Monologo - Ambessa Medarda in \"Arcane Stagione 2\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Interpretare Ambessa Medarda da Arcane nel suo monologo significa incarnare una donna che ha costruito il suo potere attraverso astuzia, controllo e manipolazione. Ogni parola e ogni gesto in questo discorso sono scelti con cura per spingere i suoi interlocutori a una decisione estrema, utilizzando paura, sottile disprezzo e un falso senso di protezione.

UN NUOVO PONTE

STAGIONE 2 EP 3

MINUTAGGIO: 31:40-33:47
RUOLO: Ambessa Medarda

DOPPIATRICE: Ellen Thomas/ Antonella Giannini
DOVE: Netflix


INGLESE


Good evening. Yesterday I met with your guild merchant Amara. We spoke of rebuilding, restoring this great city to its former glory, when two Zaunite assassins fell upon us. I tried to save her. But the blade pierced her heart. Our families should not need fear an assassin's dagger in the night. It's time to end this. You've given Zaun opportunity after opportunity to repair their wrongs, and how have they answered? Half your council is dead. Your memorial is made a massacre. Well, no more. Wrath must be met with wrath. You must declare martial law. Appoint a general to lead until this threat is vanquished. Someone who will not pale when faced with Zaun's degeneracy. Whose conviction never wavers. A pillar of your community whose house has always stood for progress. Who may consider my experience and my entire detachment of Noxian soldiers at their disposal. Until all our families are safe. Of course, I could only be referring to... Caitlyn Kiramman.



ITALIANO


Buonasera. Ieri ho incontrato la vostra mercante di Gilda, Amara. Stavamo parlando di ricostruzione, di riportare la sua città al suo antico splendore, quando due assassine Zhaunite ci hanno aggredite. Ho cercato di salvarla, ma una lama le ha trafitto il cuore. Le nostre famiglie non dovrebbero temere il pugnale di un assassino nella notte. E' arrivato il momento di porre fino a tutto questo. Avete dato a Zaun un'opportunità dietro l'altra di riparare ai loro torti, e come vi hanno risposto? Metà della vostra consulta è morta. La commemorazione è diventata un massacro. Ora basta. All'ira bisogna rispondere solo con l'ira. Dovete dichiarare la legge Marziale. Nominate un generale alla guida, finché la minaccia non sarà svanita. Qualcuno che non tremi davanti alla degenerazione di Zaun, e le cui convinzioni non vacillino mai. Un pilastro della vostra comunitaà, la cui causa è sempre stata al servizio del progresso, e che possa avere la mia esperienza e il mio distaccamento di soldati Noxiani, a sua disposizione. Questo finché le nostre famiglie non saranno al sicuro. Naturalmente, non posso riferirimi ad altri che... Caitlyn Kiriammam.

ARCANE

"Arcane" è una vera e propria gemma animata targata Netflix, sviluppata da Riot Games e Fortiche, che si spinge ben oltre l’universo di "League of Legends" per offrirci una storia complessa e coinvolgente. Ambientata nelle città di Piltover e Zaun, la serie esplora il contrasto tra queste due realtà: Piltover, una città avanzata e prospera, e Zaun, l’oscura e pericolosa città sotterranea. Al centro della narrazione ci sono Vi e Jinx, due sorelle separate da un destino drammatico che le porta su sentieri opposti.


La trama di Arcane si sviluppa intorno ai conflitti sociali e politici che dividono Piltover e Zaun, alimentati dalle disuguaglianze economiche e dal risentimento di chi vive nelle profondità della città sommersa. Vi e Powder (che diventerà poi Jinx) crescono a Zaun e vivono in una sorta di famiglia alternativa con Vander, una figura paterna che cerca di tenerle al riparo dalla violenza della strada. Le tensioni tra Piltover e Zaun esplodono, e questo causa una serie di eventi drammatici che conducono le sorelle a intraprendere strade separate.


