Monologo - Angelina Jolie in \"Scherzi del cuore\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

Il monologo di Joan, interpretata da Angelina Jolie in Scherzi del cuore, è uno di quei momenti in cui il film rallenta e lascia spazio a una riflessione più intima. Joan è un personaggio vivace, apparentemente sicura di sé, ma questo monologo lascia intravedere la sua vulnerabilità e il suo desiderio di comprendere meglio l’amore. Attraverso un aneddoto su un amico musicista, il discorso diventa una metafora sulla difficoltà di esprimere a parole ciò che è profondamente emotivo, come la musica e l’amore.

Ho un amico musicista...

MINUTAGGIO: 1:10:00-1:12:20

RUOLO: Joan
ATTRICE:
Angelina Jolie
DOVE:
Amazon Prime Video



INGLESE


I have a friend, jazz musician...trumpet player, really terrific. And I go and hear him jam every month or so and he plays this piece I love, an old Chet Baker song. And he blows the same notes every time and every time it sounds so different. And we had drinks one night...when I used to drink....and I tried to tell him how that song made me feel, how the music made me feel, how his playing made me feel. And he just kept shakin' his head and he said "Joan, you can't talk about music! Talking about music is like dancing about architecture," and I just said, "Well fine! Gonna get all philosophical on me, it's just as pointless as talking about a lot of things, love for instance." And my friend laughed and he said, "Definitely, most definitely, talking about love is like dancing about architecture." So I don't know, he might be right...but it ain't gonna stop me from trying.



ITALIANO


Ho un amico,un jazzista, un suonatore di tromba , davvero fantastico. Vado a sentirlo quasi ogni mese.Suona un pezzo che mi fa impazzire,una vecchia canzone di Chet Becker. Soffia le stesse note ogni volta..e ogni volta sembrano diverse.Una notte bevemmo qualcosa,quando ci davo giù col... bere.. e cercai di dirgli quello che la canzone mi ispirava.. quello che la musica mi ispirava.. insieme al suo modo di suonare. Lui si limitò a scuotere la testa e a dire "Joan non si può parlare di musica, parlare di musica è come ballare sull'architettura". Ed io dissi " Bhè allora se fai il filosofico con me, non serve parlare di tante altre cose. L'amore per dire". Il mio amico rise e disse "Esatto,più che esatto. Parlare dell'amore è come ballare sull'architettura". Sai non lo so, magari ha ragione. Ma questo non mi impedirà di provarci.

Scherzi del cuore

Scherzi del cuore (Playing by Heart, 1998) è un film corale diretto da Willard Carroll che intreccia diverse storie d’amore e relazioni interpersonali. Il film segue un gruppo di personaggi a Los Angeles, ognuno alle prese con le proprie complicazioni sentimentali, con i loro percorsi che si intrecciano progressivamente.


Il film racconta diverse vicende parallele:


Hannah (Gena Rowlands) e Paul (Sean Connery) sono una coppia sposata da molti anni. Quando Paul rivela un suo vecchio tradimento, il loro rapporto viene messo alla prova.

Meredith (Gillian Anderson) è una regista teatrale indipendente e diffidente nei confronti dell’amore, ma l’incontro con il carismatico Trent (Jon Stewart) potrebbe farle cambiare idea.

Joan (Angelina Jolie) è una giovane esuberante e disinibita, che cerca di conquistare Keenan (Ryan Phillippe), un ragazzo introverso e tormentato.

Mark (Jay Mohr) è un uomo malato terminale, che cerca di riconciliarsi con la madre Gracie (Ellen Burstyn) prima che sia troppo tardi.


Hugh (Dennis Quaid) è un uomo misterioso che racconta storie strazianti a sconosciuti nei bar, lasciando intuire che nasconde un grande dolore.

A poco a poco, si scopre che i vari personaggi sono legati tra loro in modi inaspettati.

Analisi Monologo

Il cuore del monologo ruota attorno a un concetto affascinante: ci sono esperienze che sfuggono alla razionalizzazione, che non possono essere imbrigliate nelle parole. Joan racconta di un jazzista che suona sempre la stessa canzone, eppure ogni volta sembra diversa. Questa osservazione riflette perfettamente la natura dell’amore: qualcosa di familiare, che si ripete, ma che cambia ogni volta a seconda del momento, delle emozioni, delle persone coinvolte.


Il musicista le dice che parlare di musica è come “ballare sull’architettura”, un’espressione che suggerisce l’assurdità di cercare di spiegare a parole qualcosa di essenzialmente esperienziale. Se questo è vero per la musica, allora lo è anche per l’amore. Il suo amico ride e conferma la teoria. Ma Joan non si lascia scoraggiare. Anche se parlare d’amore può sembrare inutile, lei vuole comunque provarci. Questa determinazione è il punto centrale del monologo: l’amore potrebbe essere ineffabile, ma questo non significa che non valga la pena cercare di capirlo, raccontarlo, viverlo.

Conclusione

Questo monologo racchiude una delle idee chiave di Scherzi del cuore: l’amore è complesso, sfuggente, difficile da spiegare, ma questo non significa che dobbiamo smettere di tentare di dargli un senso. Joan, con la sua energia e il suo bisogno di connessione, rappresenta proprio questo: il desiderio umano di trovare parole e significati per qualcosa che, in fondo, si comprende solo vivendolo.

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