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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Donna Hayward in Twin Peaks è un momento chiave che offre uno sguardo intimo sul suo rapporto con Laura Palmer, la sua migliore amica, e sull'influenza che Laura esercitava su di lei. Questo passaggio, raccontato da Donna a Harold Smith (l'uomo solitario che custodisce il diario segreto di Laura), è una finestra su una giovinezza intrisa di desiderio, confusione e vulnerabilità. È una confessione che svela non solo un momento cruciale nella vita di Donna, ma anche il peso di Laura nella sua esistenza: un'amica che la spingeva a vivere esperienze al limite, a sperimentare emozioni forti e pericolose.
MINUTAGGIO: 39:28-41:14
RUOLO: Donna Hayward
ATTRICE: Lara Flynn Boyle
DOVE: Amazon Prime Video
INGLESE
Dear diary... Uh, this is from a long time ago. Is that okay? I was about 13 years old, 14 maybe. Me and Laura put on our tightest, shortest skirts. Too tight. But Laura talked me into it. We were going to the Roadhouse to meet boys. Their names are Josh, Rick and Tim. They're about 20 years old. And they're nice to us. And they make us feel like we're older. Rick asks if we wanna go party. And Laura says, yes. And all of a sudden, I feel this knot building up in my stomach. But when Laura gets in the truck with Rick, I go anyway. Stream in the woods. Full moon, I think. It's pale and light out. Laura starts to dance around the boys. She begins to move her hips back and forth. Rick starts to clap, but Tim doesn't do anything, he just watches. Somehow, that makes me angry. So I say, "Let's go skinny-dipping." We take off our clothes. I know the boys are watching. Laura starts to kiss Josh and Rick. I don't know what to do. So I swim away. I feel like I wanna run, but I don't. Tim swims out to me. He kisses my hand... and then me. I can still feel that kiss. His lips are warm and sweet. My heart jumps. He's talking to me, but I can't hear him. Only the kiss. I never saw him again. It was the first time I ever fell in love. That's all.
ITALIANO
Caro diario… è una storia di tanto tempo fa, va bene? Avevo circa tredici anni allora. Quattordici forse. Laura e io avevamo indossato delle gonne molto corte, attillatissime. Era stata un'idea di Laura. Dovevamo andare alla Roadhouse per incontrare dei ragazzi. I loro nomi erano Josh, Rick e Tim. Dovevano avere circa vent'anni. Erano carini con noi. E ci facevano sentire più grandi. Rick ci propone di andare a fare un giro e Laura dice di sì. In quell'esatto momento io sento un nodo che si forma nel mio stomaco, ma quando Laura sale nel furgone dei ragazzi io la seguo. C'è un laghetto nel bosco, la luna piena credo, è una notte molto luminosa. Laura comincia a danzare attorno ai ragazzi e mentre balla muove i fianchi, indietro e avanti... Rick comincia ad applaudire e Tim sta lì senza fare niente, guarda e basta. È una cosa che mi fa arrabbiare. Allora dico "Andiamo a fare il bagno nudi!" E ci togliamo tutti i vestiti. So che i ragazzi ci guardano. Laura sta baciando Josh e Rick. Io non so cosa fare e nuoto verso il largo. Vorrei fuggire via, ma non lo faccio. Ad un tratto Tim si avvicina, mi bacia le mani e poi la bocca... Lo sento ancora oggi quel bacio. Le sue labbra sono molto calde, hanno un buon sapore. Il mio cuore fa un balzo. Lui mi parla, ma io non riesco a sentirlo. C'è solo quel bacio. Non l'ho più visto da quella sera. È stata la prima volta che mi sono innamorata. È tutto.
"Twin Peaks" è una delle opere televisive più influenti e rivoluzionarie di sempre. Creata da David Lynch e Mark Frost, la serie ha ridefinito il concetto di narrazione televisiva, mescolando mistero, soap opera, surrealismo, umorismo nero e horror psicologico in un universo unico e ipnotico. Ambientata in una cittadina fittizia del nord-ovest degli Stati Uniti, Twin Peaks si concentra sull'indagine dell'omicidio di Laura Palmer, ma si espande rapidamente per esplorare le vite segrete dei suoi abitanti e una dimensione sovrannaturale inquietante che si cela sotto la superficie.
