Monologo - Baby in \"Dirty Dancing: Balli proibiti\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

Interpretare il monologo di Baby in Dirty Dancing è una sfida che richiede profondità emotiva e capacità di equilibrio tra vulnerabilità e determinazione. Questo è il momento in cui Baby, ancora segnata dall'ammirazione verso il padre e dagli insegnamenti che lui le ha impartito, decide di affrontarlo, rivelando la delusione e la confusione che sente per la prima volta. È un monologo di crescita e confronto, in cui Baby scopre e afferma la propria identità, prendendo una posizione che la separa dal modello familiare in cui è cresciuta, ma senza volerlo rompere del tutto

Papà scusami

MINUTAGGIO: 1:19:36-1:20:49
RUOLO: Baby

ATTRICE: Jennifer Gray
DOVE: Amazon Prime Video


INGLESE


I told you I was telling the truth Daddy. I'm sorry I lied to you. But you lied too. You told me everyone was alike and deserved a fair break. But you meant everyone who was like you. You told me you wanted me to change the world, make it better. But you meant by becoming a lawyer or an economist and marrying someone from Harvard. I'm not proud of myself, but I'm in this family too and you can't keep giving me the silent treatment. There are a lot of things about me that aren't what you thought. But if you love me, you have to love all the things about me. And I love you, and I'm sorry I let you down, I'm so sorry Daddy. But you let me down too.



ITALIANO


Ti avevo chiesto di aiutarmi, papà. Io non ti volevo mentire. Ma lo hai fatto anche tu. Mi hai sempre detto che siamo tutti uguali e con gli stessi diritti, ma… ti riferivi a quelli come te. Mi hai detto di lottare per cambiare il mondo, per migliorarlo. Ma con questo intendevi che diventassi avvocato, e sposassi qualcuno della nostra classe. Non sono orgogliosa di me, ma resto ugualmente tua figlia, e tu non puoi rifiutarti di parlarmi. Ci sono molte cose di me che non conosci, ma se mi vuoi bene, mi devi accettare per quello che sono. Io ti voglio bene, mi dispiace di averti deluso, mi dispiace di averti dato un dolore, ma anche tu ne hai dato uno a me.

Dirty Dancing - Balli Proibiti

"Dirty Dancing" è un film del 1987 che unisce danza e romanticismo, con una storia di formazione e di riscatto personale, ambientata negli anni '60. La trama ruota attorno a Frances "Baby" Houseman, una diciassettenne che, durante una vacanza estiva con la famiglia in un resort di lusso nelle Catskill Mountains, scopre un mondo che non si sarebbe mai aspettata, molto diverso dalla sua vita protetta e benestante.


Baby, Jennifer Grey, è una ragazza sveglia e con forti ideali: vuole fare del bene e seguire le orme del padre, un rispettato medico, ma durante il soggiorno incontra Johnny Castle (Patrick Swayze), l'affascinante e ribelle istruttore di ballo del resort. Johnny è tutto ciò che Baby non conosce: viene da un mondo molto più difficile e ha un passato complesso, segnato da difficoltà economiche e dalla lotta per guadagnarsi da vivere.


L'incontro tra i due avviene quasi per caso, quando Baby scopre il lato "proibito" del resort, dove il personale organizza balli sensuali e audaci, molto lontani dallo stile di vita che le è stato insegnato. Rimane affascinata da quel mondo, ma è un episodio in particolare a cambiare il corso della vacanza e della sua vita: Penny, la partner di ballo di Johnny, rimane incinta e si trova in una situazione difficile. Baby si offre di aiutarla e, per farlo, decide di imparare il ballo da Johnny per poterlo sostituire in uno spettacolo. Da quel momento, Baby e Johnny iniziano a passare molto tempo insieme, e la loro attrazione reciproca cresce, trasformandosi in una storia d’amore intensa e proibita.


Ma su "Dirty Dancing" la danza diventa il mezzo con cui Baby scopre sé stessa, affronta i suoi limiti e si scontra con le rigide convenzioni della sua famiglia e del suo mondo. Attraverso l’incontro con Johnny, si rende conto di voler vivere la vita secondo le sue regole, sfidando le aspettative sociali e familiari.


Il finale iconico, con la celebre scena del ballo sulle note di "(I've Had) The Time of My Life," rappresenta il culmine della trasformazione di Baby e Johnny: i due mostrano, di fronte a tutti, una coreografia che non solo mette in luce il talento di Johnny, ma anche il coraggio di Baby.

Analisi monologo

Questo monologo è uno dei momenti più intensi e significativi di "Dirty Dancing". È il momento in cui Baby sfida apertamente suo padre, e anche consapevolezza del divario tra i suoi ideali e la realtà del mondo in cui è cresciuta. Baby si trova a un bivio emotivo e morale, ed è proprio in questo discorso che emerge la sua maturazione e la sua presa di posizione.

Nel monologo, Baby si rivolge a suo padre, una figura che fino a quel momento ha rappresentato un modello di integrità e giustizia per lei.


Lui le ha insegnato a lottare per i diritti e a vedere le persone come uguali, ma Baby si rende conto che quegli insegnamenti hanno dei limiti, applicabili solo a chi rientra nei confini sociali e culturali della loro classe. Questa contraddizione la ferisce profondamente, e il monologo diventa il suo tentativo di confrontare apertamente il padre con la delusione che prova.

Quando dice "mi hai sempre detto che siamo tutti uguali e con gli stessi diritti, ma… ti riferivi a quelli come te", Baby denuncia l’ipocrisia che si cela dietro il moralismo della sua famiglia. Le parole del padre, pur nobili in apparenza, sembrano essere limitate ai membri della stessa classe sociale e non includono persone come Johnny e Penny, che vivono in un contesto completamente diverso. Qui, Baby riconosce che l’amore e la compassione che suo padre ha sempre predicato sono condizionati, e per lei questa scoperta è un vero e proprio tradimento emotivo.


La frase "Non sono orgogliosa di me, ma resto ugualmente tua figlia" è altrettanto significativa. Baby ammette la sua vulnerabilità e i suoi errori, senza rinunciare alla sua identità né al diritto di essere accettata per quella che è diventata, anche se questo la porta su un percorso diverso da quello che il padre aveva immaginato per lei. È un modo per rivendicare il proprio valore e la propria autonomia senza però rompere il legame con la sua famiglia.


Questo monologo segna una svolta nella sua crescita: Baby si sta emancipando non solo dalle aspettative paterne, ma da un’intera visione della vita che fino a quel momento l’aveva definita. Non cerca il confronto per ferire suo padre, ma per ristabilire una verità più autentica, una relazione che includa la sua vera essenza.


Il dialogo si chiude con un riconoscimento doloroso, "Mi dispiace di averti deluso, mi dispiace di averti dato un dolore, ma anche tu ne hai dato uno a me", che sottolinea la reciprocità del dolore. E’ un invito alla comprensione e all’accettazione, un momento di confronto sincero in cui Baby prende la responsabilità del proprio percorso.

Conclusione

Questo monologo è una dichiarazione di indipendenza e maturità. Interpretarlo richiede la capacità di far percepire al pubblico le contraddizioni emotive che Baby vive: l’amore che ancora prova per il padre, la sofferenza di sentirsi non compresa e il coraggio di chiedere di essere accettata per ciò che è diventata. Alla fine, la sua richiesta non è tanto di approvazione quanto di comprensione e rispetto, e questo è il passaggio chiave che rende questa scena tanto potente quanto universale.

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