Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!
Articolo a cura di...
~ LA REDAZIONE DI RC
Per interpretare il monologo dell'annuncio dello stato di allerta in Apocalisse Z – Il principio della fine, l’attore deve incarnare il ruolo di un funzionario governativo che, di fronte a una crisi fuori controllo, cerca di trasmettere sicurezza e ordine ai cittadini. Il personaggio, consapevole dell’orrore e della devastazione che si stanno diffondendo, deve mantenere un tono istituzionale e un’autorevolezza apparente, anche se dentro di sé avverte l’imminente collasso di ogni struttura sociale.
MINUTAGGIO: 26:15-27:18
RUOLO: Governativo
ATTORE: -
DOVE: Amazon Prime Video
ITALIANO
Buonasera. Scusate per l'ora in cui è terminato il consiglio dei Ministri. Dovrò parlarvi in modo molto conciso, perché tra mezz'ora ci sarà una riunione per cercare di coordinare gli sforzi con gli altri stati europei. Ad oggi, l'espansione del TSJ è fuori controllo in tutto il mondo. E la spagna non fa eccezione. Alle 20:00 di ieri, il mio Governo ha ordinato l'evacuazione temporanea di vari nuclei di popolazione verso il litorale levantino. Così come ha prorogato l'isolamento delle città con più di 400.000 abitanti. Il resto della popolazione verrà trasportato nei punti sicuri. Perciò, i cittadini dovranno seguire le norme dettate dalle unità regionali di controllo e dalle forze di sicurezza che agiscono sotto il loro comando. Si ricorda a tutti i cittadini che sono obbligati a seguire gli ordini, e che se non lo faranno ne affronteranno le conseguenze penali una volta ristabilita la normalità. Dal centro temporaneo di La Graciosa, alle isole Canarie, vogliamo rendere omaggio alle centinaia di uomini e donne che stanno sacrificando la vita per salvare il maggior numero di cittadini possibile. Voi tutti avete il rispetto della Corona, del Governo, e del Paese. Infine, la protezione civile ha stabilito che, in assenza di manutenzione, e come misura contro il guasto dei mezzi di comunicazione abituali, le informazioni arriveranno unicamente per mezzo della rete radiofonica d'emergenza.
Grazie mille.
"Apocalisse Z – Il principio della fine" diretto da Carles Torrens, è una pellicola che attinge al classico immaginario dell’apocalisse zombi, ma con un approccio che sfida le aspettative di questo genere. Il film non rincorre il ritmo frenetico o gli effetti visivi delle produzioni hollywoodiane, né si ispira alla complessa coreografia degli zombie movie coreani. Invece, sceglie la via della tensione e dell’introspezione, portando lo spettatore in un’esperienza più vicina al thriller psicologico e alla riflessione sulla sopravvivenza umana.
La trama si snoda in una Spagna devastata da un virus letale, in cui la società viene posta sotto Stato di Eccezione e ogni mossa è controllata dai militari. Il vero fulcro del film è l’esperienza personale di un uomo, interpretato da Francisco Ortiz, che decide di affrontare il caos fuori dalle mura della sua abitazione. Nonostante gli ordini di evacuazione, lui resta in casa, forse per un senso di radicamento, forse per il suo gatto, unica compagnia di un’esistenza già segnata dalla perdita del compagno in un recente incidente. Questo passato di dolore riemerge, tingendo di malinconia e vulnerabilità ogni scelta e reazione del protagonista.
La scelta di lasciare la Spagna come palcoscenico contribuisce a dare alla pellicola un’atmosfera più cruda e personale. Questo uomo ordinario, in una situazione straordinaria, non ha particolari abilità di combattimento o risorse illimitate: il suo “eroismo” è incarnato semplicemente dal desiderio di sopravvivere. La tensione nel film è costruita senza appariscenti effetti visivi o scene di massa, ma attraverso il silenzio, la calma sinistra e l’incertezza che si annida in ogni decisione del protagonista. Il mondo esterno, pur essendo in pieno collasso, rimane quasi un elemento di sfondo, mentre il vero campo di battaglia è interno: i pensieri, le paure e i rimpianti del protagonista diventano i veri antagonisti, offrendo un interessante parallelo tra l’infezione dilagante e la corruzione psicologica della paura e della perdita.