Divisa in tre stagioni (la prima e la seconda andate in onda tra il 1990 e il 1991, e una terza stagione-revival nel 2017 intitolata Twin Peaks: The Return), la serie è un mosaico complesso che affronta temi profondi e presenta una delle narrazioni più ambigue e affascinanti mai realizzate.
Trama
Stagione 1 (1990): "Chi ha ucciso Laura Palmer?"
La storia inizia con una scoperta macabra: il corpo di Laura Palmer (Sheryl Lee), una popolare e apparentemente perfetta liceale, viene trovato avvolto in plastica sulla riva di un fiume a Twin Peaks, una piccola cittadina dello Stato di Washington. Il suo omicidio sconvolge la comunità, portando alla luce i segreti più oscuri dei suoi abitanti. L’Agente Speciale dell’FBI Dale Cooper (Kyle MacLachlan) viene inviato a Twin Peaks per indagare sull'omicidio, lavorando insieme allo sceriffo locale Harry S. Truman (Michael Ontkean). Cooper è un investigatore eccentrico e profondamente intuitivo, che utilizza metodi non convenzionali (come sogni e visioni) per risolvere i casi. Mentre Cooper indaga, emerge che Laura Palmer non era la ragazza perfetta che sembrava. Era coinvolta in una doppia vita fatta di droghe, prostituzione e segreti.
Stagione 2 (1990-1991): "Il Male di Twin Peaks"
La seconda stagione approfondisce le origini sovrannaturali di Bob e introduce il concetto delle Logge, dimensioni alternative legate al bene e al male:
La Loggia Nera è il regno del male, abitato da entità come Bob e L'Uomo da un Altro Posto (Michael J. Anderson).
La Loggia Bianca, al contrario, rappresenta il bene, ma resta vaga e sfuggente.
Nel corso della stagione, si scopre che Bob non è solo un’entità sovrannaturale, ma può anche possedere esseri umani. È stato Leland Palmer, posseduto da Bob, a uccidere sua figlia Laura. Questa rivelazione è uno dei momenti più sconvolgenti della serie.
Dopo la risoluzione del mistero di Laura Palmer, la serie perde parte del suo slancio narrativo. La seconda metà si concentra su nuove trame, come l'arrivo di Windom Earle, un ex agente dell’FBI e nemesi di Cooper, che cerca di accedere alla Loggia Nera per ottenere potere.
La stagione si conclude in modo tragico e ambiguo: Cooper entra nella Loggia Nera per salvare la giovane Annie Blackburn, ma viene intrappolato e posseduto da Bob. L'ultimo episodio termina con l'immagine di un Cooper malvagio che ride istericamente mentre si guarda allo specchio.
Twin Peaks: The Return (2017): "Il Ritorno del Male"
"Twin Peaks: The Return", andata in onda 25 anni dopo, è molto più di una semplice continuazione: è un'opera d'arte sperimentale che espande l'universo della serie, rendendolo ancora più complesso e oscuro. La trama principale segue Cooper, ancora intrappolato nella Loggia Nera, mentre una sua versione malvagia (posseduta da Bob) vaga nel mondo reale. La serie introduce nuovi personaggi e nuove dimensioni narrative, spostandosi tra Twin Peaks e altre città degli Stati Uniti.
Tra i momenti chiave:
Cooper riesce a fuggire dalla Loggia Nera, ma la sua mente rimane intrappolata in uno stato confuso, facendolo assumere l’identità di Dougie Jones, un uomo qualunque.
L’esplorazione delle origini di Bob e della Loggia Nera, con il leggendario episodio 8, che racconta la creazione del male durante il test nucleare di Trinity del 1945.
La battaglia finale contro il Cooper malvagio, che culmina con un’apparente vittoria del bene.
Ma il finale è tutt’altro che risolutivo: Cooper, cercando di cambiare il passato e salvare Laura Palmer, finisce in una realtà alternativa, dove Laura sembra non essere mai esistita. L'ultimo episodio si chiude con una scena enigmatica in cui Cooper chiede: "In che anno siamo?", lasciando lo spettatore in uno stato di totale ambiguità.
