Monologo - Alma in \"Tarot: La profezia del Male\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Interpretare il monologo di Alma in Tarot - La profezia del male è una sfida affascinante per un’attrice che voglia immergersi in un personaggio carico di storia, dolore e mistero. Questo monologo è un viaggio nel passato tormentato di Alma, una sopravvissuta che ha visto amici morire e ha speso la sua vita a combattere contro una maledizione oscura.

I TAROCCHI DEL MALE

MINUTAGGIO: 43:37-49:25

RUOLO: Alma

ATTRICE: Olwen Fouéré

DOVE: Amazon Prime Video


INGLESE


Mexico City, 1951. Six mysterious deaths in under 48 hours. One connection between the victims: They all got their horoscopes read at a wedding. 1969, half a million people arrive at Woodstock. Three days later, eight people are dead. All in freak accidents. Last time they were seen alive, they were reading each other's horoscopes. London, 1988. A group of friends get together for a weekend trip. Only one of them walks away alive. All of these readings were done... with cards from a wooden box with a zodiac wheel on the front of it. I was the one in London who survived. I spent my whole life trying to understand why. Why I lived and they didn't. I did everyone's reading but my own. By the time I realized it was the deck, it was long gone. I tracked it to an antiquities dealer, who sold it at an auction in Manhattan almost 15 years ago. I've been searching for it ever since. So I could destroy it. Thousands of years ago, horoscopes were the primary tool used by ancient civilizations to navigate a dark and unpredictable world. There are many ways to read horoscopes. But combining horoscopes and tarot was, and still is, the most powerful form of divination known to man. She knew that. The Astrologer. Hungary. A count and his wife were expecting their first child. The count, a practitioner of the occult, had his own personal astrologer, a peasant woman of incredible skill. Using tarot to read horoscopes, she could forecast the future with startling clarity. One day... she foresaw that the count's wife and son would not survive childbirth. The count ordered The Astrologer to change her prediction. She tried. But fate told her the same thing, again and again. The Death card can mean the end of something, or the start of something new. But in this case, it just meant death. The Astrologer and her daughter were cast out. Banished. Soon after, the readings came to pass, exactly as The Astrologer had predicted. The count accused The Astrologer of witchcraft. They killed her daughter. An eye for an eye. Legend has it... The Astrologer did readings for the count and those of his closest circle. She performed a dark ritual. She killed herself. She bound her soul to the cards. Sealing their fate and hers. A death curse. Not long after, the count and those closest to him died horrible deaths. She got her revenge. She had cursed the cards and inverted the zodiac. Now anyone who has their horoscope read using those cards will have to face the dark side of fate. The stars are working against you. Just like they worked against my friends. Destroy the deck. Then maybe you'll have a chance to change your fate.



