuoi che ce ne andiamo via da qui per riiniziare una vita di merda? Ricominciare tutto da capo, tormentati dai nostri sensi di colpa? Siete pronti a vivere in questo modo? Se pensate di andarvene subito. Alzatevi e andate via!


SE SOLO POTESSI... VEDERE IL MONDO FUORI DA QUI


IL CONFRONTO FINALE TRA IL GIOCATORE OO1E IL GIOCATORE 456


EPISODIO 9 - UN GIORNO FORTUNATO


MINUTAGGIO: 28:58 - 41:21


PERSONAGGI: GIOCATORE 001, GIOCATORE 456


Ultimo confronto tra il Giocatore 001 e il 456. La conversazione svela la verità dietro gli eventi del gioco, e la natura complessa e ambigua dell'amicizia e della fiducia che si è sviluppata tra i due personaggi. Questo dialogo è un punto di svolta per il modo in cui il pubblico percepisce i personaggi e le motivazioni che li hanno guidati. Il Giocatore 001, rivelatosi come l'architetto dietro l'intero gioco letale, ingaggia un'ultima sfida con il 456, offrendo una finestra sulla sua visione distorta della vita e del divertimento. La conversazione si trasforma in un gioco psicologico, dove il Giocatore 1 mette alla prova il 456 con un ultimo esperimento sociale, mentre rivela il suo cinismo e la sua disillusione sulla vita.



IL DIALOGO


GIOCATORE 001: Mi passeresti un pò d'acqua? Per favore.


GIOCATORE 456: Non capisco. Si può sapere chi è?


001: Quell'uomo che vedi laggiù. Dev'essere ubriaco: è seduto là per terra da molte ore. Sembra proprio che sia un senzatetto.


456: Lei... c'era lei dietro a tutto quanto?


001: Se rimane ancora lì rischierà di morire di freddo. Non vedo nessuno ceh voglia aiutarlo


456: Perché diavolo lo ha fatto?


001: Tu che cosa faresti?


456: Risponda! Perché ha fatto una cosa del genere.


001: Pensi che ti fermeresti per cercare di aiutare quel rifiuto umano puzzolente?


456: Lei chi è? Perché mi ha lasciato vivere?


001: Vorrei che facessi un altro gioco con me. Se quell'uomo resta lì fino a mezzanotte, vinco io. Se qualcuno lo aiuta prima di quell'ora, in quel caso vinci tu.


456: Basta con le stronzate. Potrei ucciderla in questo istante.


001: Se lo farai, non potrai mai avere la risposta che cerchi. Se farai questo gioco con me, risponderò alla tua domanda.


456 GUARDA ALLA FINESTRA. GUARDA L'OROLOGIO


456: D'accordo, ma se perde, la ammazzerò con le mie mani.


001: Bene, allora, tu che cosa punti?


456: Qualunque cosa. E comunque se volesse potrebbe prendermi tutto. Mi dica, lei chi è.


001: Ecco, io, guadagno soldi prestandoli.


456: Quanto è facile per lei fare soldi, visto che fa cose come questa?


001: Il denaro. Tu lo sai che cosa vuol dire fare soldi? E' mai stato facile?


456: Secondo lei, quanti soldi vale la verità, e quanti ne vale una bugia? O 'Ill Nam, è veramente questo il suo nome?


001: Si, è il mio nome, O i'll name. Ed è vero anche che ho un tumore in testa. E'così. Molto tempo fa vivevo in una casa con mia figlia e mio figlio in un vicolo come quello. Tu hai ancora fiducia nelle personne, dopo tutto quello che hai passato?


456: Perché mi voleva vedere?


001: Ho saputo che non hai toccato il tuo premio in denaro, e che vivi la tua vita di sempre. E' perché ti senti in colpa?


456: In colpa? Non dovrebbe permettersi di parlare di colpa.


001: Quei soldi erano il premio per la tua fortuna e per il tuo impegno. Ti sei guadagnato il diritto di usarli. Guardami bene: La vita è breve.


456: Per quale motivo l'ha fatto?


001: Lo sai che cos'hanno in comune una persona senza soldi e una persona che al contrario ne possiede una quantità eccessiva? Lo sai? Per loro la vita non è affatto divertente. Se possiedi troppo denaro, non importa cosa compri, mangi, o bevi, alla fine diventa tutto molto noioso. A un certo punto i miei clienti hanno iniziato a dirmi tutti la stessa cosa: che non provavano più alcuna gioia, nonostante il denaro che avevano. Quindi ci siamo riuniti e abbiamo riflettuto un pò. Che possiamo fare per rendere la vita più divertente?


456: Divertente? Ci ha fatto passare un inferno per divertimento.


001: Sembra che tu lo abbia dimenticato. Io non ho mai fozato nessuno a partecipare al nostro gioco; e voi siete anche tornati spontaneamente, di vostra volontà.

Sembra che la tua fortuna ora ti abbia abbandonato. Hai davvero ancora tutta questa fiducia nelle persone?


456: Ma perché ha partecipato al gioco?


001: Quando ero bambino, qualunque cosa facessi con gli amici mi divertivo talmente che perdevo la cognizione del tempo. Volevo provare la medesima sensazione prima di morire. Una cosa che non puoi mai provare, se sei uno spettatore. Volevo quella sensazione.


456: E allora, si è divertito?


001: Prima tu mi hai chiesto perché ti ho lasciato vivere: perché mi sono divertito a giocare con te. Proprio grazie a te mi sono tornate in mente cose del mio passato che avevo dimenticato. E' passato tantissimo tempo, da quando mi divertivo così.


IL BARBONE VIENE SALVATO


456: Lo stanno aiutando!


Il giocatore 001 è morto. Mezzanotte.


SI, SONO STATA IO CHE HO LIBERATO IL PRIGIONIERO


Concludendo il nostro viaggio attraverso i monologhi di "Squid Game", spero abbiate percepito la profondità emotiva e la complessità dei personaggi che questa serie ha saputo offrire. Ogni parola, ogni pausa, ogni espressione ci racconta una storia, ci mostra un frammento di anima. Per gli attori e le attrici che ci seguono, questi monologhi sono esempi straordinari di come trasmettere emozioni autentiche e complesse attraverso le parole. Spero che possano ispirarvi e guidarvi nel vostro cammino artistico. E ricordate, ogni personaggio, ogni storia, è un'occasione per imparare, crescere e brillare.



Con affetto,


Belle


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