La vera scintilla della trama è l’invenzione dell’Hextech, una tecnologia che può rendere la magia accessibile a chiunque. Da un lato abbiamo Jayce e Viktor, inventori che sognano di utilizzare questa tecnologia per migliorare Piltover. Dall’altro c'è Silco, un oscuro criminale di Zaun, che vede in questa tecnologia un’o


La storia di Vi e Jinx è il cuore pulsante della serie: la loro separazione non solo fisica ma anche psicologica diventa una metafora dei traumi e delle cicatrici che li segnano. Vi, dopo anni di prigionia, cerca la sorella ormai divenuta Jinx, un personaggio psicologicamente tormentato e instabile, frutto degli anni passati a lottare per sopravvivere. Arcane esplora in modo crudo il legame fraterno, i tradimenti e le lotte interne di Jinx, mentre cerca disperatamente di dimostrare il proprio valore e al contempo di affermare una propria identità.

ANALISI MONOLOGO

Questo monologo di Ambessa Medarda è un esempio perfetto di manipolazione politica. Ambessa, madre di Mel Medarda e figura d’élite proveniente da Noxus, incarna il lato più pragmatico e spietato della diplomazia.


Ambessa introduce il discorso con una narrazione tragica e diretta, raccontando l'attacco subito da lei e Amara, mercante di Gilda di Piltover, finita uccisa da sicari di Zaun. Non è chiaro quanto sia effettivamente veritiero l’accaduto o quanto possa essere manipolato per far presa sugli ascoltatori. Ambessa vuole ottenere un effetto immediato di sdegno e paura nel suo uditorio, attribuendo a Zaun la responsabilità di spargere il sangue di persone innocenti. Il suo scopo è ottenere un consenso emotivo ancor prima che razionale.


La frase “Le nostre famiglie non dovrebbero temere il pugnale di un assassino nella notte” evoca l'immagine di un pericolo oscuro e invisibile, capace di colpire chiunque e in qualsiasi momento. Ambessa fa appello alla sicurezza delle famiglie di Piltover, sapendo che la protezione della sfera privata è un argomento sensibile. Non è più solo una questione di politica, ma di sopravvivenza, e Piltover viene dipinta come una città incapace di difendersi da sola. Ambessa rimarca come Piltover abbia “dato a Zaun un’opportunità dietro l’altra di riparare ai loro torti” senza successo. Questa frase serve a delegittimare qualsiasi tentativo di dialogo o compromesso, insinuando che Zaun sia irredimibile e ribelle per natura. Qui si coglie una critica aperta al modello di tolleranza di Piltover, che appare come un fallimento agli occhi di chi vuole soluzioni più forti e immediate.


Il passaggio che cambia la narrazione è l’invito a “rispondere all’ira con l’ira” e a dichiarare la legge marziale. Ambessa sa che evocare la legge marziale significherebbe dare pieni poteri a un comandante, limitare le libertà civili e giustificare l'uso della forza. Questa è una mossa deliberata per trasformare Piltover in una città più simile a Noxus, dove la legge viene fatta rispettare con il pugno di ferro.


Quando propone Caitlyn Kiramman come generale, Ambessa sta offrendo “la mia esperienza e il mio distaccamento di soldati Noxiani”. Questa non è altro che un’occupazione mascherata da alleanza: Piltover accetterebbe indirettamente una forza militare esterna, in cui Ambessa potrebbe avere influenza diretta. Piltover, una città orgogliosa della sua indipendenza, verrebbe così invasa senza nemmeno rendersene conto.


Ambessa è il tipo di personaggio che non si ferma davanti a nulla per ottenere quello che vuole, e questo monologo rivela quanto sia abile nel maneggiare il potere. La sua freddezza non è priva di intelligenza: lei è perfettamente consapevole del peso di ogni parola, calibrando ogni frase per massimizzare il suo effetto e ottenere consenso. Ambessa sa che il caos generato a Piltover rappresenta per Noxus un’opportunità strategica, e non esita a sfruttare questo momento per estendere la sua influenza su una città che, con le sue tecnologie avanzate, farebbe gola a qualsiasi potenza.

SUGGERIMENTI PER L'INTERPRETAZIONE

Interpretare questo monologo di Ambessa Medarda richiede presenza scenica e una precisione chirurgica nell'uso di voce e linguaggio corporeo. Ambessa è una figura autoritaria, ambigua e manipolatrice; il suo discorso è strategico, non espressione di semplice emozione.


