Monologo Maschile - Alvaro Morte in \"Immaculate - la Prescelta\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Interpretare il monologo di Padre Tedeschi in Immaculate significa calarsi in un personaggio consumato dalla devozione e dall’ossessione, una figura in bilico tra fede e scienza, fanatismo e missione sacra. Padre Tedeschi ha dedicato la propria vita a una visione distorta di redenzione e salvezza, tanto da sacrificare la propria morale e umanità per inseguire un ideale di resurrezione divina. Affrontare questo monologo richiede all’attore di incarnare il tormento interiore e la fredda determinazione di una figura che vede se stessa come l'artefice di un nuovo miracolo.

IL NUOVO MESSIA

MINUTAGGIO: 1:46:30-1:48:30
RUOLO: Padre Tedeschi

ATTORE: Alvaro Morte
DOVE: Amazon Prime Video



INGLESE


I want to apologize if any of my actions made you feel scared. And I want to reassure you that you’re safe. When you look at this, what do you see? Some people might see just an old piece of iron, a rusty nail. For those of us who know, we see proof of Jesus’ sacrifice, a symbol of his suffering. And for 2,000 years, that’s all it was. But we looked closer, and we found blood, tissue, little fragments of bone, a genetic code. All we had to do was crack it… the key to resurrection. You’re insane. Let me show you. It’s taken us 20 years of trial and error, 20 years for God to deliver unto us the knowledge and the perfect fertile vessel. These are all our failures. What’s inside you is our success. I left the field of genetics because some people disagreed with the ethics of my experiment. So many people have such a narrow view of its potential. But here in the church, here they understood that a simple procedure could bring us salvation. I am not playing God. Do you know what it’s like to watch the miracle die in the womb, to fail God again and again and again, but find the strength to keep going? This is my calling. And this, this is yours.



ITALIANO



Io desidero scusarmi con te, se qualche mio comportamento dovesse averti spaventata. E voglio rassicurarti che sei al sicuro. Quando guardi questo, che cosa vedi? C'è chi vedrebbe solo un pezzo di ferro davanti a cui ci si inginocchia. Per coloro di noi che sanno, è la testimonianza del Sacrificio di Gesù. Simbolo della sua sofferenza, e per duemila anni è stato solo questo. Ma noi abbiamo guardato più da vicino. E abbiamo trovato sangue, tessuto, e piccoli frammenti di osso. Un codice genetico. Dovevamo solo decifrarlo. La chiave per la sua resurrezione. Ti faccio vedere. Ci sono voluti 20 anni di tentativi ed errori. 20 anni, prima che Dio ci consegnasse la conoscienza, e il perfetto, fertile contenitore. Quello che è dentro di te, è il nostro successo. Ho lasciato i campo della genetica perché qualcuno non era d'accordo sugli aspetti etici del nostro esperimento. Certe persone hanno una visione così ristretta del suo potenziale... Ma qui, nella chiesa, qui hanno compreso che un semplice procedimento poteva condurci alla salvezza. Non gioco a fare Dio. Sai che si prova a veder morire il miracolo di Dio nel grembo? Deludere Dio ancora e ancora e ancora? E trovare la forza di andare avanti? Questa è la mia missione. E questa... è la tua.

IMMACULATE - LA PRESCELTA

"Immaculate" esplora il potere della fede e il limite oltre cui si può arrivare in nome di essa, incastonando la sua storia in un convento misterioso e cupo, dove antiche tradizioni si intrecciano con terribili rituali e segreti oscuri. È un horror gotico che unisce la riflessione religiosa con l’inquietante viaggio di una giovane suora, Cecilia, che si avventura in un luogo apparentemente sacro ma, come scoprirà, tutt’altro che consacrato.


Suor Cecilia, protagonista del film, è una giovane suora che porta con sé un passato traumatico e quasi miracoloso: salvata dalla morte in un lago ghiacciato, ha interpretato l’esperienza come un segno divino e dedicato la sua vita a Dio. Invitata in un convento italiano per aiutare suore morenti, si ritrova presto immersa in un’atmosfera inquietante e ricca di simbolismi religiosi, tra cui una presunta reliquia del Chiodo Sacro. Fin dai primi giorni, Cecilia percepisce stranezze nelle dinamiche del convento: la presenza delle misteriose figure incappucciate, i segni incisi sui corpi delle altre suore, e i comportamenti ossessivi e silenziosi dei membri della congregazione suggeriscono segreti profondamente radicati.