ITALIANO



Città del Messico. 1951. Sei morti misteriose in meno di 48 ore. Unico collegamento tra le vittime: durante un matrimonio gli era stato letto l'oroscopo. 1969. Mezzo milione di persone arrivano a Woodstock. Tre giorni dopo, ne muoiono otto. Tutte in strani incidenti. L'ultima volta viste vive, si stavano leggendo l'oroscopo a vicenda. Londra. 1988. Un gruppo di amici si riunisce per una gita del weekend. Solo uno di loro torna vivo. Tutte quelle letture furono fatte con le carte di una scatola di legno, con sopra la ruota dello Zodiaco. Sono io l'unica sopravvissuta di Londra. Ho passato tutta la mia vita a chiedermi perché non sono morta con gli altri. Avevo letto le carte di tutti, tranne le mie, e quando ho capito che c'entrava il mazzo, purtroppo era sparito. Sono riuscita a risalire ad un antiquario che l'aveva venduto a un'asta di Manhattan circa 15 anni fa, ma non ho mai smesso di cercarlo, per poterlo distruggere. Migliaia di anni fa, gli oroscopi erano fondamentali per le antiche civiltà. Per orientarsi in un mondo imprevedibile e oscuro. Ci sono molti modi per leggere un Oroscopo. Ma combinare Oroscopo e Tarocchi era, ed è ancora la più potente forma di divinazione conosciuta, e lei lo sapeva: l'astrologa. Ungheria. 1798. Un conte e sua moglie aspettavano il suo primogenito. Il conte praticava le arti occulte, e aveva un'Astrologa personale. Un'umile donna con abilità straordinarie. Usava i tarocchi per leggere l'Oroscopo, e sapeva predire il futuro con estrema chiarezza. Un giorno predisse che la moglie del conte e il bambino non sarebbero sopravvissuti al parto. Il conte ordinò all'astrologa di cambiare previsione. Lei ci provò. Ma il destino le dava sempre la stessa risposta. La carta della Morte può indicare la fine di qualcosa. O l'inizio di una nuova... ma in quel caso significava solo morte. L'Astrologa e sua figlia furono cacciate, bandite. Poco tempo dopo, le letture si verificarono. Esattamente come aveva predetto l'Astrologa. E così, il Conte l'accusò di stregoneria, e fece uccidere sua figlia. Occhio per occhio. Secondo la leggenda, l'astrologa lesse le carte del conte, e delle persone a lui più vicine. Eseguì un oscuro rituale, e si tolse la vita, vincolando la sua anima alle carte. E legando il loro destino al suo. Un patto mortale. Poco tempo dopo, il conte e tutti i suoi cari morirono in modi terribili. L'Astrologa si era vendicata. Aveva maledetto le carte, e sovvertito lo Zodiaco. Da allora, chiunque si sia fatto leggere l'Oroscopo, usando quelle carte, deve affrontare il lato oscuro del destino. Le stelle tramano contro di voi, proprio come è successo ai miei amici. Distruggete il mazzo, e forse potrete cambiare il vostro destino.

TAROT - LA PROFEZIA DEL MALE

"Tarot - La profezia del male" si inserisce perfettamente nel filone horror paranormale che unisce le atmosfere da "weekend tra amici" in una villa isolata al macabro intreccio della superstizione, questa volta rappresentata dal misterioso mazzo di tarocchi. L’aspetto affascinante di questo film è il modo in cui rielabora il simbolismo delle carte dei tarocchi, trasformandole in presagi di morte inesorabile per i protagonisti. Ogni carta letta da Haley si manifesta poi come un’entità terrificante che agisce secondo la propria rappresentazione, incarnando e amplificando le peggiori paure di chi la riceve.


Ogni personaggio vede materializzarsi un aspetto della propria identità o del proprio destino nella forma di uno spettro o di un demone, che riflette i significati più sinistri delle carte: il Diavolo per Grant richiama l’aspetto della corruzione e della tentazione, mentre l’Eremita per Lucas è la solitudine mortale. Questi incontri con la morte si sviluppano gradualmente, costruendo una tensione crescente che culmina nell'escalation finale.

La svolta narrativa con l’introduzione di Alma Astrom, esperta dell’occulto, è un classico espediente che però funziona. Qui, la sua figura aggiunge una dimensione storica e mitologica alla vicenda, legando il mazzo maledetto all'Astrologa del XVIII secolo, una presenza evocativa che emerge quasi come un’antagonista vivente, ben oltre la sua morte. L'elemento soprannaturale si fa più intricato e sembra dirci che le carte non sono solo oggetti, ma entità che racchiudono una propria volontà maligna e vendicativa.


Uno dei momenti chiave è sicuramente il tentativo fallito di distruggere le carte: non basta sapere da dove viene, serve trovare un modo per fermarla. La decisione di Haley di usare le carte contro l'Astrologa stessa è sia un atto di ribellione contro il destino già scritto, sia un confronto catartico con il suo passato e il dolore della perdita della madre.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo di Alma è un'esposizione che aggiunge profondità alla mitologia del mazzo maledetto e chiarisce il legame fatale tra le carte e le morti che circondano i protagonisti. La sua narrazione ci guida attraverso una sequenza di episodi, un crescendo di orrore e maledizioni che, a partire da secoli fa, arriva ai giorni nostri. Il racconto di Alma ricorda quasi un'antica leggenda, che si dipana con un ritmo che sa di inevitabilità, come una profezia destinata a compiersi, e ci fa sentire l’ineluttabilità del destino.