Questo monologo, che annuncia lo stato di allerta in "Apocalisse Z – Il principio della fine", è un passaggio carico di tensione e formalità, che trasmette la gravità del momento e l’inevitabile senso di urgenza. La struttura del discorso è costruita per essere diretta, ma con un tono di autorità, necessaria in un contesto di emergenza come quello descritto. L'oratore, probabilmente un membro del governo, cerca di mantenere un controllo apparente, ma tra le righe emerge una sottile disperazione, come se il controllo della situazione fosse già sfuggito di mano.
Il monologo utilizza un linguaggio formale e burocratico, tipico dei comunicati ufficiali. Espressioni come "dovrò parlarvi in modo molto conciso" e "seguiranno le norme dettate dalle unità regionali di controllo" sottolineano la natura emergenziale della situazione, dove ogni parola è misurata per non generare ulteriore panico, ma allo stesso tempo non lascia spazio a interpretazioni o margini di disobbedienza.
Viene fatto riferimento a una "riunione per coordinare gli sforzi con gli altri stati europei", segnalando che la crisi non è solo locale, ma globale. Questo passaggio enfatizza il disorientamento di fronte a un evento che ha superato le capacità di gestione di singoli governi. La menzione della necessità di coordinazione con l'Europa lascia intendere che la situazione è fuori controllo e che ogni secondo è prezioso per tentare di mantenere un barlume di organizzazione. L'evacuazione e l'isolamento delle grandi città, così come la minaccia di conseguenze penali per chi non obbedisce, delineano un contesto di restrizioni senza precedenti, in cui i cittadini sono privati della libertà di movimento. Questa componente del discorso serve a instillare una chiara consapevolezza del rischio e della necessità di obbedire per sopravvivere, ma al tempo stesso evidenzia la rottura del legame tra il governo e il popolo: la minaccia di ripercussioni penali, infatti, tradisce la perdita di fiducia reciproca.
Il passaggio in cui si rende omaggio "alle centinaia di uomini e donne che stanno sacrificando la vita per salvare il maggior numero di cittadini possibile" rappresenta il tentativo di mantenere un senso di patriottismo e di speranza, nonostante l'orrore che si sta diffondendo. È un appello all’unità, un modo per rendere eroica la sofferenza di chi è in prima linea. Questa parte del discorso è anche segnata da un certo cinismo implicito: elogiare chi si sacrifica serve a spostare l'attenzione dalla drammatica inefficacia delle risposte istituzionali.
L'ultima parte del monologo, dove si avvisa che le informazioni saranno veicolate "unicamente per mezzo della rete radiofonica d'emergenza", rappresenta una decadenza del mondo tecnologico moderno. È come un ritorno a una dimensione arcaica, dove i mezzi di comunicazione ordinari sono fuori uso, segnalando il collasso delle infrastrutture e, con esse, della nostra idea di progresso. L’assenza di manutenzione diventa simbolo di una società ormai al collasso, dove anche le cose più basilari, come la comunicazione, non possono essere garantite.
Per interpretare questo monologo, l’attore deve concentrarsi su alcuni elementi chiave per rendere al meglio il ruolo di un alto funzionario che cerca di mantenere l’ordine in una situazione di caos assoluto. La recitazione richiede un equilibrio sottile tra autorevolezza e sottile disperazione, cercando di far emergere l’umanità dietro il tono istituzionale.
1. Tono di voce controllato e deciso
Il tono deve essere istituzionale, professionale e senza sbavature. Questo personaggio sta comunicando notizie terribili ma deve farlo con un contegno che rassicuri, almeno in apparenza.
Inizia con una voce solida, quasi distaccata, ma lascia che l’emozione emerga a tratti, man mano che il discorso prosegue. Un leggero tremore nella voce, quasi impercettibile, può insinuarsi in alcuni momenti specifici, come quando si parla del sacrificio degli uomini e delle donne in prima linea.
