Monologo - Eduardo Scarpetta in \"La Legge di Lidia Poët, Stagione 2\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Interpretare Jacopo in “La legge di Lidia Poët” richiede di entrare nei panni di un uomo innamorato e consapevole dei propri limiti, sospeso tra la forza dei sentimenti per Lidia e la necessità di accettare che i loro mondi non possono fondersi. Il suo amore per lei è fatto di momenti, di sguardi rubati, e di ricordi intensi. Jacopo è un personaggio che unisce la vulnerabilità all’ironia, mantenendo sempre una dignità semplice, priva di eccessi.

UNA LETTERA D'ADDIO

STAGIONE 2 EP 6
MINUTAGGIO: 22-27-23:39
RUOLO: Jacopo Barberis
ATTORE: Eduardo Scarpetta
DOVE: Netflix


ITALIANO



Cara Lidia,

vorrei tanto scrivere delle parole di saluto sensate.

Tuttavia, sono solo immagini, quelle che affollano la mia mente.

Il bicchiere che hai tirato contro il quadro di tuo padre, la notte in cui ti ho conosciuta.

L'armadio del d'Argennes, in cui ci siamo nascosti in attesa del marchese di Vermont.

Tu ed io insieme sul mio velocipede.

Oppure seduta, sul davanzale della tua finestra.

Tu, nella mia cucina a mezzanotte...

Quando leggerai queste righe, cara Lidia, io sarò già partito.

Lo so, è un saluto stupido, ma lo sono anche io.

E forse Roma mi farà bene in tal senso.

Tuo, Jacopo.

LA LEGGE DI LIDIA POET

La Legge di Lidia Poët” è una serie italiana che ripercorre la storia della prima avvocatessa d’Italia, un personaggio reale e rivoluzionario: Lidia Poët, interpretata con grande intensità da Matilda De Angelis. La serie, ambientata nel tardo Ottocento a Torino, si ispira alla vita di Lidia, che, nel 1883, si vede revocare l’iscrizione all’Ordine degli Avvocati semplicemente perché donna. La sua reazione è immediata: invece di farsi da parte, Lidia diventa una figura di riferimento per chi cerca giustizia, collaborando “dietro le quinte” con lo studio legale del fratello.


La narrazione segue Lidia nel suo percorso professionale e umano: di episodio in episodio, la vediamo occuparsi di casi complessi e, con il suo spirito determinato e anticonformista, sfidare costantemente il sistema giudiziario. Nonostante l’ostilità delle istituzioni, Poët diventa una sorta di investigatrice, unendo le sue competenze legali a una curiosità fuori dal comune. La collaborazione con il fratello Enrico, un uomo dalle vedute più tradizionali, crea un interessante contrasto tra il rigore della legge e il desiderio di giustizia.


La serie sviluppa una struttura episodica in cui ogni puntata è dedicata a un caso diverso, permettendo di esplorare anche i diversi aspetti della società italiana dell’epoca. Si toccano temi sociali come i diritti delle donne, il rapporto tra la legge e l’etica e la lotta di chi è escluso dalla giustizia ufficiale.


Il cuore della serie è la lotta per i diritti delle donne e l’uguaglianza. La figura di Lidia Poët incarna il sogno di emancipazione femminile in un periodo in cui alle donne erano negati i diritti basilari, nonostante fossero già presenti nei settori lavorativi e nella vita pubblica. La serie esplora i limiti imposti alle donne, costrette a combattere non solo contro il sistema giudiziario, ma anche contro una società intrisa di pregiudizi. Una delle questioni più intriganti è il conflitto tra giustizia e legge. La serie mette in discussione l’imparzialità del sistema giudiziario, rivelandone la fragilità e l’ingiustizia intrinseca, specie nei confronti di chi è emarginato. Lidia cerca un equilibrio tra il rispetto delle norme e la lotta per una giustizia autentica, un approccio che le permette di andare oltre i limiti delle leggi scritte per risolvere casi intricati.