Città del Messico, Woodstock, Londra – i tre scenari storici che Alma descrive portano lo spettatore a comprendere la portata e la natura internazionale della maledizione. Si tratta di una maledizione globale e transgenerazionale, che ha già reclamato molte vite. Ogni volta, la maledizione si attiva con una lettura dell’oroscopo, come un rituale che fa da detonatore, e ogni volta rimane un unico sopravvissuto. Questo dettaglio sottolinea la natura spietata della maledizione, la sua capacità di isolare chi sopravvive, condannandolo a convivere con un senso di colpa insostenibile.

Quando Alma introduce l’Astrologa, la narrazione si fa ancor più oscura e personale.


L’Astrologa appare come un personaggio tragico, quasi shakespeariano: una donna dotata di abilità straordinarie, che cerca di piegare il destino per salvare la vita della figlia ma finisce per sprofondare in un abisso di vendetta e magia oscura. La sua storia si carica di un senso di profonda ingiustizia: è bandita e perseguitata per aver previsto una morte che non poteva essere evitata. La carta della Morte, che nelle letture dei tarocchi può avere significati molteplici, qui rappresenta solo ed esclusivamente la fine, una lettura senza ambiguità che condanna sia la contessa che il nascituro.


L’Astrologa non può fare altro che accettare l’esito della carta, e questo suo “fallimento” – l’incapacità di modificare il futuro – segna il punto di rottura. Da quel momento, il suo dolore e la sua disperazione si trasformano in una forza distruttiva, un ultimo atto di ribellione contro l’ingiustizia che ha subìto.

La vendetta finale dell’Astrologa, il patto mortale che vincola la sua anima al mazzo, è la vera svolta soprannaturale del monologo. In questo momento, Alma rivela non solo che il mazzo è maledetto, ma che esso rappresenta un'interferenza diretta nel tessuto dello Zodiaco stesso. L’Astrologa manipola e distorce il potere ancestrale dello Zodiaco, trasformandolo in una forza perversa e vendicativa. Questo elemento aggiunge un aspetto inquietante e affascinante: la stessa struttura dell’universo e delle stelle sembra essere stata “sovvertita” per servire uno scopo di vendetta.


Il monologo si chiude con il messaggio di distruggere il mazzo, l’unico atto che, forse, può spezzare il legame con l’Astrologa e liberare i protagonisti dal loro destino funesto. Ma anche qui c’è una nota di ambiguità: Alma usa la parola “forse”, lasciando intendere che la maledizione è talmente antica e potente che persino distruggere il mazzo potrebbe non essere sufficiente. Questo monologo è il cuore tematico del film, un monito che riecheggia attraverso i secoli, una storia di dolore e maledizione che avvolge i protagonisti in una rete di predestinazione.

SUGGERIMENTI PER L'INTERPRETAZIONE

Interpretare il monologo di Alma richiede intensità, controllo emotivo e una capacità di trasmettere un’oscura rassegnazione. L’attrice dovrà incarnare il personaggio di una sopravvissuta, segnata dagli orrori che ha visto, ma anche profondamente consapevole del potere che queste parole racchiudono.


1. Comprendere il Passato del Personaggio


Prima di tutto, un'attrice dovrebbe immergersi nel background di Alma. La donna porta su di sé il peso di anni di ricerca e di eventi terrificanti, e questo vissuto deve trasparire in ogni parola. Ogni frase dovrebbe trasmettere il dolore di chi ha visto amici morire e ha passato la vita a fuggire e ricercare questo maledetto mazzo di tarocchi. L'attrice potrebbe trarre ispirazione da figure tragiche del cinema o della letteratura, personaggi che hanno visto troppo e portano le cicatrici di quella conoscenza.

Suggerimento: Prima di eseguire il monologo, immaginare Alma in uno di quei momenti tragici: l'istante in cui si rende conto che è l'unica sopravvissuta a Londra. Questo può dare all'attrice un contesto emotivo che si rifletterà nel tono e nella postura.


