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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Gangubai, pronunciato nella parte finale del film "Gangubai Kathiawadi", rappresenta uno dei momenti più potenti ed emblematici della pellicola. In questo discorso, Gangubai si erge non solo come portavoce delle lavoratrici del sesso di Kamathipura, ma anche come simbolo di una lotta universale per la dignità, l’uguaglianza e i diritti umani. Con parole dirette e provocatorie, Gangubai smaschera l’ipocrisia della società, ribalta le convenzioni morali e rivendica il diritto di esistere con orgoglio in una società che le discrimina.
MINUTAGGIO: 2:08:31-2:13-43
RUOLO: Gangubai Kathiawadi
ATTRICE: Alia Bhatt
DOVE: Netflix
ITALIANO
Di solito non faccio discorsi. Dirò quello che ho nel cuore. Forse troverete le mie parole un po' offensive, ma ascoltate bene. Anche voi, Custodi della nostra società… Vado dritta al sodo. Tutti voi, tutti voi qui riuniti avete naturalmente un'occupazione. Fate affari! Dottori, ingegneri o insegnanti… c'è chi vende snack alcol vestiti sapone o utensili non è così uno qualificato per le sue intelligenza Ma noi vendiamo i nostri corpi. Noi lavoriamo duramente. Che c'è di male? Perché si oppongono solo ai nostri esercizi? Perché il sesso, il nostro mestiere è immorale? Gli uomini dei vostri quartieri vengono da noi. Eppure il nostro quartiere è malfamato, perché? Sapete qual è il lavoro più antico del mondo? La prostituzione. Senza di noi anche il paradiso è incompleto. Dovete portarci rispetto, non credete, a dire la verità abbiamo più dignità di voi. Credetemi, perché quando perdete la dignità una volta la perderete per sempre. Vendiamo la nostra dignità ogni notte, ma non sembra mai esaurirsi. Basta con le foto, adesso, basta. Non sono abituata a luci così forti. Vivo nella zona a luci rosse. Qualunque cosa pensiate siamo donne integre. Siediti tesoro, basta fare clic, dopo vi farò fare le vostre foto. Non importa che si presenta alla nostra porta, noi non giudichiamo, è il nostro principio. Non chiediamo la religione o la casta: con la pelle scura, con la pelle chiara, ricchi e poveri pagano tutti lo stesso prezzo, noi non discriminiamo le persone, perché allora la nostra voce è discriminata. Perché siamo escluse dalla vostra società? Il ministro che predicava l'unità e l'uguaglianza… vieni a trovarci qualche volta, noi pratichiamo ciò che predichi. Ok, lo so che siamo importanti per le persone: per i politici siamo voti, per la polizia siamo banconote, per gli uomini siamo cappotti invernali, per le donne sapete tutti chi siamo. Abbiamo il fuoco dentro di noi, ma sbocciamo come le rose. Soddisfiamo la Lussuria degli uomini, proteggiamo l'integrità delle donne. Immaginate se non ci fossimo. Questa città diventerebbe una giungla: le donne verrebbero stuprate, le famiglie si sgretolerebbero, le relazioni finirebbero, e la colpa Sarebbe solo vostra. Proteggiamo non solo la nostra dignità, ma anche quella di questa società. Per questo sono fiera di essere una prostituta quanto Voi lo siete di essere dottori o insegnanti. Applaudite il mio discorso, ma la cosa buffa è che siete ancora decisi a toglierci le nostre case. E come se non bastasse volete anche cacciare i nostri figli da scuola… vorrei chiedervi una cosa, rispondete sinceramente. i nostri figli non hanno diritto all'istituto d'istruzione? I nostri figli, come i vostri, non sono il futuro dell'India, e così Gangu ha deciso. Non permetterò che le donne di Caramatipura finiscano la in strada. I nostri figli avranno il diritto all'istruzione, e noi avremo il diritto di vivere in questa società con dignità. Quindi, caro pubblico, termino qui il mio discorso. Signor Fezie scrivi nel giornale di domani che Gangubai ha fatto un discorso ad Hazzard madden non con gli occhi rivolti a terra ma a testa alta.
"Gangubai Kathiawadi" è un film indiano del 2022 diretto da Sanjay Leela Bhansali. Il film si basa su un capitolo del libro "Mafia Queens of Mumbai" di Hussain Zaidi e racconta la storia di Gangubai Harjeevandas, conosciuta come Gangubai Kothewali, una delle figure più influenti della comunità di Kamathipura, il quartiere a luci rosse di Mumbai. La storia segue Gangubai, una giovane donna ingannata dal suo fidanzato che la vende a un bordello. Questo tragico evento la trasforma in una figura determinata, combattiva e resiliente. Gangubai non solo accetta il suo destino, ma riesce a diventare una leader nel suo mondo, difendendo i diritti delle lavoratrici del sesso e dei loro figli. Il film esplora temi di potere, emancipazione e giustizia sociale, offrendo una visione toccante del lato oscuro della società e del coraggio necessario per sfidare le convenzioni. Al centro del film c'è una straordinaria performance di Alia Bhatt. Alia riesce a trasmettere la complessità del personaggio: una donna spezzata dalle circostanze ma capace di risorgere come una leader che lotta per i diritti di chi non ha voce. Gangubai è ritratta come una figura potente ma umana, con momenti di fragilità che arricchiscono la sua caratterizzazione.