La lotta di Lidia per esercitare la sua professione è anche una battaglia per il diritto a essere sé stessa, a dispetto delle convenzioni sociali. Questo tema, molto sentito nella società attuale, fa risuonare la sua vicenda con il pubblico contemporaneo, ricordando l’importanza dell’autodeterminazione e la necessità di sfidare le aspettative sociali. Il rapporto tra Lidia e il fratello rappresenta il conflitto tra vecchio e nuovo, tra chi vuole cambiare il mondo e chi, invece, teme le conseguenze di un sistema sovvertito. È attraverso questo legame familiare che la serie esplora anche le pressioni sociali dell’epoca, ponendo domande su cosa significhi rispettare la famiglia, pur mantenendo la propria identità.


"La Legge di Lidia Poët" punta su una rappresentazione visivamente ricca dell’Italia di fine Ottocento, dove i dettagli storici vengono intrecciati a una narrazione moderna e dinamica.

ANALISI MONOLOGO

Questo monologo di Jacopo è una lettera che racchiude in modo delicato e nostalgico il legame profondo, ma incompiuto, che ha costruito con Lidia. Il tono è intimo, ma anche malinconico: Jacopo cerca di mettere in ordine i suoi sentimenti, ma l’impresa stessa è difficile, e questo ci mostra quanto sia vulnerabile, proprio di fronte a una donna così fuori dagli schemi.


La lettera è composta da immagini, come lui stesso dice, più che da pensieri lineari: è un flusso di ricordi disordinato e vivace, che riflette sia la natura caotica dei sentimenti di Jacopo sia il carattere “ribelle” di Lidia. Ogni immagine ha una sua potenza visiva e emotiva, descrivendo momenti che, per lui, sono impressi nella memoria e nell’anima: il bicchiere lanciato contro il quadro di suo padre rivela l'impulsività di Lidia, la sua capacità di rompere le convenzioni e affrontare la propria famiglia, un simbolo del suo spirito libero che Jacopo ammira. L’armadio del d’Argennes e l’attesa del marchese ci raccontano una scena di complicità, quasi da commedia romantica, e il velocipede ci proietta in un’immagine di pura libertà, di due persone che, insieme, sfidano le convenzioni e si abbandonano a un momento di leggerezza.


Quando Jacopo descrive Lidia sul davanzale della finestra e nella sua cucina a mezzanotte, usa immagini intime, quasi private. Questi sono momenti in cui lui ha potuto vedere Lidia non solo come l’avvocata combattiva e indomita, ma come una donna che, a tratti, può sembrare vulnerabile o persa nei suoi pensieri. E qui la scrittura si fa quasi sussurrata: è evidente che Jacopo sa che il suo sentimento per Lidia è destinato a rimanere sospeso, ma vuole comunque lasciare un ricordo di sé che, come la lettera, sia semplice e onesto.


Il finale è un po’ ironico, con quel “forse Roma mi farà bene” che aggiunge una nota di autocritica, ma anche di accettazione. Jacopo riconosce i propri limiti, ma è anche consapevole che lasciare Lidia è una rinuncia necessaria, un modo per prendere le distanze dai sentimenti troppo complessi e sofferti che prova per lei. È un saluto, forse, ma anche una liberazione. Con questa lettera, Jacopo spera che Lidia continui per la sua strada, ricordandosi di lui come qualcuno che ha condiviso la sua corsa, anche solo per un tratto di cammino.

SUGGERIMENTI PER L'INTERPRETAZIONE

Interpretare Jacopo richiede di cogliere il suo profilo emotivo complesso: è un uomo in bilico tra attrazione e consapevolezza dei propri limiti, e il suo amore per Lidia è un misto di ammirazione e sofferenza.


1 - Dualità di Emozioni


Jacopo è attratto dall'indipendenza e dal coraggio di Lidia, ma ne è anche intimorito. Prova a trasmettere questa dualità con sguardi e gesti che mostrano ammirazione trattenuta, quasi reverenziale. L’amore che prova non è un’attrazione travolgente, ma piuttosto un sentimento profondo e malinconico, qualcosa che non ha la forza di affrontare fino in fondo.