2. Ritmo del discorso
Mantieni un ritmo leggermente rallentato, ma non troppo: la lentezza serve a sottolineare il peso delle informazioni, dando il tempo allo spettatore di “digerirle”.
Evita pause eccessive tra una frase e l’altra, poiché qui è importante mantenere l’impressione di urgenza. Le pause devono essere minime, giusto il tempo di prendere un respiro e dare una leggera enfasi alle parti più cruciali, come “fuori controllo” o “le conseguenze penali.”
3. Espressione facciale
Inizia con un volto impassibile, serio e professionale. A poco a poco, però, lascia emergere una lieve ombra di preoccupazione o tristezza: l’idea è di far capire che anche il personaggio è consapevole della portata disastrosa di ciò che sta accadendo.
Quando menzioni le “centinaia di uomini e donne” che stanno sacrificando la loro vita, abbassa leggermente lo sguardo o distoglilo dalla telecamera per un attimo, come a lasciar trasparire un senso di rispetto e di dispiacere.
4. Sguardo e contatto visivo
Mantieni lo sguardo fisso in avanti, quasi come se guardassi attraverso lo schermo, verso i cittadini. Questo approccio trasmette una sensazione di presenza e responsabilità: il pubblico deve percepire che il personaggio è lì per loro, anche se in realtà è distante.
Evita lo sguardo vacuo o disperso: deve apparire che il personaggio è ancora in controllo, nonostante tutto.
5. Gestualità misurata
Le mani dovrebbero rimanere per lo più immobili, magari poggiate su un tavolo, oppure giunte o leggermente sovrapposte. Un piccolo movimento delle mani solo nei momenti in cui si enfatizzano frasi importanti (“evacuazione temporanea”, “le conseguenze penali”) può dare ulteriore autorità senza risultare eccessivo.
Evita gesti ampi o disperati: ogni gesto deve essere calibrato, come se il personaggio stesse cercando di mantenere il proprio autocontrollo, anche nella postura e nel linguaggio del corpo.
6. L’uso del respiro
I respiri dovrebbero essere calmi e misurati, anche se il personaggio è sotto pressione. Puoi inserire un respiro leggermente più pesante o profondo quando si parla delle “conseguenze penali” o quando si rende omaggio ai sacrifici. Questi momenti devono apparire come un peso emotivo che il personaggio sente, ma che cerca di tenere sotto controllo. Un sospiro quasi impercettibile alla fine può aggiungere una sfumatura di stanchezza e preoccupazione.
7. Emozione trattenuta
Questo monologo non è emotivo in senso tradizionale, ma deve trasmettere l’idea di un peso e di una responsabilità enorme. Il personaggio è cosciente della portata del disastro e del suo impatto sui cittadini. Non lasciarti andare a espressioni eccessivamente emotive: il personaggio è una figura d’autorità, quindi deve mantenere una compostezza quasi stoica. La preoccupazione può trapelare, ma dev’essere appena accennata, percepibile solo in piccoli dettagli, come nello sguardo o nei piccoli movimenti delle labbra.
8. Concludi con fermezza
Il finale deve essere secco, senza tentennamenti. Anche il ringraziamento finale (“grazie mille”) dev’essere pronunciato con un tono neutro, quasi formale. Non è un ringraziamento personale, ma istituzionale: l’oratore sta rappresentando non se stesso, ma l’intero governo e la nazione.
Fai una pausa brevissima dopo il ringraziamento, come se stessi guardando ancora il pubblico in silenzio, e poi abbassa lentamente lo sguardo per concludere.
Questa interpretazione richiede equilibrio e precisione: l’attore deve lasciar trasparire la gravità del momento senza mai abbandonare l’apparenza di controllo, evitando esplosioni emotive ma concedendo al personaggio una sottile e umana vulnerabilità. Ogni dettaglio, dal tono di voce alla postura, deve restituire un’immagine di fermezza che cela a fatica una crescente ansia.
Le Migliori Classifiche
di Recitazione Cinematografica
Entra nella nostra Community Famiglia!
Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno
Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.
Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.