Monologo - Chris Evans in \"Uno Rosso\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

Il monologo di Jack in Uno Rosso rappresenta uno dei momenti emotivamente più potenti del film, distanziandosi dall’azione sfrenata e dall’umorismo che dominano la pellicola. È qui che il personaggio, interpretato da Chris Evans, si spoglia della sua facciata spavalda per mostrare una vulnerabilità che lo rende incredibilmente umano e tridimensionale.

Papà ti chiede scusa

MINUTAGGIO: 1:37:12-1:38:40

RUOLO: Jack O'Malley

ATTORE: Chris Evans
DOVE: Amazon Prime Video



ITALIANO


Dylan, guardami. Si, forse avrai fatto qualcosa che non dovevi. Capita a tutti. Capita a tutti, e tu non sei diverso. Ma sei qui solo per… per colpa mia. Beh, di cose ne ho fatte. E’ lunga la lista. Ma ancor peggio sono le cose che non ho fatto. Sono un padre terribile. Si, è vero. Non ci sono mai stato. Mi dicevo che ti stavo facendo un favore, che stronzata. E invece ti stavo facendo del male. E lo ho fatto anche a me. Ho commesso degli errori, purtroppo, lo so. Ma so anche che posso fare di meglio. E so che è più facile a dirsi, so che ci vuole impegno, e spero anche che non sia troppo tardi. Ogni giorno, ogni decisione, è un’opportunità. E vorrei iniziare a coglierne qualcuna. E non ti chiedo di credermi. Ti chiedo soltanto di darmi una chance. Io so che non sarò mai il miglior padre del mondo, ma so che posso fare di meglio. E te lo prometto fin da adesso. Ti prometto che… ci proverò per sempre.

Uno rosso

"Uno Rosso" è una commedia d’azione natalizia che rielabora il classico spirito delle festività in un’avventura moderna e scoppiettante. Diretto da Jake Kasdan, il film segue le vicende di Callum Drift (Dwayne "The Rock" Johnson), un imponente e stoico capo della sicurezza del Polo Nord. Callum è il responsabile di mantenere l’operatività di Babbo Natale e di assicurarsi che il Natale si svolga senza intoppi. Tuttavia, le cose prendono una piega drammatica quando Babbo Natale (J.K. Simmons in una versione muscolosa e carismatica del personaggio) viene misteriosamente rapito a poche settimane dalla Vigilia.


A questo punto, entra in scena Jack O'Malley (Chris Evans), un cacciatore di taglie un po’ sarcastico e spavaldo, che viene reclutato da Callum per rintracciare il responsabile del rapimento. Sebbene i due protagonisti abbiano personalità diametralmente opposte – Callum è serio e metodico, mentre Jack è scanzonato e imprevedibile – saranno costretti a collaborare per salvare Babbo Natale e, di conseguenza, il Natale stesso.

La loro missione li porta in un viaggio epico che spazia dal Polo Nord a città illuminate dalle luci natalizie, passando per scenari futuristici e dimensioni magiche. Tra le principali sfide che devono affrontare ci sono:


Gli "Gnometti Ribelli": Un gruppo di elfi tecnologicamente avanzati che si sono ribellati contro il sistema e sembrano avere un ruolo chiave nel rapimento.

L’Esercito di Pupazzi di Neve Mutanti: Creature animate che fungono da guardiani per un misterioso villain.


Durante l’avventura, Callum e Jack scoprono che dietro al rapimento si cela una cospirazione globale per distruggere il Natale come lo conosciamo. Le loro differenze personali diventano un punto di forza: Callum insegna a Jack l’importanza del sacrificio e della responsabilità, mentre Jack aiuta Callum a vedere il lato più leggero della vita. Il film è una mescolanza di elementi tipici dei film natalizi, come lo spirito di unione e il trionfo del bene sul male, con scene di azione adrenalinica e un umorismo a tratti irriverente. Tra esplosioni, inseguimenti in slitta e scontri tra super pupazzi di neve, ci sono momenti più intimi in cui si esplora il significato della famiglia, della redenzione e della tradizione.

Analisi Monologo

Il monologo si divide in tre parti principali:


Ammissione di colpa: Jack si confronta con il proprio fallimento come padre, riconoscendo sia le azioni che non avrebbe dovuto compiere, sia quelle che avrebbe dovuto intraprendere ma non ha fatto.


Consapevolezza e speranza: Accetta che migliorare richiederà impegno, ma esprime la determinazione a cambiare.


Richiesta di una possibilità: Non cerca il perdono immediato, ma un’opportunità per dimostrare che può fare meglio.


Questa struttura rende il monologo estremamente umano e credibile. Non c’è una facile auto-assoluzione, ma il riconoscimento onesto delle proprie mancanze e la volontà di riparare.


Il tono del monologo è intimo, quasi sussurrato. Si percepisce che Jack sta parlando più a se stesso che al figlio Dylan, usando questo momento come una sorta di confessione. Questa qualità lo rende autentico e avvicina lo spettatore, che si ritrova a tifare per lui nonostante i suoi errori. Chris Evans, con la sua capacità di combinare vulnerabilità e carisma, potrebbe interpretare questa scena con uno sguardo basso all’inizio, che poi si solleva gradualmente per stabilire un contatto visivo con Dylan. La voce probabilmente tremerebbe leggermente nei passaggi più emotivi, per poi farsi più ferma quando Jack pronuncia la promessa finale.


Jack incarna il tema della seconda possibilità, una componente fondamentale in molti racconti natalizi. Qui, però, la redenzione è qualcosa che deve essere guadagnata. La distanza tra Jack e Dylan rappresenta uno degli ostacoli emotivi che il protagonista deve affrontare, rendendo questa scena una tappa cruciale del suo arco narrativo. Jack sottolinea che il cambiamento è un processo. Questa prospettiva realistica eleva il discorso e lo rende più vicino al pubblico.

Conclusione

Il monologo di Jack è un passaggio cruciale per il suo arco narrativo e un messaggio universale sulla possibilità di cambiare. Con un tono sincero e una struttura che mescola vulnerabilità e determinazione, questa scena lascia il segno sia sul figlio Dylan, sia sul pubblico, fungendo da ancoraggio emotivo in un film che bilancia spettacolo e cuore.

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