Monologo - Checco Zalone in Sole a Catinelle

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Nel panorama del cinema italiano contemporaneo, Checco Zalone si distingue per la sua capacità di intrecciare umorismo e critica sociale, creando narrazioni che, pur nella loro leggerezza comica, sollevano questioni significative e spesso controversie. Un esempio emblematico di questo approccio è il monologo tratto dal suo film "Sole a Catinelle", dove il personaggio di Checco si lancia in una satira acuta della burocrazia europea e delle dinamiche del mercato del lavoro in Italia.

RISPOSTE!

MINUTAGGIO: 53:00-54:31

RUOLO: Checco

ATTORE: Checco Zalone

DOVE: Netflix



ITALIANO


Io voglio dare delle risposte, caro Kojack. Io stasera non ho sentito vibrare la partita IVA che abita nei nostri cuori. Tu non sei pronto per rappresentarci. Tu mi parli dell’Europa ma non mi dici che cosa è l'HACCP. Perché magari te non lo sai nemmeno cos’è l'HACCP! Hazard Analysis and Critical Contro Point. Cosa vuol dire signori? Vuol dire che se io produco una mozzarella, io devo scrivere sulla copertina della mozzarella la data di scadenza; devo scrivere che stata fatta da una certa mucca che abita in un certo paese; che il latte è stato conservato in una cellula frigorifera a una certa temperatura a una certa temperatura secondo le norme comunitarie… mangiate la mozzarella e ringrazia! Vittorio, te mi hai parlato di lavoro femminiile. Ma te non dici che quando io assumo una donna e questa il marito la mette in cinta, io… io devo pagare gli assegni familiari. Io devo sostituirla, io devo pagare la formazione a chi la sostituisce, io devo reintegrare, io devo riformare. Allora cari signore, sapete che dico? Operaia, te vuoi rimanere in cinta? La botta te la do io, che sono il datore di lavoro! Grazie, pancia del paese! Così possiamo salvare questo paese, questa è la verità, grazie ragazzi, gli autografi li facciamo dopo.

SOLE A CATINELLE

"Sole a Catinelle" è un film italiano del 2013 diretto e interpretato da Gennaro Nunziante e Checco Zalone. È il terzo film della coppia Nunziante-Zalone dopo il successo di "Cado dalle nubi" e "Che bella giornata".


La trama segue le vicissitudini di Checco, un venditore di aspirapolveri della Brianza, che promette al figlio Nicolò di portarlo in vacanza, a patto che prenda ottimi voti a scuola. Nicolò riesce nei suoi intenti, e Checco è costretto a mantenere la promessa, nonostante la sua situazione economica non sia delle migliori. Si imbatte quindi in una serie di situazioni comiche e assurde cercando di mantenere la promessa fatta al figlio, portandolo in una località che si rivela essere tutt'altro che lussuosa.


Il film è una commedia che utilizza il tipico humor di Zalone, mescolando satira sociale e battute su vari aspetti della società italiana. Il titolo "Sole a Catinelle" è un'espressione idiomatica italiana che indica una promessa non mantenuta o una situazione molto migliore di quanto sia in realtà.

ANALISI MONOLOGO

Attraverso il personaggio di Checco, Zalone affronta temi sociali e burocratici con una leggerezza che permette al pubblico di riflettere pur rimanendo in un contesto di intrattenimento. Il riferimento all'HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), un sistema di sicurezza alimentare, viene usato per ridicolizzare la complessità delle normative europee che, pur essendo essenziali per la sicurezza, sono percepite come un fardello burocratico eccessivo per chi fa impresa. Checco, in modo esagerato, descrive come persino la "mucca" e il "paese" di provenienza debbano essere specificati, evidenziando un'iper-regolamentazione.


La parte del monologo che tratta dell'assunzione delle donne mette in luce le difficoltà percepite da alcuni datori di lavoro riguardo alle assenze maternità. Qui Zalone, attraverso il suo personaggio, esprime una critica sarcastica e provocatoria, esagerando la reazione di un datore di lavoro alle responsabilità aggiuntive che derivano dall'assunzione di donne in età fertile. Il tono è chiaramente ironico e serve a sottolineare le assurdità di certe posizioni anti-progressiste nel mondo del lavoro. Il modo in cui Checco conclude il suo discorso, offrendosi sarcasticamente di "dare la botta" per evitare complicazioni burocratiche, è un esempio di come la comicità venga usata per trattare temi socialmente sensibili. Questo tipo di umorismo può essere visto come un mezzo per aprire il dibattito su argomenti altrimenti difficili da affrontare, anche se rischia di banalizzare questioni serie come i diritti delle donne sul lavoro.

CONCLUSIONI

Il monologo di Checco Zalone offre uno spaccato vivido e provocatorio delle ansie e delle contraddizioni della società italiana. Attraverso il filtro della comicità, Zalone riesce a toccare temi delicati e complessi, facilitando una discussione più ampia tra il pubblico. La sua abilità nel mescolare risate e riflessioni dimostra il potenziale del cinema come mezzo di commento sociale.

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