2. Tono di Voce: Calmo ma Carico di Tensione


Il tono di Alma dovrebbe essere calmo, quasi rassegnato, come quello di una persona che ha accettato un destino crudele. Non deve però essere monotono: all'interno di questo tono calmo, dovrebbero emergere lievi variazioni che suggeriscono il dolore trattenuto e la tensione crescente.

Tecnica: Per creare l’atmosfera giusta, potrebbe essere utile parlare leggermente più sottovoce, come se Alma fosse stanca di ripetere questa storia ma al tempo stesso obbligata a raccontarla per mettere in guardia gli altri. Lasciare che alcune frasi escano come un sussurro intenso, specialmente nelle descrizioni più agghiaccianti come "Tutte quelle letture furono fatte con le carte di una scatola di legno, con sopra la ruota dello zodiaco."


3. Giocare con i Silenzi


Il monologo offre ottimi punti in cui una pausa può amplificare l’impatto delle parole. Dopo ogni data che Alma cita (1951, 1969, 1988), l'attrice può fermarsi per un attimo, come se quelle date fossero immagini vivide che riemergono con dolore. Lasciare brevi pause tra i diversi episodi crea uno spazio di tensione che permette al pubblico di “vedere” quegli eventi nella mente di Alma.

Esercizio: Provare il monologo con pause variabili, esplorando diversi ritmi e osservando dove la tensione si intensifica. Una pausa più lunga dopo "Sono io l'unica sopravvissuta di Londra" può enfatizzare il peso di quell’esperienza.


4. Esplorare un’Espressività Sottile e Controllata


Alma è una sopravvissuta che ha trovato un modo per convivere con esse. L'attrice dovrebbe mantenere il volto calmo, magari con un'espressione che si avvicina alla tristezza più che al terrore. L’intensità dell’interpretazione deve emergere più dallo sguardo che dai gesti.

Consiglio: Mantenere lo sguardo fisso in avanti, come se vedesse immagini passate o fosse rivolta a un punto oltre il pubblico. L’attrice può sperimentare con l’abbassare lievemente lo sguardo in alcune frasi, creando un effetto di introspezione.


5. Concentrarsi su Parole Chiave


Ci sono frasi e parole che racchiudono il nucleo della maledizione: “sovvertito lo Zodiaco”, “patto mortale”, “vendetta”. Ogni volta che Alma pronuncia una di queste espressioni, deve emergere una nota di timore e consapevolezza.

Tecnica: Per enfatizzare queste parole, l'attrice può abbassare leggermente il tono o usare un tono tagliente, come se Alma sentisse ancora l’eco della maledizione che narra.


6. Trasmettere Empatia e Senso di Avvertimento


Alma sta cercando di mettere in guardia gli altri. Il monologo dovrebbe avere il tono di un’ammonizione finale: Alma vuole salvare i presenti, e si sente in dovere di farlo. Questa premura emerge nei momenti finali del monologo, quando dice “Distruggete il mazzo, e forse potrete cambiare il vostro destino.”

Suggerimento: Verso la fine, Alma potrebbe intensificare il suo tono, come se implorasse gli altri di ascoltarla. Un tono di supplica può rendere l’avvertimento più efficace.


7. Aggiungere un Respiro Finale di Sollievo o di Sconfitta


Concluso il monologo, l’attrice dovrebbe prendere un respiro lento e visibile, come se avesse scaricato un fardello. Questo respiro può rappresentare la sensazione di aver finalmente raccontato una verità dolorosa, oppure di aver lasciato una parte della sua anima in quelle parole. È un piccolo dettaglio, ma può avere un effetto potente

CONCLUSIONE

Interpretare Alma in questo monologo significa dar vita a una figura tragica, consumata dal ricordo della morte e dal peso del destino. Ogni dettaglio – dal tono di voce alle pause, dall’intensità dello sguardo al controllo dei gesti – è fondamentale per trasmettere al pubblico la profondità della sua esperienza.

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