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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Harlan, il teorico della cospirazione che gestisce una radio locale, è una parte centrale del film Arac Attack, poiché ne riassume in modo efficace il tono unico, che mescola paura, comicità e un senso di paranoia. Attraverso il suo discorso, Harlan dipinge un quadro che oscilla tra il terrore per i mostri che invadono Prosperity, Arizona, e l'autoironia che deriva dal suo ruolo di "illuminato" che cerca di svelare complotti e verità nascoste.
MINUTAGGIO: 00:27-2:54
RUOLO: Harlan
ATTORE: Doug E. Doug
DOVE: Netflix
INGLESE
Do you know fear? Do you know what it's like to feel your heart beatingin your chest so intensely... that you can't even breathe? This is a story of monsters, creatures, hideous nightmaresthat crawl in the night. I've seen them. I've seen them in visions, and you will too. I knowyou must be saying to yourself, "What is this fineand enlightened brother doing in this godforsaken landscape?" Well, I'll tell you. It's the truthwhat brought me out here, because this is the only placein this country where I can tell you the truthand they can't get me. That's right. Right here at KFRD, freedom radio. The only source for the inside dope on government conspiracies, space aliens, and up-to-the-minute reports on when they plan to invade. It's a beautiful morning here in Prosperity, Arizona, and it's time for America to wake up, people! Wake up before it's too late. But no, of course you're still asleep. You still think we actually landed on the moon, that Oswald k*lled Kennedy, and that a black man's vote in Florida actually counts. Wake up, people. Look to the skies. Look to the skies, my friends. Unless, of course, you're driving. I don't want anybody suing my ass. I've got enough problems from the government. Can barely pay for this damn trailer. Keep talking, buddy. Say somethingthat has caffeine in it. It's a hard life, spreading the truth. Never made Gandhi rich. Never made Mother Teresa rich. L. Ron Hubbard? Well, actually, he did pretty good for himself.
ITALIANO
Conoscete la paura? Sapete cosa si prova quando il cuore batte nel petto così freneticamente da non farvi respirare? Questa è una storia di mostri, di creature spaventose che strisciano nei vostri incubi. Io le ho viste nelle mie peggiori fantasie, e anche voi le vedrete. Lo so... Lo.. Lo so che vi state chiedendo: "Ma cosa ci fa questo illuminato fratello in un posto dimenticato da Dio?" Ve lo spiego: è stata la verità a portarmi qui, perché qui io posso annunciare la verità senza che loro mi mettano il bavaglio. Proprio così. Qui KFRT: Radio Libertà! La sola fonte di informazione sulle cospirazioni del governo, sui movimenti degli alieni, sui loro programmi riguardanti l'invasione della trerra. Il sole sta sorgendo qui a Prosperity Arizona. E vi sta dicendo... svegliatevi, gente! Svegliatevi, prima che sia troppo tardi! Ma chi... voi state continuando a dormire. Credete ancora che siamo sul serio sbarcati sulla Luna? Che Oswald ha ammazzato Kennedy e che il voto di un nero in Florida conti qualcosa? Svegliatevi gente! Guardate il cielo, guardate il cielo amici. Ma non se state guidando, non voglio che mi facciate causa. Ho già abbastanza guai col governo e non ho ancora finito di pagare la mia roulotte. E' l'ora di diffondere la verità. Gandhi non ha fatto i soldi. E neanche Madre Teresa. L. Ron Hubbard? Quello non se la cava troppo male.
"Arac Attack" (conosciuto anche come Eight Legged Freaks) è un film del 2002, diretto da Ellory Elkayem. È un omaggio ai film horror di serie B degli anni '50 e '60, con un tono leggero e volutamente esagerato, mescolando azione, commedia e horror.
Il film è ambientato in una piccola città mineraria dell'Arizona chiamata Prosperity. La trama ruota attorno a una serie di eventi sfortunati che portano a una terribile invasione di ragni giganti. La storia prende il via quando un carico di rifiuti tossici finisce per contaminare una vicina area paludosa. Questo contamina insetti che diventano cibo per ragni allevati da un eccentrico entomologo locale. I ragni, nutriti da questi insetti contaminati, crescono a dimensioni enormi.
L'ex abitante della città, Chris McCormick (interpretato da David Arquette), torna in città per cercare di salvare la miniera di famiglia, che è in difficoltà finanziarie. Nel frattempo, lo sceriffo locale Samantha Parker (interpretata da Kari Wuhrer) e suo figlio Mike si accorgono che i ragni stanno diventando un problema quando iniziano a sparire persone e animali.