Uno dei momenti chiave della trama è quando Cecilia scopre di essere incinta, nonostante abbia mantenuto la sua castità. Le consorelle vedono in questo evento un miracolo e iniziano a considerarla una nuova Vergine Maria, elevandola ad oggetto di venerazione e invidia. Ma questa gravidanza si rivela presto una condanna, il preludio a scoperte terrificanti: si scopre infatti che padre Tedeschi, un ex genetista, ha ingravidato artificialmente Cecilia con il DNA della reliquia, nel tentativo di creare un nuovo messia. Quest’ultimo orrore rivela la follia alla base del culto che anima il convento e ne svela il lato oscuro.


Cecilia, sempre più isolata e sopraffatta, decide di lottare per la propria libertà, arrivando a inscenare un aborto e a confrontarsi violentemente con le autorità del convento, inclusi padre Tedeschi e le altre figure di potere. La sua fuga si trasforma in una battaglia contro una follia istituzionalizzata, culminando nell’incendio del laboratorio e nella morte dei suoi aguzzini.


Attraverso una serie di scene angoscianti e visionarie, la sua ricerca di liberazione la porta a compiere gesti estremi, inclusa la tragica decisione finale: uccidere il “bambino” nato dalla sua terribile esperienza.

ANALISI MONOLOGO

Questo monologo di Padre Tedeschi è un momento centrale nel film, in cui emerge la follia e la distorsione della fede che anima il personaggio.

Sin dall’inizio del discorso, Padre Tedeschi cerca di costruire un ponte tra lui e Cecilia, presentandosi quasi in veste di guida, persino di “mentore spirituale.” Si scusa se le sue azioni hanno spaventato Cecilia, un tentativo di tranquillizzarla per renderla più ricettiva al messaggio che sta per rivelare.


Ma già da queste scuse emerge un sottilissimo inganno: non è tanto una sincera richiesta di perdono, quanto un modo per rassicurare Cecilia prima di svelarle qualcosa di destabilizzante e insidioso. Tedeschi non considera le sue azioni fanatismo, ma missione sacra, un punto di vista che non ammette ripensamenti o remore morali.

Quando PadreTedeschi mostra la reliquia, spiega che “alcuni vedrebbero solo un pezzo di ferro... per noi è testimonianza del Sacrificio.” L’oggetto, che rappresenta la sofferenza e la redenzione, diventa agli occhi di Tedeschi uno strumento per operare una nuova “creazione” basata sulla genetica. L’idea che la croce sia qualcosa di biologico, con "sangue, tessuto, frammenti di osso" estrapolabili per codificare Dio stesso, è una contaminazione della fede, in cui scienza e religione si mescolano pericolosamente. Non c’è il senso della sacralità, ma una visione pragmatica e distorta, come se il corpo di Cristo fosse un codice genetico da ricostruire, da “decifrare.”


Tedeschi rivela il cuore del suo progetto: la creazione di un nuovo “contenitore” per la resurrezione di Cristo. In questa ricerca ossessiva, emerge un’idea di Dio quasi come una divinità vendicativa e insaziabile che, secondo Padre Tedeschi, richiede un tributo di sangue e sacrificio. La sua missione è diventata un’ossessione che va oltre la morale tradizionale, invocando una giustificazione per ogni azione, per quanto aberrante: "non gioco a fare Dio,” dice, quasi come se il suo lavoro fosse guidato da una chiamata superiore, non da una sua personale volontà. Questa frase rivela una dissociazione psicologica che lo rende cieco alla realtà delle sue azioni. Non è più in grado di distinguere la fede dalla scienza, la devozione dall’arroganza, il bene dal male.


Il monologo sprofonda ancora di più nella psiche fragile di Padre Tedeschi quando parla dei suoi fallimenti: “Sai che si prova a veder morire il miracolo di Dio nel grembo?" Ogni fallimento diventa una prova di fede e un fallimento personale verso Dio. I vent'anni di tentativi e il continuo fallimento hanno plasmato la sua ossessione, portandola a idealizzare la sofferenza come parte integrante della sua missione. Questo “deludere Dio ancora e ancora e ancora” la deforma mentalmente, rendendola pronta a qualsiasi sacrificio per raggiungere il proprio scopo, incluso quello di manipolare e sfruttare giovani donne come Cecilia.


Il momento più inquietante è la conclusione del monologo, quando Padre Tedeschi parla della “missione” che passa a Cecilia. Con queste parole, cerca di trasferire il suo stesso peso morale e psicologico alla giovane suora, quasi a voler “contagiare” anche lei con la stessa ossessione che ha divorato la sua anima.

SUGGERIMENTI PER L'INTERPRETAZIONE

Per un attore che vuole interpretare il monologo di Padre Tedeschi, ecco alcuni suggerimenti per affrontare la scena in modo intenso e credibile, facendo emergere tutte le sfaccettature psicologiche di un personaggio profondamente complesso e disturbato.