1. Costruisci la Presenza Fisica


Postura: Mantieni una postura eretta e fiera, senza mai piegarti verso l’interlocutore. Ambessa è abituata al comando e non ha bisogno di enfatizzare il suo potere. La postura deve comunicare un’idea di fermezza e sicurezza, come se la sua presenza da sola bastasse a dominare la stanza.

Gesti Misurati: I gesti devono essere lenti e misurati, senza movimenti ampi o affrettati. Usa le mani solo per sottolineare parole chiave o punti essenziali, come se stessero scolpendo il senso del discorso nell’aria. Ogni movimento dovrebbe sembrare calcolato, come parte di una strategia ben ponderata.


2. Tono della Voce e Pausa


Tono Basso e Controllato: Ambessa non ha bisogno di urlare per essere ascoltata; usa un tono basso e fermo, come se ogni parola fosse incisa nella pietra. Questo tono dovrebbe suggerire che Ambessa ha il pieno controllo della situazione e che non sta facendo una richiesta, ma presentando una decisione già presa.

Pausa Drammatica: Fai un uso deliberato delle pause, soprattutto dopo frasi come “Le nostre famiglie non dovrebbero temere il pugnale di un assassino nella notte” e “Ora basta.” Le pause servono a dare peso alle sue parole, come se lasciasse ai suoi ascoltatori il tempo di assorbire ogni frase e riflettere sul suo significato.


3. Esprimi Disprezzo Velato


Sguardo e Micro-Espressioni: Usa uno sguardo fermo e intenso, come se fossi capace di penetrare l’anima dei tuoi interlocutori. Lascia trapelare una lieve sfumatura di disprezzo quando parli di Zaun e dei suoi abitanti. Non deve essere eccessivo: un piccolo alzare del sopracciglio o un sorriso quasi impercettibile agli angoli della bocca mentre parli della “degenerazione di Zaun” può bastare per comunicare la distanza morale e l’avversione verso chi minaccia l’ordine.


4. Sottile Manipolazione e Ironia


Sottolinea il Sacrificio: Quando parli dell’omicidio della mercante di Gilda, mostra una sorta di falsa empatia: il dolore è solo un mezzo per arrivare a un fine. L'attrice dovrebbe pronunciare questa parte con una voce leggermente più addolorata, per poi tornare subito a un tono neutro. Qui, Ambessa finge un attaccamento emotivo per manipolare il consiglio, enfatizzando la perdita di Amara come strumento per scatenare la paura.

Ironia Sottile: Alla fine del monologo, quando dice “Naturalmente, non posso riferirmi ad altri che… Caitlyn Kiramman,” lascia trasparire una punta di sarcasmo o ironia. Ambessa sta giocando a fare la benefattrice, ma sotto la superficie vuole solo esercitare il proprio potere.


5. Crescita di Intensità


Scalare l’Intensità: Inizia il monologo in modo contenuto, mantenendo un tono neutro e un controllo totale. Verso la fine, mentre Ambessa si avvicina al suo obiettivo, lascia crescere lievemente l’intensità, soprattutto quando pronuncia “All'ira bisogna rispondere solo con l'ira.” Qui puoi far emergere una nota di risolutezza e severità, quasi una sentenza.

Non Perdere il Controllo: Sebbene l’intensità aumenti, Ambessa non si lascia mai andare del tutto; anche nella parte finale, il controllo rimane totale. Non deve sembrare arrabbiata, ma risoluta e convinta. La sua non è un’esplosione di rabbia, ma una freddezza calcolata.


6. Evoca Potere con le Ultime Parole


Quando arrivi alla fine del monologo, nel momento in cui nomini Caitlyn Kiramman, guarda direttamente davanti a te o verso un punto preciso, come se stessi già investendo Caitlyn del ruolo che hai appena deciso per lei. È un’investitura, non una richiesta.

CONCLUSIONE

In questo monologo, Ambessa esercita un potere subdolo e irresistibile, sfruttando la vulnerabilità di chi la ascolta per trasformare Piltover in una città pronta alla guerra. Per l’attrice, interpretare questo personaggio significa diventare il simbolo di una strategia crudele che usa l’empatia come strumento di controllo, emanando una forza silenziosa e calcolata.

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