La città si ritrova improvvisamente sotto assedio da queste creature giganti, e Chris, insieme a Samantha e ad altri abitanti della città, deve combattere per sopravvivere. L'azione culmina in una battaglia all'interno della miniera, dove il gruppo di sopravvissuti cerca di trovare un modo per sconfiggere definitivamente i ragni.
Questo monologo di Harlan, un personaggio che gestisce una radio locale, offre una chiara rappresentazione del tono di Arac Attack. Si mescola la comicità con toni paranoici, fornendo un'analisi lucida della struttura del film, che oscilla tra horror, commedia e azione.
Il monologo inizia evocando una sensazione universale: la paura. Harlan la descrive in termini fisici, con il cuore che batte freneticamente, creando un'atmosfera di ansia e terrore. La frase “Questa è una storia di mostri, di creature spaventose che strisciano nei vostri incubi” porta l’ascoltatore dentro il cuore della narrazione: la presenza di creature minacciose, i ragni giganti, che simboleggiano le paure profonde, presenti nei peggiori incubi dell’uomo.
Questa paura non è presentata in modo convenzionale. Subito dopo averla introdotta, Harlan ribalta l’attenzione sul proprio ruolo di "illuminato", inserendo il suo discorso in un contesto di cospirazioni e complotti. Questo aspetto è fondamentale, poiché richiama il tono autoironico del film: pur trattando di creature pericolose, non si prende mai troppo sul serio, mantenendo la leggerezza anche nei momenti più tesi.
Harlan incarna lo stereotipo del teorico della cospirazione. Il suo discorso si estende oltre i mostri reali del film e tocca temi come la verità occultata dai governi, le cospirazioni sugli alieni e sull'invasione della Terra. Le sue teorie sono volutamente esagerate e iperboliche, riflettendo il carattere surreale del film. La sua convinzione che le forze superiori stiano nascondendo la verità è una parodia di certi programmi radiofonici complottisti, ma al contempo introduce una critica sociale. Temi come lo sbarco sulla Luna, l’assassinio di Kennedy e il voto delle minoranze in Florida richiamano questioni storiche e politiche che alimentano la sfiducia nelle istituzioni.
Questo aspetto, anche se viene trattato con umorismo, offre una riflessione interessante su come la paranoia e il sospetto possano distorcere la percezione della realtà, portando a una sorta di isolamento mentale e sociale.
Nonostante l’inizio evocativo e la tensione crescente, il monologo si smonta da solo attraverso l'umorismo. Harlan si rende conto del proprio eccesso e fa battute per alleggerire il tono. L'avvertimento di non guardare il cielo mentre si guida per evitare cause legali ("Ma non se state guidando, non voglio che mi facciate causa") dimostra la sua autocoscienza e la sua vulnerabilità, rendendo il personaggio simpatico e umano. Anche la battuta sulla sua roulotte ("e non ho ancora finito di pagare la mia roulotte") sottolinea la precarietà della sua situazione economica, creando un contrasto tra la sua missione "illuminata" e la realtà del suo vivere modesto.
La citazione finale su Gandhi, Madre Teresa e Ron Howard conclude il monologo con una nota di comicità surreale. Mentre i primi due rappresentano figure iconiche di umiltà e sacrificio, Ron Howard, noto regista di Hollywood, viene inserito come esempio di successo più terreno e meno nobile, aggiungendo un tocco di assurdità alla chiusura.
Il monologo di Harlan è un microcosmo del film stesso. Così come il suo discorso oscilla tra la paura e il ridicolo, Arac Attack si posiziona tra il genere horror e la commedia. I ragni giganti sono sicuramente terrificanti, ma il film non si prende mai troppo sul serio. Attraverso personaggi come Harlan, il film offre un ritratto dell'America più profonda, dove la paura dell’ignoto viene filtrata attraverso lenti di paranoia e complottismo, ma sempre con una vena di autoironia.
Il suo invito a “svegliarsi” richiama una tematica comune nelle narrazioni di complotti, ma nel contesto del film diventa anche una presa in giro del suo stesso personaggio. La città di Prosperity, con i suoi abitanti distratti e ignari, rappresenta un microcosmo della società che vive nella negazione fino a quando i mostri non diventano reali.
Il monologo di Harlan rappresenta anche il tono complessivo di Arac Attack. Il film gioca con la paura e la comicità in egual misura, offrendo un'esperienza leggera e divertente pur trattando temi che, in altri contesti, sarebbero considerati inquietanti. L'autoironia e la consapevolezza del personaggio di Harlan diventano un riflesso di come il film stesso non si prenda mai troppo sul serio, invitando il pubblico a divertirsi mentre guarda mostri giganti all'opera.
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