1. Costruisci un Mix di Calma e Autorità

Calma Apparente: PadreTedeschi non si vede come un fanatico, ma come una guida spirituale sicura del suo ruolo. La sua calma deve essere tangibile, quasi ipnotica, come una maschera che nasconde la follia. Comincia il monologo con un tono pacato, addirittura rassicurante, come se stesse parlando con affetto a Cecilia. È fondamentale evitare di mostrare tensione o agitazione iniziale, puntando invece su una compostezza che trasmetta il controllo che Tedeschi pensa di avere.

Autorità Sottile: Questo personaggio è abituato a comandare e a non essere messo in discussione, per cui è essenziale che tu faccia emergere una sottile, quasi impercettibile arroganza. Anche quando Padre Tedeschi “si scusa,” dovrebbe sembrare più un rituale di controllo psicologico che una vera ammissione di colpa.


2. Rendi Tangibile il Contrasto tra Fede e Scienza

Dai Peso alle Parole Religiose: Ogni volta che Tedeschi parla di “fede” o “sacrificio,” aggiungi un peso emotivo e una riverenza quasi palpabile. Fai una breve pausa prima di pronunciare parole come “Sacrificio,” “Cristo” e “miracolo,” per enfatizzare il loro significato nel suo mondo distorto.

Distacco Scientifico nei Momenti Chiave: Quando passa alla parte scientifica del discorso, come la scoperta del “codice genetico” o l’utilizzo del DNA, cambia sottilmente il tono. Usa un linguaggio più freddo e calcolato, come se stesse parlando di esperimenti di laboratorio. Questo contrasto mostra il lato manipolatorio del personaggio, che alterna la fede alla scienza a suo piacimento.


3. Esplora la Vulnerabilità Nascosta di Tedeschi

Dolore e Rabbia Contenuti: C’è un dolore profondo nelle parole “Sai che si prova a veder morire il miracolo di Dio nel grembo?” Questo passaggio è il cuore emotivo del monologo, dove il personaggio rivela la sua vulnerabilità e il senso di fallimento che la perseguita. Per interpretarlo, concediti un accenno di emozione, come se Tedeschi, per un istante, mostrasse la stanchezza e il tormento di anni di fallimenti. Non farla sfociare in disperazione aperta, ma lascia trasparire una nota di rabbia e stanchezza.

Una Pausa Strategica: Dopo questa frase, inserisci una pausa. Guarda Cecilia negli occhi come se stessi cercando conferma e compassione da lei, un gesto che mostra quanto Tedeschi abbia disperatamente bisogno di qualcuno che capisca la sua missione e il suo dolore.


4. Gioca con il Linguaggio del Corpo

Un Controllo Rigidamente Composto: Padre Tedeschi non è una donna che gesticola o che si abbandona a movimenti ampi. Mantieni le mani giunte o le braccia vicine al corpo, come una suora devota e disciplinata. Ma ogni tanto, mentre parla del progetto e dei fallimenti, lascia trasparire un lieve tremito, una stretta più intensa delle mani o un movimento involontario degli occhi, segni che tradiscono la tensione e la pressione interiore.

Avvicinamenti e Distanze Mirati: Quando menziona il “contenitore perfetto” e i tentativi passati, avvicinati leggermente a Cecilia, quasi come se stesse per confidarlesi un segreto intimo. Ma quando parla della “missione” di Cecilia, fatti più distante, per dare l’impressione che ciò che è dentro di lei la sovrasti, e che Tedeschi abbia quasi paura della sua stessa creazione.


5. L’Ultima Frase come Predicazione Definitiva

Un Tono Mistico e Implacabile: L’ultima frase “Questa è la mia missione. E questa... è la tua.” deve risuonare come un decreto finale, una verità che Tedeschi consegna a Cecilia come se non ci fosse via d’uscita. Pronunciala con calma e determinazione, come se fosse l’apice di un sermone. Abbassa la voce ma mantieni la stessa intensità per dare l’impressione di qualcosa di inevitabile.

Uno Sguardo Gelido e Intenso: Guardala negli occhi, senza sfuggire, come a marchiare questa missione nella mente di Cecilia. Lascia trasparire nel tuo sguardo la stessa freddezza di chi sa di aver superato ogni limite, ma anche l’attesa che Cecilia comprenda e accetti il ruolo che Tedeschi ha scelto per lei.

CONCLUSIONE

Attraverso questo monologo, Padre Tedeschi rivela la propria natura complessa e il legame tra fede e follia, offrendo all’attore la possibilità di esplorare la mente di un personaggio ossessionato da una “missione divina.” L’interpretazione ideale deve bilanciare calma e autorità, con momenti di vulnerabilità nascosta che fanno emergere la sofferenza e la perseveranza di Tedesch

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