Monologo - Chandler in \"Outer Banks 4\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Interpretare Chandler Groff in questo monologo di "Outer Banks" è una sfida che richiede di mettere in luce una complessa miscela di rimorso, vulnerabilità e speranza. Chandler è un uomo che ha sbagliato profondamente, abbandonando il figlio JJ anni prima, e ora si trova di fronte al momento più difficile della sua vita: confessare il proprio fallimento e chiedere una seconda possibilità.

TU RIMANI FIGLIO MIO

STAGIONE 4 EP 7

MINUTAGGIO: 24:27-25:57
RUOLO: Chandler Groff

ATTORE: J Anthony Crane
DOVE: Netflix


INGLESE


Coming Soon :)


ITALIANO


Ok, se mi vuoi imputare questo è... è un tuo diritto, ma... dal momento in cui ti ho visto, JJ, sapevo che avrei dovuto dirti la verità. Perché ti ho abbandonato...? Perché? Mi hai visto? Guardami. All'epoca, quando è morta tua madre, non ero nelle condizioni di badare a un bambino. L'ho fatto per il tuo bene. Ho sbagliato. Lo so, e mi dispiace. Lo faccio sempre. Io non rifletto a fondo. Ma da allora ho passato ogni giorno a pensare a come rimediare. Per questo sono tornato. Sono tornato per trovare te. Sono tornato per aiutarti. Sei mio figlio, JJ. Siamo una famiglia. Quella... quella corona che cercano, è nostra di diritto da sempre. E' la nostra eredità. E ci siamo quasi. Credo che la chiave per trovarla sia su questa nave. E sono tornata a prenderla. Per tutti e due.

OUTER BANKS

Outer Banks è una serie TV statunitense, disponibile su Netflix, che mischia elementi di avventura, dramma e mistero. Ambientata in una comunità costiera del North Carolina, la serie ruota attorno a un gruppo di adolescenti divisi in due classi sociali: i Pogues, ragazzi delle classi lavoratrici e più povere, e i Kooks, i ricchi privilegiati.


La trama principale segue John B, il leader dei Pogues, alla ricerca del tesoro leggendario che suo padre stava cercando prima di scomparire misteriosamente. Lungo il cammino, John B e i suoi amici – JJ, Pope, e Kiara – si trovano coinvolti in situazioni sempre più pericolose, tra intrighi, tradimenti e colpi di scena. Il tesoro nascosto, che ha radici nella storia coloniale americana, è al centro di una caccia sfrenata, con vari antagonisti, tra cui alcuni Kooks, che cercano di ostacolare i protagonisti.


La serie esplora anche le dinamiche relazionali tra i personaggi: amicizia, amore, leali­tà e conflitti di classe sono temi ricorrenti. I Pogues sfidano i confini imposti dalla società, cercando di risolvere i misteri del passato, tra cui la sparizione del padre di John B e la corruzione che permea la comunità locale.


La quarta stagione di "Outer Banks" introduce una svolta significativa nella trama, concentrandosi sul personaggio di JJ Maybank e sulla scoperta delle sue vere origini. Fino a questo punto, JJ è stato rappresentato come un Pogue leale, cresciuto in condizioni difficili con un padre violento, Luke Maybank. Nella quarta stagione, emerge una verità sconvolgente: JJ scopre che il suo padre biologico è Chandler Groff, un uomo legato alla famiglia Genrette, e che sua madre era Larissa Genrette, figlia di Wes Genrette.

Questa rivelazione ha un impatto profondo su JJ, poiché implica che egli abbia origini Kook, la classe sociale privilegiata che ha sempre disprezzato. La scoperta avviene quando JJ riceve una lettera postuma da Wes Genrette, che lo esorta a chiedere a Luke del termine "Albatross". Luke rivela che "Albatross" era il nome della barca su cui Larissa è morta anni prima e confessa di non essere il padre biologico di JJ. In realtà, Larissa era sua madre, rendendo Chandler Groff il suo vero padre e Wes Genrette suo nonno.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo di Chandler è denso di emozioni represse e di rivelazioni che gettano luce sulle sue motivazioni e sul profondo rimorso che prova nei confronti del figlio, JJ. Attraverso le sue parole, emerge un tentativo disperato di ricostruire un legame, quasi con la frenesia di chi vuole disperatamente essere perdonato ma sa di non meritarlo del tutto.


