Monologo Femminile - \"La casa dei Fantasmi\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Il monologo di Harriet in La casa dei fantasmi del 2023 rappresenta un momento toccante e riflessivo all'interno del film. Attraverso le sue parole rivolte a Ben, la medium esprime empatia e offre una prospettiva spirituale sul rapporto tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Questo discorso diventa una meditazione sul lutto, la perdita e la possibilità di trovare conforto nei piccoli segni che gli spiriti possono inviare dall'aldilà.

LEI E' IN PACE

MINUTAGGIO: 47:00-50:33
RUOLO: Harriet

ATTRICE: Tiffany Haddish
DOVE: Disney+


INGLESE


I'm sorry to hear about your wife passing. It's good that she's not here. The living and the dead belong in different places. See... this is our world... and this is the Region Beyond. And the place where they overlap most... is where the living can encounter the dead through hauntings. Like this house. But, when a soul passes and goes over into the Region Beyond... if it's at peace, that's where it stays. It's good that she's not here. She's at peace. And I bet she wants you to be too. I know this might sound silly... but I believe that souls can send signs from the Region Beyond. My father passed away, and he loved model trains. He would take them apart... and put them back together again every day. But on those days when I get really low... I mean really low... I will randomly hear... a train off in the distance. And I know that's my dad saying "Hi." Those moments... are called ghost winks.



ITALIANO


Mi dispiace tanto per tua moglie. E’ un bene che non sia qui. I vivi e i morti appartengono a due mondi diversi. Guarda: questo è il nostro mondo, e questa è la regione ultraterrena. E il luogo in cui si sovrappongono è dove i vivi incontrano i morti grazie alle apparizioni. Come accade In questa casa, ma quando un’anima passa da questo mondo alla regione ultraterrena, se è in pace, resta lì. E’ un bene che lei non sia qui. Lei è in pace. E scommetto che vuole che anche tu lo sia, ma io penso che le anime dall’altro mondo possano inviare segnali. Mio padre è morto, e lui adorava i modellini dei treni. Li smontava e poi rimontava ogni singolo giorno. A volte, quando ho il morale davvero a terra ma... davvero a terra, qualche volta sento un treno in lontananza, e so che è mio padre che mi dice ciao. In quei momenti gli spiriti ci fanno l’occhiolino.

LA CASA DEI FANTASMI

"La casa dei fantasmi" (Haunted Mansion) del 2023 è un film diretto da Justin Simien, ispirato all'omonima attrazione dei parchi Disney, come già avvenuto nel 2003 con la precedente versione. Questa nuova interpretazione appartiene al genere horror-comedy, miscelando elementi di paura con momenti più leggeri e umoristici, rivolti a un pubblico variegato, inclusi i fan del franchise Disney.


Il film segue la storia di Gabbie (interpretata da Rosario Dawson), una madre single che si trasferisce con suo figlio in una vecchia magione, solo per scoprire che è infestata da fantasmi. Disperata, Gabbie si rivolge a un gruppo di individui molto diversi tra loro per aiutarla a liberare la casa dagli spiriti maligni. Tra loro ci sono Ben, un ex scienziato che ha studiato i fenomeni paranormali (interpretato da LaKeith Stanfield), un prete interpretato da Owen Wilson, e Harriet, una medium interpretata da Tiffany Haddish. Insieme, tentano di scoprire i segreti che si nascondono dietro la casa e le sue presenze spettrali.


Il film gioca molto sull'idea del superamento dei traumi e della perdita, con il personaggio di Ben che deve fare i conti con il suo passato doloroso, mentre affronta le presenze paranormali della magione. C'è anche una forte enfasi sull'importanza della collaborazione, con i personaggi, ognuno con le proprie peculiarità, che imparano a lavorare insieme per affrontare le sfide spettrali che si trovano davanti.

ANALISI MONOLOGO

Harriet esprime empatia per la perdita di Ben, riconoscendo il dolore che sta provando per la morte di sua moglie. Ma sottolinea anche che il fatto che sua moglie non sia "qui" (nella casa infestata o nel mondo dei vivi) è positivo, perché implica che la sua anima ha trovato la pace nell'aldilà. La sua riflessione riguarda il concetto che i vivi e i morti appartengono a "due mondi diversi", una distinzione che spesso è difficile da accettare per chi è in lutto, ma che Harriet cerca di far comprendere a Ben.


Harriet introduce una metafora visiva per spiegare la relazione tra i vivi e i morti, rappresentando i due mondi come entità separate che si intersecano solo in determinati momenti e luoghi, come nella casa in cui si trovano. Questa sovrapposizione permette ai vivi di percepire i morti attraverso le "apparizioni". È una rappresentazione poetica e semplice del confine tra il mondo terreno e quello spirituale, rafforzata dall'immagine delle anime che, se in pace, rimangono nel regno ultraterreno.


Harriet condivide una storia personale per far capire a Ben che, anche se le anime dei defunti trovano pace e rimangono nel loro regno, possono comunque inviare segnali ai vivi, piccole manifestazioni del loro amore o della loro presenza. Il suo ricordo del padre che adorava i modellini di treni introduce una dimensione di consolazione e speranza: quando sente il suono di un treno, lo interpreta come un modo in cui suo padre le fa sapere che è ancora vicino. Questo "occhiolino" degli spiriti suggerisce che, anche dopo la morte, esiste un legame invisibile ma tangibile tra chi è vivo e chi non lo è più.


Il monologo di Harriet serve anche come una riflessione più ampia sul modo in cui le persone trovano pace con la morte dei propri cari. Offre una spiegazione al dolore che Ben sta affrontando, suggerendo che il modo per andare avanti è accettare che sua moglie sia in pace e che, nonostante la sua assenza, potrebbe comunque mandare segnali per confortarlo.


Il tono del monologo è calmo, rassicurante e intriso di spiritualità. Harriet non parla con tono accademico o distante, ma usa un linguaggio quotidiano e intimo, rendendo il concetto di apparizioni e segnali dall'aldilà più accessibile e umano. C'è una delicatezza nel modo in cui affronta il tema della morte, senza renderlo macabro o spaventoso, ma piuttosto un'occasione per parlare di riconciliazione e serenità.

CONCLUSIONE

Il monologo di Harriet è anche un invito ad accettare la pace di chi non c’è più e a trovare segnali di speranza nella vita quotidiana. Attraverso una narrazione intima e rassicurante, Harriet trasmette a Ben e al pubblico un messaggio di consolazione, suggerendo che, nonostante la morte fisica, l’amore e la connessione con i nostri cari possono perdurare in forme sottili e significative.

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