Monologo Fabio De Luigi da Happy Family

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Grande Scott! Oggi, cari amici, ci immergeremo in un monologo che sfida il tempo e lo spazio, proprio come la mia amata DeLorean. Parliamo del monologo di Ezio Colanzi nel film "Happy Family". Un viaggio attraverso le paure e le ansie dell'uomo moderno, un percorso che ci porterà a riflettere sulla natura umana a bordo di una bicicletta. Preparatevi, sarà un'avventura emozionante!


IL MONOLOGO DI FABIO DE LUIGI IN HAPPY FAMILY


MINUTAGGIO: 0:57 - 3:30

RUOLO: Enzo Colanzi

ATTORE: Fabio De Luigi

DOVE: RAI Play



ITALIANO


Mi chiamo Ezio Colanzi, ho 38 anni e non ho mai fatto niente in vita mia. Voglio scrivere un film. Meglio, un film d’autore. Che però incassi. Anche… non un cult. L’importante è che sia un bel film. Se non hai niente da fare e sai scrivere, scrivere è la cosa più bella del mondo. E io ho tutto quello che mi serve. Un computer, la salute… e la solitudine. Mancherebbe l’idea ma... fa niente. Più o meno nove mesi fa Francesca mi ha lasciato. E insieme al mio amore per lei s’è portata via anche tutto quello che credevo fosse anche mio. Questa mattina cercando tra le cose che mi sono rimaste ho trovato questo disco, Simon & Garfunkel. Si, è musica che non ascolta più nessuno, me compreso, però… è l’unica musica che ho. Il problema è che abbiamo paura, basta guardarci. Viviamo con l’incubo che da un momento all’altro, tutto quello che abbiamo costruito possa distruggersi. Con il terrore che il tram su cui siamo possa deragliare. Paura dei bianchi, dei neri, della Polizia, dei Carabinieri. Con l’angoscia di perdere il lavoro, ma anche di diventare… calvi, grassi, gobbi, vecchi, ricchi. Con la paura di perdere i treni, di non arrivare in orario agli appuntamenti. Paura che scoppi una bomba. Di rimanere invalidi, paura di perdere un braccio, un occhio, un dito, un dente, un figlio, un foglio. Un foglio su cui avevamo scritto una cosa importantissima. Paura dei terremoti, paura dei virus, paura di sbagliare, paura di dormire, paura di morire prima di aver fatto tutto quello che dovevamo fare. Paura che nostro figlio diventi omosessuale. Di diventare omosessuali noi stelli. Paura del vicino di casa, paura delle malattie, paura di non sapere cosa dire, di avere le mutande sporche in un momento importante. Paura delle donne, paura degli uomini, paura dei germi, dei ladri, dei topi e degli scarafaggi. Paura di puzzare. Paura di votare, di volare, paura della folla, di fallire. Paura di cadere, di rubare, di cantare, paura della gente, paura degli altri.


GRANDE GIOVE!



Ezio, un personaggio affascinante, ci presenta un quadro vivido delle ansie dell'uomo moderno. Parla di paura, quella forza invisibile che ci spinge e ci trattiene allo stesso tempo. Paura di perdere, di cambiare, di affrontare l'ignoto. Ma, amici miei, non è forse la paura il catalizzatore del progresso? Proprio come la mia ricerca sul viaggio nel tempo, guidata dalla paura dell'ignoto e dalla sete di conoscenza. Ezio, con la sua voce narrante, ci porta in un viaggio attraverso le paure più intime e universali. Parla di paura di perdere l'amore, la salute, la sicurezza. Paura di perdere la normalità della vita, come un foglio su cui avevamo scritto qualcosa di importante.Alcune di queste parole risuonano in noi, perché chi non ha mai avuto paura di perdere qualcosa di caro?


Ezio ci mostra come la paura possa essere un motore per il cambiamento. La paura di rimanere fermi, di non realizzare i nostri sogni, può spingerci a superare i nostri limiti, a esplorare nuovi orizzonti. Proprio come la mia DeLorean, che sfida le barriere del tempo, dobbiamo sfidare le barriere delle nostre paure per scoprire cosa c'è oltre.


Un'altra parola chiave nel discorso, di Ezio, oltre che paura, è... solitudine, quella compagna silenziosa di Ezio. La solitudine non è sempre un nemico. A volte, è nel silenzio della nostra solitudine che troviamo la voce più forte, l'ispirazione più profonda. Ezio abbraccia la sua solitudine, la trasforma in un alleato per la sua creatività. È un messaggio potente, che ci insegna a vedere la solitudine non come una prigione, ma come uno spazio di libertà creativa.


Non lasciate che la paura vi fermi.


INDIETRO NEL FUTURO!


il monologo di Ezio Colanzi è un viaggio affascinante nelle profondità dell'animo umano, un'esplorazione delle paure e delle ansie che tutti noi affrontiamo. Perché è affrontando queste paure che possiamo davvero trovare noi stessi e, forse, anche il nostro futuro. Fino alla prossima volta, e ricordate: il futuro è ciò che facciamo di esso, quindi rendiamolo straordinario! Senza paura!


Adieu!


C'è quache monologo maschile che vorresti vedere analizzato? Scrivici!

DOC

Laureato a pieni voti in numerose discipline scientifiche, ama definirsi cultore di tutte le scienze. I suoi idoli sono i grandi scienziati del passato, come Isaac Newton, Benjamin Franklin, Thomas Edison e Albert Einstein, dei quali possiede i ritratti nel salotto di casa propria e che adora così tanto da chiamare il cane da compagnia che possiede nel 1955 Copernico e quello che possiede nel 1985 Einstein.

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