Chandler si mostra vulnerabile sin da subito. La scelta di iniziare con “Se mi vuoi imputare…” mette immediatamente in chiaro che sa di avere un peso sulla coscienza. Si tratta di una difesa, quasi una richiesta di compassione e di comprensione da parte di JJ. Vuole giustificare l’abbandono ma non è sicuro di potersi liberare del tutto dal senso di colpa. Questa esitazione, seguita dall’affermazione “è un tuo diritto”, è un riconoscimento della rabbia di JJ: Chandler ammette implicitamente che JJ ha tutte le ragioni per essere arrabbiato.


Il suo “Perché?” ripetuto, quasi come un’interrogazione diretta, mostra il conflitto interiore di Chandler. Sa che le sue scelte sono difficili da accettare, e il monologo si trasforma in una sorta di autoanalisi, in cui egli si giudica e si colpevolizza. La frase “non ero nelle condizioni di badare a un bambino” è una sorta di auto-assoluzione, ma appare debole. L’affermazione si scontra con la realtà di un abbandono che non ha scuse, e Chandler lo sa bene. Sembra quasi implorare JJ di comprendere una debolezza che, in fondo, non sa nemmeno se è pronto ad accettare lui stesso.


Lo faccio sempre. Io non rifletto a fondo.” Queste frasi brevi, quasi spezzate, sottolineano una caratteristica di Chandler: è un uomo d’impulso, che agisce senza pensare, e ora è costretto a fare i conti con le sue azioni. Il rimorso emerge come qualcosa di radicato in lui, tanto che sembra vivere con un senso di colpa cronico. L’idea di voler “rimediare” sottolinea una volontà genuina di ricostruire il rapporto. L’urgenza della frase “Per questo sono tornato” lascia intendere che questa è per lui l’ultima occasione per redimersi.


La ripetizione della parola “nostra” (la corona, l’eredità, la missione) è importante. Chandler vuole far sentire a JJ che c’è una radice condivisa tra loro, qualcosa che va oltre il sangue. L’eredità di cui parla è un simbolo di appartenenza, un tentativo di legare JJ a sé attraverso il richiamo della “storia familiare”. La dichiarazione “Sei mio figlio, JJ” è la frase chiave del monologo. È una linea semplice ma potente, che mette a nudo la volontà di Chandler di ristabilire un’identità paterna che ha rinunciato a rivendicare troppo presto.


La corona diventa il simbolo della redenzione e del ricongiungimento. Nella sua mente, non si tratta solo di un bottino o di un tesoro, ma di un ponte per riavvicinarsi al figlio. “È la nostra eredità” rappresenta un’eredità non tanto materiale, ma una storia e un’identità che finalmente Chandler vuole condividere con JJ. “E sono tornato a prenderla. Per tutti e due.” Con queste parole, Chandler cerca di riaccendere una luce di speranza e di fiducia. Si propone come alleato, come padre finalmente pronto ad essere presente, cercando di condividere una nuova missione che rappresenti una rinascita nel loro rapporto.

SUGGERIMENTI PER L'INTERPRETAZIONE

Interpretare il monologo di Chandler richiede di bilanciare una profonda vulnerabilità con una tensione emotiva che cresce man mano che le parole rivelano dolore, colpa e una disperata speranza di riconciliazione.


1. Tono di Voce e Ritmo


Inizia con esitazione: Nelle prime battute, usa un tono basso, quasi sommesso, come se Chandler fosse incerto su come iniziare. Le parole sono cariche di esitazione, perché si sta avventurando in un terreno emotivo difficile. Sii titubante, come se ogni frase richiedesse un piccolo atto di coraggio per essere pronunciata.

Intensifica gradualmente: Man mano che il monologo procede, lascia che la voce guadagni intensità e peso emotivo. Quando dice “Perché ti ho abbandonato…”, dovrebbe essere un misto di disperazione e rimorso. Fai sentire la lotta interiore e la paura che JJ non sia disposto a perdonarlo.

