Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!
A volte, il venerdì sera, Amélie va al cinema.
~NARRATORE
QUINDICI!
Cari amici del cinema e appassionati di monologhi che toccano l'anima, oggi, nella nostra rubrica "Monologhi con Amélie", ci catapultiamo in un ricordo che è tanto dolce quanto straziante. È un frammento di vita che ci arriva dal cuore di Kate Messner, protagonista della serie "Everything Sucks" di Netflix. Un monologo che, come un delicato soffio di vento, porta con sé il peso dei ricordi e la leggerezza dell'essere. Nel silenzio delle parole non dette, a volte, troviamo le storie più profonde. La voce di Kate, interpretata da Peyton Kennedy, ci guida attraverso il labirinto dei ricordi di una figlia verso una madre perduta troppo presto.
IL MONOLOGO DI KATE
STAGIONE 1 EP 9
MINUTAGGIO: 18:30-21:11
RUOLO: Kate Messner
ATTRICE: Peyton Kennedy
DOVE: Netflix
INGLESE
So… the best memory I have of my mom was this one thay she took me to the county fair. She checked me out of shool that morning, and told them we had a family commitment, and we just went. Just the two of us. I remember feeding the goats in the petting zoo and the way my mom laughed when they liked at her palms. At one point, I got lost in the fun house and I started crying, so she bought me balloons. And then, we were at the tallest point of the Ferris wheel. And she told me to let them go. And so I did. She said to me: “Kate, just because you can’t see them, doesn’t mean they aren’t still there.” She just held me. That night we got home and she cooked us spaghetti. But it was surprising, because she hadn’t cooked in months. And then she asked us if we wanted ice cream. She got the keys and left to go get some. And she drove out here, to this bridge. And she stopped her car in the middle of the road. And she climbed over the railing… and she let go. In the obituary, my dad just said her death was… related to illness. So, you see… I don’t have the luxury of getting mad at my mom over petty bullshit. I just have a dad. And I don’t know what you did to screw out the happiness he found with your mom. I’m so mad at you, Luke. You’re not the only one having a hard time.
ITALIANO
Allora… il ricordo più bello che ho di mia madre è di un giorno in cui mi portò alla fiera. Quella mattina mi prese da scuola dicendo che avevamo un impegno di famiglia inderogabile. E ce ne andammo. Solo lei e io. Mi ricordo che demmo da mangiare alle caprette e mia madre rise quando le leccarono la mano. Poi mi persi nella casa degli specchi. E iniziai a piangere, così lei mi comprò dei palloncini. E quando arrivammo in alto, sulla ruota panoramica, lei mi disse di lasciarli andare. E io li lasciai. Mia madre mi disse: “Kate, solo perché non puoi vederli, non significa che non siano ancora lì.” Ricordo ancora il suo abbraccio. Quella sera tornammo a casa e lei ci preparò gli spaghetti. E questo ci sorprese, perché non cucinava da mesi. Poi ci chiese se volevamo del gelato. Lei prese le chiavi e andò a comprarlo. Guidò fin qui. Fino a questo ponte. Lasciò la sua auto in mezzo alla carreggiata. Scavalcò questa ringhiera e si lasciò andare. Nel suo necrologio, mio padre scrisse che la sua morte era dovuta a una malattia. Quindi, vedi? Io non posso permettermi il lusso di essere arrabbiata con mia madre per delle piccole stronzate. Io ho solo mio padre. Non so cosa tu abbia fatto, per rovinare la felicità che ha trovato con tua madre. Sono furiosa con te, Luke. Tu non sei l’unico ad avere dei problemi.
LA RAGAZZA COL BICCHIERE D'ACQUA...
Immaginate, cari amici del palcoscenico e della vita, di trovarvi in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove ogni ricordo è un fotogramma, ogni emozione un'eterna compagna di scena. Oggi vi porterò in un viaggio nel cuore di Kate Messner, la dolce protagonista di "Everything Sucks!", che ci svela la sua anima con la delicatezza di un soffio di vento che accarezza le cortine di una finestra aperta.
Voliamo quindi insieme sotto il cielo ampio di una fiera di contea, dove la gioia e l'innocenza si intrecciano in un valzer di palloncini colorati. Kate ci racconta di quel giorno speciale, sottratto alla routine scolastica, un giorno di fuga con la sua mamma, un giorno di risate e di giochi, di caprette che leccano le mani e di palloncini che si librano in cielo. "Solo perché non puoi vederli, non significa che non siano ancora lì", le sussurrava la madre, e in quelle parole c'era l'intero universo.
Ma il sipario della vita, cari interpreti dei mille volti dell'animo umano, a volte si chiude inaspettatamente, lasciando il palco in un silenzio assordante. La mamma di Kate, quella sera, dopo aver cucinato gli spaghetti e aver promesso un gelato, sceglie un ultimo, tragico atto di sparizione. Sulla scena di quel ponte dove ora Kate svela i macigni con i quali è costretta a convivere, si lascia andare, come un palloncino che sfugge alle mani di un bambino, e scompare dalla vista, lasciando dietro di sé il vuoto di una presenza ora invisibile.
Ecco, cari colleghi di riflettori e sogni, la forza di un monologo che non ha bisogno di scenografie elaborate o di musiche strazianti. La forza di Kate sta nella sua vulnerabilità, nella sua rabbia contenuta, nella sua capacità di affrontare il palcoscenico della vita senza la compagna più importante. E in quel "sono furiosa con te, Luke", c'è tutto il peso di chi si trova a recitare una parte per cui non si è mai sentito pronto.
FORSE E' SOLO DIVERSA DAGLI ALTRI.
Vi invito a riflettere su quanto sia importante ogni scena della nostra vita, su quanto ogni dialogo, ogni silenzio, ogni gesto sia parte di una narrazione più grande. E come attori e attrici, sappiamo che dietro ogni personaggio c'è un mondo, un universo di emozioni da esplorare e da raccontare. Lasciamo che il sipario cada delicatamente sulle parole di Kate, portando con noi la promessa che, nonostante tutto, la vita va avanti. E così, con un abbraccio che vorrebbe contenere ogni conforto, vi lascio alla vostra arte, al vostro essere narratori di storie, di monologhi, di vite.
Con affetto,
Amélie
Amélie Poulain, voce e anima di "Monologhi con Amélie", vi invita a esplorare il quotidiano attraverso il suo sguardo incantato. Residente nel cuore pulsante di Montmartre, ogni suo pensiero è un viaggio che trasfigura il comune in un caleidoscopio di meraviglie. Con delicatezza e una malinconica allegria, Amélie tesse racconti che celebrano la poesia nascosta nelle piccole cose, spingendo i lettori a riscoprire l'incanto spesso dimenticato della vita di ogni giorno. Accompagnatela in questo percorso di scoperta, dove ogni monologo è una finestra aperta sull'eccezionale che risiede nell'ordinario.
Le Migliori Classifiche
di Recitazione Cinematografica
Entra nella nostra Community Famiglia!
Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno
Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.
Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.