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~ LA REDAZIONE DI RC
Questo monologo tratto da "Il Problema dei tre corpi", dove Ye racconta una barzelletta riguardante Einstein in paradiso, è uno strumento di esplorazione filosofica e esistenziale. Utilizzando la figura di Einstein, simbolo di razionalità e scoperta scientifica, il monologo si tuffa in un ambiente metafisico dove le regole scientifiche cedono il passo a quelle divine, creando un vivace contrasto tra il celeste e il terreno.
STAGIONE 1 EP 7
MINUTAGGIO: 30:12-32:40
RUOLO: Ye
ATTRICE: Rosalind Chao
DOVE: Netflix
INGLESE
In the end, we all amount to about the same. Would you like to hear a joke? So, Einstein dies. He finds himself in heaven, and he has his violin. He’s overjoyed. He loves his violin. More than physics. Even more than women. He’s excited to find out how well he can play in heaven. He imagines he’ll be pretty damn good. So he starts tuning up, and the angels rush at him. “What are you doing?” they say. “I’m getting ready to play.” “Don’t do that. God won’t like it.” “He’s a saxophonist.” So Einstein stops. He doesn’t play, but it’s difficult. He loves music, and there’s actually not much to do in heaven. And sure enough, from high above, he hears a saxophone. It’s playing “Take the A Train.” Do you know that one? Yeah. I mean, I’ve heard it. Einstein knows it too. And he thinks, “I’m going to do it. I’m going to play with Him.” “We’re going to sound great together.” So he starts playing “Take the A Train.” The saxophone stops, and God appears. He marches over to Einstein and kicks him in the balls, which hurts, even in heaven. Then he smashes Einstein’s beloved violin to bits. Eternity without music. Heaven has become hell for Einstein. And, as he writhes on the ground, holding his smashed balls, an angel comes over and says, “We warned you.” “Never play with God.” “Never play with God”? You don’t like it? No, it’s… it’s not that. It’s just… “Never play with God.” Humor is a very personal thing. Some people understand it, and some people don’t. Some jokes are so private, they only make sense to two people. But jokes are important. We wouldn’t survive without them. Don’t you agree? I have to go. Take care, Saul. I hope my joke doesn’t cause you any trouble.
ITALIANO
Alla fine abbiamo tutti lo stesso valore. Vuoi sentire una barzelletta? Dunque, Einstein muore, e si ritrova in Paradiso. Ha il suo violino. E' colmo di gioia, lui adora il suo violino più della fisica, anche più delle belle donne, ed è ansioso di scoprire quanto suonerà bene in paradiso. Immagina di fare una gran bella figura. Così inizia ad accordarlo, ma arrivano gli Angeli. "Cosa fai?" Chiedono. "Mi sto preparando a suonare". "No, non farlo, a Dio non piacerà, è un sassofonista". Così Einstein si interrompe, non suona più. Ma è difficile, lui adora la musica, e in realtà in Paradiso non c'è molto da fare. E come previsto, dall'alto dei cieli sente un sassofono che suona "Take the A-Train". Pensa: "Adesso lo faccio davvero, ora suonerò con lui. So che sarà un'armonia eccellente." Così inizia a suonare "Take the A-Tran". Il sassofono si ferma e Dio appare. Si precipita verso Einstein e gli da un calcio nelle palle. Fa male, anche in Paradiso. E poi distrugge l'amato violino di Einstein in mille pezzi. Un'eternità senza musica, il Paradiso diventa inferno per Einstein, che si contorce per terra, coccolandosi le palle spappolate. Un angelo gli si avvicina e gli dice: "Ti avevamo avvisato. A Dio non piace l'armonia"... Lo humor è qualcosa di molto personale. Certe persone ce l'hanno, altre persone no. Alcune battute sono così private che hanno un senso solo per due persone. Ma scherzare è importante, non potremmo sopravvivere altrimenti. Non ne convieni? Devo andare adesso. Stammi bene, Saul. Spero che la mia barzelletta non ti turbi.
"Il Problema dei tre corpi" (titolo originale "The Three-Body Problem") è un romanzo di fantascienza del 2008 scritto dall'autore cinese Liu Cixin. È il primo libro della trilogia "Remembrance of Earth's Past". Il romanzo si è guadagnato grande riconoscimento a livello internazionale e ha vinto il prestigioso Premio Hugo per il miglior romanzo nel 2015.
La trama del libro si snoda attraverso diversi filoni narrativi, partendo dagli anni della Rivoluzione Culturale cinese, dove una giovane astrofisica, Ye Wenjie, assiste all'uccisione del padre da parte delle Guardie Rosse. Disillusa dall'umanità e dalle sue prospettive, Ye viene reclutata in un progetto governativo segreto che mira a stabilire contatto con civiltà extraterrestri. Attraverso un radiotelescopio, Ye riesce a inviare un messaggio nello spazio, che riceve una risposta da un pianeta in crisi, il cui sistema stellare è instabile a causa delle forze gravitazionali di tre soli, un problema conosciuto come "il problema dei tre corpi".
Il romanzo si espande in temi che includono la scienza, la tecnologia, la filosofia, e la politica, esplorando le complessità dei primi contatti tra civiltà diverse e le loro potenziali conseguenze catastrofiche per l'umanità. Il libro intreccia una narrazione scientificamente ricca con profondi dilemmi etici e filosofici, portando i lettori a riflettere sulla natura dell'umanità, sulla nostra posizione nell'universo e sul futuro che potremmo affrontare.
La barzelletta raccontata da Ye serve come metafora per esplorare questioni di valore, armonia e la natura dell'esistenza umana, anche oltre la morte.
Il personaggio di Einstein è scelto in quanto rappresenta un'emblema della scienza e del pensiero razionale. Portarlo in paradiso, dove le regole non sono scientifiche ma divine e metafisiche, crea un contrasto vivace tra ciò che è terreno e ciò che è celeste. La sua passione per la musica, qui simbolizzata dal violino, rappresenta l'amore per l'arte e la bellezza, che in questo scenario paradisiaco si scontra con la volontà divina. La figura di Dio come sassofonista inserisce un ulteriore elemento di assurdità, rafforzando il tema dell'armonia che è centrale nella narrazione.
Il culmine del monologo, con la violenta reazione di Dio che distrugge il violino e colpisce Einstein, può essere interpretato come una critica alla rigidezza delle norme imposte e all'intolleranza verso l'espressione individuale, anche in un luogo che immaginiamo come ideale come il paradiso. Questo atto di violenza in un contesto di eternità introduce una riflessione sulla natura del dolore e del piacere, anche in un contesto post-mortale.
L'ultima parte del monologo, dove Ye riflette sull'importanza dell'umorismo e sulla sua capacità di rendere la vita sopportabile, chiude il dialogo ricollegandosi al concetto iniziale di valore universale. L'umorismo diventa un mezzo di sopravvivenza, un modo per gestire l'assurdo e il dolore.
Conclusione
Il monologo di Ye stimola la riflessione su temi universali e profondamente umani. La narrazione mette in luce la tensione tra desideri individuali e imposizioni esterne, una tematica ricorrente in molte riflessioni filosofiche. Attraverso la barzelletta di Einstein in paradiso, il monologo suggerisce che anche in un contesto ideale, le sfide esistenziali persistono, rendendo l'umorismo una fuga necessaria per affrontare l'assurdità e il dolore della condizione umana.
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