Donna descrive Laura come l'amica che trascinava le persone fuori dalla loro zona di conforto, verso l'ignoto e l'imprevedibile. La scelta di indossare gonne attillate e cortissime, di andare alla Roadhouse per incontrare ragazzi più grandi e di accettare di salire nel furgone sono tutte decisioni influenzate da Laura. In questo racconto, Laura emerge come un'icona di ribellione e seduzione, una forza magnetica che spinge Donna a vivere esperienze che, da sola, probabilmente non avrebbe mai affrontato. Il "nodo nello stomaco" che Donna sente quando Laura accetta di salire nel furgone è significativo: rappresenta il suo istinto di autoconservazione e il disagio che prova nel seguire la sua amica in territori emotivi e fisici che le sono estranei. Questo contrasto tra attrazione e timore nei confronti di Laura è centrale per il personaggio di Donna: Laura è una figura che la spinge a esplorare aspetti di sé che forse non è ancora pronta ad affrontare.
L’intero monologo ruota attorno alla scoperta della sessualità, un tema fondamentale in Twin Peaks. Donna racconta di quella notte come un momento in cui la sua innocenza è stata messa alla prova: le gonne corte, il bacio appassionato, il bagno nudi sotto la luce della luna. È un episodio carico di tensione emotiva e sensuale, in cui Donna oscilla tra il desiderio di essere guardata e il bisogno di fuggire. La danza di Laura attorno ai ragazzi, il suo flirt esplicito, è in netto contrasto con l'incertezza di Donna, che non sa cosa fare e si sente fuori posto. La frase "Vorrei fuggire via, ma non lo faccio" racchiude questa ambivalenza: da un lato, Donna vorrebbe sottrarsi a una situazione che la mette a disagio; dall’altro, sente la pressione di non essere da meno rispetto a Laura e di voler sperimentare il mondo adulto.
Il momento culminante è il bacio con Tim, un ragazzo che, a differenza degli altri, non si limita a guardare o applaudire, ma stabilisce un contatto diretto e gentile con Donna. Per lei, questo bacio è un’esperienza che lascia un’impronta profonda: "Lo sento ancora oggi quel bacio." In un mondo dominato da relazioni disfunzionali e dinamiche di potere, questo gesto semplice ma autentico rappresenta una rara esperienza di amore puro e non contaminato.
C’è una malinconia sottile che pervade il monologo. Donna racconta questa storia con un senso di perdita e rimpianto, sapendo che quel momento di innocenza e amore non si ripeterà mai. Il fatto che Tim scompaia dalla sua vita subito dopo quella notte rafforza l’idea che quel primo amore sia stato fugace e irripetibile, ma proprio per questo indimenticabile. Il contrasto tra Donna e Laura diventa ancora più evidente alla luce di questa nostalgia. Mentre Laura viveva costantemente al limite, cercando emozioni forti e autodistruttive, Donna sembra desiderare una connessione più autentica e duratura.
Ma il potere che Laura esercitava su di lei la portava spesso a deviare dal suo percorso personale, lasciandola intrappolata in un conflitto tra ciò che voleva veramente e ciò che credeva di dover fare per essere come Laura. Il fatto che Donna racconti questa storia a Harold Smith non è casuale. Harold è un uomo fragile e solitario, un custode dei segreti di Laura attraverso il suo diario, e il suo ruolo nella narrazione è quello di ascoltatore e testimone. Raccontare questa storia a Harold permette a Donna di elaborare il peso del suo passato e il suo rapporto con Laura. È un atto di confessione, ma anche un tentativo di comprendere chi fosse davvero Laura e, di riflesso, chi è lei stessa.
Il monologo di Donna è un pezzo fondamentale per comprendere il personaggio e la sua relazione con Laura Palmer. Attraverso questo racconto, vediamo una Donna combattuta tra il desiderio di essere come Laura e il bisogno di trovare la propria strada. Laura era il catalizzatore che spingeva Donna verso esperienze che altrimenti avrebbe evitato, ma quelle esperienze lasciavano spesso un senso di vuoto e di conflitto interiore.
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