Monologo - Connie Corleone da il Padrino

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~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Il monologo di Connie Corleone nel celebre film "Il Padrino" di Francis Ford Coppola rappresenta uno dei momenti più intensi della saga. Attraverso le parole cariche di dolore e accusa di Connie, il film espone la trasformazione di Michael Corleone in un capofamiglia spietato, ma anche il profondo impatto emotivo delle sue scelte sul tessuto stesso della sua famiglia. Questa scena è fondamentale per comprendere la complessità dei personaggi e i temi centrali del film, come il potere, la famiglia, la moralità e la perdita dell'innocenza.

ME L'HAI AMMAZZATO!

MINUTAGGIO: 2:29:00-2:29:53

RUOLO: Connie Corleone

ATTRICE: Talia Rose Coppola

DOVE: Netflix


INGLESE


Michael, you lousy bastard; you killed my husband... You waited until our father died and nobody could stop you and you killed him, you killed him! You blamed him about Sonny, you always did, everybody did. But you never thought about me, never gave a damn about me. What am I going to do now, what am I going to do. Why do you think he kept Carlo on the Mall? All the time he knew he was going to kill my husband. But he didn't dare while my father was alive. And then he stood Godfather to our child. That coldhearted bastard. And do you know how many men he had killed with Carlo? Just read the papers. That's your husband.



ITALIANO


Micheal, carogna maledetta. L’hai ammazzato tu mio marito. hai aspettato che papà morisse perché nessuno te lo potesse impedire, e tu l’hai ammazzato. L’accusavi per Sonny, l’hai sempre odiato, come tutti gli altri, ma a me non c’hai mai pensato, non ti è mai importato niente di me. E io che faccio, che faccio… Vuoi sapere perché ha trattenuto Carlo a New York? Aveva già in mente di farlo ammazzare, capito! E sei venuto al battesimo di mio figlio, vigliacco senza cuore. Lo sai quante persone ha fatto uccidere oltre a Carlo, lo vuoi sapere? Leggi i giornali, ecco chi è tuo marito, questo è tuo marito.

IL PADRINO

"Il Padrino" è un film del 1972 diretto da Francis Ford Coppola, basato sull'omonimo romanzo di Mario Puzo. Il film è considerato uno dei capolavori della storia del cinema e un'icona della cultura popolare. È il primo capitolo di una trilogia che esplora la vita e gli affari di una famiglia mafiosa italo-americana, i Corleone.


La trama si concentra su Vito Corleone, interpretato da Marlon Brando, capofamiglia del clan Corleone. La narrazione si apre nel 1945, durante il matrimonio della figlia di Don Vito, Connie. Durante il ricevimento, vari membri della società chiedono favori a Don Vito, svelando il suo potere e la sua influenza nella comunità. Don Vito è un uomo rispettato e temuto, noto per la sua saggezza e per la sua implacabile aderenza ai codici d'onore della mafia.


Il film esplora anche la vita del figlio più giovane di Vito, Michael Corleone, interpretato da Al Pacino, che inizialmente sembra distante dagli affari di famiglia. Michael è un eroe di guerra decorato che non ha intenzione di seguire le orme criminali del padre. Dopo un attentato fallito contro Don Vito, Michael è costretto a entrare nel mondo della mafia per proteggere la sua famiglia.


La trama si sviluppa attraverso una serie di eventi che vedono Michael assumere sempre più potere, passando da un riluttante estraneo a un freddo e calcolatore leader. Il film mette in luce i conflitti interni e le lotte di potere all'interno della famiglia e tra le diverse famiglie mafiose. Michael si trova a dover gestire e consolidare il potere del clan Corleone, affrontando tradimenti, vendette e violenze.


Il climax del film è una sequenza simultanea di violenza e rito religioso, in cui Michael diventa padrino del nipote mentre i suoi uomini eliminano i nemici della famiglia. Questa scena simboleggia la completa trasformazione di Michael in un vero padrino, capace di azioni brutali per mantenere il controllo e il potere.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo di Connie Corleone è uno dei momenti più intensi del film, evidenziando il culmine della trasformazione di Michael Corleone e il suo impatto devastante sulla sua stessa famiglia. Questo discorso serve come un punto di svolta drammatico nel film, e rivela anche temi più profondi legati alla famiglia, al potere e alla perdita dell'innocenza. Connie accusa direttamente Michael di essere responsabile della morte del suo marito, Carlo. Questo momento svela completamente la perdita di fiducia e il senso di tradimento che Connie sente verso suo fratello, che ora vede non più come un protettore ma come un nemico. L'affermazione che Michael ha aspettato la morte del padre per agire senza ostacoli sottolinea una strategia calcolatrice e manipolatrice. Dimostra che Michael ha pienamente abbracciato il ruolo di capofamiglia con tutte le sue implicazioni più oscure, mettendo in chiaro che il potere può corrompere profondamente, persino al punto di distruggere legami familiari.


Connie esprime un profondo senso di abbandono, evidenziando come Michael non abbia mai veramente considerato il suo benessere o i suoi sentimenti. Questo suggerisce un tema ricorrente nel film: l'isolamento emotivo che accompagna il potere. Connie si sente emarginata e trascurata, un riflesso della solitudine che anche Michael inizia a sperimentare man mano che si immerge più profondamente nel suo ruolo.

Il riferimento ai giornali e agli omicidi implica una critica della moralità di Michael. Connie sfida Michael (e gli spettatori) a confrontarsi con la realtà delle sue azioni e con la sua vera natura, spingendo verso una riflessione sulla distanza tra l'immagine pubblica e la realtà delle azioni private.


Il monologo sottolinea il tema della decadenza morale all'interno della famiglia Corleone, specialmente in riferimento a Michael, che inizia come il più morale dei fratelli Corleone e finisce per essere il più spietato e calcolatore. Il monologo riflette la tragedia centrale del film—il prezzo del potere e l'impatto corrosivo che ha sulla famiglia. Ogni membro della famiglia Corleone paga un prezzo per il potere che cercano o ereditano, con Connie che perde suo marito e il suo senso di sicurezza all'interno della sua famiglia.

Conclusioni

Il monologo di Connie svela la distruzione interiore e morale della famiglia Corleone. Attraverso le sue parole, il film critica la brutale realtà del potere e le sue conseguenze devastanti sulle relazioni familiari. La disperazione e l'accusa di invitano anche lo spettatore a riflettere sulla doppia faccia del potere e sulle vittime silenziose di un sistema dominato da ambizioni oscure e letali.

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