2 - Vulnerabilità Nascosta


Jacopo, pur non essendo uno stereotipo di mascolinità forte e dominante, mostra una vulnerabilità e un’ironia che lo rendono speciale. Lascia trasparire questa fragilità in piccoli momenti di esitazione, magari nel modo in cui evita lo sguardo di Lidia, o in quel sorriso che si spegne rapidamente quando si rende conto che lei è su un percorso diverso dal suo.


3 - L’importanza dei Ricordi


I suoi ricordi con Lidia rappresentano per lui una forma di legame che è destinato a rimanere in sospeso, un sentimento che non può evolversi in qualcosa di concreto. Per interpretarlo, cerca di dare intensità a ogni gesto associato a questi ricordi: magari un’espressione nostalgica mentre si ferma su un oggetto, un luogo, o un momento che gli ricorda lei, come se ogni cosa fosse impregnata della sua presenza.


4 - Ironia e Autocritica


Jacopo ha un modo di relazionarsi che tende a smorzare la propria serietà con battute e un’ironia sottile. Questo tratto serve a nascondere, e forse anche a ridimensionare, le proprie emozioni. Quando parla, magari accenna un sorriso che si interrompe a metà o uno sguardo perso subito recuperato. L’ironia è una difesa, ma anche un modo per accettare che la vita possa scivolare via senza che lui riesca davvero a possederla.


5 - Il Peso dell’Addio


Nella lettera di addio, Jacopo sa che è una scelta inevitabile, ma sofferta. Prova a rappresentare il suo addio come un atto di consapevolezza che ha qualcosa di doloroso ma, allo stesso tempo, di liberatorio. Questo può tradursi in una postura un po’ abbattuta, o in un sorriso nostalgico e appena accennato, come se il suo congedo fosse un modo per fare pace con il proprio ruolo nella vita di Lidia.


6 - Movimenti Naturali e Semplici


Jacopo non è un personaggio che vive di eccessi, non ostenta nulla. I suoi movimenti, i gesti, devono essere naturali, quasi non calcati. Pensa a un modo di camminare rilassato ma un po’ schivo, uno sguardo basso quando si sente sopraffatto. Questo approccio rende il personaggio autentico e vicino, qualcuno che non vuole imporsi.


7 - L’Affetto per Lidia


Pur sapendo che la loro storia non può essere, Jacopo prova un affetto sincero per Lidia. Cerca di trasmetterlo in piccoli momenti, come uno sguardo protettivo, o un sorriso velato. Questo legame è basato sulla stima, sulla fiducia e sulla sensazione che lei rappresenti qualcosa di inaccessibile. Non è tanto un desiderio di possederla, quanto di far parte del suo mondo, anche da lontano.


8 - Ricerca di Autenticità


Jacopo è un uomo che cerca qualcosa di vero, anche se ciò implica distaccarsi da ciò che ama. Prova a interpretarlo come qualcuno che accetta la propria insicurezza con dignità e senza drammi, come un uomo consapevole dei propri difetti e che sceglie di partire non per fuggire, ma per rispettare sia Lidia che sé stesso.


9 - Sguardo Perso e Fugace
Ogni volta che Jacopo guarda Lidia, dovrebbe esserci un po’ di nostalgia, come se sapesse che ogni momento potrebbe essere l’ultimo. L’amore per lei è fatto di istanti rubati e di ricordi che si accumulano. Il suo sguardo verso di lei può essere lungo, ma mai insistente: trasmette affetto, ma anche la consapevolezza che le loro vite devono prendere strade diverse.

CONCLUSIONE

Attraverso gesti misurati e uno sguardo nostalgico, il suo addio diventa un atto di amore silenzioso e profondo. Jacopo sceglie di andarsene con un sorriso accennato, lasciando spazio a Lidia e trovando una pace interiore che sa di rispetto e accettazione. Interpretarlo significa trovare equilibrio tra desiderio e distacco.

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