Sanjay Leela Bhansali porta il suo inconfondibile tocco visivo al film. Ogni inquadratura è curata nei minimi dettagli, con un uso ricercato di luci, ombre e colori che riflettono lo stato d'animo e la trasformazione del personaggio. Kamathipura è rappresentata con una cruda bellezza, diventando quasi un personaggio a sé stante nella storia. La colonna sonora, composta dallo stesso Bhansali, aggiunge una dimensione emotiva che amplifica il coinvolgimento dello spettatore. Una delle scene più memorabili è il monologo di Gangubai durante una manifestazione pubblica, dove difende i diritti delle lavoratrici del sesso. Questo momento sintetizza il cuore del film: una richiesta di dignità e uguaglianza per chi è stato dimenticato dalla società.
Questo monologo, pronunciato da Gangubai, è un momento cruciale nel film "Gangubai Kathiawadi" e rappresenta il culmine della sua trasformazione in una leader combattiva, che si batte per i diritti delle lavoratrici del sesso e dei loro figli. Analizziamolo nei dettagli, sia dal punto di vista contenutistico che stilistico.
Contenuto e Messaggio
Gangubai mette in discussione l'ipocrisia della società, che discrimina le lavoratrici del sesso pur beneficiando del loro lavoro. La sua affermazione:
"Vendiamo la nostra dignità ogni notte, ma non sembra mai esaurirsi." è profondamente provocatoria, in quanto ribalta il concetto stesso di dignità. Gangubai rivendica il valore delle donne come esseri umani e come pilastri non riconosciuti di una società che le sfrutta e le marginalizza.
Gangubai denuncia la doppia morale che considera la prostituzione immorale, ma non condanna coloro che la alimentano, come gli uomini che frequentano il quartiere a luci rosse. La società, secondo lei, è più corrotta e incoerente di chi vive e lavora apertamente nella prostituzione: "Soddisfiamo la lussuria degli uomini, proteggiamo l'integrità delle donne."
Gangubai si fa portavoce di una visione progressista e inclusiva: "Non chiediamo la religione o la casta [...] pagano tutti lo stesso prezzo, noi non discriminiamo." Qui sottolinea come le lavoratrici del sesso pratichino una forma di uguaglianza che la società stessa non riesce a garantire. Questo aspetto evidenzia il loro valore sociale, benché ignorato.
Un altro tema centrale è il diritto dei figli delle lavoratrici del sesso all’istruzione: "I nostri figli, come i vostri, non sono il futuro dell'India?" Gangubai tocca un nervo scoperto, sfidando la disumanizzazione che si estende anche alle generazioni future. Questo rende il discorso ancora più potente, perché non è solo una rivendicazione personale, ma una battaglia per la giustizia sociale.
Gangubai apre il discorso con un’ammissione disarmante: "Di solito non faccio discorsi. Dirò quello che ho nel cuore." Questo rende il monologo immediato e autentico, instaurando un contatto emotivo con il pubblico. Le numerose domande retoriche – "Perché il sesso, il nostro mestiere, è immorale?" o "I nostri figli non hanno diritto all'istituto d'istruzione?" – sono strumenti potenti che costringono gli ascoltatori a riflettere sulle loro convinzioni e pregiudizi.
Gangubai utilizza metafore per sottolineare il contributo delle lavoratrici del sesso alla società. "Abbiamo il fuoco dentro di noi, ma sbocciamo come le rose." Queste immagini evocative aggiungono un tocco poetico e rafforzano il messaggio che dietro il dolore c'è anche forza e bellezza. La chiusura del discorso è un gesto di sfida: "Gangubai ha fatto un discorso ad Hazzard Madden non con gli occhi rivolti a terra ma a testa alta." Questo ribalta l’immagine stereotipata di una donna umile e remissiva, mostrando invece una figura orgogliosa e sicura di sé.
Il discorso di Gangubai è un grido di ribellione e dignità che trascende il personaggio e il suo mondo, trasformandosi in una dichiarazione universale di lotta contro le ingiustizie e i pregiudizi. Con una retorica diretta e un’interpretazione magistrale di Alia Bhatt, il monologo eleva Gangubai da figura emarginata a eroina sociale. È il momento in cui non solo si afferma come leader, ma incarna la forza di chi si rifiuta di essere definito dalle convenzioni.
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