Monologo - Al Pacino in Carlito's Way

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~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

"Carlito's Way", diretto dal visionario Brian De Palma e con un'interpretazione iconica di Al Pacino, è un film che esplora temi profondi come il destino, la redenzione e il conflitto interiore attraverso la vita e le esperienze di Carlito Brigante, un ex gangster che tenta di lasciarsi alle spalle il suo passato criminale. Il film, attraverso una narrazione intensa e momenti di profonda riflessione, presenta un personaggio principale che è tanto complesso quanto umano, lottando contro le forze del suo passato e le inevitabili conseguenze delle sue azioni. Uno dei momenti più significativi e emotivamente potenti di questo film è il monologo finale di Carlito, una sequenza che sintetizza i temi centrali dell'opera e offre uno sguardo penetrante nell'anima del protagonista.

RAGAZZI SCUSATE...

MINUTAGGIO:

RUOLO: Carlito Brigante

ATTORE: Al Pacino

DOVE: Amazon Prime Video


INGLESE


Sorry boys, all the stitches in the world can't sew me together again. Lay down... lay down. Gonna stretch me out in Fernandez funeral home on Hun and Ninth street. Always knew I'd make a stop there, but a lot later than a whole gang of people thought... Last of the Moh-Ricans... well maybe not the last. Gail's gonna be a good mom... New improved Carlito Brigante... Hope she uses the money to get out. No room in this city for big hearts like hers... Sorry baby, I tried the best I could, honest... Can't come with me on this trip, Loaf. Getting the shakes now, last call for drinks, bars closing down... Sun's out, where are we going for breakfast? Don't wanna go far. Rough night, tired baby... Tired...



ITALIANO


Mi dispiace ragazzi, non basterebbero nemmeno tutti i punti del mondo per ricucirmi. È finita… è finita. Mi metteranno nel negozio di pompe funebri di Fernandez, sulla 109sima strada. Ho sempre saputo che prima o poi sarei finito lì, però molto più tardi di quanto pensava un sacco di gente. L’ultimo dei mohicani… beh… forse non proprio l’ultimo. Gail sarà una brava mamma. Un nuovo e migliore Carlito Brigante, spero che li userà per andarsene quei soldi, in questa città non c’è posto, per una che ha il cuore grande come il suo. Mi dispiace amore, ho fatto quello che potevo, davvero. Non ti posso portare con me in questo viaggio. Me ne sto andando, lo sento. Ultimo giro di bevute, il bar sta chiudendo, il sole se ne va. Dove andiamo per colazione? Non troppo lontano… che nottata… sono stanco amore… stanco.

CARLITO’S WAY

"Carlito's Way" è un film del 1993 diretto da Brian De Palma, una delle figure di spicco del cinema americano degli anni '80 e '90. Questa pellicola è un adattamento cinematografico dell'opera di Edwin Torres e narra la storia di Carlito Brigante, interpretato magistralmente da Al Pacino. La trama si concentra su Carlito Brigante, un ex detenuto di origine portoricana che cerca di cambiare vita dopo essere stato rilasciato dalla prigione. Nonostante i suoi sforzi per rimanere fuori dai guai e avviare un'attività legittima, Carlito si ritrova costantemente trascinato nel mondo del crimine a New York. La storia si sviluppa attraverso una serie di eventi che dimostrano la lotta interna di Carlito tra il desiderio di redenzione e la realtà dura e spietata del mondo criminale che lo circonda.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo finale di Carlito Brigante in "Carlito's Way" è uno dei momenti più intensi e emotivamente carichi del film. Queste parole, pronunciate mentre Carlito giace morente, sono una riflessione sulla sua vita, i suoi sogni infranti e la sua accettazione del destino.

"Mi dispiace ragazzi, non basterebbero nemmeno tutti i punti del mondo per ricucirmi." Questa frase mostra il profondo rammarico di Carlito e la sua consapevolezza della gravità delle sue ferite. L'uso dell'espressione "non basterebbero nemmeno tutti i punti del mondo" è una metafora per indicare che nessun tentativo di guarigione può salvarlo ora. Il tono è uno di fatalismo, accettando la fine inevitabile. "Mi metteranno nel negozio di pompe funebri di Fernandez, sulla 109sima strada. Ho sempre saputo che prima o poi sarei finito lì". Carlito qui esprime una sorta di premonizione ironica. Sapeva che la sua vita di crimine potrebbe portarlo prematuramente alla morte, ma anche qui c'è un tocco di ironia perché è morto prima di quanto molti avrebbero previsto. Questa riflessione mostra la consapevolezza di Carlito della sua mortalità e del suo destino, sottolineando il tema del fatalismo che pervade il film. "L’ultimo dei mohicani… beh… forse non proprio l’ultimo." Questa parte del monologo si apre con una citazione, che suggerisce che Carlito si vede come l'ultimo di una specie in via di estinzione - l'ultimo dei veri gangster con un codice d'onore. Tuttavia, c'è anche una nota di speranza quando parla di Gail e del futuro del bambino che potrebbero avere. Carlito spera che Gail usi il denaro che ha messo da parte per lasciare la città e dare al loro bambino una vita migliore, lontano dalla criminalità e dalla violenza.

"Mi dispiace amore, ho fatto quello che potevo, davvero. Non ti posso portare con me in questo viaggio." Carlito si rivolge direttamente a Gail, esprimendo il suo amore e il suo rammarico per non essere in grado di costruire una vita insieme come avevano pianificato. Il "viaggio" di cui parla è la morte, e la sua sincerità nel dire "ho fatto quello che potevo" mostra il suo desiderio di redenzione e la tristezza per le circostanze che hanno portato a questo finale tragico. "Me ne sto andando, lo sento. Ultimo giro di bevute, il bar sta chiudendo, il sole se ne va" Le ultime battute del monologo sono profondamente poetiche e simboliche. Queste frasi evocano un'immagine di una giornata che finisce e un bar che chiude, simboleggianto la conclusione della sua esistenza. "Dove andiamo per colazione?" sembra una domanda semplice, ma in questo contesto è carica di significato, suggerendo una riflessione su cosa succede dopo la morte. Infine, "sono stanco amore… stanco" indica la sua totale resa e l'accettazione della fine.

Conclusioni

Il monologo finale di Carlito è anche potente dichiarazione artistica di Brian De Palma e Al Pacino sulla natura del destino umano e sulla ricerca di redenzione. Queste ultime parole di Carlito Brigante funzionano come una finestra sul suo animo, rivelando un mix di rammarico, amore, speranza e accettazione. La profondità emotiva e la ricchezza simbolica di questo monologo rendono "Carlito's Way" un film memorabile e danno al personaggio di Carlito una dimensione tragica che rimane impressa nella memoria dello spettatore.

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