Pausa per dare peso: Prima di frasi come “Guardami” e “Io non rifletto a fondo” fai delle brevi pause. Le pause qui sono fondamentali per creare tensione e per permettere a Chandler di mostrare quanto sia difficile per lui ammettere queste verità.


2. Gestualità e Postura


Sguardo diretto e momenti di evitazione: Alterna il contatto visivo con JJ a momenti di sguardo perso, come se Chandler fosse troppo colpevole per sostenere lo sguardo del figlio. Questo dà l’impressione di un uomo che si vergogna e che sa di aver sbagliato, ma che allo stesso tempo cerca disperatamente di riconnettersi.

Mani e corpo tesi: Tieni le mani in un gesto che suggerisca tensione: stringere un pugno o tenere le mani in modo insicuro, per esempio. Questa tensione è importante per mostrare quanto Chandler sia nervoso e non a suo agio. Verso la fine del monologo, quando parla della “nostra eredità” e del “per tutti e due”, rilassa leggermente la postura, come se il sogno di riunire la famiglia lo rendesse più speranzoso.

Gesti piccoli e insicuri: Quando dice “L’ho fatto per il tuo bene” o “Ho sbagliato. Lo so”, potrebbe fare un gesto verso se stesso, come toccarsi il petto, ma senza enfasi esagerata. Questi piccoli gesti devono sembrare quasi inconsci, come se cercasse conforto in mezzo alla confessione.


3. Emozioni Interne e Sottotesto


Esprimere il conflitto interiore: Chandler non è solo pentito; è anche in conflitto. Fa capire che c’è stata una parte di lui che si è arresa al passato, mentre ora tenta di convincersi e JJ che è davvero tornato per restare. Ogni volta che parla di "errore" o “non rifletto a fondo,” lascia emergere il sottotesto di una vita spesa senza considerare le conseguenze.

Tensione tra speranza e rassegnazione: Verso la fine, quando parla di “la nostra eredità” e “per tutti e due,” usa una sfumatura di speranza, anche se non completamente convinta. È quasi una supplica. Vuole che JJ senta che c’è qualcosa di buono che potrebbe nascere da questo rapporto. La rassegnazione è ancora presente: Chandler sa che potrebbe essere troppo tardi.


4. Dinamica Emotiva: Fasi del Monologo


All’inizio: Esita e dimostra di camminare sulle uova. Sta cercando di spiegare l’abbandono, ma sente il peso del giudizio del figlio. Questa parte è lenta, ogni frase sembra costargli fatica.

Nella parte centrale: Diventa più vulnerabile e umile, specialmente quando ammette “L’ho fatto per il tuo bene… Ho sbagliato”. Qui il suo tono deve riflettere sincerità, ma anche un senso di smarrimento. Come se Chandler stesse cercando di giustificare l’ingiustificabile.

Verso la fine: Quando parla della corona e della missione comune, usa una tonalità più decisa. Chandler tenta un’ultima volta di coinvolgere JJ. Lascia che le emozioni salgano, come se Chandler stesse cercando disperatamente un segno di risposta positiva da JJ. Questo slancio finale dovrebbe suonare come una speranza fragile, pronta a spezzarsi.


5. Conclusione e Sguardo Finale


Lascia uno sguardo che rimane appeso: Dopo l’ultima frase “Per tutti e due”, fai in modo che Chandler rimanga in attesa, con lo sguardo rivolto a JJ. Lascia che la speranza di riconciliazione si manifesti in uno sguardo sospeso, quasi immobile, mentre aspetta una risposta. Non lasciare che si muova troppo: in quel momento Chandler è vulnerabile, aperto, quasi come un uomo che ha dato tutto e attende il giudizio finale.

CONCLUSIONE

Alla fine del monologo, Chandler rimane sospeso in una fragilissima attesa, come un uomo che ha spogliato ogni difesa e ora attende il giudizio del figlio. La sua richiesta di perdono non è esplicita, ma traspare attraverso il dolore trattenuto e il bisogno profondo di connessione.

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