Monologo Femminile - 17 anni (e come uscirne vivi)

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO


Il monologo di Nadine dal film "17 anni (E uscirne vivi)" è una finestra nel suo mondo interiore, attraverso il quale il film esplora le complessità dell'adolescenza e il senso di alienazione che molti giovani possono provare. Questo discorso, intriso di una miscela di critica sociale, desiderio di autenticità e dichiarata distanza emotiva, diventa un commento pungente sulle dinamiche sociali contemporanee.

AVERE 17 ANNI


MINUTAGGIO: 48:50-50:28

RUOLO: Nadine

ATTRICE: Hailee Steinfeld

DOVE: Amazon Prime Video


INGLESE


You never told me if you have a wife. You should date my mother.

Her last boyfriend turned out to be an Internet perv. She's very, very fragile, very, um... "oh, save me." Men like that, right, though? 'Cause at the end of the day they all wanna... All wanna be a hero. Everyone just wants to feel important in life. Thing is, no matter how important they are, there's always gonna be someone more important. People get so uptight about that. Oh, no, they're better than me. It's like, god, they don't realize important doesn't matter. It's confidence. When confidence breaks into the room... It wins every single time. Doesn't matter if it's real or pulling it straight out of their ass. People are dumb. They don't know the difference. You know what? I'm gonna go ahead and I'm gonna tell you the real reason I'm having lunch with you today. You see, I don't, uh... i don't really have any friends at the moment. And to be completely honest with you, I'm not interested. At all. My entire generation is a bunch of mouth-breathers. They literally have a seizure if you take their phone away for a second. They can't communicate without emojis. They actually think that the world wants to know that they are "eating a taco!" Exclamation point. Smiley face, smiley face, smile... like we give a f***. I am an old soul. I like old music and old movies and even old people. Bottom line is I have nothing in common with the people out there, and they have nothing in common with me.



ITALIANO


Non ha mai detto se è sposato... Dovrebbe uscire con mia madre! Il suo ultimo fidanzato era un pervertito del web. È molto, molto fragile. Tipo: “Oooh salvami!”. Gli uomini amano queste cose, alla fine vogliono fare la parte degli eroi. Tutti vogliono sentirsi importanti e non conta quanto siano importanti. Ci sarà sempre qualcuno che è più importante. La gente è così preoccupata: “No, sono migliori di me…”. Nel senso, non si rendono conto che l’importanza è la sicurezza, la persona più sicura di sé vince sempre. Non importa se è reale, non importa se sbrodola solo per l’occasione. Il popolo non sa distinguere. Sa una cosa? Vado al sodo e le dirò la vera ragione per cui ho pranzato con lei: vede io… il fatto è che io non ho dei veri amici, al momento e, per essere del tutto onesta, non sono interessata per niente ad averne. La mia generazione si basa su persone che danno fiato alla bocca. Gli viene un attacco, se gli togli il telefono. Non sanno comunicare senza emoticon e credono davvero che il mondo voglia sapere che stanno addentando un taco, punto esclamativo, doppia faccina sorridente… ma a noi che ce ne fotte? Sono una donna di altri tempi. Adoro la vecchia musica, le vecchie pellicole, addirittura i vecchi, pensi un po’. Cioè, per farla breve, non ho niente in comune con i miei coetanei e loro non ce l’hanno con me.

17 ANNI E...


"17 anni (E uscirne vivi)" ("The Edge of Seventeen" in inglese) è una commedia drammatica americana del 2016, scritta e diretta da Kelly Fremon Craig. Il film segna il debutto alla regia di Craig e si distingue per il suo approccio realistico e maturo ai temi dell'adolescenza e della crescita personale.


La trama si concentra sulla vita di Nadine Byrd, (Hailee Steinfeld), una liceale intelligente ma socialmente a disagio, la cui vita sembra andare in pezzi dopo che la sua unica amica, Krista, (Haley Lu Richardson), inizia una relazione con suo fratello maggiore, Darian (Blake Jenner). Questo evento scatena una serie di complicazioni e riflessioni per Nadine, che lotta con la solitudine, l'insicurezza e il desiderio di trovare il suo posto nel mondo.


Il film esplora temi come l'amicizia, i conflitti familiari, l'identità personale e le difficoltà emotive dell'essere adolescenti. "17 anni (E uscirne vivi)" è lodato per la sua sceneggiatura incisiva e per l'interpretazione emotiva di Steinfeld, che offre una rappresentazione profondamente umana e relatabile dell'adolescenza. Woody Harrelson interpreta un ruolo chiave nel film come il sarcastico ma affettuoso insegnante di Nadine, Mr. Bruner, che diventa una sorta di mentore e figura di supporto per lei.

ANALISI DEL MONOLOGO


Il monologo di Nadine tratto da "17 anni (E uscirne vivi)" riflette la sua complessità interiore e la sua lotta per trovare un senso di appartenenza in un mondo che percepisce come incomprensibile e superficiale. Nadine esprime un forte senso di alienazione rispetto ai suoi coetanei, descrivendo la sua generazione in termini critici. La sua avversione per la superficialità percepita dei suoi pari, che lei vede come ossessionati dalla tecnologia e dai social media, rivela la sua ricerca di connessioni più profonde e autentiche.

Il suo amore per "la vecchia musica, le vecchie pellicole" simboleggia una fuga dalla modernità e un desiderio di riconnettersi con ciò che è percepito come autentico e duraturo. Questo può essere visto anche come un meccanismo di difesa contro il rifiuto e l'incomprensione che spesso sente nei confronti dei suoi coetanei.


Affermando di non essere interessata ad avere amici e descrivendo la sua scelta di pranzare con l'insegnante come una rivelazione della sua solitudine, Nadine mostra la sua vulnerabilità. Questo è particolarmente significativo poiché svela il suo isolamento non solo come circostanza ma anche come scelta conscia, forse per proteggersi dal dolore del rifiuto o della delusione. Nadine tocca il tema dell'importanza sociale e della percezione di sé, riflettendo su come le persone aspirano a sentirsi importanti o eroiche, anche se in modi superficiali. La sua osservazione sulla sicurezza di sé come vero indicatore di successo sottolinea una maturità nella sua visione del mondo, riconoscendo che la fiducia spesso trionfa sulla sostanza.


Utilizzando un linguaggio quasi cinico e distaccato, Nadine critica le dinamiche sociali contemporanee, rivelando così il suo senso di disconnessione e la sua difficoltà a trovare un posto nel mondo che la circonda. La sua auto-identificazione come "una donna di altri tempi" è un modo per affermare la sua unicità e distanza dalle norme sociali prevalenti.

Conclusione


Il film tocca temi universali di isolamento, ricerca di sé e il conflitto tra l'individuo e la collettività. Questa introspezione arricchisce il carattere di Nadine, e invita anche il pubblico a riflettere sulla propria vita e sulle proprie relazioni.

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