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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Tina Carlyle nel film "The Mask - Da zero a mito" rappresenta un momento cruciale nella narrazione, offrendo uno sguardo profondo sulla complessità del suo personaggio e sulla sua relazione con Stanley Ipkiss. Questo discorso, ricco di emozione e sincerità, rivela non solo i sentimenti che Tina nutre per Stanley, ma anche le sue riflessioni sull'autenticità, il rispetto e la vera natura dell'amore. Analizzando le sue parole, possiamo cogliere i temi centrali del film e comprendere come il percorso dei personaggi si intrecci con questi concetti fondamentali.
MINUTAGGIO: 1:11:50-1:13:11
RUOLO: Tina Carlyle
ATTRICE: Cameron Diaz
DOVE: Amazon Prime Video
INGLESE
Thanks. For what? Lots of things. For sharing a sunset with me. For being the only guy who treated me like a person, and not some sort of party favor. For being any kind of romantic... even a hopeless one. You're welcome. You know that night at the club? I knew I'd found someone special. - The Mask. - No. It was the guy inside the mask. It was you all along. You, Stanley... Ip... Kiss. I've got to disappear for a while now, Stanley. I don't know where I'm gonna go, but I'll let you know as soon as I can.
ITALIANO
Grazie, per un sacco di cose. Per aver diviso il tramonto con me; per essere stato l'unico che mi abbia trattata come una persona, e non come una specie di... pupattola da usare. Per essere rimasto un romantico, anche se disperato. Sai quella sera al club? Sapevo di aver trovato una persona speciale. Era il ragazzo dietro la maschera. Eri tu, Stanley, e nessun altro. Tu. Stanley Ip... Kiss... Devo sparire per un pò Stanley. Non so dove me ne andrò, ma te lo farò sapere presto.
"The Mask - Da zero a mito" (titolo originale: "The Mask") è un film commedia del 1994 diretto da Chuck Russell e basato sull'omonimo personaggio dei fumetti creato da Doug Mahnke e John Arcudi per la Dark Horse Comics. Il film è stato un grande successo sia di pubblico che di critica, ed è noto per essere uno dei ruoli che ha contribuito a lanciare la carriera di Jim Carrey come superstar di Hollywood.
La storia segue Stanley Ipkiss (interpretato da Jim Carrey), un timido e impacciato impiegato di banca che vive una vita piuttosto ordinaria e infelice. La sua esistenza cambia radicalmente quando trova una maschera magica che contiene lo spirito del dio nordico Loki. Quando indossa la maschera, Stanley si trasforma in "The Mask," un personaggio esagerato, cartoonesco, e con poteri soprannaturali che gli permettono di esprimere tutte le sue inibizioni e desideri repressi. Sotto l'influenza della maschera, Stanley diventa una figura carismatica e sfrenata, capace di compiere azioni incredibili, come deformare la sua faccia in modi impossibili, sopravvivere a situazioni mortali e persino influenzare le persone attorno a lui. La trama si complica quando Stanley, nei panni di The Mask, attira l'attenzione di vari personaggi, inclusa la bella cantante di night club Tina Carlyle (interpretata da Cameron Diaz, al suo debutto cinematografico) e un pericoloso gangster di nome Dorian Tyrell (Peter Greene). Il film mescola elementi di commedia slapstick, azione e fantasia, con un'estetica che richiama i cartoni animati classici. Il personaggio di The Mask è un omaggio alle tecniche di animazione dei Looney Tunes e dei film di Tex Avery, con effetti speciali avanzati per l'epoca che rendono le trasformazioni e le buffonate di Jim Carrey particolarmente memorabili.
Un tema centrale del film è l'idea di liberarsi dalle proprie inibizioni e di esplorare la propria vera natura. Stanley Ipkiss è un uomo frustrato e represso, ma la maschera gli permette di vivere i suoi sogni più selvaggi. Tuttavia, il film sottolinea anche i pericoli di abbandonarsi completamente a questi impulsi senza controllo. "The Mask" è stato un grande successo al botteghino, incassando oltre 350 milioni di dollari a livello mondiale contro un budget di circa 23 milioni di dollari. Jim Carrey è stato elogiato per la sua performance energetica e carismatica, che ha giocato un ruolo cruciale nel successo del film. La pellicola ha anche consolidato Cameron Diaz come una delle nuove stelle di Hollywood.
Tina Carlyle, interpretata da Cameron Diaz, è inizialmente introdotta come una femme fatale, una donna affascinante e seducente che sembra appartenere al mondo dei criminali. Man mano che la storia si sviluppa, emerge una personalità più complessa e vulnerabile. Questo monologo avviene verso la fine del film, dopo che Tina ha riconosciuto il vero valore di Stanley, al di là della maschera che indossa. "Grazie, per un sacco di cose. Per aver diviso il tramonto con me; per essere stato l'unico che mi abbia trattata come una persona, e non come una specie di... pupattola da usare."
In queste frasi, Tina esprime la sua gratitudine verso Stanley per averle mostrato rispetto e considerazione in un modo che gli altri uomini nella sua vita non hanno mai fatto. L'uso del termine "pupattola" suggerisce che è stata spesso vista come un oggetto, una figura decorativa priva di profondità, ridotta a un ruolo stereotipato di bellezza senza cervello. Stanley, al contrario, la tratta come una persona con sentimenti e pensieri, riconoscendola per chi è veramente.
"Per essere rimasto un romantico, anche se disperato." Qui Tina riconosce in Stanley un tratto che lo distingue dagli altri: la sua natura romantica. Nonostante le difficoltà e la sua goffaggine, Stanley non ha mai perso la sua capacità di credere nell'amore e nella bellezza della vita. Questa qualità è rara nel mondo cinico e materialista che Tina sembra abitare, e lei la trova profondamente toccante. "Sai quella sera al club? Sapevo di aver trovato una persona speciale. Era il ragazzo dietro la maschera. Eri tu, Stanley, e nessun altro. Tu."
Tina fa riferimento alla scena in cui Stanley, indossando la maschera, si trasforma in una figura carismatica e sicura di sé. Tuttavia, lei riconosce che la vera persona speciale non è The Mask, ma Stanley stesso, al di là della maschera. Questo riconoscimento è fondamentale, poiché sottolinea il tema centrale del film: la maschera è solo un mezzo per rivelare, non per nascondere, chi siamo veramente. "Devo sparire per un pò Stanley. Non so dove me ne andrò, ma te lo farò sapere presto."
Tina esprime il bisogno di allontanarsi. Questo riflette la sua consapevolezza che, nonostante l'affetto che prova per Stanley, ha bisogno di tempo e spazio per riflettere su se stessa e la sua vita. La sua promessa di fargli sapere dove si troverà suggerisce che non vuole chiudere definitivamente la porta su ciò che potrebbe esserci tra loro, ma ha bisogno di affrontare i propri demoni e situazioni prima di poter essere veramente presente per lui.
Attraverso le sue parole, Tina dimostra una crescita personale e una maturità che le permettono di riconoscere e apprezzare il vero valore di Stanley, al di là della maschera. Questo momento arricchisce la narrazione, e sottolinea il messaggio universale che il rispetto e l'amore genuino nascono dall'apprezzamento della vera essenza di una persona.
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